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RECENSIONE DI: PRINCE OF PERSIA I DUE TRONI

Autore: Carlo Terzano

IL PRINCIPE NON POTEVA MANCARE AL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO DI NATALE CON I SUOI AMMIRATORI.

DOPO KING KONG, UBISOFT SARà RIUSCITA A SERVIRE IN TAVOLA UN ALTRO INASPETTATO CAPOLAVORO?

 

Con Prince of Persia I Due Troni si conclude la trilogia della saga del Principe persiano iniziata esattamente tre anni fa, con quello che oramai viene considerato da utenza e critica una pietra miliare degli ultimi tempi: Prince of Persia Sands of Time.

Ed I Due Troni è collegato a doppio filo proprio con il capostipite della saga, visto che riprende più volte personaggi e avvenimenti narrati dall’indimenticabile Le Sabbie del Tempo.

Accantonato momentaneamente Spirito Guerriero, l’episodio “sottotono” della serie, c’è dunque un forte intento di riportare il concept di gioco a quanto visto e giocato tre Natali fa.

L’impresa, naturalmente, non è delle più facili, ma il dipartimento Ubisoft di Montreal è solito tirar fuori all’ultima mano il proverbiale asso nella manica, dunque è lecito aspettarsi di tutto!

 

“Per questo terzo capitolo abbiamo registrato un’impennata della curva di difficoltà rispetto ai due prequel. In poche parole, morire, ora, è molto più facile.”

 

UNA POLTRONA PER DUE.

Gli immancabili detrattori hanno sempre sostenuto che i combattimenti del Principe fossero troppo semplici, ripetitivi e poco approfonditi. Con questa premessa, I Due Troni offre finalmente all’utenza una lista combo degna di un picchiaduro. Le mosse effettuabili sono le più disparate e vanno dal disarmare il nemico al roteare vorticosamente su di una colonna per poi mollare calci a destra e a manca sulle teste di chi ci sta attorno. Come se questa varietà già di per sé non bastasse, ecco entrare in scena un altro personaggio che, naturalmente, si avvale di altre tecniche di combattimento! Stiamo parlando del Principe Oscuro, vale a dire la nemesi malvagia del protagonista, nata quando il perfido Visir (incontrato nel primo episodio) ha nuovamente liberato le Sabbie del Tempo per assorbirne i poteri.

In questo nuovo capitolo, ergo, il giocatore si ritroverà a controllare ben due personaggi, che si alterneranno a seconda delle necessità. Il Principe torna in gioco ogniqualvolta entra i contatto con l’acqua, mentre la sua versione oscura e spietata salterà fuori quando il protagonista viene accecato dalla rabbia. Nonostante condividano lo stesso corpo, le due varianti sono completamente indipendenti: mentre giocate nei panni di uno, infatti, potrete servirvi dei suggerimenti dell’altro per progredire nell’esplorazione.

Se dunque il Principe rappresenta il lato razionale ed umano del protagonista, il suo alter ego pare invece impulsivo ed assetato di sangue e di vendetta. Costretto a convivere col “lato buono”, aiuterà il povero Principe solo per raggiungere i suoi scopi personali.

 

PRINCIPE O TIRANNO?

Una volta calati nei sabbiosi panni del Principe Oscuro (che è a tutti gli effetti un Mostro di Sabbia, proprio come i vostri nemici!), il gioco si farà senza dubbio più difficile, dato che la trasformazione consuma in continuazione l’energia vitale del protagonista ed avrete bisogno di recuperare le Sabbie del Tempo per mantenervi in vita. Le sabbie si accumulano spesso in ceste, casse, otri e vasi (per cui fate sempre attenzione agli oggetti che vi circondano!), e vengono elargite anche dopo ogni nemico ucciso. Invece di usare il Pugnale del Tempo, la variante oscura combatte soprattutto con una potente Catena, con la quale può colpire i suoi avversari tenendoli a debita distanza, ma anche appendersi a travi, pilastri e pennoni. Il Dark Prince, insomma, affronterà sezioni ancora più funamboliche rispetto a quelle che toccheranno al protagonista.

 

“La versione dark del protagonista è particolarmente sadica e si lancerà in spettacolari e spietate uccisioni che mettono puntualmente in mostra con quanta cura siano animati tutti i personaggi.”

 

SPIA E SOVRANO.

Ulteriore innovazione apportata, riguarda l’inserimento di fasi stealth, grazie alle quali è possibile avvicinare alle spalle i vari mostri per poi farli fuori in pochi istanti, nel massimo silenzio. I nemici, infatti, sono molto più forti rispetto al passato e non basta più, per metterli a tacere per sempre, scaraventarli a terra e dar loro il colpo di grazia. Quando gli avversari sono numerosi, anziché lanciarsi in un combattimento faccia a faccia, è quindi consigliabile eliminarli silenziosamente uno ad uno.

Utilizzare l’approccio stealth non è semplicissimo, ma basta un po’ di pratica per riuscire a capirne i meccanismi. Seguendo lentamente un mostro la visuale si offuscherà: in quel frangente sarà sufficiente premere Y per far scattare il principe sulla sua preda, quindi picchiettare al momento giusto B ogniqualvolta il pugnale si illuminerà. Per i nemici più semplici potrebbe servire un colpo solo, per gli altri, invece, occorrerà un ottimo tempismo per inanellare le varie combo o verrete scaraventati prontamente a terra. Quando vi sarete impratichiti abbastanza, inoltre, con questo sistema riuscirete a liberarvi di gruppi numerosi di nemici in pochi istanti, senza riportare la benché minima ferita! E se per caso sbagliaste nel premere tempestivamente B, basterà tener premuto il dorsale L per riavvolgere il tempo e fruire quindi di una seconda opportunità.

 

“Tornano, ovviamente, le fasi più spettacolari e divertenti dei due prequel: ovvero le sezioni funamboliche. In questo capitolo, poi, il Principe imparerà qualche mossa in più che renderà l’azione ancora più frenetica e spettacolare!”

 

Queste fasi “à la Sprinter Cell” torneranno utili soprattutto quando controllerete il Principe Oscuro: come detto qualche paragrafo fa, infatti, la sua barra vitale è in costante diminuzione, quindi anziché perdere tempo in combattimenti, sarà quasi sempre preferibile eliminare i propri nemici con un colpo solo ben centrato. La versione dark del protagonista, poi, è particolarmente sadica e si lancerà in spettacolari e spietate uccisioni che mettono puntualmente in mostra con quanta cura siano animati tutti i personaggi (spettacolare è la possibilità di far scendere lentamente la Catena a mo’ di cappio attorno al collo del nemico, per poi sollevarlo di scatto e vederlo rantolare per qualche secondo!).

 

“La “nuova” spalla del protagonista è un personaggio estremamente utile e sexy, la cui comparsa farà senz’altro la felicità dei fan di vecchia data della saga.”

 

UN VIAGGIO IN TRE!

Come nei predecessori, anche qui, molto spesso, potrete fruire di un compagno per la risoluzione di determinati enigmi. La “nuova” spalla del protagonista è un personaggio estremamente utile e sexy, la cui comparsa farà senz’altro la felicità dei fan di vecchia data della saga. Di più però non possiamo dire per non rovinarvi la sorpresa…

Tornando agli enigmi, questi non vanno mai oltre al posizionamento corretto di particolari marchingegni o al dover girare con tempismo le classiche leve ben note a tutti. Peccato, perché per questo terzo episodio ci saremmo aspettati qualcosa di più innovativo e profondo.

 

“Stupisce sempre il fatto che gli appigli che il principe potrà utilizzare siano perfettamente mimetizzati nello scenario: ecco quindi che una crepa potrà servirci da presa, mentre un’imposta un po’ scostata andrà usata come trampolino di lancio, un pennone come asta da ginnasti lungo cui dondolarCI, e così via…”

 

Tornano, ovviamente, le fasi più spettacolari e divertenti dei due prequel: ovvero le sezioni funamboliche. In questo capitolo, poi, il Principe imparerà qualche mossa in più che renderà l’azione ancora più frenetica e spettacolare. Grazie alla sua lunga catena, infatti, potrà appendersi a pali, pennoni, imposte ed inferiate, per poi volteggiare alla velocità della luce, quindi correre in verticale lungo i muri, saltare da una parete all’altra e lanciarsi in spettacolari salti della morte degne del più bravo fra i ginnasti.

Il Principe, invece, in queste fasi ora dovrà fare affidamento più che in passato sul Pugnale del Tempo: ad esempio, per ancorarsi alle pareti, oppure per scendere lungo giganteschi tendoni che andranno affettati come salami.

Certo, or ora le animazioni fluide del protagonista e la spettacolarità delle sue esibizioni non incantano più come un tempo, ma l’atmosfera degli ambienti in cui ci muoveremo è tale da non poter rimanere impassibili di fronte a quanto accade su schermo. Continua infatti a stupire il fatto che gli appigli che il principe potrà utilizzare siano perfettamente mimetizzati nello scenario: ecco quindi che una crepa potrà servirci da presa, mentre un’imposta un po’ scostata andrà usata come trampolino di lancio…

Il ritmo, poi, è reso ancor più frenetico e sincopato quando si controllerà il Principe Oscuro, visto che in quei frangenti sarà sempre necessario muoversi alla ricerca della sabbia utile a ripristinarci la salute in perenne calo.

 

“Non esistono fasi particolarmente difficili e noiose, ed è sempre un piacere affrontare tutte le variegate sezioni ricche di atmosfera e magia, circondati da ambientazioni ciclopiche, baciate dall’onirico fascino mediorientale. Insomma, I Due Troni è uno di quei pochi giochi che fa sempre piacere riaffrontare anche una volta completato.”

 

LE PERICOLOSE STRADE DI BABELE.

Per questo terzo capitolo abbiamo registrato un’impennata della curva di difficoltà rispetto ai due prequel. In poche parole, morire, ora, è molto più facile. Non si sono infatti complicate solo le sezioni funamboliche, più lunghe ed impegnative che mai, ma anche i nemici sono più coriacei rispetto al passato e si presentano sempre in gruppo, attaccando contemporaneamente da ogni lato. Come se tutto questo non bastasse, sono state diluite le fontane (i luoghi in cui è possibile ripristinare la salute e salvare), che ora si presentano solo dopo lunghe fasi cariche di trappole e di nemici.

Se da un lato è facile capitombolare spesso nella schermata del Game Over, dall’altro ci vengono in soccorso le Sabbie del Tempo, utili a riavvolgere gli eventi nel caso di un salto sbagliato o di un’accoltellata nei fianchi imprevista.

La longevità, poi, non si assesta certo su livelli particolarmente alti, anzi, come i due predecessori, è possibile finire il titolo anche in una settimana di gioco intenso, quindi quest’impennata nella curva di difficoltà non può che essere accolta con piacere, anche se può rendere alcune esperienze leggermente frustranti. Non importa, poi, la quantità di gioco, ma la qualità; e sotto questo profilo il titolo di Ubisoft rimane un capolavoro incontrastato (come del resto il gioco di King Kong). Non esistono, di fatti, fasi particolarmente difficili e noiose, ed è sempre un piacere affrontare tutte le variegate sezioni ricche di atmosfera e magia, circondati da ambientazioni ciclopiche, baciate dall’onirico fascino mediorientale. Insomma, I Due Troni è uno di quei pochi giochi che fa sempre piacere riaffrontare anche una volta finito.

 

L’ALTRA FACCIA DEL… PRINCIPE!

Tecnicamente parlando, purtroppo, Prince of Persia non impressiona più come tre anni fa. Almeno per quanto concerne le versioni per console, infatti, la realizzazione tecnica è rimasta pressoché cristallizzata a quella ammirata in Sands of Time. Qualcosa in più è stato invece fatto per la versione PC, anche se oggi come oggi ci aspettavamo almeno qualche sforzo ulteriore.

Il gioco GC, poi, assomiglia pericolosamente alla versione PS2 e questo non può che farci storcere il naso. I modelli poligonali sono sì ben definiti ed animati alla perfezione, ma comunque non all’altezza delle ultime produzioni. L’atmosfera, invece, rimane a livelli molto alti e risulta sempre e comunque evocativa, senza cadute di stile. Le stanze, i cortili, i corridoi dei palazzi, gli interni della mitica torre di Babele e le vie di Babilonia, infatti, sprizzano fascino e magia da ogni angolo. I giochi di luce, poi, contribuiscono a rendere l’esperienza ancora più onirica e fiabesca. Insomma, ci ritroviamo a fare lo stesso discorso scritto nella review di King Kong: la grafica non è certo ai massimi livelli del Game Cube, anzi, ma l’atmosfera è tale da rendere ogni schermata un quadro dipinto.

Il tutto viene reso ancora più avvolgente dalle stupende colonne sonore mediorientali a cui la saga ci ha abituato da anni. Peccato, invece, per il doppiaggio in italiano: il grande doppiatore del Principe del primo episodio (lo stesso che ha regalato la sua voce per molto tempo anche a Goemon di Lupin III), continua a latitare ed al protagonista è toccata una nuova voce poco coinvolgente, anche se il lavoro risulta sempre migliore rispetto alla catastrofe udibile in Spirito Guerriero, quando dietro al leggio si ritrovò (probabilmente per caso) Gabriel Garko!

Stessa cosa dicasi anche per la doppiatrice della protagonista femminile dell'avventura: i suoi “de-vo conti-nuare?”, “vu-oi che mi fer-mi?” udibili ad ogni salvataggio sono tragicomici. Davvero un peccato, visto che le Sabbie del Tempo aveva goduto invece di un doppiaggio di altissimo livello, con voci ricche di pathos e sempre perfettamente a tono con quanto accadeva.

Insomma, per quanto le novità non manchino, Prince of Persia I Due Troni non sconvolge la saga come forse avrebbe voluto, anzi, non fa che riprendere quanto fatto nel primo, indimenticabile, episodio, migliorando il concept in alcuni punti, peggiorandola in altri.

Chiusa per sempre la parentesi di Spirito Guerriero, il capitolo “sottotono” della serie, si è tornati ad alti livelli, ma è sparito comunque lo stupore che ruotava attorno a Sands of Time ed ora si rischia di rimanere molto più freddi davanti a quanto accade su teleschermo.

Avrebbe potuto essere un altro capolavoro, all’altezza del capostipite, invece il Principe dovrà accontentarsi di essere “solo” in un buon gioco, consigliato a tutti coloro che hanno amato i predecessori.

PAGELLA

Sistema: Game Cube

Target: 16+

Genere: Avventura

Giocatori: 1

Produttore: Ubisoft

Distributore: Ubisoft

Versione: Pal

Requisiti: 20 Blocchi Mem.

Uscita: Disponibile

Video: Non Disponibile

 

 

 

 

Copertina:

Doppiaggio in discreto italiano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FOTO:

Tra le costruzioni visitabili di Babilonia, sarà possibile accedere alla mitica Torre, residenza reale del Principe.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come potete vedere osservando minuziosamente i dettagli dello sfondo, l'intera città è stata messa a ferro e fuoco da un nuovo potente nemico: fermatelo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arrivare silenziosamente alle spalle dei mostri per poi finirli con un colpo ben dato sarà la prassi essenziale per togliere di mezzo gli avversari più ostici senza essere feriti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I combattimenti sono ancora più spettacolari del secondo episodio: vederli in movimento fa slogare la mascella!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E infine ecco il Principe Oscuro, ovvero cosa succede quando le Sabbie del Tempo che avvelenano il corpo del protagonista prendono il sopravvento!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con la nemesi malvagia del Principe combatterete utilizzando questa bizzarra catena che ricorda molto un'enorme spina dorsale...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

...Utile anche per aggrapparsi alle sporgenze quando si cade o per salire in quattro e quattr'otto sui tetti come faceva Link con il suo Hookshot!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PAGELLA:

TRAMA:                          8,3

+ Riprende il primo episodio!

-  Pochi colpi di scena...

GRAFICA:                       8,3

+ Atmosfere incredibili...

- ..nascondono grafica normale

SONORO:                       8,4

+ Ottime le musiche...

- Doppiaggio solo discreto.

GIOCABILITà:               8,8

+ Facile, frenetico e divertente

- Bisogna abituarsi...

LONGEVITà:                  8,0

+ Appassiona ed ammalia!

- Non è lunghissimo.

GLOBALE:                      8,4

In definitiva,

Prince of Persia I Due Troni conclude degnamente la trilogia iniziata col mitico Sands of Time. Purtroppo le innovazioni scarseggiano ed il gioco non stupisce più come faceva il capostipite, ma l'atmosfera onirica e fiabesca delle terre lontane del Medio Oriente è sempre viva e percepibile.

Una grafica non sempre all'altezza del Game Cube ed un sonoro magnifico perseguitato da un doppiaggio bruttino rovinano quello che poteva essere un gioco capolavoro. Con più innovazioni ed una realizzazione tecnica più curata, comunque, il quarto capitolo della saga saprà senz'altro arrivare dove oggi I Due Troni non è riuscito.

Questo nuovo Prince of Persia rimane comunque un gioco assai valido, consigliato a tutti gli amanti delle avventure, dei piattaforma e soprattutto della saga. Compratevelo e passerete un Natale immersi nelle mitiche terre mediorientali!

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Voto per il gioco
 

Jack 88 - 12/12/2005:
Voto: 8
Complimenti a voi per la rece ed a Ubisoft per il gioco! ^^ Buon Natale!

Il Marcobaldo - 12/12/2005:
Voto: 8
Sabbie del Tempo è uno dei giochi più belli che ho, questo me lo prendo di sicuro!!

Ned the thief- 12/12/2005:
Voto: 8.5
Recensione stupenda!!!

Maxio- 12/12/2005:
Voto: 9
Fantastica la rece: con un articolo così non me lo faccio certo scappare!!

Flavio - 12/12/2005:
Voto: 8
La recensione più bella mai letta!
Pagine: 1
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