TRA POCO MENO DI TRE MESI, ALL'E3 2006, IL REVOLUTION DOVREBBE
ESSERE FINALMENTE PRESENTATO AL MONDO NELLA SUA INTEREZZA. I
REDATTORI DEL MARIO&YOSHI POTRANNO METTERCI SOPRA LE LORO AVIDE
MANACCE AL POST E3 DI GIUGNO ORGANIZZATO DA NINTENDO ITALIA, MA
PRIMA DI ALLORA è BENE PORSI QUALCHE QUESITO ESISTENZIALE.
VIVE LA
"REVOLUTION"!
di Guido
Tangorra.
E’ ormai da tempo che il controller del Revolution è stato
svelato al pubblico ed è ancora da più tempo che si conoscono le
strategie di Nintendo per la prossima generazione di console,
possiamo anzi dire che già con l’introduzione del DS, Nintendo
le stia mettendo in pratica. La strada intrapresa da Nintendo
per la prossima generazione di console è completamente diversa
da quella seguita dalle dirette concorrenti. Come hanno già
ampiamente spiegato i principali dirigenti della società ed in
particolare il presidente Satoru Iwata, Nintendo pensa che
l’attuale generazione di console offra già una grafica
fotorealistica e che migliorarla non comporterebbe un netta
differenza con il passato. Il miglioramento grafico non è quindi
direttamente proporzionale all’ aumento delle frequenze di
lavoro e della complessità del processore e della scheda video.
Staremo a vedere cosa saranno in grado di offrirci Xbox 360 e
PS3. L’approccio di Nintendo non deve essere comunque
sottovalutato. Anche supponendo che i giochi per PS3 e Xbox 360
mostreranno una grafica nettamente superiore, non è
assolutamente detto che la console Nintendo sarà relegata ad un
mercato di nicchia e ci sono valide ragioni per pensarlo.
Innanzi tutto possiamo considerare l’esempio stesso del Nintendo
64 console che dal punto di vista grafico era nettamente
superiore alla PSX ma che dal punto di vista delle vendite
sfigura in confronto a quest’ultima. Le ragioni di ciò sono
molteplici ma molti ritengono che un fattore determinante sia
stato l’utilizzo dei CD che erano un supporto molto più
familiare delle cartucce. In questi giorni invece stiamo avendo
l’esempio del DS che soprattutto in Giappone sta vendendo molto
di più della PSP anche offrendo una grafica nettamente
inferiore. Le ragioni di ciò vanno cercate nello sviluppo di
giochi innovativi per un sistema di controllo altrettanto
innovativo. Tali giochi hanno permesso di avvicinare al mondo
dei videogiochi, nuove fasce di utenza che prima erano
intimidite da questo mondo. E’ ormai risaputo che la serie
Nintendogs ha riscosso un notevole successo tra il popolo
femminile e che la serie Brain Training è molto apprezzato dal
popolo adulto. Il particolare sistema di controllo del DS ha
quindi permesso a Nintendo, mediante giochi sviluppati in una
certa direzione, di attirare persone completamente nuove.
Nintendo con il Revolution potrà far leva sia sulla familiarità
del sistema di controllo, un semplice telecomando, che
sull’innovazione dello stesso. Infatti grazie all’uso di sensori
di posizione, ogni spostamento del telecomando nelle tre
dimensioni sarà captato e riportato su schermo. Le possibilità
di utilizzo di un tale sistema di controllo sono immense e sta
solo agli sviluppatori introdurle nei propri videogiochi.
Nintendo, come dimostrano le vendite del
DS, sta dimostrando di essere una vecchia volpe. Mentre i suoi
avversari si contenderanno la fascia degli hardcore gamers a
suon di poligoni, texture e supporto all’alta definizione,
Nintendo sorniona punterà ad una fascia di utenza molto più
vasta che come da lei stessa affermato, varia tra i 6 ed i 90
anni. Molto probabilmente, molti
degli attuali videogiocatori sbaveranno dietro la grafica
dell’ultimo gioco per Xbox 360 e PS3 ma c’è un elemento
fondamentale da tener presente: tutta questa tecnologia costa!
Infatti non solo le console verranno offerte ad un prezzo
elevato ma sviluppare un gioco con supporto all’alta definizione
sarà altamente dispendioso anche per le case produttrici e
questo si ripercuoterà sul prezzo finale del gioco stesso. A
questo inoltre si deve aggiungere che per vedere l’alta
definizione bisogna utilizzare dei televisori che la supportino
ed il prezzo di tali televisori non è mai inferiore ai 1000
euro. E’ evidente quindi come l’alta definizione potrà rivelarsi
controproducente non solo per gli sviluppatori di giochi per
l’aumento dei costi di produzione, quanto anche per l’utente
finale per l’aumento dei prezzi dei giochi stessi. Soltanto una
piccola percentuale sarà disposta a sborsare una tale cifra,
appunto quella che ho definito come hardcore gamers, tutti gli
altri, considereranno la spesa eccessiva. Nintendo invece sembra
aver fatto la scelta giusta. Non implementando l’alta
definizione e risparmiando sull’hardware potrà offrire la sua
console già dai primi giorni ad un prezzo concorrenziale.
Inoltre l’utilizzo di un controller così rivoluzionario attirerà
molte persone anche tra quelle inizialmente intenzionate a
comprare un Xbox 360 o una PS3. Infine c’è anche da considerare
la schiera dei pcisti che raramente trovano interessanti i
giochi sviluppati per console. Tali videogiocatori abituati ad
un sistema di controllo mouse + tastiera, troveranno nel
telecomando per revolution una valida alternativa se non anche
un sistema più intuitivo e versatile. Se quindi tale controller
sarà ben implementato nei videogiochi il Revolution potrà essere
terreno fertile per eventuali conversioni di giochi da PC e lo
sviluppo di FPS e strategici innovativi. In definitiva il
Revolution ha tutte le carte in regola per ottenere un ottimo
successo di pubblico e questo a sua volta potrà creare un
circolo virtuoso che darà al mondo dei videogiochi nuova linfa e
una spinta verso l’innovazione e il miglioramento della
giocabiltà.
LA RIVOLUZIONE INTERESSERà ANCHE LE TERZE PARTI?
di Carlo
Terzano.
Il Revolution dovrebbe esser rivoluzionario, questo è
certo… la rivoluzione sarà nel pad, nell’altro segreto promesso
da Miyamoto e non, molto probabilmente, nel processore, né nella
scheda grafica che monterà.
Tuttavia, esaminato l’eccellente articolo
redatto da Guido, non penso che potrà essere una console così
“inattaccabile” come il collega sostiene. Tutt’altro: penso
infatti che un grande e pesante svantaggio lo possa tenere
proprio in grembo, perché dovuto, per uno scherzo del destino
davvero beffardo, proprio a quelle caratteristiche che lo
renderanno unico ed inimitabile. Ho insomma il timore di
ritenere che la prossima console Nintendo potrà soffrire dello
stesso difetto presentatosi su DS… giochi delle terze parti non
in grado di rivaleggiare con quelli creati e patrocinati da
Nintendo, Namco, Capcom e Squaresoft.
Insomma, se già oggi le console
ammiraglie della Grande Enne non hanno mai ospitato molti giochi
delle “case minori” proprio perché, tra gli altri motivi, queste
ultime sanno bene di sfigurare e di non poter competere (in
poche parole, di non aver mercato, con i titoloni che conosciamo
bene…) se comparate con un Super Mario od uno Zelda a caso, con
queste specifiche peculiari si rischia di andare incontro ad un
bivio:
o i più getteranno da subito la spugna,
senza neanche prendere in considerazione la possibilità di
sviluppare su Rev; oppure, come accade oggigiorno su DS, lo
faranno comunque, utilizzando però poco e male le specifiche
caratteristiche della console. Basta fare un po’ mente locale e
prendere in esame l’attuale situazione in cui versa la line up
del doppioschermo, per rendersi conto che questo rischio
paventato già oggi è realtà: fatta eccezione per i titoli
Nintendo, Namco, qualcheduno di Ubisoft e di Capcom, infatti,
tutti gli altri non fanno assolutamente leva sulle innovazioni
apportate dal microfono o dal touch screen, quasi non
esistessero neppure… Ebbene, col Revolution potremmo presto
ritrovarci nella medesima situazione. Senza considerare poi il
problema delle conversioni. Prendiamo un Need For Speed od un
Prince of Persia a caso: su PS3 e 360 saranno pressoché
identici, ma pensate davvero che le case produttrici perderanno
tempo e denaro adattando ad hoc i loro titoli alle
caratteristiche del Revolution!? Non penso proprio, anche perché
si correrebbe anche il rischio di veder uscire con maggiore
ritardo rispetto alla concorrenza le varie versioni per console
Nintendo… Insomma, tolto lo stupore e messa da parte la magia
del controller “rivoluzionario”, ho il timore che solo
determinati titoli (Nintendo, Namco, Capcom, Squaresoft in
primis) potranno davvero mandarci in brodo di giuggiole e,
perché no, magari cambiare per sempre il significato del termine
‘videogioco’; tutti gli altri faranno invece solo da sfondo o
riusciranno a trasformare le peculiarità Nintendo nei più grossi
difetti dei loro stessi giochi… come succede su DS, quando si
usa male lo schermo sensibile e ci si ritrova impelagati in un
sistema di controllo pessimo e frustrante, o quando il touch
screen viene impiegato per elementi di ripiego, tanto futili
quanto persino insulsi. Non ci resta che attendere, sperando che
anche le terze parti dedichino al pargolo Nintendo l’attenzione
ed il rispetto che merita, mettendo per una volta da parte quei
titoli tanto commerciali che poco interessano alla nostra platea
ed impegnandosi in progetti coraggiosi ed ambiziosi, come
qualcuno, in quel di Kyoto, insegna.
Ci siamo dunque capiti EA, Activision,
Ubisoft, Atari, Rockstar, Titus (ecc, ecc…)? |
Sistema:
Revolution
Target:
3+/ 99
Specifiche: N.A.
Giocatori:
1/4
Produttore:
Nintendo
Distributore:
Nintendo Italia
Versione:
Filmato
Prezzo:
N.A.
Uscita:
EU: Dicembre 06 (?)
JAP:
N.A.
USA: Novembre 06
Foto: 8
Il Revolution
apparirà così, nella vostra bella cameretta. Bisogna ammettere che
il design frontale è davvero riuscito!
Ma il piccolo
capolavoro Nintendo può essere posto anche in verticale ed allora
assume un'aria austera e futuristica. Tranquilli: nella foto lo
vedete inclinato perché tale è il piano di appoggio!
Ecco cosa nasconde
nello scomparto alla sua destra: quattro ingressi per i pad e due
per le Memory Card. Gli ingressi dovrebbero essere compatibili con
i game-pad del GC.
La nuova ammiraglia
Nintendo è tanto sottile quanto piccola: è pressappoco più grande
di un'agenda.
Ecco alcune
probabili colorazioni disponibili al momento del lancio. Il nero
ed il bianco sono i colori più gettonati, ma qui in redazione ne
vorremmo tanto uno verde pisello!
Ecco poi il bizzarro
controller, per alcuni identico ad un telecomando, per noi molto
più simile ad una "bacchetta magica".
La parte principale
del pad potrà essere combinata con un'altra estensione in una
modalità definità "nunchaku". Ma il guscio vero e proprio (a detta
di molti simile all'attuale pad del GC) che potrà contenere il
tutto sarà presentato solo all'E3.
Concludiamo questo
speciale con una bella foto di famiglia: ecco a tutti voi gli
eleganti strumenti tecnologici che vi terranno compagnia negli
anni a venire!
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