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RECENSIONE DI: YOOT SAITO'S ODAMA

Autore: Francesco Cauteruccio

IL GIAPPONE FEUDALE NON è MAI STATO COSì MOVIMENTATO... OCCHI AD UNA PALLA ALTA COME UN PALAZZO DI CINQUE PIANI!!

 

Provate a scendere in strada e a domandare al primo passante che incontrate cosa sia la Nintendo Difference: molto probabilmente non vi darà nessuna risposta, almeno che non sia un amante della nostra software house preferita.

La domanda però spesso sorge spontanea anche a molti fans: cos’e’ la Nintendo Difference? Molti giocatori ne discutono, la osannano al cielo come fosse un miracolo, la identificano come la principale arma della Nintendo, con la quale riesce ad impossessarsi di una grande fetta di mercato videoludico, ma nessuno, poi, riesce a trasformare le sue emozioni in un concetto capibile universalmente.

Cosa sia la Nintendo Difference lo possono dire solo giochi come Pikmin, Animal Crossing o Mario Party.

Ma da qualche tempo a questa parte, ecco arrivare nelle nostre ludoteche personali un titolo che rappresenta pienamente la Nintendo Difference, nonostante non sia un titolo nato dall'amata Casa di Mario: Odama.

 

Nin-ga Mu-shin

Come viene recitato nel manuale del gioco (splendidamente illustrato con gli artwork originali della storia), le parole qui sopra significano “fai il tuo dovere e dimentica te stesso”, pane quotidiano nella nostra avventura per le lande dell’antica Cina feudale.

Una terribile guerra stà mettendo a ferro e fuoco queste terre; a lungo governata da Nobutada Yamanouchi, che verrà stroncato dal suo suicidio causato dalla vergognosa congiura manifestata dal suo più fedele suddito, Genshin Karasuma. Siamo nell’anno 1539.

Grazie ad alcuni soldati rimasti fedeli al vecchio imperatore e al suo primogenito Tamachiyo, chiamato anche “Kagetora” (che andremo ad interpretare nel corso del gioco), ci prepariamo ad affrontare la battaglia più lunga della nostra vita, con lo scopo di riconquistare il trono da imperatore.

Ma non saremo soli nella nostra impresa: infatti, potremo contare su due armi segrete di cui il nostro nemico ignora l’esistenza. La prima di esse e’ l’Odama, una palla gigante appartenuta alla famiglia Tamanouchi, che in battaglia può infliggere grossi danni alle truppe nemiche e conferire enormi poteri agli alleati. La seconda arma segreta e’ la dottrina “Ninten-do” che significa “affidarsi al cielo”. Tale dottrina rappresenta lo spirito che anima il nostro esercito, che ci aiuterà a vincere questa battaglia.

 

Nin-ten-do

Presentatoci il gioco, saremo chiamati a gestire la prima missione (che fungerà da tutorial introduttivo). Ogni missione (il cui numero e’ sufficientemente alto da garantirci molte ore di gioco) sarà strutturata su due fronti: il fronte nemico e il nostro. I nostri soldati partiranno dal basso (il nostro fronte), per poi percorrere tutto il “tavolo” di gioco, fin ad arrivare al fronte nemico dove dovranno attraversare i cancelli che lo custodiscono, con in spalla la campana Ninten. Infatti, il nostro scopo sarà quello di portare la campana dall’altra parte del fronte, completando la missione assegnataci, per poi proseguire alla prossima zona.

Qualche periodo prima ho scritto “tavolo di gioco”. No, non sono impazzito, tutt’altro. La caratteristica principale del gioco (oltre al supporto vocale) risiede nel gameplay: infatti, tutte le ambientazioni sono strutturate come la tavola di un flipper! Avremo, quindi, le due famose alette con cui colpire l’Odama (ecco la nostra pallina!), la possibilità di scuotere il flipper influenzando così la traettoria della gigantesca palla e i classici “tunnel bonus” presenti in ogni flipper reale.

Ad ogni inizio missione ci verrà data l’opportunità di lanciare la prima Odama (ne potremo avere più di una a disposizione). Lanciata la palla, alcuni uomini semplici partiranno dal nostro fronte con la Ninten in spalla, intenzionati ad attraversare il fronte nemico.

Naturalmente, i soli uomini non potranno attraversare tutto il tavolo da soli; starà a noi schierare le truppe sul campo che, seguendo i nostri ordini, andranno ad affiancare la campana scortandola fino al fronte superiore. Nel frattempo, la nostra Odama continuerà il suo cammino provocando morte e distruzione dei nemici ma anche dei nostri soldati: infatti, l’Odama potrà essere un’arma a doppio taglio, colpendo sia i nostri alleati che il nemico principale; si può evitare l’evento con dei speciali potenziamenti che faranno diventare la nostra Odama di un colore verdastro, che permetterà ai nostri soldati di essere invulnerabili ad essa e, udite udite, i soldati nemici colpiti dalla palla diventeranno automaticamente sudditi ai nostri ordini, che potremo schierare per aiutare la campana ad attraversare il flipper.

Passando in rassegna i comandi (ottimamente posizionati sul joypad del Gamecube), noteremo che non esista la possibilità di poter comandare i soldati con un semplice movimento di control stick ma dovremo usare un altro strumento. Quale? Ma la voce!

 

Forza!

Altra fondamentale caratteristica di Odama (punto di forza del gioco) e’ il supporto vocale.

Infatti, nella confezione troveremo incluso il microfono (qualcuno lo ricorderà dall’ultimo capitolo di Mario Party) che ci permetterà di trasmettere gli ordini ai nostri soldati o al drappello che porta la campana.

Premendo il pulsante X o l’apposito supporto sul microfono, potremo comunicare ai soldati le nostre intenzioni: si và dai classici “Avanti” o “Indietro” a qualcosa di più complesso come “Forza” o “A Raccolta”. Naturalmente, i comandi non si riducono a qualche misera azione da passeggio: andando avanti nel gioco potremo sbloccare altri comandi i quali ci permetteranno di vincere le nostre battaglie più facilmente e divertendoci come non mai.

 

“Ai tuoi ordini, Signore”

Dando uno sguardo allo schermo di gioco possiamo notare il numero di soldati schierati in campo, gli oggetti che possiamo attivare/raccogliere (evidenziati da un riquadro verde), il tempo che rimane a disposizione prima del tramonto (che causerà la perdita della missione) e il morale delle truppe.

Quest’ultima chicca ci permette di controllare lo spirito che le nostre truppe mantengono fin a quel determinato momento. Il morale salirà se schiereremo altre truppe o se lanceremo delle palle di riso (ideali per distrarre il nemico) o lasceremo andare allo sbaraglio la cavalleria che andrà ad incutere una tremenda paura ad ogni soldato avversario, il quale indietreggerà di qualche passo lasciando campo libero alle nostre truppe; d’altro canto, il morale potrà scendere se le truppe saranno sterminate tutte o i nostri ordini non potranno essere portati a termine dai soldati.

Rimasto senza scorta, il drappello che portà la Ninten inizierà ad retrocedere, fin ad arrivare al nostro fronte, dove avverrà la nostra disfatta se la campana oltrepasserà le alette.

 

“Voglio rivedere mia moglie!”

Ad ogni comando impartito, i nostri soldati parleranno con noi attraverso dei balloon che compariranno sulle loro teste. In questi fumetti, a seconda del morale, potranno esserci dei messaggi d’incoraggiamento, di ammirazione nei nostri confronti, di sconforto, di rifiuto o di negazione dei nostri comandi, molti dei quali saranno così spassosi che sarete occupati a rotolarvi per terra dalle risate invece di combattere la vostra battaglia!

 

La Cina feudale

Dal reparto tecnico, Odama non ha nulla da invidiare ad altri giochi usciti recentemente ed esce a testa alta anche da confronti al limite dell’assurdo. Se volessimo trovare il pelo nell’uovo, potremmo strizzare l’occhio sui modelli poligonali dei soldati ma il tutto viene giustificato dal motore grafico ottimamente realizzato che deve muovere su schermo un numero elevato di oggetti, così perdendo della qualità su alcuni modelli (anche se dal punto di vista del giocatore, i soldati non vengono visualizzati a distanze ravvicinate, annullando così anche questo piccolo difetto). Con grafica e colori davvero azzeccati, Odama presenta un design pressappoco fantastico, il quale ci delizia di splendidi artwork disegnati a mano inglobati in tutto il gioco.

Il sonoro ci serve su un piatto d’argento una grandissima atmosfera, con un doppiaggio (rigorosamente in cinese) ben riuscito.

Mentre giochiamo, sentire le urla dei soldati nemici travolti dalla nostra Odama ci darà la forza di gridare nel microfono il prossimo ordine da impartire ai nostri soldati!

Adocchiando il gameplay, notiamo la vera “differenza” che i titoli Nintendo mostrano agli altri giochi: vi sarebbe mai venuto in mente un gioco del genere?

La longevità ci farà compagnia per molte ore di gioco. Infatti, se la prima missione sarà uno scherzo, già nella metà del vostro cammino vi munirete di katana e kimono, pronti ad affrontare le missioni che verranno. Naturalmente non mancheranno i boss, che metteranno a dura prova i vostri riflessi e la vostra voce!

In conclusione, Odama e’ non un titolo, ma IL titolo (alla pari con Pikmin) che rappresenta la Nintendo Difference nella sua forma più divertente ed emozionante. Un titolo da avere per gli appassionati della casa giapponese e un titolo da provare per chi si sta avvicinando ora al mondo Nintendiano.

Statene certi: non ve ne pentirete!

PAGELLA

Sistema: Game Cube

Target: 7+

Genere: Flipper

Giocatori: 1

Sviluppatore: Vivarium

Produttore: Vivarium

Distributore: Nintendo It.

Versione: Pal

Requisiti: 2 Blocchi Mem.

Uscita: Disponibile

Video: Non Disponibile

 

 

Copertina:

L'intero gioco è tradotto in ottimo italiano.

 

 

 

 

FOTO:

La storia è intervallata da magnifiche tavole illustrate che sembrano provenire per davvero dal Giappone feudale!

 

 

 

 

 

 

 

  Ecco, in un'unica schermata, il monumentale campo di battaglia. Nonostante si tratti di un pinball-game è essenziale prestare attenzione a tutti i particolari presenti e nascosti sul televisore. Pena ripetuti game over...

 

 

 

 

 

 

 

La battaglia infuria ma siamo già al calar del sole... In Odama il tempismo è fondamentale, se si vuol riuscire ad avere una carriera come generale!

 

 

 

 

 

 

 

Non mancheranno poi i boss, ciclopici soldati presi di peso dalla mitologia orientale.

 

 

 

 

 

 

Lo schema proposto ad inizio gioco vi spiega la terminologia utilizzata per dare il nome agli oggetti che tra poco vi diverranno fondamentali.

PAGELLA:

TRAMA:                          8,6

+ Una divertente storia...

-  ...A volteun po' banale...

GRAFICA:                       7,2

+ Scenari ampi e caratterizzati

- ...Scarna e semplicistica.

SONORO:                       7,8

+ Ottimo recitato giapponese!

- Musiche a volte non all'altezza

GIOCABILITà:               8,0

+ Divertente come pochi!

- Bisogna prenderci la mano!

LONGEVITà:                  7,4

+ Missioni impegnative...

- ...A volte pure troppo!

GLOBALE:                      7,8

In definitiva,

Odama è un titolo che, per non esser stato partorito da Nintendo, spruzza comunque Nintendo Difference da tutti i pori, proprio come dicevo ad inizio recensione. Direttamente dalla geniale (o fulminata!?) mente di Yoot Saito -che molti di voi ricorderanno sicuramente per quello strambo gioco per Dreamcast in cui il giocatore doveva allevare una serie di tonni dai volti umani, parlando loro tramite uno speciale microfono!-, Odama è un simpatico mix che riesce a fondere assieme il semplice concept dei pinball game con quello ben più complesso degli strategici in tempo reale. Purtroppo non sempre il tutto si è amalgamato alla perfezione, e allora il palato avverte dei fastidiosi grumi, ma rimane comunque un titolo da provare e acquistare, soprattutto perché unico nel suo genere!

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Voto per il gioco
 

Super Bavetta - 20/05/2006:
Voto: 8.5
Come al solito, ottimo lavoro...

 

Suxtin- 20/05/2006:
Voto: 8
Neppure a me, ma dopo sta rece me lo compro subito!!

 

Miatrice - 20/05/2006:
Voto: 6.5
Mah, non mi convince!

 

Ho Oblivion! - 20/05/2006:
Voto: 7
Gioco incredibile ed inimitabile!

 

Magomorro - 20/05/2006:
Voto: 8.5
Rece simpatica, gioco incredibile!


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