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Seti@Home è un ambizioso progetto di calcolo distribuito creato nella primavera del 1999 da un gruppo di ricercatori dell'università di Berkeley il cui scopo è quello di usare la potenza di calcolo di milioni di computer alla ricerca di segnali provenienti da una civiltà extraterrestre. Attualmente nonostante lo scarso credito attribuito dai media può contare su oltre 3 milioni di utenti appartenenti ad oltre 220 paesi pari ad una capacità di calcolo di oltre 25 TeraFlops (25000 miliardi di operazioni) al secondo.
Il principio di funzionamento di Seti@Home è molto semplice: gli utenti scaricano
un programma simile ad uno screen-saver il quale si collega al
sito per prelevare una registrazione effettuata dal radiotelescopio di Arecibo a
Portorico chiamata Work-Unit (WU).
Lo screen-saver si attiva solo quando il computer resta inutilizzato ed analizza
i dati alla ricerca di qualche segnale "interessante". Una volta
analizzati tutti i dati contenuti nella WU (Work Unit) il programma ha bisogno
di collegarsi al server per uplodare i risultati e scaricare una nuova WU.
Il tutto avviene in pochi minuti e non è assolutamente necessario essere
costantemente collegati a internet durante l' elaborazione.
Il sito di Seti@Home viene aggiornato costantemente sul progresso del progetto e si possono trovare delle statistiche molto dettagliate sul lavoro svolto dai partecipanti.
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