ANTEPRIMA
DI: YOSHI'S ISLAND 2
LA FIABA PIù DOLCE CHE NINTENDO ABBIA MAI
RACCONTATO STA PER PRENDERE FORMA SUL PICCOLO DI CASA NINTENDO. MESSO IN
VERTICALE, IL DS SEMBRA VERAMENTE UN LIBRO DI FAVOLE!
Yoshi's Island - Super
Mario World 2 è a mio avviso il platform più bello che Nintendo abbia
mai creato. Forse non era difficile come Super Mario World e sicuramente era
più corto, ma entrare a carponi nella storia del piccolo Mario e del giovane
sauro verde significava immergersi in un'atmosfera unica, ricca di tocchi di
classe e di ambientazioni sospese tra il reale e l'inverosimile.
YOSHI VS DK.
In quegli anni la neonata
Rare aveva mostrato al mondo cosa si potesse fare con la grafica prerenderizzata. Anche il piccolo SNES, difatti, con quel trucchetto poteva
godere di giochi che non avevano nulla da invidiare ai computer più potenti.
E se tutti noi ci aspettavamo dunque un nuovo episodio di Super Mario che
somigliasse stilisticamente a Donkey Kong Country, Miyamoto ci prese in
contropiede e se ne uscì con un colorato albo fiabesco, partorito dalla
fantasia di un bimbo dell'asilo e colorato in modo approssimativo ora con grosse
pennellate di acquerelli, ora con sottili linee di matita colorata. Nella
sua semplicità, nel suo candore, nelle sue forme imprecise e tondeggianti
(stile in netta antitesi
con quello adottato per il nuovo Super Paper
Mario), Yoshi's Island riuscì comunque a far innamorare e commuovere milioni
e milioni di persone in tutto il mondo. Chi non si ricorda lo stupore
provato di fronte ai primi scenari animati: quei gabbiani che, in uno degli
ultimi livelli del mondo innevato, attraversavano lo sfondo planando
delicatamente sul mare, o quelle piccole libellule che volavano tracciando
traiettorie regolari in un tramonto dal sapore tipicamente estivo?
Ma se faceva della
semplicità la sua carta vincente, tecnicamaente parlado, Yoshi's Island era
tutto fuorché primitivo o semplicistico. Il chip FX, infatti, era stato
finalmente utilizzato a dovere e qua e là si intravedevano così elementi
tridimensionali perfettamente integrati con lo scenario (i muri cadenti
della prima fortezza) o boss che potevano assumere proporzioni ciclopiche
senza che la qualità delle texture ne risentisse.
PICCOLI SAURI CRESCONO... O NO?
A dieci anni dalla sua originaria
apparizione, dopo un vincente remake per GBA, un deludente sequel per
Nintendo 64 nomato Yoshi's Story ed un simpatico spin off che tutti i
possessori del DS ricorderanno sicuramente, visto che parliamo di Yoshi's
Touch&Go, la coppia composta da Baby Mario ed il sauro verde più amato di
sempre torna per riprendere l'avventura dove l'avevamo lasciata. Si fa di
nuovo capolino,
dunque, in un mondo fiabesco e caratterizzato da soffici tinte pastello,
ricco di nemici buffi e strani, e scenari in grado di sciogliere il cuore
anche dei videogiocatori più duri.
Yoshi's Island, insomma, torna in grande
stile, con un capitolo che farà largo uso di touch screen, microfono e
pennino.
I controlli sembrano ricalcare almeno in parte
quelli già provati in Yoshi's Touch&Go, in quanto anche questa volta è
possibile mirare puntando la stylus sullo schermo, ma a differenza del
bizzarro spin-off, questa volta Yoshi è tornato sotto il nostro diretto
controllo e non cammina più à la stregua di un Lemming con aspirazioni
suicide.
Pare invece
che il microfono serva per creare potenti folate di vento utili a spingere
Yoshi in zone altrimenti inaccessibili. Allenate dunque a fondo i vostri
polmoni perché ci sarà da soffiare in abbondanza.
Inoltre, in alcuni punti sarà possibile
cambiare destriero e portare a spasso Baby Peach. In questi frangenti, sarà
quindi possibile utilizzare il parasole della dolce principessina per
planare delicatamente o
farsi trasportare "à la Mary Poppins" dalle improvvise ma potenti folate di
vento che spazzano alcuni livelli.
In diversi punti, si troverà poi la classica
cicogna di Yoshi's Island, che prenderà in consegna uno dei due poppanti per
poter permettere così a Yoshi di calarsi in fasi del tutto nuove.
TUTTO COME ALLORA... O QUASI!
Fondamentale ai fini della meccanica di
gioco sarà poi il touch screen, utile non solo per vedere le parti più alte
dei livelli, ma anche per mirare e raccogliere bonus volanti legati agli
immancabili palloncini o ancora a nemici tanto grossi da non riuscire a
stare solo nel touch screen. E proprio parlando di nemici cicciuti Nintendo
ha sottolineato la presenza di boss enormi, ottimamente caratterizzati, che
andranno affrontati con strategia, facendo continuamente la spola tra i due
schermi del DS.
Insomma, Yoshi's Island rivive alla perfezione
nella nuova cartuccia di questo sequel per DS e noi non possiamo che
attenderlo a braccia aperte. E' infatti bello poter rivedere, dopo dieci
anni di assenza, due compagni di gioco inimitabili e dannatamente simpatici,
forse un po' strambi, ma comunque imbattibili!
A cura di
Carlo Terzano
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La caratterizzazione
degli sfondi e dei nemici è unica...
...Isola di Yoshi siamo
tornati!!
Aprendo il parasole di
Baby Peach è possibile farsi trasportare da queste improvvise folate.
Un Tipo Timido
trapezista alto due schermi... che fare?
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