Il
pesce serra (Pomatomus Saltator) compare raramente nei carnieri
dei pescatori in apnea a causa della sua vita girovaga e della sua
notevole mobilità. Se a ciò si aggiunge il fatto che le sue carni sono
abbastanza apprezzate si capisce come mai sia una vanto riuscire a
catturare uno di questi pesci soprattutto se di grandi dimensioni (vedi
le
tecniche
di pesca del serra). Appartiene all'ordine dei Perciformi,
sottordine dei Percoidei e alla famiglia dei Pomatomidi.
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ASPETTO: il
corpo del pesce serra è allungato e compresso lateralmente, ed è
ricoperto di piccole scaglie. Ha una testa molto robusta e presenta un
profilo dorsale carenato. Gli occhi sono relativamente piccoli mentre la
bocca, caratterizzata da una mandibola leggermente prominente, è ben
sviluppata ed è dotata di una serie di grossi denti prominenti e
triangolari, ai quali se ne accompagnano, molto più piccoli sul palato.
Gli appartenenti a questa specie hanno due pinne dorsali: la prima, più
bassa e corta, è sorretta da sette spine collegate da una membrana,
mentre la seconda è molto più sviluppata, ed è costituita da un
raggio osseo al quale seguono da 23 a 28 raggi molli. La pinna anale è
sorretta da due spine e da 23-27 raggi molli ed è quasi simmetrica alla
pinna dorsale. La pinna caudale ha un profilo a V.
Per
quanto riguarda la livrea, il pesce serra ha il dorso grigio-verdastro
che sfuma nel bianco-argenteo dei fianchi, al di sotto della linea
laterale; le pinne pettorali presentano una macchia bluastra alla base,
mentre le pinne impari sono verdi-ambrate e quella anale è bordata di
bianco. In alcune regioni del nostro Paese viene chiamato
"limone" a causa delle sfumature gialle che caratterizzano il
capo, il muso e le pinne dei giovani. Il pesce serra può raggiungere
una lunghezza superiore al metro e superare i dieci chilogrammi di peso
anche se gli esemplari che si incontrano di frequente non superano i 60
centimetri di lunghezza.
Taglia max:
110-120
cm. Peso max: 12-15 Kg. Profondità
abituale: 0-200 m.
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HABITAT: il
pesce è un ottimo nuotatore che raramente lascia le acque della
piattaforma continentale, dove si sposta continuamente a caccia di
pesci, nei mesi più caldi ha un comportamento più costiero mentre nei
mesi più freddi si allontana da terra. Poichè questa specie preferisce
le acque calde, l'incontro con i suoi appartenenti è più frequenti nei
mari del sud d'Italia e delle isole.
COMPORTAMENTO:
Gli appartenenti a questa specie sono pesci pelagici dalle abitudini
gregarie e amano vivere in branchi numerosi. Carnivori e voraci
predatori, si nutrono di calamari, di pesce azzurro (sardine e sgombri)
e di cefali che inseguono con accanimento spingendosi anche nelle acque
degli estuari. Il comportamenti gragario diventa ancora più manifesto
durante le azioni di caccia, alle quali partecipano più esemplari che
agiscono simultaneamente. In Mediterraneo, la deposizione avviene nella
tarda primavera e in estate nelle acque costiere dando luogo alla
liberazione di uova pelagiche.
Curiosità:
il nome Pomatomus deriva dalla fusione dei termini poma
(opercolo) e tomos (tagliente) mentre il nome della specie, saltatrix,
fa riferimento alla sua agilità.
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Illustrazione di Leonardo Tunesi.
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Illustrazione tratta dal "I taccuini di Airone" -
Mondadori, 1984.
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