OVVERO
QUANDO LA MORFOSFERA RIMANE LA VOSTRA UNICA RISORSA!
Rimasta nel
dimenticatoio per anni, relegata alla sola fantasia dei fans più accaniti,
la saga di Metroid sta rivivendo ora una seconda, meritata, giovinezza.
Inutile ricordare i successi di pubblico e critica raccolti con i due
episodi della serie Prime, tecnicamente ineccepibili, ancor più inutile
sarebbe fare una piccola digressione su quell'Hunters che arriverà a breve
sui nostri Nintendo DS.
Con le grazie della bella
Samus, Nintendo non ha solo dimostrato al mondo di saper sfornare,
all'occorrenza, titoli meno edulcorati e più violenti, ma ha voluto anche
tendere una mano generosa all'Occidente. Gli sparattutto in prima persona,
infatti, non sono di certo il genere più apprezzato in quel del Giappone, ed
immergervi una saga di successo significa quindi guardare soprattutto agli
altri due mercati.
Insomma, queste poche
parole servono per introdurre almeno in parte il punto di rottura che la
cacciatrice di taglie
ha rappresentato in questi ultimi tre anni. Ora, sui nostri DS, prima della
sua ultima (ma solo in ordine di tempo, eh!) grande avventura, ecco spuntare
fuori quello che potrebbe essere un ottimo preludio.
"Il giocatore può solo e soltanto intervenire sui respingenti: come può
quindi attuare strategie contro i boss, evitare i colpi dei nemici, o
raggiungere aree davvero troppo impervie con semplici colpi che, al massimo,
possono influire sulla velocità della Morfosfera?"
UNA DONNA TUTTA CURVE!
Se c'è un aspetto della serie che non
abbiamo mai perdonato a Nintendo, riguarda sicuramente il fatto che non si
può giocare nei panni di un'avvenente donzella senza avere la possibilità di
sbirciare nemmeno una volta, durante il gioco, sotto la sua monumentale tuta
spaziale. Insomma, relegare le sue curve da pin up ai soli titoli di coda
(sempre che abbiate completato il gioco con un'alta percentuale, altrimenti
nisba!) c'è sempre sembrato una cattiveria bella e buona, del resto in
perfetta sintonia con l'eccessiva difficoltà di alcune fasi del gioco,
davvero sadiche. Ora, la bella e misteriosa Samus, è sì tutta curve, ma
talmente curva da essere racchiusa perennemente nella sua Morfosfera. E da
questo principio ha inizio la nuova scommessa dei Fuse Games, talentuoso
gruppo di giovani sviluppatori che fin'ora ci ha regalato solo un
insoddisfacente Mario Pinball Land. E come nel titolo appena citato, anche
questa volta il nome di una serie di successo nasconde un ben più classico
flipper game. Le regole, dunque, sono le solite dei Pinball: si affrontano
vari tavoli nel tentativo di mettere in saccoccia più punti possibili,
evitando di perdere nel contempo troppe palline (o vite). Il giocatore agirà
quindi sui due (o quattro, a seconda dei quadri) respingenti a fondo campo,
grazie ai quali potrà dare alla bella Samus la giusta spinta per cozzare
contro i vari switch bonus inanellando così punti su punti! La
morfosfera, sotto questo punto di vista, risponde alla perfezione, grazie ad
un solido motore grafico in grado di gestire con estremo realismo la fisica
ed i movimenti della palla. Ma, proprio come accadeva nel già citato Mario
Pinball Land, anche qui i vari tavoli saranno pieni di nemici da
neutralizzare, prima che facciano troppi danni al nostro punteggio. Più
bonus che avversità vera e propria, i mostriciattoli presenti si limiteranno
ad elargire ulteriori punti extra ogniqualvolta farete cozzare la morfosfera
contro di loro. Superati diversi livelli, si apriranno infine le porte agli
scontri con i monumentali boss del primo, indimenticabile, Metroid Prime. Ci
sono proprio tutti e, anche questa volta, i vari energumeni richiederanno un
pizzico di strategia per essere abbattuti, ma visto che si è ai comandi di una
pallina, il tutto verrà lasciato in massima parte nelle mani della fortuna,
anziché dipendere dalla vostra bravura.
"Potrà sembrarvi strano, eppure livelli apparentemente piatti e lineari
nascondono una miriade di tunnel e sottopassi in cui la Morfosfera può
improvvisamente sparire, per poi riaffiorare chissà dove, magari dopo aver
collezionato qualche bonus prezioso!"
UN PIANETA DEVASTATO, MA SEMPREVERDE!
Ma quello che stupisce di questo
Metroid Prime Pinball, è costituito dalle tavole dei flipper che dovrete
affrontare per progredire col gioco. Ogni tavola si ispira infatti ad una
ben precisa locazione di Metroid Prime ed il gioco di Retro Studios, come
saprete bene, abbondava di scorci pittoreschi e strappa fiato. La rigogliosa
vegetazione delle paludi alluvionali, le candide distese nevose che
ricoprono gli aspri canyon della morte, o le fredde miniere di Phazon
rivivono una seconda giovinezza su DS. La grafica, costituita per la maggior
parte da foto pre-renderizzate elaborate in CG, segue con realismo le
ambientazioni apprezzate in uno dei FPS più riusciti degli ultimi tempi. Ma
anche la conformazione dei livelli, udite udite, fa di tutto pur di
rispecchiare le locations alle quali si ispira. Certo, c'è sempre il
limite della visuale a volo d'uccello, che costringe le tavole ad essere
piatte e senza pendenze, e c'è pure la limitazione, ben più gravosa, dovuta
al fatto che questo è un pinball-game, non uno sparattutto in prima persona,
ma, nonostante ciò, è impossibile non rimanere entusiasmati di fronte alle
meraviglie che si dipanano sui due schermi. Alcuni scorci provengono proprio
dall'episodio per Cubo e sono stati integrati talmente bene nelle tavole da
non sembrare neppure dei "pezzi riadattati".
"Di carne al fuoco pare essercene veramente parecchia: le tavole offrono più
segreti e profondità di quanto ad una prima occhiata parrebbe, la
realizzazione tecnica è superba, i nemici ed i boss non mancano, c'è pure
una cartuccia rumble inclusa nella confezione..."
Altro elemento che non può non stupire,
riguarda i vari passaggi segreti. Potrà sembrarvi strano, ma livelli
apparentemente piatti e lineari, nascondono infatti una miriade di tunnel e
sottopassi in cui la Morfosfera può improvvisamente sparire, per poi
riaffiorare chissà dove, magari dopo aver collezionato qualche bonus
prezioso, o qualche potenziamento utile ad uscire incolumi dal livello.
Senza considerare poi che, come in Metroid Prime, ritornano i vari Artefatti
Chozo da collezionare, nascosti nelle aree più recondite del pianeta ed
indispensabili per arrivare al cospetto del boss finale. Diverse fasi bonus
spezzeranno poi l'azione del concept principale immergendovi in simpatiche
fasi piattaforma e sparattutto vecchia scuola, in grado di strizzare più
volte l'occhio ai vecchi Metroid per Nes e Super Nintendo. Si tratta sempre
di brevi sequenze in cui bisogna giungere ad una determinata piattaforma o
blastare tutti i mostri nei paraggi, ma nella loro semplicità riescono
comunque a divertire in modo genuino, spezzando la tensione dovuta alla
difficoltà di alcune tavole principali. E se proprio queste, come abbiamo
detto, ricalcano fedelmente gli aspri territori di Prime, anche i nemici,
dal canto loro, provengono direttamente dalla flora e dalla fauna di Tallon
IV.
LA...SCOSSA!
Infine, altra bizzarra novità
introdotta da Nintendo, riguarda la piccola cartuccina per GBA inclusa nella
confezione. Si tratta di una sorta di rumble pack che, una volta inserito
nell'apposito slot del DS, inizierà a vibrare ogniqualvolta la pallina
attraverserà un'area sensibile. Più fastidioso che utile, ai più potrà
capitare di volerla togliere dopo poche partite. Resta il fatto che è un
regalo, quindi risulta comunque gradito. Prima di chiudere questo paragrafo
voglio però ricordare che questa è la recensione della vers. JAP: non
sappiamo, quindi, se la rumble-card sarà disponibile anche nelle confezioni
USA e PAL.
LA
VITA è UNA PALLA!
Insomma, di carne al fuoco pare
essercene veramente parecchia: le tavole offrono più segreti e profondità di
quanto ad una prima occhiata parrebbe, la realizzazione tecnica è superba, i
nemici ed i boss non mancano, c'è pure una cartuccia rumble inclusa nella
confezione... e allora perché il voto in pagella non è alto come sperato, vi
starete chiedendo. La verità è presto detta: l'ultima fatica dei ragazzi di
Fuse è tutt'altro che esente da difetti. Difetti in massima parte derivanti
proprio da tutti quegli errori che hanno reso soltanto mediocre un
promettente Mario Pinball Land e che i giovani programmatori non hanno
saputo correggere.
Iniziamo dalle tavole. Sono certamente ben
fatte e strutturate, godono di un'ottima realizzazione tecnica e di una
profondità insperata in un pinball game ma... sono solo cinque!
Esatto: cinque. Un numero davvero esiguo, che non può divertire ed
interessare a lungo, per quanto bonus, segreti e nemici non manchino mai.
A questo neo fin troppo vistoso si aggiunge
poi il più grande lato negativo del gioco: ad una fisica ben congegnata
della pallina si affiancano obbiettivi troppo pretenziosi da essere
completati in un concept del genere. Insomma, il giocatore può solo e
soltanto intervenire sui respingenti: come può quindi attuare strategie
contro i boss, evitare i colpi dei nemici, o raggiungere aree davvero troppo
impervie con semplici colpi che, al massimo, possono influire sulla velocità
della Morfosfera? Semplice, non può e non rimane che affidarsi rassegnati
alla fortuna, nella speranza che, tra i suoi mille giri e rimpalli, la
piccola pallina arancione finisca prima o poi nella zona sperata. Alcuni
scontri coi boss, a riguardo, appaiono davvero frustranti, proprio per il
fatto che la sfera non si può indirizzare in alcun modo ed esser
continuamente eliminati per via di un rimpallo sbagliato deciso dalla sorte
fa venire una certa voglia di lanciare gioco e console dalla finestra.
Sintetizzando, alcuni obbiettivi ci sono parsi
davvero fuori luogo, più adatti ad un FPS che ad un flipper, in cui sono la
casualità e la fortuna a reggere i fili del discorso, non la bravura o la
prontezza di riflessi del giocatore.
Tralasciando comunque questi aspetti poco
brillanti, Metroid Prime Pinball rimane comunque un titolo ben studiato e, almeno sotto il profilo
della realizzazione tecnica, davvero impeccabile.
Fuse è riuscita a donare una nuova lucentezza
al genere, regalando persino una profondità inaspettata alle semplici tavole
del gioco da bar più amato di sempre.
Certo è che il marchio di Metroid a tratto può
apparire sprecato sulla confezione di una semplice simulazione di flipper,
ma il gioco, specie nelle fasi più semplici, diverte come pochi.
Consigliato più o meno a tutti, specie se
riuscirete a trovarlo di seconda mano. Altrimenti, se amate Samus e non
potete aspettare così tanto tempo, mettete da parte i vostri soldini ed
attendete l'imminente uscita di Metroid Prime Hunters!
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ALLA PAGELLA
Sistema:
Nintendo DS
Target:
7+
Genere:
Flipper Game
Giocatori:
1/8
Wireless Single Card:
Sì
Sviluppatore: Fuse
Games
Produttore:
Nintendo
Distributore:
Nintendo Italia
Versione:
JAP
Requisiti:
/
Uscita:
28 Aprile
Filmato:
/
Connessione Wi-Fi non
supportata
Copertina:
Gioco e manuale in buon
italiano.
FOTO:
I Pirati Spaziali ed i
Metroid sono tornati ad insidiare Samus, peccato solo che tra qualche
istante verranno travolti da una Morfosfera impazzita!
I boss sono anche più
belli rispetto a Metroid Prime per GC, ma questa volta sconfiggerli potrebbe
risultare davvero frustrante!
La grafica mozza il
fiato, non c'è nulla da aggiungere.
Ricordate lo scan che
il casco di Samus poteva fare sulle parti sensibili delle ambientazioni?
Ecco, più o meno abbiamo voluto fare la stessa cosa con questo schema...
La rumble-card inclusa
nella confezione JAP da noi testata servirà a far vibrare come un ossesso il
DS. Più noiosa che utile.
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