IL PRIMO GIOCO PER DS COMPLETAMENTE BIDIMENSIONALE NON POTEVA ESSERE COSì
BELLO. MA NON TUTTO, FORSE, è PERFETTO…
Previsto
per il 29 Settembre in tutta Europa, Castlevania Dawn of Sorrow
(acronimo di DS, curioso, eh?)è sicuramente uno dei capitoli più importanti
della saga vampiresca. Non solo perché ormai questa fortunata serie
partorita da Igarashi sta per compiere 20 anni, ma anche e soprattutto
perché questo capitolo avrebbe avuto il difficile compito di adattarsi alle
innovative caratteristiche supportate dal gioiellino Nintendo.
Insomma, questa volta
il cacciatore di turno avrebbe dovuto sgominare Dracula e compagnia bella
avvalendosi di acqua santa, aglio, crocifissi e stylus!!
Le innovazioni,
dunque, non mancano, perché Konami ha mantenuto la parola data ed ora
Castlevania Dawn of Sorrow è certamente il titolo più innovativo che la saga
abbia mai partorito. Eppure, solo guardandolo, sembra tutto così uguale…
I SOLITI FAN DI
DRACULA…
Ancora
una volta c’è qualcuno che vuole riportare in vita il Principe delle
Tenebre, ancora una volta, quindi, bisognerà farsi largo tra i bastioni del
Castello per fermare questo scempio che rischia di far piombare il mondo
nell’eterna oscurità. Questa volta, i nostri principali nemici saranno gli
appartenenti ad una misteriosa setta dedita all’occultismo ed ai riti
satanici. La santona di turno, Celia Fortner, ha fatto ricostruire
fedelmente una copia dello storico Castello di Dracula utilizzando la magia
nera ed ora il lugubre maniero altri non è che il quartier generale di tutti
gli adepti. La loro forza magica cresce giorno dopo giorno e questo è
testimoniato dal fatto che siano riusciti a far venire, direttamente
dall’Inferno, tutti gli scagnozzi di Dracula, pronti a far la pelle a
chiunque si avvicini troppo ai bastioni del castello.
Soma Cruz, l’eroe di
turno, spalleggiato da altri due tizi taciturni (tra cui il classico erede
della famiglia Belmont) ha raccolto la sfida ed ora il suo compito è
infiltrarsi nel QI della malefica setta e fermare Celia prima che riesca a
far rivivere Nosferatum.
UN VAMPIRO QUASI
VENT’ENNE.
Ad
una trama praticamente uguale a quella dei numerosi capitoli che l’hanno
preceduto, si affiancano però numerose novità che meglio adattano Dawn of
Sorrow alle potenzialità del DS.
Innanzitutto, il
giocatore, durante il corso dell’avventura, dovrà più volte impugnare non
solo i paletti di frassino, ma anche la stylus per intervenire su diversi
particolari del livello. Una volta recuperato un particolare potere,
infatti, si potranno distruggere determinare rocce (e quindi aprire nuovi
passaggi) grattando semplicemente con il pennino sullo schermo.
Come se ciò non
bastasse, poi, una volta che ridurrete all’impotenza i Boss finali, dovrete
dar loro il fatidico colpo di grazia rinchiudendoli in un sigillo magico,
sigillo che dovrà essere disegnato su touch screen nel modo corretto e nel
tempo a disposizione, pena il risveglio della famigerata belva!
Insomma, impugnerete
più spesso di quanto crediate la stylus, nonostante, in fin dei conti, il
concept di gioco sia rimasto pressoché invariato.
“con questo episodio Castlevania non poteva avviarsi meglio all’incredibile
traguardo dei vent’anni!”
Come era successo
negli ultimi episodi della saga, inoltre, anche in Castlevania Dawn of
Sorrow potrete, una volta uccisi i nemici, raccogliere le loro Anime per poi
usarle come strumenti magici offensivi o difensivi. Ebbene, grazie alle
caratteristiche di gioco multiplayer wireless della console, sarete in grado
di scambiare con i vostri amici tutte le Carte-Anima raccolte, in modo da
ampliare la vostra collezione e di ottenere quelle più rare! Fa un po’
Pokémon, ma è comunque una gradita possibilità…
Il titolo di Igarashi,
purtroppo, non fa alcun utilizzo del piccolo microfono ma, del resto, avendo
lasciato immutata la meccanica di gioco, è già tanto che si sia trovato
spazio per le altre innovazioni appena descritte.
Dopo avervi raccontato
tutto questo non posso che concludere dicendo che, con questo episodio,
Castlevania non poteva avviarsi meglio all’incredibile traguardo dei vent’anni.
EVOCAZIONE!
Una
delle caratteristiche più interessanti e approfondite di Castlevania Dawn of
Sorrow, riguarda la possibilità di immagazzinare le anime dei mostri
abbattuti. In questo modo, presto il giocatore si ritroverà ben fornito di
uno speciale mazzo (deck, per chiamarlo come vogliono i tempi odierni) di
tantissime Carte-Anima, ognuna con i propri poteri, punti di forza ed
abilità. Queste serviranno soprattutto per usufruire di magie
particolarmente distruttive, oppure per evocare i Guardiani: mostri
particolarmente potenti assoggettati al pieno volere del nostro Soma.
Inutile dire che il potere delle carte tornerà utile soprattutto nelle
situazioni più caotiche e difficili, quando, insomma, sarà meglio tirar
fuori l’ammazza vampiri dagli impicci.
“Ogni guardiano ha il suo potere ed il suo aspetto predefinito: vederli
all’opera è davvero un piacere per gli occhi!”
Per quanto riguarda i
Guardiani, ogni creatura, una volta evocata, è destinata a far la propria
mossa e a sparire immediatamente. Ma non sempre è così. Il più delle volte
servono comunque a far piazza pulita dell’esercito di mostri che ci si para
di fronte, ma alcuni mostri, invece, non faranno nulla di tutto questo e si
“limiteranno” a proteggere Soma dagli attacchi nemici, lasciando al
giocatore la possibilità di contrattaccare in tutta sicurezza. Ogni
guardiano ha il suo potere ed il suo aspetto predefinito: vederli all’opera
è davvero un piacere per gli occhi dato che non solo ogni volta riescono a
stupire per via delle loro incredibili mosse, ma anche per via del fatto che
sono stati realizzati ottimamente. Ne esistono numerosi ed i più forti, come
è lecito aspettarsi, sono stati ben nascosti nelle stanze più recondite del
Castello…
COMPLIMENTI PER
L’ARSENALE!
Al
giocatore la difficile (?) scelta che riguarda se calarsi nei panni del
solito discendente della dinastia Belmont (gli ammazza vampiri della saga),
dotato della solita frustrante frusta –gioco di parole voluto, perdonatemi!-
oppure in quelli ben più interessanti del bel Soma, che potrà contare su di
un arsenale di tutto rispetto.
“Le decine e decine di armi utilizzabili ispessiscono notevolmente la
strategia che dovrete studiarvi per affrontare i vari mostri che troverete
lungo la strada”
Proprio le armi, dopo
i mostri, gli immani boss ed i Guardiani, sono le protagoniste di
Castlevania Dawn of Sorrow. Sono tantissime e spaziano da spade ad agili
fioretti, dai minuti pugnali a pericolose balestre, da possenti spade alle
taglienti asce a due mani… Insomma, ce n’è per tutti i gusti ma,
soprattutto, per tutte le occasioni! Infatti, ogni arma bianca è dotata dei
suoi punti di forza e di debolezza, che vengono riassunti nelle quattro
principali voci ben note a tutti: danno inflitto, portata e rapidità. E’
chiaro, ad esempio, che il pugnale è assai leggero e facile da usare, dunque
sarà possibile effettuare una lunga serie di colpi senza che il nemico possa
intervenire ma, di contro, costringe Soma ad avvicinarsi troppo durante lo
scontro e, soprattutto, il danno inferto è quasi nulla, specie se si
combatte con i nemici più potenti. Viceversa, gli enormi ed arrugginiti
spadoni o le gigantesche asce a due mani, permettono di combattere ad una
certa distanza dagli avversari, il danno inflitto è spaventoso, ma per
usarle occorre parecchia forza e Soma non sarà molto veloce nel ripetere i
colpi.
Tutto questo
ispessisce notevolmente la strategia che dovrete studiarvi per affrontare i
vari mostri che troverete lungo la strada. Se i più deboli potranno essere
affrontati in uno spettacolare corpo a corpo, con i boss è meglio
sacrificare la velocità a favore della forza e quindi utilizzare le armi più
potenti e che vi permettano anche di stare ad una certa distanza mentre
effettuate l’attacco.
Oltre a queste, poi,
come di consueto ci sarà tutta una serie di armi speciali, per lo più
magiche o composte da mostri benevoli, il cui uso, vista l’immane potenza
rilasciata, sarà comunque limitato a poche occasioni.
UNA VITA DAVVERO
SPERICOLATA.
Dopo
tante avventure, la saga di Castlevania è finalmente approdata su DS. Il
titolo di Igarashi, però, nonostante sia, dal pdv strutturale, solido e ben
congegnato, non ci ha pienamente convinti. Giocandoci si ha infatti la
sensazione di trovarsi di fronte ad un gioco studiato per GBA e poi,
all’ultimo, trasferito nella line up del DS. Vuoi la grafica bidimensionale
ed una palette di colori che, per quanto bella e ben definita, è più consona
ad un Super Nintendo che ad un 64-bit, vuoi il limitato utilizzo della
stylus, sta di fatto che sono stati fatti fin troppo pochi passi avanti per
incontrare le vere possibilità offerte dal DS.
Visti i vergognosi
risultati avuti su Nintendo 64, non ci saremmo certo aspettati un
Castlevania 3D, ma avremmo comunque preferito una maggiore interazione col
titolo, un uso massivo di pennino, microfono e doppio schermo (relegato, in
questo caso, o alla funzione di inventario o di mappa).
Per quanto riguarda i
classici parametri valutati in Pagella (trama, grafica, sonoro, giocabilità
e longevità) siamo di sicuro di fronte ad un capitolo più che valido, per
certi versi migliore anche delle ultime avventure comparse su Advance.
Resta comunque la
spiacevole sensazione di trovarsi di fronte ad un gioco che ha mutilato
quasi tutte le peculiarità del DS e che è corso ai ripari quando ormai era
troppo tardi… |
|
VAI
ALLA PAGELLA
Sistema:
Nintendo DS
Target:
+7
Genere:
Piattaforma
Giocatori:
1
Wireless Single Card:
/
Produttore:
KCET/Konami
Distributore:
Nintendo
Versione:
USA
Requisiti:
/
Uscita:
29 Settembre
Filmato:
/
Copertina:
FOTO:
La meccanica di gioco
di Castlevania è rimasta immutata. Non mancano, però, novità davvero
interessanti, come l'utilizzo dei Guardiani...
I nemici sono diversi e
ottimamente realizzati, così come le armi che Soma può portare con sé.
Ecco uno dei 'sporadici'
casi in cui viene fatto uso della stylus: grattando romperete i blocchi e
creerete così una nuova strada.
La stylus ritorna anche
negli scontri con i Boss. Per dar loro il colpo di grazia, infatti,
bisognerà disegnare un sigillo per intrappolare il maligno...
|