ARSENALE VECCHIO

NASCITA

Presumibilmente nel 1104 il Doge Ordelafo Falier decide l'apertura dell'Arsenale nel Tener di S. Martino, dove già vi era il nucleo primitivo del cosidetto "Arsenale vecchio" che contribuì a realizzare quella poderosa flotta protagonista della quarta crociata voluta dai veneziani per la caduta di Costantinopoli nel 1204.

SQUERI

Nascono i primi Squeri, cantieri veneziani per la costruzione navale, posti in fila davanti al mare, costituiti da un piano inclinato per il varo e l'alaggio delle imbarcazioni.

Ricostruiti nel XV e XVI secolo, assunsero l'attuale aspetto. Ora collegati fra loro da una lunga passeggiata ad archi ogivali, parzialmente riparata, con tettoie realizzate da massicci travi di legno, sapientemente restaurate, chiamate "capriate".

LA GALEA

La galea era un'imbarcazione realizzata con diversi tipi di legno chiamata da "Sottil", perché da battaglia, o da "Grosso", perché da carico.

Le regole di costruzione erano veri e propri segreti gelosamente tramandati da padre in figlio con riferimenti alla scelta del profilo di prora e di poppa, della chiglia e della sezione maestra. Le variazioni dello scafo si ottenevano a partire dalla mezzeria della nave sia verso prora che poppa, su basi matematiche e con l'aiuto dei sesti; mentre le parti stellate della prua e della poppa nascevano dall'abilità del proto costruttore.

La galea trasportava mercanzie di vario genere a volte molto preziose ed era armata di cannoni, atti a garantire sicurezza a tutti i commerci dei veneziani sul Mediterraneo.

Navigava sottocosta, alla velocità di 4 miglia all'ora raggiungendo durante le ore diurne i vari porti veneziani, distribuiti lungo le coste del Mediterraneo.

La galea era comandata dal sopracomito e dal comito rispettivamente il primo ed il secondo comandante, aiutati dal nobile di poppa che era un giovane di ricca famiglia, il quale già all'età di 10-13 anni iniziava la sua esperienza con il mare e più la approfondiva più aumentava la sua carriera politica futura.

L'equipaggio era composto da un numero assai rilevante di vogatori 150-200 che vogavano seduti su panchine di legno ricoperte di pelli di vacchetta. Essi potevano commerciare la loro paccottiglia, un piccolo pacchetto di merce da esportare o importare senza pagare alcuna tassa allo Stato.

LA GALEA DI BOCCALAMA

Nel 2001 una galea trecentesca venne riportata alla luce nell'isola di S. Marco in Boccalama, isola che scomparse verso la metà del 1500 a causa di allagamenti ed erosioni. La galea è di circa 38 metri di lunghezza e 5 di larghezza. E' una scoperta preziosa nel campo archeologico navale, perché è l'unico esemplare che si è potuto identificare come galea. Non essendoci finanziamenti per il suo recupero e la sua museizzazione in Arsenale, è stata restituita alle acque della laguna per la sua conservazione.

GRANDI CAPITANI DA MAR

1254 Marco Polo scoprì molte meraviglie dell'Oriente e della Cina documentate nel suo libro "Il milione", il primo best seller della storia.

1398 Antonio e Nicola Zen navigarono in Groenlandia fino alla Nuova Scozia e Nuovo Inghilterra. Tracciarono un resoconto di questo viaggio al governo della serenissima 94 anni prima dell'epico viaggio di Cristoforo Colombo. A conferma di tale racconto, pochi anni fa venne trovato un cannone veneziano, lasciato dagli Zen al largo di Terranova.

1431 Pietro Querini a seguito di un naufragio nelle isole Lofoten scoprì il baccalà e lo importò a Venezia.

1683 Doge Francesco Morosini conosciuto come il "Peloponnesiaco" riconquistò dei territori della Grecia per Venezia, che erano caduti in mano turca.

1785 Angelo Emo ultimo geniale capitano da mar che sconfisse i pirati Barbareschi algerini e tunisini che danneggiavano le rotte marittime veneziane.

PALAZZO SAN MARTINO

Il Palazzo di S. Martino, posto accanto all'ingresso è la sede dell'Ammiragliato e dell'Istituto di Studi Militari Marittimi. Il lato sinistro ospita l'attuale Biblioteca Dipartimentale della Marina Militare dedicata al sommo poeta Dante Alighieri, ricostruita nel 1886 su luogo delle sale d'armi e che fino al 1964 fu anche sede del Museo Storico Navale. Qui sono conservate pregiate opere librarie uniche al mondo.

La sua facciata più volte rimaneggiata è impreziosita da sculture marmoree fra le quali spiccano quelle di due valenti generali stranieri: Schulemburg e Konigsmark eccellenti condottieri terrestri della Serenissima da Mar.

ISTITUTO DI STUDI MILITARI MARITTIMI

Nel contesto della generale riorganizzazione dei Comandi e delle strutture della Marina Militare, alla data del 31 dicembre 1999 l'Istituto di Guerra Marittima ha lasciato la natale sede di Livorno, per trasferirsi nella storica sede dell'arsenale di Venezia con la denominazione di Istituto di Studi Militari Marittimi. Tale istituto è articolato in un Centro di formazione superiore e in un Centro di studi. Il Centro di formazione ha lo scopo di preparare gli Ufficiali di tutti i Corpi della Marina Militare ad assolvere incarichi di livello direttivo presso lo Stato Maggiore della Marina e presso Comandi Complessi. Il centro di studi persegue, invece, lo sviluppo del pensiero navale, grazie anche alla ricerca e sperimentazione nel settore della formazione superiore militare marittima, essenzialmente orientate alle tematiche strategiche, operative e ordinative di interesse della Marina Militare. Presso l'Istituto si svolgono oltre il "Corso Normale di Stato Maggiore" della Marina Militare, varie attività formative, culturali e di studio specificatamente richieste dal Capo di Stato Maggiore della Marina.

PORTA DA MAR

Siamo sopra l'unica porta d'acqua dell'intero Arsenale, fino all'inizio del 1800 quando Napoleone ne aprì un'altra.

Dalle due torri venivano calati gli alberi e posti sulle galee che uscendo riceveveno dalla fabbrica sottostante la seconda torre i remi di legno di faggio lunghi fino a 12 metri e pesanti fino a 80 kg, condotti da 3 o 4 vogatori definiti di "bonavoglia".