COSA FARESTE SE
UNA MATTINA VI SVEGLIASTE CON LA FACCIA ED IL CORPO DI UN PIKACHU!?
Pokémon Mystery
Dungeon Versione Blu e Versione Rossa,
rispettivamente per DS e GBA si apre infatti con una situazione del genere:
il personaggio che andrete ad impersonare, fino a qualche minuto prima che
accendeste la console bambino, si ritrova per effetto di una magia
trasformato in un esemplare del Pokémon. Per determinare di quale
mostriciattolo saranno le sembianze che prenderete in prestito dovrete prima
rispondere ad un veloce questionario che, con domande poste in maniera
casuale, determinerà la vostra personalità. Chi di voi è testardo e
collerico si ritroverà nelle vesti di Charmander, chi invece è furbetto e
avido si trasformerà in quel batuffolo beige di Meowth, chi risulterà fedele
e leale avrà la fortuna di assumere l’aspetto di un Pikachu, e così via,
perché sono ben dieci i profili in cui potreste incanalare le vostre
risposte per altrettanti mostri cui rubare le sembianze!
Ma partiamo anche da
una doverosa precisazione: Pokémon Mystery Dungeon Blu o Rosso che siano non
è il classico gioco a cui Game Freak e Satoshi Tajiri ci hanno abituato. Non
si tratta, infatti, del solito iter per diventare allenatori provetti, i
migliori del continente natio, puntellato di sfide con capi palestra e altri
allenatori, come già accaduto in passato, bensì rappresentano il punto
d’unione tra due brand di successo: i Pokémon e la serio Mystery Dungeon,
discretamente conosciuta in Giappone e mai arrivata qui da noi.
UN EROE IN
PELLICCIA!
Insomma,
chi si aspettava un degno sequel di Rubino, Zaffiro o Smeraldo dovrà
attendere il 2007, con l’uscita PAL di Pokémon Diamante e Pokémon Perla per
DS perché qua si parla di tutt’altro. O meglio, il concept non va molto
distante da quello dell’RPG, ma le meccaniche di gioco corrono comunque su
binari differenti.
In primis, come già
detto, questa volta saremo noi stessi dei Pokémon e non i loro allenatori.
Conseguentemente non useremo i nostri simili come animali da compagnia ma
potremo intrattenerci e dialogare con loro proprio come se fossero persone.
Avremo modo di scoprire persino una città interamente abitata da
mostriciattoli, con tanto di palestre, negozi, banche e persino uffici
postali gestiti da splendidi esemplari di Pokémon! Non solo, avremo anche un
quartier generale in cui sistemare la nostra squadra e riposarci tra una
missione e l’altra. Già, ho parlato di missioni perché dalla piccola città
posta al centro dell’isola in cui verremo catapultati si snodano una miriade
di sentieri che portano puntualmente a dei sotterranei. Appena arrivati in
città scopriremo che lo stesso losco figuro che ci ha tramutati in Pokémon
ha pure disseminato guai un po’ ovunque, disperdendo alcuni Pokémon o
rubando loro oggetti preziosi. Ecco quindi che ci pioveranno sulla capoccia
disperate richieste d’aiuto: chi ci chiederà di ritrovare un cucciolo di
Skitty disperso in una grotta, chi ci pregherà di salvare il suo amico
Magnemite, chi vorrà che gli andremo a recuperare un item per lui vitale.
Più missioni porteremo a termine, più il nostro nome diverrà famoso e
conseguentemente maggiori saranno le richieste che compariranno nella nostra
buca delle lettere!
CANTINE UMIDE E
BUIE
Affiancati
da un Pokémon che ci verrà in soccorso ad inizio gioco inizieremo così
l’esplorazione dei “sotterranei misteriosi” cui il titolo del gioco fa
riferimento. Ed è lì che il concept dei Pokémon lascia spazio a quello
ideato da Chunsoft per i suoi “Mystery Dungeon”. Ovvero è nelle grotte che
troveremo meccaniche del tutto nuove e sconosciute ai più. Tutti i
sotterranei sono infatti divisi in griglie, come se si trattasse di
piastrelle che fungono da spazi in cui è possibile muoversi. Al pari di una
scacchiera potremo muoverci di casella in casella, ma proprio come negli
scacchi o nella dama, ad ogni nostra mossa corrisponderà un’azione di
eventuali Pokémon selvatici e nemici. Finché noi staremo fermi il turno non
potrà passare a loro, ma appena noi ci muoveremo, vuoi per andare a vanti
con l’esplorazione, vuoi per uscire dal tunnel, gli avversari avranno la
facoltà di venirci incontro per attaccarci o fare dietro front per attuare
ogni ritirata strategica. Una volta che le nostre pedine si scontreranno con
quelle della CPU avrà luogo lo scontro. Scontro che, pur facendo affidamento
sulle mosse più classiche dei Pokémon, si rivela essere una variante
piuttosto insipida della morra cinese: Carta batte Sasso, Sasso batte
Forbice e via dicendo. L’intera battaglia sarà dunque nelle mani della
fortuna e delle mosse che avrete fatto imparare ai vostri mostri. Più una
mossa è potente, meno possibilità avrete di vedervela respinta, con
conseguente perdita di punti salute. Naturalmente per aumentare il potere
delle mosse dovrete prima guadagnare esperienza e salire di livello e per
salire di livello occorre uscire vittoriosi da più scontri possibile.
Insomma, i sotterranei
richiedono una ben misera varietà di azioni: li si ispeziona da cima a
fondo, si recupera il Pokémon o l’oggetto dato per disperso, ci si confronta
con i suoi abitanti a suon di morra. La ripetitività dell’azione si fa
subito sentire, nonostante spesso l’avventura sia puntellata da qualche
inaspettata new entry nella squadra: talvolta infatti alcuni mostriciattoli,
dopo che li avrete battuti, vi chiederanno di potervi aiutare con
l’avventura. Badate però: mentre potrete far aumentare di livello tutti i
membri del vostro team, non potrete però farli evolvere, se non dopo che
avrete terminato almeno le quest dell’avventura principale. Ovviamente
questa è una scelta assai discutibile visto che terminata l’avventura
difficilmente vi ricapiterà di prendere in mano il gioco, dunque le
evoluzioni potrebbero tornare utili unicamente per le battaglie in
multiplayer. Tornando comunque al discorso di prima, la ripetitività
dell’azione è spezzata anche dal fatto che i dungeon vengono costruiti
casualmente ogniqualvolta ci entrerete. Composti da una quindicina (ma forse
anche meno) di pezzi precostituiti, i sotterranei si disporranno in maniera
random per creare mappe e situazioni sempre nuove. Idea in apparenza
brillante ma che non funziona perché, in primis le parti prefabbricate sono
troppo poche per creare una vera variazione del tema e, in secundis, sono
anche troppo scialbe per poter risultare accattivanti.
"Questa volta saremo noi stessi dei Pokémon e non i loro allenatori."
Finendo poi il
discorso del multiplayer, Pokémon Mystery Dungeon Versione Blu e Versione
Rossa non offrono certo un gran divertimento neppure sotto questo lato. Chi
ha già una squadra ben formata ed affiatata sarà sempre in vantaggio su chi
invece ha appena iniziato la sua avventura nell’isola dei Pokémon, con la
conseguente ferale notizia che se il tapino alle prima armi non ha
depositato i suoi oggetti e i suoi tesori alla banca del Persian si
ritroverà persino con un pungo di mosche in mano visto che ogni sconfitta
costa parecchio in termini di perdite pecuniarie. Inoltre, anche nei casi
più gustosi in cui si affrontino due allenatori alla pari si è lo stesso di
fronte ad una situazione stagnante: quanto giochereste a morra cinese? Per
cinque, dieci minuti? Bhé, di certo non andreste mai avanti per un’ora,
quindi anche se la simpatia dei Pokémon potrebbe allungare un tantino le
vostre partite state pur certi che Mystery Dungeon non può reggere per un
pomeriggio o salvare una serata…
ANCHE I POKéMON
SBAGLIANO!
Persino
dal punto di vista tecnico, incredibile ma vero, siamo di fronte ad un gioco
insipido e noioso. Graficamente si è a livelli minimi per il nostro DS
(discorso inverso va fatto per il GBA, dove invece la Versione Rossa fa la
sua bella figura), con sprite dalle dimensioni generose ma ambienti poco
caratterizzati e illuminati da una misera palette di colori che non ci ha
convinti.
Se come noi siete tra
i giocatori che sono soliti fischiettare le musiche dei videogiochi mentre
passeggiate, state pur tranquilli che nel vostro repertorio non sarà
introdotto nessun nuovo brano dato che neppure il comparto sonoro, fatto per
lo più da canzonette abbastanza noiose e ripetitive, non può certo dirsi
memorabile.
Infine, giocabilità e
longevità vanno a braccetto: può essere considerato altamente giocabile un
titolo così povero e ripetitivo nelle azioni richieste? E ancora, un gioco
del genere, sarà abbastanza longevo da portarsi a casa un bel voto? Inutile
essere sarcastici, ma in questi due settori siamo costretti a concedere una
sufficienza davvero stiracchiata, che potrebbe persino diventare un “6--“
nel caso ci si rivolga ad un’utenza poco amante dei Pokémon.
"i sotterranei richiedono una ben misera varietà di azioni: li si ispeziona
da cima a fondo, si recupera il Pokémon o l’oggetto dato per disperso, ci si
confronta con i suoi abitanti a suon di morra."
Intendiamoci, Pokémon
Mystery Dungeon Versione Blu, ma lo stesso discorso lo faremo comunque anche
nella review della Versione Rossa per GBA, non è certo un cattivo gioco.
Diventa cattivo se lo compariamo con i veri Poké-episodi, cioè quelli che
portano nel titolo anche il nome di un colore o di un minerale. Tuttavia
risulta un buon episodio della serie Mystery Dungeon che, come detto a
inizio articolo, è in realtà un marchio indipendente che fin’ora non aveva
avuto nulla da spartire con i mostri di Satoshi Tajiri. Non sappiamo dirvi
se sarebbe stato meglio se questo matrimonio non fosse stato siglato, di
certo è che Pokémon Mystery Dungeon potrà non piacere a tutti gli amanti di
Pikachu & Co. mentre potrebbe risultare gradito a chi è alla ricerca di
giochi più calmi e riflessivi visto che i dungeon strizzano l’occhio alle
meccaniche degli scacchi o della dama.
"Persino
dal punto di vista tecnico, incredibile ma vero, siamo di fronte ad un gioco
insipido e noioso."
Chiunque lo voglia
comprare farebbe meglio a farsi prima qualche progettino: ricordatevi
infatti che in meno di un mese usciranno per DS altri titoli molto più
interessanti senza poi dimenticare che l’8 Dicembre arriva il Wii, quindi
sarebbe meglio destinare quei soldi a spese più vantaggiose… no? |
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ALLA PAGELLA
Sistema:
Nintendo DS
Target:
3+
Genere:
Gioco di Ruolo
Giocatori:
1/2
Wireless Single Card:
No
Sviluppatore:
Chunsoft
Produttore:
Nintendo
Distributore:
Nintendo Italia
Versione:
PAL
Requisiti:
/
Uscita:
10 Novembre
Filmato:
/
Connessione Wi-Fi non
supportata
Copertina:
Gioco e manuale in italiano.
FOTO:
Durante le fasi
esplorative lo schermo superiore funge da mappa.
Molto spesso potrebbe
capitarvi di incontrare dei Pokémon che chiedono di unirsi a voi.
Il villaggio dei
Pokémon diverrà presto la locazione in cui tornerete per rifocillarvi dopo
le dure lotte nei sotterranei. Tra negozi, poste, palestre e banche ospita
proprio tutto quello che vi serve per mettere insieme un'ottima squadra!
Le battaglie si
svolgono così: senza un'apposita schermata e senza le animazioni della
lotta...
Gli unici elementi che
riconducono ai veri giochi dei Pokémon sono i nomi dati alle mosse.
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