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H.P. Lovecraft: la fantasia fa paura

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Howard Philip Lovecraft nasce a Providence, nel Rhode Island, il 20 agosto 1890 da una agiata famiglia. Durante un viaggio a Chicago,il padre dà segni di squilibrio mentale e viene internato. La famiglia si stabilisce nella città californiana e lì il giovane Lovecraft vive gi anni più sereni della sua vita. Impara presto a leggere stimolato dalla grande biblioteca presente nella casa a si appassiona alle favole dei fratelli Grimm e soprattutto a “le mille e una notte” da dove trarrà ispirazione per alcuni personaggi dei suoi racconti. Nel 1896 muore la nonna materna e l’atmosfera lugubre del lutto lo segnerà particolarmente: comincerà a sognare quelli che definirà poi i “night gaunts”, demoni da incubo che segneranno le sue notti.

Nel 1897, a 7 anni, Lovecraft scrive il suo primo componimento in versi: La bottiglia di vetro

L’anno dopo muore il padre e lui per colmare il vuoto si butta nella lettura: Poe, Verne, Wells. E da queste letture scaturirà il successivo interesse per l’astronomia e le scienze in generale tanto che allestirà un piccolo laboratorio chimico nella cantina della sua casa.

Dal 1901 si intensifica la sua produzione letteraria con brevi racconti d’avventura. Nel 1904 contemporaneamente alla morte del nonno che era stato la sua guida nell’immensa biblioteca, intraprende gli studi liceali. L’anno successivo ha un incidente: cade da un’impalcatura battendo violentemente la testa. Questo fatto contribuirà ad una persistente infermità che lo porterà all’abbandono degli studi ed inseguito alla persecuzione di violenti mal di testa.

Il 1906 è l’anno del suo debutto sulla carta stampata. Il 3 giugno il Providence Sunday Journal pubblica una sua lettera sull’astrologia, il 25 agosto sullo Scientifc American teorizza la presenza di un pianeta al di là di Nettuno (Plutone verrà fotografato soltanto nel 1930 dall'astronomo Clyde Tombaugh). Da quel momento comincia una serie di collaborazioni ai giornali con una serie di scritti sull’astronomia.

Nel 1911, a seguito della sbagliata gestione economica delle finanze dei Lovecraft da parte di uno zio, Howard si ritrova improvvisamente alle soglie della povertà da cui non uscirà più per tutta la vita.

Nel 1913 viene notato da Edward F. Daas, presidente dell'UAPA, un'organizzazione di scrittori dilettanti, che prende contatto con lui e lo introdurrà nel vasto mondo dell’editoria. Inizia a lavorare come revisore di manoscritti, quello che in realtà sarà il suo lavoro “ufficiale” per tutta la vita. Nel 1917 su invito di W. Paul Cook (1881-1948), curatore di varie riviste dilettantistiche, riprende la narrativa e scrive i racconti brevi "The Tomb” e “Dagon".

Due anni più tardi, nel 1919, si reca a Boston per una conferenza e conosce lo scrittore irlandese Lord Dunsay rimanendo affascinato dallo stile particolare e dalle trame oniriche dei suoi scritti. Successivamente scriverà numerosi racconti e un romanzo nello stile che aveva apprezzato in quello scrittore. Intanto aveva suscitato numerose reazioni il suo racconto “Dagon” giudicato dalla critica incomprensibile e inconsistente.

Negli anni successivi Lovecraft continua a scrivere, ma mai con un vero successo di pubblico e di critica: dapprima su riviste amatoriali poi su altre semi-professionali, ma senza mai raggiungere la notorietà. Si innamora, anche se in verità assai platonicamente, di una vedova di origine russa, Sonia Greene, di diversi anni più vecchia di lui. Nel 1924 muore la madre.

Comincia ad uscire da Providence ed a viaggiare più spesso intrecciando maggiori relazioni sociali che contribuiranno a farlo conoscere ad un maggior numero di estimatori. Comincia infatti la sua collaborazione con Weird Tales, una rivista mensile dell’orrido, e riceve diverse commissioni di racconti da parte, fra l’altro, dell’illusionista Harry Houdini per il quale scrive una delle sue opere più notevoli, Under the Pyramids, che Weird Tales pubblica col titolo Imprisoned with the Pharaohs. Si trasferisce a New York (fino ad allora era vissuto con le vecchie zie) e gli viene offerta la direzione di Weird Tales che rifiuta. Dal 1930 collabora con l’ecclesiastico Whitehead, autore di romanzi e studioso dell’occulto.

Nel 1931scrive il racconto The Shadow Over Innsmouth e il romanzo At the Mountains of Madness. Quest'ultimo gli pare particolarmente riuscito e lo considera la migliore opera da lui scritta. Lo manda a Weird Tales che nel frattempo aveva come direttore Farnsworth Wright a cui era invisa l’opera di Lovecraft. Rifiutò così di pubblicare At the Mountain of Madness (come del resto tutto il successivo materiale che Lovecraft gli inviò), mandando in crisi lo scrittore. Passò un certo periodo in cui abbandonò la narrativa dedicandosi allo squallido lavoro di revisore di manoscritti e comunque la sua produzione non riprese mai i ritmi precedenti. Fece ancora qualche viaggio fermandosi spesso da un cugino in Florida.

Finalmente nel 1936 la rivista Astounding pubblica in tre puntate  il suo romanzo At the mountains of Madness.

Ma la gloria non arriverà nemmeno alla sua morte avvenuta il 15 marzo 1937.

 

Lovecraft in una foto dell'epoca

 

La bibliografia completa di H. P. Lovecraft

 

 

 

Una delle tante creature che affollano il mondo sovrannaturale creato da Lovecraft