IL
MARIO&YOSHI, OSPITE DI NINTENDO ITALIA, HA POTUTO TESTARE TUTTI
I GIOCHI CHE LA CASA DI KYOTO HA RECENTEMENTE PRESENTATO ALL’E3.
ECCO
UN ESAUSTIVO RESOCONTO CONDITO DA TANTISSIME FOTO: NON POTETE
LAMENTARVI…
Milano
–Cinisello Balsamo, Cosmo Hotel Palace 9 Giugno 2005- Anche
quest’anno Nintendo Italia ha organizzato un incontro grazie al
quale la stampa italiana ha potuto testare i giochi presentati
solo pochi giorni prima alla fiera losangelina. C’erano proprio
tutti: da Zelda a Geist, passando per Mario Kart DS a New Super
Mario Bros. Il sottoscritto ed il fotografo della redazza, che
conoscerete già dal reportage sulla presentazione del DS, hanno
così potuto passare un’intera giornata a provare tutti i
migliori titoli
della prossima stagione.
Ore
11:00 –Zelda Twilight Princess, Super Mario Strikers, Mario
Party 7, Dance Dance Revolution With Mario, Geist e Killer 7- Come
al solito, anche questa volta io ed Ivan siamo i primi a
giungere sul posto. La maggior parte dei giornalisti non è
ancora arrivata e gli operai di Nintendo of Europe stanno
finendo di sistemare le ultime console. Dato che le 20 ed
oltre postazioni sono ancora deserte, lesti ci sistemiamo
davanti al Game Cube che ospita la demo di Zelda Twilight
Princess, dove resteremo per più di mezz'ora. Il mini DVD
ospita tre sezioni: il villaggio Toaru, che altri non è che
l’inizio del gioco vero e proprio, in cui il giocatore può
prendere confidenza con i controlli soddisfacendo le richieste
degli abitanti della zona; la ben più interessante battaglia a
cavallo con un generale di fanteria degli orchi, che ha rapito
la figlia del sindaco e ora fugge per le immense praterie di
Hyrule e, per finire, il dungeon della foresta, con tanto di
ragnacci pronti ad imbozzolare il povero Link e di enorme pianta
carnivora nelle vesti di monumentale boss.
Tratteremo
Zelda Twilight Princess in un’accurata anteprima sul
numero di Agosto, supportata da oltre 20 foto esclusive, per cui
ora non ci soffermeremo più di tanto su questa ultima fatica di
Nintendo. Sappiate solo che La Leggenda è tornata in grande
stile, raggiungendo (e superando) gli elevatissimi canoni
raggiunti con Ocarina of Time. Il villaggio Tarou,
nonostante sia piuttosto piccolo, pulsa di vita in ogni suo
singolo particolare: gli abitanti sono ottimamente
caratterizzati e qua e là si possono persino scorgere numerosi
animaletti, quali api, scoiattoli, pesci e aquile che ai fini
del gioco non servono a nulla, ma riescono a dare l’idea di
quanto questo prodotto sia stato maniacalmente curato sino ai
minimi particolari. La battaglia a cavallo che ci aspetta nella
seconda sezione è poi spettacolare, specie perché combattere,
difendersi e pilotare Epona non è assolutamente difficile, anzi,
riesce naturale fin dai primi istanti di gioco, soprattutto se si ha
già giocato ad Ocarina of Time. Torna, inoltre, l’ottimo
sistema di puntamento basato sull’ L Targeting, che permette di
inquadrare il nemico senza perderlo mai di vista. Infine, il
dungeon della foresta ci ha permesso di confrontarci con i primi
enigmi che il giocatore dovrà affrontare: la maggior parte di
questi richiedeva l’utilizzo del boomerang che, in questo
episodio, può scatenare un vero e proprio tornado. Insomma,
niente più Foglia Deku, bensì un’arma tanto cattiva e potente
che, come avrete presto modo di scoprire, non si renderà utile
solo per eliminare i nemici, ma anche per far funzionare
determinati marchingegni.
E’ stata
poi la volta di Super Mario Strikers, al secolo il gioco
di calcio di Mario&Co.
Ivan ed
il sottoscritto hanno potuto
confrontarsi nella modalità a due giocatori, ma nella versione
definitiva fino a quattro persone potranno prendere parte alla
medesima partita. Come nei normali giochi di calcio, si può
scegliere di essere rivali o ospitare entrambi i giocatori nella
medesima squadra. A proposito di squadre, quelle selezionabili
erano due: quella dei Fratelli Martello capitanata da Mario e
quella dei Toad capitanata da DK. Naturalmente nella versione
definitiva sarà poi possibile mettere insieme tutti i personaggi
che si vorranno per creare così squadre sempre differenti e
dalle peculiari caratteristiche di attacco, velocità e difesa.
Più che
una simulazione di calcio, Super Mario Strikers si
propone d’essere una simulazione di calcetto visto che sia il
campo, sia i giocatori si rifanno più al secondo sport. Non esistono
inoltre regole quali fuorigioco, calcio d’angolo e rigore, né è
possibile mandare fuori campo la palla dato che rimbalzerà lungo
le sponde del campo senza che il gioco si interrompa. Viceversa,
i giocatori non potranno avvicinarsi più di tanto ai lati perché pericolosi reticolati elettrici circondano l’intero campo,
abbrustolendo ogni cosa e facendo così perdere tempo prezioso a
chiunque vi finisca contro, rimanendo inevitabilmente stordito
per alcuni secondi. Il gioco risulta assai frenetico e, date le
ridotte dimensioni del campo, i gol si susseguono ad una
velocità impressionante. Pensate che, nella nostra partita di
tre minuti, siamo riusciti a mettere in rete tre palle, mentre
la squadra avversaria è riuscita a malapena a farci un gol. I
personaggi, inoltre, dispongono di mosse speciali attuabili solo
nelle vicinanze della porta. Mario, ad esempio, può effettuare
mirabolanti rovesciate che trasformano la palla in un’imparabile fire ball, mentre DK usa la sua forza bruta per travolgere tutto
e tutti. Con A si passa la palla ai compagni, con B si tira
mentre con Y è possibile gettarsi in azioni fallose nei
confronti degli avversari. Non esistono arbitri, né regole,
dunque sentitevi liberi di barare anche perché pigliare a pugni
e testate i giocatori avversari, lasciandoli in terra
agonizzanti, è
l’unico modo per avere qualche speranza di sfondare le difese
dell’altra squadra. E’ inoltre possibile utilizzare diversi
oggetti che andranno rubati agli avversari e dati poi dalla CPU in maniera
casuale. Tra questi abbiamo avuto modo di vedere in azione la
Super Star che rende il giocatore un vero e proprio missile; il
Guscio Spinato adatto a travolgere qualsiasi personaggio; il
Guscio Blu che congela chiunque lo sfiori ed il temibile
Catenaccio che si mette subito alla ricerca del giocatore che ha
la palla, facendo tabula rasa dell’intero campo di giocoe lasciando in
terra i vistosi segni del suo passaggio. Tra esplosioni,
testate, falli dell’ultimo minuto, gol a ripetizione ed
incredibili parate, le partite si susseguono che è un piacere e
non possiamo che confermare l’ottima impressione che ci aveva
fatto lo scorso filmato mostrato in occasione dell’E3. Il titolo
curato da Sega sta crescendo davvero bene e promette d’essere un
altro divertentissimo gioco multiplayer. Speriamo solo che anche
la modalità in singolo possa essere all’altezza…
Di
Mario Party 7 abbiamo avuto modo di provare 12 minigiochi:
otto per quattro giocatori e quattro in grado di ospitarne ben
otto. La principale novità di questo ennesimo party-game di
Hudson risiede infatti proprio nella possibilità di sfidare
sette amici in un unico minigioco, dividendosi i quattro pad del
Cubattolo. Tra questi ricordiamo la folle discesa a bordo di un
monopattino in cui vince il giocatore che avrà più fegato e
frenerà all’ultimo secondo, fermandosi così a pochi metri da un
burrone senza cadervi dento; una gara di deltaplano alla Pilotwings, dove si
dovranno centrare più cerchi possibili, specie quelli che
varranno un maggior numero di punti e un’altra in cui,
picchiettando sul tasto A, bisognerà abbattere i caratteristici
cactus della saga. Niente di nuovo sotto il sole, insomma, ma
non possiamo nascondere che l’idea di sfidare sette amici ci
solletichi parecchio…
Infine,
l’altro gioco di Mario presente al Post E3 Games Tour era
Mario Baseball e questo ci ha fatto capire che il titolo
arriverà dunque anche in Europa, nonostante lo sport al quale si
ispira sia poco apprezzato. I campi disponibili nella demo erano
quattro: uno decisamente normale, uno ambientato all’ombra del
Castello di Peach; un altro nella lussureggiante giungla di DK e
l’ultimo nell’assolata Delfinia, mentre i personaggi
selezionabili sono fin d’ora tantissimi: da Mario a Yoshi,
passando per Kamek, Bowser, Palmense, Noki, Wario, Peach, Daisy,
Birdo e chi più ne ha ne aggiunga. Anche in questo caso il
sottoscritto si è sfidato con Ivan: nessuno dei due era però a
conoscenza delle regole del baseball, dunque non ci abbiamo
capito più di tanto. Abbiamo comunque potuto apprezzare l’ottima
realizzazione tecnica di campi e personaggi, questi ultimi poi,
animati perfettamente. Anche in questo caso, ogni personaggio
gode di una propria arma segreta: Yoshi può lanciare le uova per
distrarre il battitore, Bowser si serve del suo fiato erculeo
per donare alla pallina un’incredibile velocità mentre i Koopa
Scheletro stordiranno gli avversari mitragliandoli di ossa…
E’ stato
poi il turno di Geist. Purtroppo, oltre 3 minuti di
filmato impossibile da saltare hanno sottratto tempo prezioso al
timer interno della demo, dunque non ci è stato possibile
effettuare un test completo. Le fasi iniziali ricordano molto
quelle del primo Half Life visto che il giocatore si ritrova a
dover dialogare con gli scienziati di una misteriosa base
statunitense e a dover mettere in funzione una serie di
macchinari. Successivamente, l’intera struttura viene
attaccata da un manipolo di soldati e bisogna così unirsi a un
gruppo di commilitoni che stanno organizzando le difese.
Purtroppo la grafica non si è rivelata essere d’alto livello
come le ultime produzione per Cubo e stessa cosa dicasi per l’IA
nemica che in più di un’occasione ha lasciato intravedere falle
fin troppo evidenti nella routine dei nemici ma anche in quella dei
compagni di squadra, che cadono come mosche davanti al fuoco
nemico. Insomma, lo sparattutto di N-Space per ora non ci ha
proprio convinto, ma vi sapremo dire di più ad Agosto dato che,
probabilmente, per allora avremo modo di recensirlo.
L’ultimo
gioco per Game Cube che abbiamo provato prima di prendere parte al
lauto pranzo organizzato sempre da Nintendo Italia è stato
Killer 7 di Capcom. Lo sparattutto noir dalle bizzarre
tonalità grafiche si è rilevato più strano di quanto non ci
avessero fatto intuire i filmati precedentemente visionati. Si
tratta di una specie d’avventura punta e clicca tramite la
quale si percorrono le stanze ed i corridoi. Arrivati ad un
bivio compaiono su schermo le direzioni che il giocatore può
prendere evidenziandole con un colpo sul tasto A. Solo in
presenza di un nemico si può impugnare l’arma ed “entrare” nella
visuale in prima persona classica del genere. Al contrario dei
giochi Nintendo, questo non è sicuramente un titolo che può
esser fatto nostro fin dai primi minuti di gioco, per cui una sommaria
partita non ci ha certo schiarito le idee a proposito, anzi…
Quel che è certo, è che anche la meccanica di gioco si è
dimostrata particolare quasi quanto lo stile grafico utilizzato.
Killer 7 è di certo un titolo innovativo e di rottura
che, per via della sua forte personalità potrà solo essere amato
od odiato senza mezze misure. Noi, ovviamente, speriamo di
rientrare nella prima scuola di pensiero! La partita al
peculiare gioco Capcom è stata interrotta dal pranzo luculliano che Nintendo ha organizzato per i giornalisti accorsi all’evento.
Tra un antipasto ed un buon piatto di tortellini abbiamo avuto
modo di riflettere su quanto visto e testato, progettando nel
contempo le mosse che avremmo fatto nel pomeriggio, vale a dire
su quali postazioni di gioco ci saremmo di lì a poco buttati a
capofitto…
Dopopranzo, ore 14:00 –Mario Kart DS, New Super Mario Bros,
Metroid Prime Hunters e Nintendogs- Il
pomeriggio non poteva certo iniziare meglio: il sottoscritto,
Ivan ed il simpatico Marco Trabattoni di Gamecubenext si
ritrovano infatti a sfidare in una gara ad otto di Mario Kart
DS la delegazione di Nintendo La Rivista Ufficiale, composta
da: Ugo Laviano, Elisa Leanza e Roberto Magistretti. Inutile
dire che lo spirito della serie sia incarnato alla perfezione in
questo episodio portatile, specie per quanto riguarda le partite
in multiplayer. Immaginate otto giocatori umani prendersi a
gusci rossi e banane dall’inizio alla fine di una gara, con
sorpassi dell’ultimo secondo e bastardate assortite dispensate
con notevole maestria dai giocatori più esperti. Il sottoscritto si è legato al dito tutti quei gusci rossi
che Ugo gli ha spedito ad un passo dal traguardo, sorpassandolo
proprio sulla linea… Ovviamente non sono mancate le nostre
risposte, condite da gusci spinati e stelline che andavano a
colpire all’ultimo secondo, proprio lì dove fa più male… Ha
stupito tutti il nostro Ivan, che non ha mai brillato nelle
versioni casalinghe della saga, ed è riuscito a portarsi a casa ben
cinque primi posti, superando persino l’incredibile bravura del
vostro caporedattore preferito…
Il titolo
è davvero divertente e, per quanto non includa novità degne di
nota, le partite wireless ad otto potrebbero renderlo
virtualmente infinito. Il tutto gira anche notevolmente veloce e
le piste, a differenza della versione per Nintendo 64, oltre ad
essere perfettamente disegnate, sono tutte ricche di
particolari, da mangiare con gli occhi. Insomma, dopo Zelda e
Super Mario Strikers è stato senz'altro Mario Kart DS ad
attrarre più di ogni altro la nostra attenzione.
Con mio grande
stupore, anche New Super Mario Bros. ha saputo da subito
accattivarsi le mie simpatie: inizialmente avevo storto il naso
di fronte ai primi filmati di un altro platform tutto 2D quando
proprio su DS si era fatto girare lo spettacolare Super Mario
64, ma dopo anni di assenza, ritornare all'ottimo concept
che ha reso celebri gli episodi per NES è stato proprio un tuffo
al cuore. Gli scenari disponibili erano tre: un verde prato
pattugliato da Goomba e Koopa; la sezione desertica ricca di
Piante Pirannha, sabbie mobili e Lakitu guastafeste; e la
fortezza di Bowser, in cui funi sospese su fiumi di lava, Twomp
e Whomp la facevano da padrone!
Il gioco altri
non è che una specie di sunto di tutte le avventure
dell'idraulico italiota: scenari, nemici e persino alcune
abilità di Mario sono stati infatti pescati a piene mani da
altri titoli e fusi in un unico gioco alla perfezione. Come in
Mario Vs DK, anche qui Mario e Luigi dispongono di alcune
mosse comparse esclusivamente negli episodi tridimensionali
della saga, quali: il salto triplo, il calcio su parete e la
poderosa caduta a masso. In alcuni casi, Mario potrà persino
diventare un gigante mangiando un particolare fungo che dovrà
essere "gonfiato" a suon di testate sul blocco da cui spunta
fuori. Una volta diventato enorme, l'idraulico in rosso potrà
così travolgere tutto e tutti, persino i nemici più grandi ed i
blocchi dorati. L'ottimo level design altri non è che la
ciliegina sulla torta di un gioco che promette di far ritornare
Mario in grande stile alle avventure che lo hanno reso celebre
in tutto il mondo. Proprio i livelli, contrariamente al passato,
non sono più lineari, ma per superarli bisognerà più volte
tornare sui propri passi alla ricerca di un passaggio segreto
che si aveva precedentemente ignorato.... Nel touch screen sarà
possibile immagazzinare fino a tre oggetti (il Fiore di Fuoco,
il Fungo, ecc...) e, per utilizzarli, basterà naturalmente
sfiorarli con la stylus o con il dito. Via wireless, i giocatori
potranno poi prendere parte ad una sfida davvero peculiare:
vincerà difatti chi completerà più velocemente possibile il
livello scelto raccogliendo nel contempo un maggior numero di
monete... Naturalmente i giocatori (che andranno ad impersonare
Mario e Luigi)potranno infastidirsi vicendevolmente, saltandosi
sulla capoccia o prendendosi a pugni! Le novità, insomma,
sembrano davvero non mancare...
E' toccato poi
a Metroid Prime Hunters che, come avremo modo di dirvi in
modo più esaustivo nella preview del prossimo numero, è cambiato
totalmente rispetto alla demo che Nintendo ha distribuito in
alcune versioni del DS. Nemici e livelli sono ora molto più
grossi, ricchi di poligoni ed interessanti ed il tutto ora
strizza maggiormente l'occhio alla meccanica di gioco che ha
reso indimenticabili i due episodi per GameCube. Non mancano
quindi le esplosioni, i nemici giganteschi o le deleterie
sezioni a strapiombo sulla lava. Anche le texture sono state
tirate a lucido ed il piccolo DS sembra esser stato sfruttato in
ogni suo dettaglio. Anche in questo caso, la modalità
multigiocatore è assolutamente incredibile e da non perdere
anche perché, a differenza di quanto accadeva in Metroid
Prime 2, ora è possibile scegliere altri tre giocatori
(tutti degli alieni, dotati però di caratteristiche molto
simili)oltre alla bella Samus. Speriamo che la versione finita
possa quindi ricordarci I pomeriggi passati nei death-match di
Perfetc Dark o di Turok Rage Wars!
Dopo un simile
spargimento di sangue virtuale e blastaggi assortiti, ci siamo
rifatti la bocca con l'amorevole Nintendogs, che non è
però il tipo di gioco che può essere apprezzato in pochi minuti.
Ci siamo scelti il nostro cagnolino preferito, lo abbiamo
agghindato con un cappello da cow-boy, un collare di cuoio ed un
simpatico paio di occhiali da sole anni '70 ed abbiamo iniziato
a farlo giocare, prima con la pallina da tennis, poi con quella
da calcio (rigorosamente marchiata "Nintendo") ed infine con la
corda elastica. I cuccioli rispondono alla perfezione a tutti i
nostri comandi e, volendo, sarebbe stato persino possibile
insegnare loro di ubbidire ai comandi vocali registrabili con il
microfono. Perfettamente animati, pestiferi ed instancabili come
le loro controparti virtuali, siamo convinti che Nintendogs
abbia tutte le carte in regola per lanciare una nuova mania
"stile Pokémon" che invaderà presto il mondo intero!
Si ringrazia per le foto Ivan
De Salvo.