Spesso vi sarete chiesti
come funzionano le sospensioni di una monoposto. Effettivamente
una domanda sorge spontanea: dove sono le molle e gli ammortizzatori?
Ebbene, poichè non si
può applicare lo schema di un auto a ruote coperte, anche perchè
ciò disturberebbe l' aerodinamica, si devono posizionare il meccanismo
molla-ammortizzatore orizzontalmente (se si guarda l'auto di lato)
e lungo l'asse della monoposto (se si guarda l'auto dall'alto).
E infatti il meccanismo si posiziona proprio sopra i piedi del pilota
come si può vedere in figura...
L'illustrazione è rappresentativa.
Per usare le molle in
una posizione così sofisticata si fa uso di un meccanismo alquanto
semplice che fa chiamare il tutto "sospensione push-rod".
Abbiamo infatti un punto
mobile fissato alla scocca, intorno al quale sporgono due "braccetti".
A uno vi è fissata la molla e all'altro il braccetto vero e proprio
che sporge fuori dalla monoposto e che va a inserirsi sul mozzo
della ruota. Il peso proveniente dal braccetto si trasferisce così
sul punto mobile, e da esso alla molla.
Visuale dall' alto
Diciamo così che il tipo
di molla e di ammortizzatore utilizzato fa la macchina. In base
a queste scelte infatti la monoposto si comporterà in un certo modo.
Generalmente una monoposto, come qualsiasi auto da corsa , fa uso
di molle dure che consentono di ottenere una maggiore aderenza sull'
asfalto.
Poi si potranno scegliere
molle di vari tipi a prescindere da diversi fattori: caso di sottosterzo,
caso di sovrasterzo, poca trazione, asperità del terreno, condizioni
atmosferiche, carico aerodinamico, ecc.
In caso di sottosterzo
si dovrà montare una molla più morbida sull'anteriore.
Se abbiamo sovrasterzo
invece si dovranno ammorbidire le molle posteriori (nelle auto a
trazione posteriore). Questa regolazione consente di ottenere anche
più trazione.
Anche il carico aerodinamico
ha la sua importanza: se a 280 km/h si riceve una spinta verso il
basso di 2000 kg. è probabile che la vettura tocchi il terreno con
uno scintillìo che spesso si può vedere seguendo le gare in tv.
Così si fa uso degli spaziatori,
ovvero degli spessori in caucciù (gomma molto dura) che bloccano
la corsa della molla a un determinato punto. La vettura diventa
così rigida, e si impedisce a essa di toccare terra.
OGGI
La sospensione di una
F1 rimane comunque un elemento segretissimo che fa rimanere svegli
di notte gli ingegneri di tutte le squadre del circus.
La McLaren utilizza infatti
una sospensione che dal 98 desta stupore, consentendo al pilota
di avere una maggiore velocità in curva.