Sabbia, spade e carte: Prince of Persia cambia obiettivo e salta a piè pari
l’appuntamento dicembrino col GBA. Sul DS, però, si presenta vestito di un
abito davvero inatteso…
Ci
troviamo di fronte al primo episodio della serie Prince Of Persia che
stravolge le meccaniche di gioco dei titoli precedenti, portando all’unione
due generi, quello del gioco di carte e quello strategico.
Questa “simbiosi” è
resa al meglio grazie all’utilizzo del touch screen del DS, con il quale
interagiremo con le carte, i personaggi e gli scenari, lasciando un ruolo
secondario ai tasti, che sono comunque utilizzati per effettuare varie
azioni.
Ma entriamo subito
nello specifico.
Il gioco è organizzato
in “ore”, durante le quali si svolgono le varie battaglie e nelle quali ci
sono concesse un numero limitato di azioni indicate dalla carta che avremo
utilizzato in quel turno.
Le carte verranno
pescate casualmente alla fine di ogni turno dal nostro mazzo (“deck”) che
sarà composto da un minimo di 30 carte con un massimo di 3 uguali, potendo
scegliere fra le combinazioni di 3 mazzi in nostro possesso, che ovviamente
saranno composte da 30 unità minime.
Ogni carta avrà
caratteristiche proprie con le quali effettuare varie azioni in battaglia.
Le informazioni che
potremo avere su di esse sono, oltre al nome, il tipo,la durata, cioè se
verrà scartata una volta utilizzata, il costo per poterla utilizzare e il
numero di unità sulle quali potremo attivarne le capacità.
Le truppe in nostro
possesso sono organizzate in gruppi che troveremo già predisposti all’inizio
del turno, ma che eventualmente potranno essere dislocate sul campo di
battaglia a nostro piacimento.
Una volta iniziato il
nostro turno dovremo attivare una carta o passare la mano, in questo secondo
caso però, se il nostro avversario fa la stessa cosa la giornata avanzerà
immediatamente di un’ora.
È importante infatti
dosare i passaggi di mano perché allo scoccare della 48° ora ci sarà
assegnata partita persa automaticamente.
Nel primo caso, una
volta scelti carta e truppe da utilizzare dovremo passare all’azione
muovendo le unità, e una volta entrati nella zona di tiro ci basterà toccare
l’icona per gli scontri che apparirà in basso nello schermo.
I tipi di attacco a
nostra disposizione sono due: uno prevede lo scontro corpo a corpo con
spade, lance e cavalli, l’altro con armi a distanza che ci permettono di
infierire sul nemico standocene in disparte (ma fra i bersagli potrebbero
capitare anche altre unità non prescelte sia nemiche, sia nostre!!).
Ricordate però che il
risultato finale varierà se il bersaglio verrà colpito alle spalle o
lateralmente.
In entrambi i casi,
verremo informati prima di procedere con una tabella sulle caratteristiche
dell’attaccante e del difensore e la CPU ci darà dei consigli (indicativi)
su come potrebbe essere l’esito utilizzando una scala di commenti che va da
schiacciante a orribile.
Per spostarci sulla
mappa è sufficiente premere il tasto “su” della croce direzionale e far
scorrere nello stesso momento il pennino sul touch, mentre per muovere
un’unità bisogna selezionare uno dei quadrati che appariranno sullo schermo.
Per avere informazioni
su terreno e truppe, invece, bisogna combinare il tocco dello stilo al
dorsale L.
Ogni missione avrà
termine positivo quando avremo sconfitto tutte le unità nemiche o quando ne
uscirà una dalla mappa, mentre la sconfitta ci raggiungerà in caso di
ritirata, utilizzo di tutte le carte o al raggiungimento della 48° ora.
Buona la longevità del
gioco che ci terrà impegnati con la scalata al potere del Principe a partire
dal suo primo incontro che svolgeremo contro il suo allenatore.
Tutta l’avventura sarà
divisa in missioni sequenziali al termine delle quali ci saranno assegnate
anche delle carte per migliorare il nostro mazzo.
È presente anche una
modalità multiplayer con una o più cartucce per sfidare i nostri amici e
vincere elementi aggiuntivi.
Alba e crepuscolo
L’aspetto
grafico del gioco è reso gradevole dall’utilizzo azzeccato del toon shading
bidimensionale che rende al meglio l’atmosfera fiabesca del gioco e permette
animazioni molto fluide e dettagliate.
Tutte le truppe
appaiono nello stesso modo durante le azioni di mobilitazione, mentre hanno
propri sprite durante la fase di attacco mostrata nello schermo superiore.
Sono presenti anche
effetti atmosferici come la pioggia e man mano che trascorreranno le ore
muterà anche il livello di luce, partendo da una luminosa alba fino ad
arrivare ad un infiammato tramonto che non mancherà di donare ulteriore
incanto ad i bellissimi paesaggi medio-orientali.
Le musiche sono
presenti sia nei menù, sia nella battaglia, tutte in perfetto stile da “Le
mille e una notte” che rendono ancora più caratteristico il gioco.
Nuove battaglie
Tirando le somme,
Battles of Prince Of Persia, risulta essere un ottimo gioco di strategia a
turni, genere che sicuramente avrà presto altri rappresentanti sul portatile
a doppio schermo.
Facile l’apprendimento
delle varie meccaniche grazie anche al tutorial iniziale che descrive
accuratamente tutte le situazioni possibili e fornisce anche utili
suggerimenti ai novelli principi.
Gli appassionati della
serie potranno storcere il naso di fronte a questo mutamento radicale, ma
non sempre un genere risulta adatto a tutti le console e questo titolo ne è
una dimostrazione.
Unico neo è la durata
degli scontri: alcune volte un po’ troppo longevi, che potrebbero
costringere il giocatore a lasciare tutto in sospeso nell’attesa del momento
giusto per riprendere la battaglia. |