Stella, mia unica stella,
Nella povertà della notte sola,
Per me, solo, rifulgi,
Nella mia solitudine rifulgi;
Ma, per me, stella
Che mai non finirai d’illuminare,
Un tempo ti è concesso troppo breve,
Mi elargisci una luce
Che la disperazione in me
Non fa che acuire.
Agonia
Morire come le allodole assetate
sul miraggio
O come la quaglia
passato il mare
nei primi cespugli
perché di volare
non ha più voglia
Ma non vivere di lamento
come un cardellino accecato.
Veglia
Un'intera nottata buttato vicino
a un compagno massacrato
con la sua bocca digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani penetrata
nel mio silenzio ho scritto
lettere piene d'amore
Non sono mai stato
tanto attaccato alla vita.
Fratelli
Di
che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente
alla sua fragilità
Fratelli
San
Martino del Carso
Di
queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
E' il mio cuore
il paese più straziato
Allegria di naufragi
Versa il 14 febbraio 1917
E subito riprende
il viaggio
come
dopo il naufragio
un superstite
lupo di mare
Soldati
Si
sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie.
La
madre
E
il cuore quando d'un
ultimo battito
Avrà fatto cadere il muro d'ombra,
Per condurmi, Madre, sino al Signore,
Come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'Eterno,
Come già ti vedeva
Quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia.
Come quando spirasti
Dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m' avrà perdonato,
Ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
E avrai negli occhi un rapido sospiro.
Proverbi
Roma, a letto,
dormicchiando,
nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1966
UNO
S'incomincia
per cantare
E si canta per finire
DUE
E' nato per
cantare
Chi dall'amore muore.
E' nato per amare
Chi dal cantare muore.
TRE
Chi è nato per
cantare
Anche morendo canta.
QUATTRO
Chi nasce per
amare
D'amore morirà.
CINQUE
Nascendo non
sai nulla,
Vivendo impari poco,
Ma forse nel morire ti parrà
Che l'unica dottrina
Sia quella che si affina
Se in amore si segrega.
SEI
Potremmo
seguitare...
Chi è G.Ungaretti
Penelope
Scrivetemi e pubblicherò con immenso
piacere le vostre Poesie, i vostri Pensieri, i vostri Racconti...