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Redatta da Laura per Pennad'oca.net 1- Per prima cosa ti chiediamo una descrizione del tuo sito: Oltre ad essere presente su innumerevoli siti, di cui ormai ho perso praticamente il conto ed alcuni dei quali possono essere visionati liberamente utilizzando questo link. Io ho anche “due siti personali” + una mia pagina, rubrica e forum personali su nuoviautori.org…Ma come si sol dire “cominciamo dall’inizio”, dunque:
1°-
Il primo sito è la mia Home Page vera e propria, dove oltre alla mia
Biografia, alle mie Onorificenze Letterarie, troverete gran parte dei miei
scritti di narrativa e sillogi poetiche, i miei 3 e-books, le interviste che finora mi sono state
fatte, oltre alla pagina dedicata al mio libro edito:
“La Dama Bianca: un fantasma in cerca d’autore”.
E questo è Il link alla mia
Home Page. 3°- Attualmente inoltre collaboro con un sito letterario Nuovi Autori.org, dove redigo una rubrica, tutta mia, chiamata "L'intervista" di Monia Di Biagio, per la quale intervisto con le mie "10 domande a.....", autori esordienti o già affermati. Questa rubrica on line ha riscosso talmente tanto successo, che oltre ad essere sommersa io stessa da candidature di chi vuol farsi intervistare da me, (in realtà le interviste vengon fatte su selezione e non su candidatura qualsivoglia!) siamo altresì con il gestore del sito, Carlo Trotta, stati costretti ad aprire un forum specifico per questa mia nuova rubrica, sul quale le interviste vengono lette e commentate, il nome del blog è "Le interviste di nuoviautori" ed il link del forum suddetto è http://www.asaland.com/naut/viewforum.php?f=25. Ecco invece, il link, se vuoi andare a vedere, della mia rubrica "L'intervista" su nuoviautori.org 4°- Altre pagine personali che ho sparse per il w.w.w. sono quelle sul sito della mia casa editrice. O ad esempio su “Sceneggiatori.com” sul quale ho la pagina personale n° 16 ed altri ancora per non far torto a nessuno, sui quali sono ospite potrete visionarli appunto nella sezione “Links letterari” del mio sito personale. 2- Quando è nata l’idea del tuo sito…ma soprattutto come mai e che cosa
volevi dare in più alla rete che già non fosse “on-line”? |
Il mio sito http://digilander.libero.it/moniadibiagiodgl/ è nato qualche tempo fa, quando ancora non conoscevo una virgola di html e nonostante tutto ho deciso di crearlo tutto da sola e da autodidatta. In effetti la prima versione era molto più retrò, sfiorava, a dir di molti, quasi lo stile liberty, ora il tutto è stato perfezionato ed è molto più lineare e contemporaneo. Cosa volevo mettere on line che ancora non ci fosse? Naturalmente i miei scritti! Per “Messaggi dalla Rete” invece è stato diverso ed anche la motivazione che mi ha spinto a crearlo, non senza gravosi sforzi iniziali: di tempo, di tecnica e di fantasia per suddividerlo nelle varie sezioni oggi presenti ed in continua fase di aggiornamento a seconda delle necessità degli iscritti, dicevo la motivazione iniziale, rispetto alla creazione della mia home page, era totalmente diversa. Con “Messaggi dalla Rete”, difatti, volevo, e poi l’ho fatto, creare un punto d’incontro per tutti quegli scrittori esordienti e già affermati alla ricerca di un “luogo adatto” dove pubblicare i propri scritti di vario genere letterario. In effetti, poi, per molti utenti che si sono susseguiti ed interscambiati nel tempo, e precisamente dal 6 aprile 2003, “Messaggi dalla Rete” lo è stato veramente il luogo adatto e prescelto a tale scopo! Per quanto riguarda invece la nuova rubrica che redigo e gestisco su nuoviautori.org "L'intervista" : per la quale intervisto con le mie "10 domande a....." vari autori, tutto è nato, qualche mese fa, da un'intervista fatta a me, che come idea e fors'anche per le mie risposte è piaciuto talmente tanto a Carlo Trotta fondatore di nuoviautori.org da chiedermi tempo fa se volevo e potevo curare per lui questa nuova rivista, sul suo sito, passando così da intervistata ad intervistatrice! Io ho accettato di buon cuore, perchè scrivere per me come sempre è fondamentale, questo poi è un esperimento molto interessante, che mi permette di conoscere scrittori contemporanei, la cui bravura, ahimè, come sempre accade in questo difficile mondo, è celata ai più! Doppio quindi il mio impegno ed il mio onore a far conoscere un pò di più dei talenti spesso, troppo spesso, sommersi, per le inaccessibili regole dell'editoria Italiana!
3- La tua idea originale è rimasta inalterata o nel tempo
si è modificata, ed in questo caso in che direzione?
Niente è immutabile. Il mio sito l’ho perfezionato ed aggiornato svariate volte,
e non credo rispecchi ancora totalmente la mia idea di sito letterario, seppur
personale, atto e praticabile all’interscambio con altri autori, questo
significa forse che se troverò tempo ed avrò la forza di rimetterci le mani, lo
modificherò ancora, non appena mi sarò annoiata di vederlo così come è ora!
Credo di essere molto lunatica da questo punto di vista…… Difatti anche,
“Messaggi dalla Rete” è in continua evoluzione, in base alle esigenze ed alle
richieste degli iscritti, non ultimo come invenzione il nostro concorso
letterario, gratis naturalmente, interno, suddiviso in due sezioni Narrativa e
Poesia, annuale e votabile on line attraverso il forum. Ma ancora l’aria
sondaggi; le varie sezioni che si aggiungono con l’ingresso di nuovi iscritti,
magari perché quest’ultimi oltre ad essere narratori e poeti sono ciò che io amo
definire “Artisti completi”, ecco allora che proprio per loro vengono inserite
sezioni dedicate all’arte pittorica, alla musica, alla sceneggiatura, agli
aforismi o personali “pillole di saggezza”. Ad esempio, ultimamente, invece,
alla mia rubrica
"L'intervista" su nuoviautori.org è stato necessario assegnargli un blog specifico sul Forum
del sito, per i commenti post lettura alle interviste. Un’ulteriore modifica
dunque che mi riguarda e che mi onora e coinvolge, molto! Ed io d’altronde amo
la sperimentazione, sottopormi a delle interviste rientra senz’altro in questo
settore particolare della mia vita letteraria.
4- Oggi, dopo tutto questo tempo, quali pensi siano i tuoi punti di forza e
quali le tue debolezze? Ma soprattutto quale è il messaggio che vuoi trasmettere
ad uno scrittore esordiente?
Replicando di primo acchito senza starci a riflettere troppo, risponderei alla
prima domanda che i miei punti di forza sono proprio rappresentati dalle mie
debolezze, perché è proprio su queste che meglio si può lavorare, costruire,
modificare, plasmare, e non affinché scompaiano, ma affinché si migliorino.
Intendo, da questo punto di vista, il mettersi ad esempio alla prova con un
genere letterario poco apprezzato personalmente o impostare una collaborazione
di un certo tipo alla quale non si era pensato prima. Ecco credo in definitiva
che “la forza”, intesa proprio come esperienza in campo letterario, nasca
proprio dal mettersi alla prova continuamente con se stessi e con quelle che si
credono inizialmente essere le proprie definitive capacità, e che invece, con
grande soddisfazione si scopre che possono essere ampliate e perfezionate,
sempre!
Rispondendo alla seconda domanda: Cosa direi ad un esordiente? Debbo innanzi
tutto premettere che questa è proprio la 10°, ultima, classica ed immancabile
domanda di ogni mia intervista….Ed ora che devo rispondervi io: ad un esordiente
direi subito che se si cerca e si anela in una pubblicazione cartacea, ci si
deve da subito rendere conto che il “sistema editoriale” Italiano è una giungla!
Non a caso io stessa ho una personale cartellina con su scritto “cannibali”,
dove inserisco tutti quegli Editori, che dell’arte hanno fatto il proprio
business, e che da me verranno sempre aborrati ed ostacolati. Non a caso sempre
su “Messaggi dalla Rete” ho voluto creare la sezione apposita, che ho chiamato
“Vademecum dell’esordiente”, ed altresì ad ogni giovane scrittore alle prime
armi, che mi chiede consiglio e si mette in contatto con me, dico di frequentare
il più possibile, quello che io riconosco come un grande sito dai fermi intenti:
“Il rifugio dell’ Esordiente” appunto,
http://www.danaelibri.it/rifugio/rifugio.htm
al quale anche io sono
socia ormai da anni, e sul quale qualche tempo fa, in occasione del uscita del
mio libro
“La
Dama Bianca: un fantasma in cerca d’autore” mi hanno fatto l’onore di
mettermi tra “gli amici famosi”.
5- Passando ad una visione più generale del nostro settore, qual è la tua
visione dell'editoria attuale?
La definizione che ho già dato di “giungla” non è sgorgata nel mio animo a caso,
ma è stata praticata e quindi pensata e ragionata. Perché io è proprio così che
vedo e sento l’editoria Italiana. Dicendo questo potrebbe sembrare che io
faccia, come si sol dire “di tutta l’erba un fascio”, in realtà non è così, io
ho ancora speranza di trovare ed incontrare un editore onesto che sappia fare il
suo mestiere, che non dovrebbe essere solo quello di commerciante di “Arte a
pagamento” bensì, quello di Mecenate, che segue e conduce per mano lo scrittore
selezionato dalla propria commissione di lettura, quasi per mano dopo la
pubblicazione, nel mondo della pubblicità e della diffusione. Invece spesso e
volentieri proprio non è così: pagato quello che in gergo chiamano “contributo
alle spese di stampa”, contributo per il quale si parla sempre di qualche
migliaio di € da sborsare di tasca propria, quindi in questo senso “contributo”
è un vero e proprio eufemismo, tutto ciò che segue, proprio come spiegavo
qualche tempo fa, è un libro fantasma, che nessuno o in pochissimi conoscono,
mai presente fisicamente sullo scaffale di una libreria, ma celato solo ed
esclusivamente in un catalogo librario, quello appunto consegnato a vari librai
e che forse solo loro leggono. Insomma se scegliendo una casa editrice, si pensa
e si spera di dare una casa al proprio libro, ma direi meglio alla propria
creatura, ci si rende conto in seguito, di aver dato a questa non una casa, ma
una prigione di cristallo dalla quale è difficile che questa possa uscire anche
solo per fare un giretto, e incontrare quel pubblico che da solo di certo non
può accorgersi che quell’opera in commercio già c’è!
6- Che possibilità ha secondo te un autore esordiente di essere letto da un
pubblico vero e proprio?
In base a quanto già detto poc’anzi, non ho alcun dubbio nel rispondere che: il
numero di possibilità di essere letto da un pubblico più ampio, deve essere
calcolato in base alle varie “presentazioni” che si intendono fare, subito dopo
l’uscita del libro! Questo significa organizzarsi e farsi conoscere chiedendo,
personalmente, badate bene, senza alcun intermediario, anche se come ripeto
l’intermediario in questo senso dovrebbe essere l’editore stesso, dicevo
organizzando e chiedendo personalmente, ospitate qua e là in giro per l’Italia,
dove il proprio libro possa essere portato all’attenzione degli ospiti presenti.
Utilizzare Internet dove possibile per farsi conoscere senza cadere nello spam,
penalizzato per legge, ma magari ospitati da siti letterari, fanzine, riviste
letterarie on line o cartacee, e tutto questo senza attendere che ci cada come
la manna dal cielo, ma impegnandosi in primissima persona a richiedere ed
organizzare. E’ dura, ma è così!
7- Quali iniziative promuovi in sostegno ad un emergente?
Su “messaggi dalla Rete”: con il “Vademecum dell’esordiente” che contiene tutti
quei consigli basilari a cui un esordiente dovrebbe sempre far capo prima di
muoversi in qualsivoglia direzione, di pubblicazione on line o cartacea; su
nuoviautori.org con la neonata rubrica “l’intervista” appunto, creata ed ideata
allo scopo, peculiare, di far conoscere ancor “meglio”, ad un più vasto numero
di utenti, autori più o meno noti.
8- Qual è il ruolo di internet nella diffusione dei nuovi testi; e pensi
che in internet ci siano tipi di autori e di pubblico diversi rispetto a quelli
dell'editoria cartacea?
Su Internet si legge e ci si cimenta a leggere un po’ di tutto, in libreria,
invece, proprio da una recente statistica “sullo stato di lettura in Italia”
solo l’1% della popolazione italiana c’entra regolarmente. La differenza dunque
sta tutta qui: chi è lettore e frequentatore di internet, non sempre lo è anche
di edizione cartacee da acquistare in libreria. Dunque le possibilità di essere
letti e conosciuti su internet sono di gran lunga maggiori rispetto a quelle che
si hanno non essendo pubblicizzati su internet, ma solo attraverso i canali
classici di una qualsiasi casa editrice!
9- Che modifiche ha portato il Web in questo mondo? Ha forse cambiato il
modo di scrivere, il modo di leggere?
Altroché se il web ha portato un cambiamento nel modo di scrivere, basta leggere
alcuni messaggi ed oserei dire anche alcuni pensieri poetici, che si vorrebbero
far passare come poesie, per renderci subito conto, che il linguaggio usato
potrebbe essere press’a poco quello di un s.m.s o di un chattata! Naturalmente
il mio tono polemico in questo, vuol essere confermato dal fatto che secondo il
mio personale avviso sempre più ci stiamo disamorando della scrittura, della
lingua italiana e del buon scrivere. Il linguaggio internettiano, con
terminologie inglesizzate, siglate, coniate su misura, non utilizzabili quindi
in ambiti diversi dal web, sta prendendo così tanto piede che forse a poco a
poco non sapremo più parlare in modo diverso. Basti pensare che oggi anche mia
nonna, di 82 anni, e questo non è solo un aneddoto, utilizza frasi come “attenti
a navigare in rete c’è un virus!” espressione utilizzata da lei, con mia
grandissima sorpresa, non molto tempo fa dopo aver ascoltato al tg del virus on
line di ultima generazione!
Ed internet non ha cambiato solo il nostro modo di scrivere, di parlare, ma
anche quello di gestire gran parte della nostra vita privata: su internet si
legge, si pubblica, si fa amicizia, si lavora, ci si fa pubblicità, la privacy
va a farsi benedire…Insomma è proprio il ponte per arrivare là dove in altro
modo non si potrebbe arrivare! E’ la globalizzazione degli intenti, dei modi di
vedere e di socializzare, ed allo stesso tempo la libertà di azione, in ogni
singolo settore della propria vita!
10- Un’ultima curiosità: gli e-book, che sono la cosa più vicina ad un
libro che funzione e che futuro possono avere?
Io ho all’attivo tre e-books:
“Storie per
una notte”,
“Sentimento Nuovissimo” (la mia prima silloge di poesie completa che mai
pubblicherò su carta, seppur vincitrice di vari Premi Letterari, ma che ho
preferito veicolare gratuitamente, via telematica, perché su carta si sa la
poesia è molto poco vendibile ed apprezzata) e
“Per Amore”.
Tutti questi tre e-books sono visionabili sul sito web
www.pennepazze.net
attraverso il quale
sono stati realizzati o sul mio sito a questo link:
http://digilander.libero.it/moniadibiagiodgl/e-books.htm
Gli e-books proprio essendo la tipologia di libro più vicina alla versione
cartacea, ma a maggior ragione proprio perché veicolati tramite internet,
potrebbero con grossissime possibilità rappresentare il libro del futuro, perché
facili da scaricare, da stampare comodamente a casa propria, o da non stampare
per nulla, da leggere senza dover uscire per comprarseli o senza dover attendere
i tempi per un ordine a ricevere al proprio indirizzo di casa, ma soprattutto
perché gratuiti!
Uno scrittore però, visti tutti questi pro, che per lui potrebbero rappresentare
anche dei contro, dovrebbe saper scegliere cosa far diventare e-book e cosa
immortalare su carta!
Il lettore invece come sempre è liberissimo di scegliere cosa più gli aggrada!
Io onestamente, sia da scrittrice che da lettrice, alla presenza di un libro
fisico nella mia libreria, che amerò veder crescere negli anni, non rinuncerei
mai!
11- Altre note che
vi sembra doveroso aggiungere:
Ringrazio cordialmente il sito Penna d’oca e l’intervistatrice Laura, per
questa interessante intervista alla quale gentilmente hanno voluto sottopormi.
Spero con la mia sincerità, di esser stata per voi intervistata gradita e per i
lettori, forse “addetti ai lavori” nel mio stesso settore, consiglio spassionato
su quanto a volte molti altri preferiscono tacere. Grazie, per la possibilità
che mi avete dato di esprimere attraverso queste domande il mio pensiero.
Caramente, Monia Di Biagio.
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