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POKéMON MYSTERY DUNGEON - SQUADRA BLU

Autore: Leonardo Gatto

COSA FARESTE SE UNA MATTINA VI SVEGLIASTE CON LA FACCIA ED IL CORPO DI UN PIKACHU!?

 

Pokémon Mystery Dungeon Versione Blu e Versione Rossa, rispettivamente per DS e GBA si apre infatti con una situazione del genere: il personaggio che andrete ad impersonare, fino a qualche minuto prima che accendeste la console bambino, si ritrova per effetto di una magia trasformato in un esemplare del Pokémon. Per determinare di quale mostriciattolo saranno le sembianze che prenderete in prestito dovrete prima rispondere ad un veloce questionario che, con domande poste in maniera casuale, determinerà la vostra personalità. Chi di voi è testardo e collerico si ritroverà nelle vesti di Charmander, chi invece è furbetto e avido si trasformerà in quel batuffolo beige di Meowth, chi risulterà fedele e leale avrà la fortuna di assumere l’aspetto di un Pikachu, e così via, perché sono ben dieci i profili in cui potreste incanalare le vostre risposte per altrettanti mostri cui rubare le sembianze!

Ma partiamo anche da una doverosa precisazione: Pokémon Mystery Dungeon Blu o Rosso che siano non è il classico gioco a cui Game Freak e Satoshi Tajiri ci hanno abituato. Non si tratta, infatti, del solito iter per diventare allenatori provetti, i migliori del continente natio, puntellato di sfide con capi palestra e altri allenatori, come già accaduto in passato, bensì rappresentano il punto d’unione tra due brand di successo: i Pokémon e la serio Mystery Dungeon, discretamente conosciuta in Giappone e mai arrivata qui da noi.

 

UN EROE IN PELLICCIA!

Insomma, chi si aspettava un degno sequel di Rubino, Zaffiro o Smeraldo dovrà attendere il 2007, con l’uscita PAL di Pokémon Diamante e Pokémon Perla per DS perché qua si parla di tutt’altro. O meglio, il concept non va molto distante da quello dell’RPG, ma le meccaniche di gioco corrono comunque su binari differenti.

In primis, come già detto, questa volta saremo noi stessi dei Pokémon e non i loro allenatori. Conseguentemente non useremo i nostri simili come animali da compagnia ma potremo intrattenerci e dialogare con loro proprio come se fossero persone. Avremo modo di scoprire persino una città interamente abitata da mostriciattoli, con tanto di palestre, negozi, banche e persino uffici postali gestiti da splendidi esemplari di Pokémon! Non solo, avremo anche un quartier generale in cui sistemare la nostra squadra e riposarci tra una missione e l’altra. Già, ho parlato di missioni perché dalla piccola città posta al centro dell’isola in cui verremo catapultati si snodano una miriade di sentieri che portano puntualmente a dei sotterranei. Appena arrivati in città scopriremo che lo stesso losco figuro che ci ha tramutati in Pokémon ha pure disseminato guai un po’ ovunque, disperdendo alcuni Pokémon o rubando loro oggetti preziosi. Ecco quindi che ci pioveranno sulla capoccia disperate richieste d’aiuto: chi ci chiederà di ritrovare un cucciolo di Skitty disperso in una grotta, chi ci pregherà di salvare il suo amico Magnemite, chi vorrà che gli andremo a recuperare un item per lui vitale. Più missioni porteremo a termine, più il nostro nome diverrà famoso e conseguentemente maggiori saranno le richieste che compariranno nella nostra buca delle lettere!

 

CANTINE UMIDE E BUIE

Affiancati da un Pokémon che ci verrà in soccorso ad inizio gioco inizieremo così l’esplorazione dei “sotterranei misteriosi” cui il titolo del gioco fa riferimento. Ed è lì che il concept dei Pokémon lascia spazio a quello ideato da Chunsoft per i suoi “Mystery Dungeon”. Ovvero è nelle grotte che troveremo meccaniche del tutto nuove e sconosciute ai più. Tutti i sotterranei sono infatti divisi in griglie, come se si trattasse di piastrelle che fungono da spazi in cui è possibile muoversi. Al pari di una scacchiera potremo muoverci di casella in casella, ma proprio come negli scacchi o nella dama, ad ogni nostra mossa corrisponderà un’azione di eventuali Pokémon selvatici e nemici. Finché noi staremo fermi il turno non potrà passare a loro, ma appena noi ci muoveremo, vuoi per andare a vanti con l’esplorazione, vuoi per uscire dal tunnel, gli avversari avranno la facoltà di venirci incontro per attaccarci o fare dietro front per attuare ogni ritirata strategica. Una volta che le nostre pedine si scontreranno con quelle della CPU avrà luogo lo scontro. Scontro che, pur facendo affidamento sulle mosse più classiche dei Pokémon, si rivela essere una variante piuttosto insipida della morra cinese: Carta batte Sasso, Sasso batte Forbice e via dicendo. L’intera battaglia sarà dunque nelle mani della fortuna e delle mosse che avrete fatto imparare ai vostri mostri. Più una mossa è potente, meno possibilità avrete di vedervela respinta, con conseguente perdita di punti salute. Naturalmente per aumentare il potere delle mosse dovrete prima guadagnare esperienza e salire di livello e per salire di livello occorre uscire vittoriosi da più scontri possibile.

Insomma, i sotterranei richiedono una ben misera varietà di azioni: li si ispeziona da cima a fondo, si recupera il Pokémon o l’oggetto dato per disperso, ci si confronta con i suoi abitanti a suon di morra. La ripetitività dell’azione si fa subito sentire, nonostante spesso l’avventura sia puntellata da qualche inaspettata new entry nella squadra: talvolta infatti alcuni mostriciattoli, dopo che li avrete battuti, vi chiederanno di potervi aiutare con l’avventura. Badate però: mentre potrete far aumentare di livello tutti i membri del vostro team, non potrete però farli evolvere, se non dopo che avrete terminato almeno le quest dell’avventura principale. Ovviamente questa è una scelta assai discutibile visto che terminata l’avventura difficilmente vi ricapiterà di prendere in mano il gioco, dunque le evoluzioni potrebbero tornare utili unicamente per le battaglie in multiplayer. Tornando comunque al discorso di prima, la ripetitività dell’azione è spezzata anche dal fatto che i dungeon vengono costruiti casualmente ogniqualvolta ci entrerete. Composti da una quindicina (ma forse anche meno) di pezzi precostituiti, i sotterranei si disporranno in maniera random per creare mappe e situazioni sempre nuove. Idea in apparenza brillante ma che non funziona perché, in primis le parti prefabbricate sono troppo poche per creare una vera variazione del tema e, in secundis, sono anche troppo scialbe per poter risultare accattivanti.

 

"Questa volta saremo noi stessi dei Pokémon e non i loro allenatori."

 

Finendo poi il discorso del multiplayer, Pokémon Mystery Dungeon Versione Blu e Versione Rossa non offrono certo un gran divertimento neppure sotto questo lato. Chi ha già una squadra ben formata ed affiatata sarà sempre in vantaggio su chi invece ha appena iniziato la sua avventura nell’isola dei Pokémon, con la conseguente ferale notizia che se il tapino alle prima armi non ha depositato i suoi oggetti e i suoi tesori alla banca del Persian si ritroverà persino con un pungo di mosche in mano visto che ogni sconfitta costa parecchio in termini di perdite pecuniarie. Inoltre, anche nei casi più gustosi in cui si affrontino due allenatori alla pari si è lo stesso di fronte ad una situazione stagnante: quanto giochereste a morra cinese? Per cinque, dieci minuti? Bhé, di certo non andreste mai avanti per un’ora, quindi anche se la simpatia dei Pokémon potrebbe allungare un tantino le vostre partite state pur certi che Mystery Dungeon non può reggere per un pomeriggio o salvare una serata…

 

ANCHE I POKéMON SBAGLIANO!

Persino dal punto di vista tecnico, incredibile ma vero, siamo di fronte ad un gioco insipido e noioso. Graficamente si è a livelli minimi per il nostro DS (discorso inverso va fatto per il GBA, dove invece la Versione Rossa fa la sua bella figura), con sprite dalle dimensioni generose ma ambienti poco caratterizzati e illuminati da una misera palette di colori che non ci ha convinti.

Se come noi siete tra i giocatori che sono soliti fischiettare le musiche dei videogiochi mentre passeggiate, state pur tranquilli che nel vostro repertorio non sarà introdotto nessun nuovo brano dato che neppure il comparto sonoro, fatto per lo più da canzonette abbastanza noiose e ripetitive, non può certo dirsi memorabile.

Infine, giocabilità e longevità vanno a braccetto: può essere considerato altamente giocabile un titolo così povero e ripetitivo nelle azioni richieste? E ancora, un gioco del genere, sarà abbastanza longevo da portarsi a casa un bel voto? Inutile essere sarcastici, ma in questi due settori siamo costretti a concedere una sufficienza davvero stiracchiata, che potrebbe persino diventare un “6--“ nel caso ci si rivolga ad un’utenza poco amante dei Pokémon.

 

"i sotterranei richiedono una ben misera varietà di azioni: li si ispeziona da cima a fondo, si recupera il Pokémon o l’oggetto dato per disperso, ci si confronta con i suoi abitanti a suon di morra."

 

Intendiamoci, Pokémon Mystery Dungeon Versione Blu, ma lo stesso discorso lo faremo comunque anche nella review della Versione Rossa per GBA, non è certo un cattivo gioco. Diventa cattivo se lo compariamo con i veri Poké-episodi, cioè quelli che portano nel titolo anche il nome di un colore o di un minerale. Tuttavia risulta un buon episodio della serie Mystery Dungeon che, come detto a inizio articolo, è in realtà un marchio indipendente che fin’ora non aveva avuto nulla da spartire con i mostri di Satoshi Tajiri. Non sappiamo dirvi se sarebbe stato meglio se questo matrimonio non fosse stato siglato, di certo è che Pokémon Mystery Dungeon potrà non piacere a tutti gli amanti di Pikachu & Co. mentre potrebbe risultare gradito a chi è alla ricerca di giochi più calmi e riflessivi visto che i dungeon strizzano l’occhio alle meccaniche degli scacchi o della dama.

 

"Persino dal punto di vista tecnico, incredibile ma vero, siamo di fronte ad un gioco insipido e noioso."

 

Chiunque lo voglia comprare farebbe meglio a farsi prima qualche progettino: ricordatevi infatti che in meno di un mese usciranno per DS altri titoli molto più interessanti senza poi dimenticare che l’8 Dicembre arriva il Wii, quindi sarebbe meglio destinare quei soldi a spese più vantaggiose… no?

VAI ALLA PAGELLA

 

Sistema: Nintendo DS

Target: 3+

Genere: Gioco di Ruolo

Giocatori: 1/2

Wireless Single Card: No

Sviluppatore: Chunsoft

Produttore: Nintendo

Distributore: Nintendo Italia

Versione: PAL

Requisiti: /

Uscita: 10 Novembre

Filmato: /

Connessione Wi-Fi non supportata

 

Copertina:

Gioco e manuale in italiano.

 

FOTO:

Durante le fasi esplorative lo schermo superiore funge da mappa.

 

Molto spesso potrebbe capitarvi di incontrare dei Pokémon che chiedono di unirsi a voi.

 

Il villaggio dei Pokémon diverrà presto la locazione in cui tornerete per rifocillarvi dopo le dure lotte nei sotterranei. Tra negozi, poste, palestre e banche ospita proprio tutto quello che vi serve per mettere insieme un'ottima squadra!

 

Le battaglie si svolgono così: senza un'apposita schermata e senza le animazioni della lotta...

 

Gli unici elementi che riconducono ai veri giochi dei Pokémon sono i nomi dati alle mosse.

PAGELLA:

TRAMA:                                           6,3

+ Simpatica l'idea di potersi trasformare in un PKMN!

-  Che poké-vita noiosa: non succede mai niente...

GRAFICA:                                       6,2

+ Colorata e zuccherosa...

- ...Più adatta ad un GBA che ad un DS, però!

SONORO:                                        6,3

+ Musichette allegre...

- ...Ma molto ripetitive e noiose.

GIOCABILITà:                               6,0

+ I pokémon esplorano nuove meccaniche di gioco...

- ...Ma ce n'era davvero bisogno?

LONGEVITà:                                  6,7

+ All'inizio prende...

- ...Ma la noia ha la meglio subito dopo!

GLOBALE:                                      6,3

In definitiva, Pokémon Mystery Dungeon Squadra Blu non è certo un esperimento riuscito. La simpatia dei mostri di Satoshi Tajiri non è infatti riuscita a risollevare le sorti di una meccanica (quella della serie Mystery Dungeon) vecchia e poco adatta ai palati occidentali.

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