BREVE BIOGRAFIA
Giovanni Spagnolo Frassanito,
già sindaco di Veglie, nonchè assessore alla Provincia di Lecce, nasce in una
famiglia di contadini, il 6.3.1938.
Sin da bambino manifesta una
mente vivace ed intelligente, che lo porterà, unico tra cinque fratelli, ad
ultimare tutti gli studi.
Agli inizi degli anni sessanta,
diplomatosi al liceo classico retto dai frati "Scolopi", a Campi Salentina, va a
vivere a Siena, dove s'iscrive alla facoltà di Medicina e Chirurgia. I brillanti
risultati gli consentono durante l'anno accademico, grazie alla borse di studio
conseguite, di mantenersi agli studi. Nel periodo estivo ritorna a casa, dove
aiuta i famigliari nella conduzione delle proprie campagne.
Subito dopo la Laurea in
Medicina, conseguita con Lode il 25 febbraio 1966, fa il militare a Muggia,
nei pressi di Trieste e nel novembre di quello stesso anno porta il suo aiuto
alla popolazione di Firenze, inondata dal fiume Arno. E' uno dei cosiddetti
"angeli del fango".
Ritorna alla fine degli anni
sessanta a Veglie, dove muove i suoi primi passi in politica nel P.C.I.,
seguendo il padre, simpatizzante del partito, e poi in quello socialista, che
seguirà fino alla fine dei suoi giorni.
Rinuncia ad ultimare gli studi
di specializzazione a Torino e, stabilitosi definitivamente nel suo paese di
origine, nel 1971 sposa Francesca Strafella. Dal loro matrimonio nascono due
figlie, Stefania ed Elisa.
Giovanni è un padre ed un marito
premuroso, dolce, pieno di attenzioni nei confronti della sua famiglia, ed un
medico esemplare per i suoi pazienti. La professione di medico è per lui una
vera missione e la politica è una passione, che lo coinvolgerà sempre di più.
Fa dell'ideale socialista il
proprio ideale di vita e lo attua attraverso il suo mandato di sindaco (
1984-1987). L'umiltà, l'estrema generosità e carica umana, che lo
contraddistinguono, nonchè la capacità di conciliare gli opposti interessi
partitici, oltre all'impegno sociale e politico, contribuiranno ad accrescere la
sua popolarità e stima pubblica.
L'attivismo politico
s'intensifica durante gli anni del "governo Craxi". Divenuto sindaco, intorno a
lui e al P.S.I. si riuniscono giovani di diversa cultura ed estrazione, ai quali
Giovanni dà consigli e sostegno.
Negli anni novanta incominciano
i primi seri problemi di salute per lui. In questo periodo si dona sino
all'ultimo, per risollevare dalla situazione debitoria la Cantina cooperativa
sociale di Veglie, di cui è presidente.
Il suo attivismo e la sua
voglia di vivere, vengono stroncati da un tumore al cervello.
L'ultimo battito, l'11.7.95.
Muore tra le braccia dei suoi cari.
Gli amici più cari portano sulle
spalle il suo feretro, a piedi, sino alla chiesa matrice di Veglie. In Chiesa,
per l'ultimo saluto, lo aspettano le autorità locali e alcuni esponenti della
sezione provinciale del P.S.I.
Giovanni viene accompagnato da
un lungo e mesto corteo funebre, prova evidente dell'affetto e della stima che
lo circondarono in vita.
Dott.ssa
Elisa Spagnolo Frassanito
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