MARVEL ONORA LE
PROMESSE FATTE AI SUOI LETTORI: SE NEL TITOLO SI PARLA DI “IMPERFETTI”, NON
ASPETTATEVI UN GIOCO CAPOLAVORO!
Marvel Nemesis:
Rise of the Imperfects
non è uno di quei game di cui si sente parlare a lungo in giro per la Rete o
del quale si viene sommersi di notizie mesi prima dell’uscita, ma appartiene
invece alla schiera di titoli che appaiono così… all’improvviso sugli
scaffali del nostro negoziante di fiducia.
Quasi nessuno se lo
aspettava e per questo motivo i primi dubbi cominciano a comparire nella
mente di chiunque lo veda per la prima volta.
Ma non bisogna farsi
ingannare: infatti, molte volte, questi giochi “ignoti” ci hanno regalato
dei capolavori.
Purtroppo devo
informarvi subito che non è questo il nostro caso, e probabilmente l’avrete
già capito se, come al solito, anziché starvi a leggere tutta la pappardella
che scriviamo, siete scesi subito a sfogliare la nostra Pagella…
GLI IMPERFETTI CI
SONO DAVVERO!
Talvolta
è difficile recensire giochi di questo tipo, sui quali molte persone hanno
comunque lavorato con ardore e dedizione, ma i cui sforzi si sono però
concretizzati in un titolo solo mediocre.
Andiamo
a analizzare le cause di questo parziale fallimento: forse le premesse e i
personaggi sono la caratteristica più riuscita e avrebbero potuto generare
un buon titolo, le basi c’erano tutte, purtroppo, però, qualcosa dev’essere
andato storto nella fase della realizzazione. Partiamo dalla storia e
vediamo di capire dove “l’imperfetto” (non del titolo, ma del gioco) si è
materializzato.
Uno scienziato alieno
conduce degli studi per creare una nuova razza di potentissimi super-eroi,
quando entrano in campo Spiderman, Ironman e compagnia bella per difenderci
da questo pazzoide extraterrestre.
La storia è banale?
Bhé… sì , comunque è una buona premessa per un buon titolo gonfio di tutti
quei personaggi indimenticabili di Marvel.
Com'era lecito aspettarsi,
ci sono
tutte le più famose creazioni uscite dalla penna di Stan Lee e compari, e
questo non è che un bene per il target a cui punta il gioco EA, essendo
moltissimi i fan dell’arci-noto Comic americano.
Inoltre, a sostenere
la buona causa di Spidey e compagnia bella, entrano appunto in gioco gli
Imperfects del titolo, vale a dire una nuova tipologia di personaggi
completamente nuovi ed ideati apposta per il titolo, che ritroverà poi un
seguito in una serie di fumetti di prossima uscita negli States.
Di carne al fuoco,
insomma, ce n'è già parecchia, vediamo dove tutto è andato in fumo...
I menù e le modalità
Sotto
quest’aspetto il titolo esprime tutta la propria superficialità: le modalità
di gioco, infatti, sono solo tre.
La prima si chiama
“sfida” e permette di svolgere un unico incontro con la CPU dove è possibile
scegliere, oltre al proprio personaggio, anche chi sfidare e lo stage in cui
affrontarsi. Il classico combattimento veloce, insomma.
La seconda, nomata
“arcade” è la mode principale: consiste in una sequenza di
combattimenti contro avversari scelti arbitrariamente dal computer, diversi
per ogni personaggio scelto per intraprendere l’avventura. Si tratta di una
specie di Storia vera e propria dove, tra un combattimento e l’altro, verrà
fuori un intermezzo di dialoghi utile ad entrare maggiormente nell’atmosfera
del gioco. Il tutto è disponibile in tre livelli di difficoltà, ovvero:
storia lunga, media e corta, utile soprattutto per scendere in campo anche
quando si hanno pochi minuti di tempo libero a disposizione. In queste due
modalità è possibile racimolare dei soldi da spendere nel Comic Dhop
(un'edicola molto speciale!) in “concept art”: parliamo di illustrazioni
degli eroi, nuove arene, personaggi e skin bonus. Questi extra sbloccabili
sono carini, ma non giustificano appieno il tempo speso per raccogliere
tutti i soldi necessari. Avremmo preferito una maggiore profondità e regali
più interessanti e gustosi.
Un’aggiunta
interessante è la possibilità di scommettere sull’esito dei combattimenti
per cercare di vincere pecunia in abbondanza. Alcune idee sono quindi buone
e promettenti, peccato che naufraghino nel bel mezzo di un gioco
insufficiente.
L’ultima modalità,
infine, è la multiplayer mode che permette, come fa intendere il nome
stesso, di aprire le porte delle vostre arene ad un solo vostro amico
tramite le capacità wi-fi del DS. Anche in questo caso, l’opzione a più
giocatori si rivela appena abbozzata e troppo poco interessante per durare a
lungo. Non coinvolge e non diverte, insomma. Peccato.
I combattimenti
Marvel Nemesis: Rise
of the Imperfects, come avrete ormai capito, è un picchiaduro ad incontri
di stampo classico,ma purtroppo è tanto classico quanto noioso e ripetitivo.
Le mosse a
disposizione sono veramente pochissime e non sfruttano assolutamente le
capacità dei nostri amici super-eroi, e non stiamo scherzando. Il titolo fa
perno su uomini dotati di poteri fantasmagorici ma non ci permette di
utilizzarli… quasi paradossale, ne converrete. Le combinazioni di tasti sono
una ed una sola, è solo possibile scegliere se eseguIre un attacco liscio o
usando l’adrenalina, che incrementa la potenza e quindi i danni inferti.
Tutto qui, niente di più. Sigh!
Inoltre, come ho detto
prima, gli incontri sono molto banali e stancano dopo pochissimo, non solo
per via del gameplay ridotto all’osso, ma anche per la banalità e l’estrema
semplicità con cui tutto è stato realizzato..
Le locations,
viceversa, sono quasi completamente distruttibili: togliere qua e là parti
di scenario consente di svelare nuove aree senza contare che molti degli
oggetti presenti possono essere impugnati e scaraventati addosso al nemici
anche grazie al tasto L, che permette di agganciare il bersaglio, anche se
purtroppo la precisione è praticamente scarsissima. Inoltre, dulcis in
fundo (naturalmente sono sarcastico), gli stage non rendono
assolutamente giustizia alle capacità tecniche e grafiche del Nintendo DS.
Ma questo forse è il difetto meno rilevante…
Se tutto ciò non vi è
bastato, aggiungo che il touch screen è utilizzato unicamente alla
schermata d’inizio per far sparire la classica scritta “touch here to start”
dopodiché farete affidamento solo sui tasti.
Il touch viene anche
utilizzato per eseguire quelle mosse che vengono definite speciali, ma di
speciale hanno ben poco e non verranno mai utilizzate durante gli scontri
soprattutto per via del fatto che toccare lo schermo durante le fasi più
concitate, è scomodo e poco utile.
Tirando le somme
In
definitiva, questo gioco non può essere consigliato, in quanto risulta
noioso già dopo pochi istanti dalla prima accensione, nonostante i
personaggi di tutto rispetto tirati in ballo e qualche buona idea alla base
di tutto il progetto.
Marvel Nemesis,
infatti, è un gioco che si ispira ad un concept troppo vecchio per piacere
ai giovani del 2000, abituati a ben altri titoli e prestazioni. Le modalità
sono troppo poche e limitate per intrattenere, il sistema di combattimento è
appena abbozzato e ridotto all’osso, mentre le potenzialità del DS
(microfono e touch-screen) non sono state per nulla sfruttate, tanto che lo
stesso titolo potrebbe essere trasferito su GBA, senza che si possano notare
importanti differenze. Per concludere, l’errore più grosso di questi
Imperfetti, risiede proprio nella caratterizzazione dei personaggi: sia chi
si utilizzi Spiderman o la Torcia Umana, infatti, i risultati non cambiano,
le mosse effettuabili sono sempre le stesse. Non c’è il personaggio più
agile o quello più forte, così come non esistono i superpoteri ad
personam: il sopraccitato Peter Parker ha gli stessi poteri di qualunque
altro personaggio presente, senza personalizzazioni di sorta. A questi punti
si sarebbe potuto mettere al posto dei combattenti Minnie, Topolino, Pippo e
Pluto, evitando così scomodare i mitici eroi di Marvel. Per la serie de “i
titoli che potevano stupire e invece…” ecco a voi Marvel Nemesis: Rise of
the Imperfects. |
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ALLA PAGELLA
Sistema:
Nintendo DS
Target:
3+
Genere:
Picchiaduro
Giocatori:
1/2
Wireless Single Card:
Sì
Produttore:
Electronic Arts
Distributore:
Electronic Arts Italia
Versione:
PAL
Requisiti:
/
Uscita:
Disponibile
Filmato:
/
Copertina:
FOTO:
I combattimenti, almeno
all'inizio, risultano interessanti, anche perché gli eroi Marvel scesi in
campo sono molti e discretamente dettagliati.
Le scene d'intermezzo,
di dialogo e di trionfo, sono strutturate a vignette, proprio come se il
giocatore stesse leggendo il celebre Comic statunitense.
L'Uomo Torcia contro
Venom: un incontro promettente, rovinato da una grafica indegna e da un
gameplay spesso come un capello...
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