L’EX MEMBRO DELL’ MI6 DAL CUORE DI GHIACCIO IDEATO DA EA SI è RIFUGIATO ORA
SUL DS: STANARLO SARà DAVVERO COSì DIFFICILE?
Sembra
inutile ricordarlo e ribadirlo per l’ennesima volta, ma, quando si parla di
“Goldeneye” è facile che più di un giocatore abbia un sussulto e che la
girandola impazzita dei ricordi lo porti con la mente di nuovo al Nintendo
64, proiettato verso quel capolavoro che solo una talentuosa software house
come la Rarefare riuscì a fare. Goldeneye Al Servizio del Male di EA,
purtroppo, ha ben poco a che spartire col più noto 007 Goldeneye per
il 64-bit di casa Nintendo. Non solo per via della storia, completamente
diversa, ma anche e soprattutto per quanto riguarda il concept di gioco. Se
il secondo, infatti, si è rivelato essere come un capolavoro assoluto, in
grado quasi di reinventare un genere, il primo fin’ora non ha di certo
ottenuto i risultati sperati, anche se qualche buona innovazione l’ha senza
dubbio portata.
UN OCCHIO D’ORO ED UNA STYLUS DI CRISTALLO.
Goldeneye Al Servizio del Male
(conosciuto in tutto il resto del mondo come Goldeneye
Rogue Agent) è impattato, così, anche su DS, nel tentativo di oscurare lo
sparattutto più atteso dai possessori del bivalve grigio-perla: Metroid
Prime Hunters.
Il compito, specie dopo aver visto –e toccato
con mano!- gli ultimi risultati della cacciatrice all’E3 ed al Post E3 Games
Tour di Cinisello, non è dunque dei più facili e pure un rinnegato ed oscuro
membro dei servizi segreti di Sua Maestà potrebbe avere qualche problema nel
portarlo a termine. Anche perché si sa: il crimine non paga!
UN DS AL SERVIZIO DELLA REGINA?
Quando si
esamina uno sparattutto in prima persona per console portatile si è soliti
aspettarsi una grafica scialba e piatta, molto più simile a Wolfestein 3D o
ai primi Doom piuttosto che agli ultimi esponenti della saga.
Almeno inizialmente, però, il titolo EA riesce
a stupire il giocatore, proponendo ambienti grandi e dettagliati, ricchi di
tutti quei particolari classici delle console casalinghe.
Ecco dunque che gli interni non si rivelano
essere poi così scarni ma saggiamente modellati e presentano poltrone,
piante, ampie e scenografiche scalinate con tanto di qualche effetto
speciale persino ben riuscitio Negli esterni, comprensibilmente, la
situazione non rimane agli stessi livelli ed il tutto diventa più banale ed
impastato, ma, considerati i limiti del motore tecnico (comunque in questo
caso non sfruttato al massimo) possiamo anche non essere troppo pignoli.
Graficamente parlando, insomma, il titolo EA fa il suo lavoro discretamente,
proponendo tutta una serie di locations ben realizzate e ricoperte da
texture di soddisfacente qualità. Il design dei livelli, però, non è invece
all’altezza e solo raramente propone situazioni di gioco (come dei balconi
per il cecchinaggio o dei pilastri per uno strafe orizzontale) che possano
divertire nell’essere completate.
Le ambientazioni, infatti, presto risulteranno
monotone e tutte abbastanza uguali: un dedalo di corridoi, stanze e
stanzette, dove un sacco di nemici più o meno tutti uguali vi attendono per
farvi la festa.
"il sistema di controllo richiede tempo prima di essere digerito
completamente e certo non è ideale per levarsi dalle situazioni più
concitate"
Parlando dei nemici, l’IA messa in campo
questa volta non riesce a convincere appieno ed i vostri avversari
presentano una routine d’azione piuttosto limitata. Infatti, per lo più, si
limitano a spararvi e venirvi incontro, gioiosi di prendersi i vostri
proiettili. Difficilmente si proteggono dietro a qualche ostacolo, più
spesso, invece, prendono in ostaggio qualche loro commilitone, come se ciò
servisse per non farci premere un’altra volta il grilletto su di loro…
Se fino ad ora il titolo preso in esame si è
rivelato essere solo sufficiente e nulla più, è con il comparto sonoro che
le cose precipitano ulteriormente. Passabili gli effetti FX discretamente
realizzati, le musiche, invece, sono davvero bruttine e persino fastidiose.
Si ripetono all’infinito e, dopo un po’, la voglia di andare a metter mano
nella schermata delle opzioni audio si fa forte…
AUTOCONTROLLO BRITANNICO?
Il secondo
schermo, lo avrete capito guardando le figure, serve principalmente per
controllare il protagonista. Il sistema di controllo, dunque, fa interamente
affidamento sul touch screen, almeno per ciò che concerne il puntamento
delle armi. Il tutto strizza l’occhio a quello già masticato con Metroid
Prime Hunters –First Hunt ma, inspiegabilmente, si tratta di una trovata
meno riuscita e più frustrante. Innanzi tutto, ci vuole del tempo per
impratichirsi con i comandi, in secundis, agire direttamente col dito o con
il laccetto (la stylus la escludiamo a priori per l’eccessiva scomodità) non
sempre si rivela come la scelta ottimale per far fuori agevolmente tutti i
nemici e tirarsi fuori dalle situazioni di maggior impaccio.
“Q” HA MAI INVENTATO IL DS?
Insomma,
ricapitolando, Goldeneye Rogue Agent (o Goldeneye Al Servizio del Male) per
DS non è certo un titolo che possa stupire. Certo, inizialmente si viene
accolti da buone impressioni: grafica che riesce a sorprendere, livelli
estesi, una grande varietà di armi, una modalità di gioco ad 8 che sfrutta
il multiplayer con una sola cartuccia, ecc… Ma, già alla terza ora di gioco
(se non prima), accade che i primi nodi salgono al pettine: i livelli sono
noiosi e in generale mal disegnati, il sistema di controllo richiede tempo
prima di essere digerito completamente e certo non è ideale per levarsi
dalle situazioni più concitate e la longevità, dal canto suo, non è elevata
e vi basteranno solo pochi pomeriggi di gioco neanche molto intenso per
vedere scorrere le ultime schermate.
Concludendo, Goldeneye Al Servizio del Male DS
non riesce a sollevarsi da una sufficienza stiracchiata che, probabilmente
non rende onore al comparto grafico del titolo, ma che risulta essere
oltremodo calzante se si considerano tutti gli altri aspetti davvero poco
riusciti.
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ALLA PAGELLA
Sistema:
Nintendo DS
Target:
12+
Genere:
Sparattutto in Prima Persona
Giocatori:
1/8
Wireless Single Card:
Sì
Produttore:
Electronic Arts
Distributore:
EA Italia
Versione:
PAL
Requisiti:
/
Uscita:
Disponibile
Filmato:
/
Copertina:
Il gioco è interamente
tradotto in italiano.
FOTO:
Gli ambienti sono
caratterizzati davvero bene, anche se tendono ad impastarsi graficamente.
Il comparto grafico
svolge il suo lavoro più che degnamente, con nemici ben realizzati e non
troppo spigolosi.
Purtroppo i livelli non
riescono però a soddisfare la fame del giocatore: sono piuttosto monotoni e
privi di spunti per mettere a punto nuove strategie.
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