LA FORTUNATA SERIE EA “UNDERGROUND” SI è TRASFERITA NEL
PALINSESTO QUOTIDIANO ED ORA LE GARE SI DISPUTANO IN DIURNA: CHE
SIA IL PASSO FALSO CHE I DETRATTORI ATTENDEVANO DA TEMPO?
Need
For Speed Underground 2
è
sicuramente il gioco di corse preferito qui in redazione. Ci ha
tenuto compagnia per un Natale intero, quello del 2004, ed è
sempre bello rispolverarlo per far mangiare un po’ di polvere a
The Raff, Luisa o a Carlo.
Per questo
motivo attendevamo con autentica ansia l’arrivo nei nostri
uffici dell’ultimo capitolo della serie, capitolo che, stando ai
numerosi filmati rilasciati per mesi da Electronic Arts,
sembrava far faville.
Alla fine,
il gioco è giunto nelle nostre avide manine, ma non tutto è
andato come avremmo voluto…
ACC…!
HO TAMPONATO!
Il
fatto che Most Wanted compaia su queste virtuali pagine a ben
due mesi dall’uscita sugli scaffali dovrebbe già farvi
sospettare qualcosa, perlomeno farvi capire che abbiamo
preferito recensire prima titoli migliori posticipando di
continuo l’apparizione della recensione dell’ultima fatica(?) EA…
Ma
evitiamo di preannunciarvi troppi argomenti e partiamo, come di
consueto, dalle meccaniche di gioco.
Ancora una
volta, scopo di quest’ennesimo Need For Speed sarà arrivare in
una megalopoli americana, partecipare alle numerose corse
clandestine tenute dai tamarri di turno, sbeffeggiare di
continuo le forze dell’ordine e accattivarsi le simpatie delle
varie belle figliole che bazzicano l’ambiente. Tutto questo si
riassume in un unico obbiettivo: farsi una reputazione
criminale, ovvero diventare il “most wanted” della city
statunitense.
Tutto sa
di già visto e già giocato, se non fosse che ritornano le
clamorose assenti di Underground: le gazzelle della polizia!
Non si
potrà, quindi, girare in tutta libertà per le affollate(??)
strade cittadine, infrangendo a più non posso il codice della
strada, perché, dopo un po’, arriveranno le prime auto della
polizia pronte a tamponarci a dovere fino a quando non
decideremo di fermarci.
E se
persevereremo con l’inseguimento, arriveranno i rinforzi, quindi
le volanti dell’FBI e gli elicotteri. Ben 20 vetture potranno
inseguirci, affiancarci, tagliarci la strada o tenderci agguati
con i classici posti di blocco, in un tripudio di adrenalina,
sudore freddo, rallentamenti e clamorosi, nonché ridicoli, bug
grafici!!
Come se
non bastasse, l’innovazione della polizia mette a nudo un primo,
paradossale, controsenso: le auto dei tutori della legge si
ammaccano e si scassano, fino a diventare inservibili rottami
fumanti; le nostre, invece, non potranno neppure graffiarsi e
rimarranno sempre linde e lucide come appena uscite
dall’autolavaggio. Insomma, ha poco senso confrontarsi con auto
passibili di danneggiamento quando la propria ha qualcosa di
“divino”, che le concede l’immortalità. Tutto questo, oltre a
smorzare di netto il realismo, castra persino il divertimento
degli inseguimenti, rendendoli, almeno da questo punto di vista,
troppo facili e scontati.
Non
delude, invece, l’IA delle pattuglie, che non si limitano a
starvi dietro, ma tentano anche manovre elusive, sorpassano,
cambiano strada alla ricerca di scorciatoie, accerchiano…
Divertente
è poi la possibilità di togliersi di torno i propri inseguitori
andando ad agire su parti sensibili dello scenario,
contrassegnate da apposite icone rosse sulla mappa. Andando a
sbattere su di un cartellone, per esempio, sarà possibile farlo
capitombolare sulle auto della polizia, mentre tirar giù le basi
di un pilone significherà vederlo piombare dritto
sull’elicottero che ci stava tallonando. Queste zone sensibili
sono tante e discretamente diversificate l’una dall’altra ma,
anziché aumentare il divertimento, riescono solo ad ingigantire
la frustrazione del giocatore. Quando i vostri “punti ricercato”
inizieranno ad essere cospicui, infatti, le volanti pronte a
gettarsi al vostro inseguimento saranno sempre più numerose e
sempre più tenaci, indi per cui l’unico modo di togliersele dai
piedi sarà proprio quello di ricorrere a questi sporchi
mezzucci. Peccato solo che, quando la situazione è troppo
caotica, vedere un pilone che cade non significa solo assistere
impotenti ad un festival del rallentamento video, ma anche avere
un’alta possibilità di incorrere in qualche bug che intoppi
definitivamente la partita.
Si ferma
tutto il gioco, si cristallizza l’azione ed un fastidioso ronzio
rimane come sottofondo. Non rimane che resettare, con
conseguente perdita dei dati non salvati!
Davvero
ridicolo…
“Ben 20 vetture della polizia potranno inseguirci, affiancarci,
tagliarci la strada o tenderci agguati con i classici posti di
blocco, in un tripudio di adrenalina, sudore freddo,
rallentamenti e clamorosi, nonché ridicoli, bug grafici!!”
RIMANENDO NEL RIDICOLO…
Già,
rimanendo in tema, è doveroso citare la realizzazione grafica.
Prima di redigere questo paragrafo ho avuto modo di testare le
versioni PC, X-Box, 360 e PS2 di Most Wanted e, per quanto in
tutte il lavoro svolto non superi mai la soglia della qualità
media -un otto insomma-, si è comunque distanti dallo scempio
messo in piedi nel mini-disc del Game Cube.
La città è
scialba, abbondano i particolari dueddì e, come se non bastasse,
sono le texture ad affossare la situazione, essendo tutte
slavate e piatte. Basta fermarsi un secondo per rendersi conto
di quanto l’asfalto sia una massa informe di grigi, mentre le
case appaiono giallognole e poco definite, prive di contorni e
del tutto annacquate, come se si trattasse di un dipinto ad
acquerelli passato in lavatrice. I colori poi sono acidi e poco
gradevoli ed il tutto tende a fondersi in una massa impastata di
grigi e di gialli mentre si corre ad alta velocità durante le
competizioni. A far da ciliegina su di una torta rancida, ci
pensa infine la velocità, che si assesta ad una media di 60fps
ballerini ed altalenante, tra rallentamenti e fastidiosi effetti
di pop up.
Il sonoro
è invece buono almeno per quanto riguarda il motore delle varie
vetture, mentre sfiora il ridicolo con le canzoni proposte
dall’autoradio. Sparite le ben più belle musiche di Underground
2, rimangono solo i brani più truzzi di musica hard rock e pop,
che poco si adattano alle orecchie dei più. Insomma, dopo un po’
viene l’istinto di azzerare la musica dal menu delle opzioni.
FINE
DELLA CORSA!
Insomma,
Need For Speed Most Wanted si è rivelato essere una vera
delusione, in grado di infangare in maniera quasi indelebile il
buon nome della saga e, soprattutto, del tanto amato prequel,
Underground 2. E’ un titolo ripetitivo, privo di spunti nuovi e
poco pretenzioso, ma soprattutto, almeno per quanto riguarda la
versione GC, graficamente orribile e strapieno di bug. Così
proprio non va… |
PAGELLA
Sistema:
Game Cube
Target:
3+
Genere:
Automobilistico
Giocatori:
1/2
Produttore:
EA
Distributore:
EA Italia
Versione:
Pal
Requisiti:
9 Blocchi Mem.
Uscita:
Disponibile
Video:
Non Disponibile
Copertina:
L'intero gioco è in inglese. Solo il manuale è in italiano... grazie EA...
FOTO:
Queste sono le foto
che ci ha distribuito EA: peccato che distino anni luce
dall'effettiva realizzazione tecnica della versione GC...
Due piccoli appunti:
innanzitutto non è vero che i SUV della polizia inseguono la
vettura come mostra la foto: si limitano infatti a venirvi
incontro per poi sparire; in secundis se volete godere di un tale
spiegamento di forze, preparatevi ad un tripudio esagerato di bug
e rallentamenti!
Le auto sono davvero
ben fatte, peccato che i pezzi di ricambio siano notevolmente
minori in quantità rispetto a Underground 2...
Un'immagine
emblematica che potrebbe esser riassunta così: fingete che in
quella macchina ci siano i programmatori del gioco, quindi sperate
con tutte le vostre forze che la polizia riesca a prenderli...
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