Cinema e videogiochi: un binomio che sotto Natale torna a farsi
sentire troppo spesso. Ubisoft, però, ha dimostrato di saper
rivoluzionare ogni tradizione…
Il campo
semantico di queste due parole è costituito da molte
sfacettature. Se il cinema è considerato da tutti come una
branca dell’ arte, il mondo videoludico non ha ancora ricevuto
grandi riconoscimenti, come forma d’arte emergente. I
videogiochi, sia che si considerino arte o no, hanno comunque da
tempo molti collegamenti con il cinema. Analizziamo i più
semplici:
-
Videogioco=>Film
Molti giochi che sono diventati famosi hanno avuto una
trasposizione su pellicola. I più famosi sono stati i film di
Super Mario Bros, Tomb Raider, Mortal Combat, Street Fighter,
Alone in the Dark e Resident Evil. Anche se la critica e i
fans non sono rimasti del tutto soddisfatti, questo rapporto
continuerà più saldo che mai, tantìè che sono già stati
annunciati i film di Halo, Hitman e recentemente pure di Zelda.
Nella speranza che i film futuri possono far felici sia i fans,
che i “comuni mortali” non ci resta che attendere fiduciosi le
prossime grandi opere dei registi.
-
Film=>Videogioco
Molte pellicole possono vantare di avere un videogioco
ufficiale. Contemporaneamente all’ uscita di diversi film che
hanno un grande effetto sulla massa, infatti, possiamo trovare
i corrispettivi giochi sugli scaffali. Ad esempio: Fast and
Furious, Il Signore Degli Anelli, Spiderman o i recenti Batman
Begins ed I Fantastici 4, per non parlare poi dei film di
Natale marchiati Disney, sono solo alcune delle pellicole più
recenti ad essersi successivamente tuffate nel mondo virtuale
dei vg. Il risultato finale in termini di qualità però, non
corrisponde sempre al numero elevato di copie vendute. Tranne
qualche rara eccezione, le licenze sui film non sono state mai
sfruttate più di quel tanto. La Warner Bros, dopo la
stroncatura di Enter The Matrix da parte delle riviste
specializzate, ha recentemente imposto una politica di qualità
per le proprie licenze. Se i giochi non superano il 7, i
produttori dei medesimi, basati su licenza Warner Bros,
dovranno risarcire la compagnia per danno all’ immagine.
Insomma, alla fine, a guadagnarci, sarà sempre e solo chi
detiene i marchi, non che la situazione sia destinata a
cambiare, dunque… ndr Carlo.
King Kong non è Donkey Kong!
L’acclamato Game designer, Michel Ancel e lo studio di
Montpelier (Ubisoft) hanno collaborato con il triplo vincitore
dell Academy Award, il regista Peter Jackson e con la compagnia
di effetti speciali Weta Ltd, per sviluppare il gioco ufficiale
di King Kong, un videogioco che cattura alla perfezione
l’immaginazione, la visione e l’emozione di questo film epico,
come abbiamo già avuto modo di dire durante la recensione della
versione Game Cube.
Le
premesse per cambiare la storia del rapporto Cinema-Videogioco
ci sono dunque tutte. Rimane da chiedersi però se questo
affiatato team di sviluppo sia riuscito nel proprio intento…
Il gioco è
uscito su tutti i formati e in sede di recensione focalizzeremo
l’attenzione sulla versione per Game Boy Advance.
Innanzitutto parliamo però del film.
King Kong
è un cult per gli appassionati di cinema. Dall’ uscita dell’
originale ci sono stati molti rifacimenti e la storia ha
influito persino sulla realizzazione di alcuni giochi anche
indipendenti. Lo stesso Donkey Kong, icona unica del panorama di
personaggi Nintendo, è un clone di King Kong (Donkey Kong-1980,
Arcade, Shigeru Myamoto) anche se ormai non rapisce più le
principesse, ma solo pupazzetti raffiguranti Mario. Peter
Jackson, dopo aver fatto propri numerosi Oscar grazie al suo
capolavoro, la trilogia de: Il Signore degli Anelli, si è
riproposto di fare il remake di uno dei film in bianco e nero
più famosi. La storia del film inizia più o meno cosi:
Nel
passato numerosi esploratori americani si erano imbattuti in un’
isola esotica e misteriosa chiamata “ Skull Island”, nascosta da
una fitta coltre di nebbia perenne e circondata da aguzzi scogli
in grado di rendere lo sbarco un’esperienza improba ai più.
Nella New York del proibizionismo, Carl Denham un regista di
discreta fama, entra in possesso della mappa dell’isola e pensa
subito che quello sarebbe un posto prefetto in cui ambientare un
film rivoluzionario, in grado di far dimenticare ai suoi
produttori gli ultimi insuccessi ottenuti. Dopo aver ingaggiato
un’attricetta di provincia, Ann Darrow, uno sceneggiatore, Jack
Driscoll ed un equipaggio di “amabili” avventurieri, il gruppo
salpa così per la Skull Island. Il viaggio non va però per il
verso giusto ed i passeggeri vengono sparpagliati in diverse
parti dell’ isola. L’ isola è abitata da selvaggi e bestie(per
la precisione dinosauri, vermi giganti e granchi ciclopici!!)
non propriamente ospitali, tutt’altro. I nativi, infatti,
rapiscono Ann per sacrificarla al re dell’ isola, King Kong, un
gorilla gigantesco. Se il buon giorno si vede dal mattino…
Qui parte
l’avventura vera e propria: nei panni degli avventurieri,
dovrete recuperare Ann, che dopo esser stata portata nelle
profondità dell’isola, è riuscita a vostra insaputa ad ammansire
il gigantesco gorilla…
MA Non era un gioco in prima persona?
La
versione per Game Boy Advance si presenta drasticamente diversa
rispetto a quelle delle console casalinghe. Il gioco è
inquadrato da una telecamera a scorrimento laterale, e mentre
nella versione casalinga non c’era alcun hud, sullo schermo del
GBA ritroverete invece diverse icone relative ai vostri
personaggi, alle abilità, alla vita etc. Nella versione GC, poi,
il personaggio parlava per indicare numero di munizioni, cos’era
disponibile nell’inventario ed i vari obbiettivi, sullo schermo
del portatile più venduto di sempre, invece, compariranno le
solite schermate di dialogo. L’inventario e la mappa sono in
perfetto stile Zelda, ovvero di rapida consultazione. La
meccanica di gioco è snella e rende l’adattamento assai rapido
ed indolore.
COME SI
GIOCA?
Il gioco è
un action puro e semplice, contornato da qualche enigma. Voi
controllerete tutti i 3 protagonisti del film, più, in diverse
fasi, il leggendario scimmione! Ogni personaggio ha delle
abilità uniche, come l’urlo di Ann(stordisce temporaneamente i
nemici), la torcia di Carl o il macete di Jack, che andranno
utilizzate con saggezza per togliere il gruppo dalle fasi più
pericolose. Per controllare il personaggio userete il d-pad; A e
B serviranno invece per cambiare il membro leader.
Ogni
compagno d’avventura sarà in grado di risolvere, grazie alle sue
caratteristiche uniche, determinati enigmi, ma in materia
avremmo di certo gradito una maggiore profondità di gameplay.
Giocando
come Kong, invece, vi ritroverete in un puro picchiaduro a
scorrimento laterale, proprio come accade su GC. Kong potrà
sfoderare pugni, attacchi a terra ed entrare in modalità
furia(il massimo della distruzione) per aver la meglio sui suoi
colossali avversari. Se giocare con i tre umani si ottiene un
risultato abbastanza innovativo e piacevole, sarà con Kong che
si ottiene il massimo del titolo, purtroppo non beneficiato però
da una longevità adeguatamente alta.
La
duplicità del gioco comunque, rende le situazioni molto varie e
le sfide sempre piacevoli e divertenti. Come concept non siamo
all’altezza della versione per Game Cube, ma il risultato
ottenuto è, tutto sommato, di nostro gradimento.
Chi avrà
già visto il film, uscito in contemporanea con la nostra
recensione, si ritroverà a proprio agio nelle situazioni che il
team Ubisoft ha inserito nella piccola Scheda di Gioco del GBA,
chi invece pensa di non andare al cinema per godere dell’ultima
prodezza di Peter Jackson, potrebbe non rimanere adeguatamente
affascinato da quanto accade nel gioco.
EFFETTI
SPECIALI DA OSCAR ANCHE SU GBA!?
Graficamente,
il titolo risulta piacevole, notevole soprattutto la
riproduzione della foresta, mentre i personaggi sono purtroppo
meno caratterizzati(è pur sempre un GBA, che volete di più?). La
città di NY, in cui si svolge la parte finale del gioco, non
risulta sempre all’altezza, ma è comunque apprezzabile lo sforzo
fatto dai programmatori per rendere sfondi e sprite sempre ben
distinguibili gli uni dagli altri. In pratica, si gioca senza
perdere diottrie anche perché, nonostante i colori scuri e non
sempre brillanti, i personaggi sono grandi e ben visibili. Le
animazioni sono buone e le location abbastanza varie.
Il piccolo
GBA non sarà stato tirato a più non posso, ma riesce comunque a
reggere l’impatto dello scimmione più dirompente di sempre.
Purtroppo
l’altalenanza di fasi positive e negative del gameplay e del
motore tecnico non ci permette di consacrare questo gioco tra i
più belli dell’anno, ma l’esperienza risulta essere comunque di
buon livello, da consigliare a tutti i fans del film.
Collegando
le due versioni GC e GBA, purtroppo, non si sbloccano extra o
sezioni bonus… Sarà per la prossima volta. |
PAGELLA
Sistema:
Game Boy
Advance
Target:
7+
Genere:
Avventura
Giocatori:
1
Produttore:
Ubisoft
Distributore:
Ubisoft
Versione:
Pal
Requisiti:
/
Uscita:
Disponibile
Video:
Non Disponibile
Copertina:
Sottotitoli in ottimo italiano.
FOTO:
La grafica offre
spesso paesaggi altamente evocativi, che non fanno sfigurare
questa versione rispetto a quella per la sorella maggiore.
Non mancano poi i
boss, da affrontare con un pizzico di arguzia e strategia. Gli
sprite sono di dimensioni generose e ben animati.
Kong dovrà
affrontare branchi di dinosauri famelici ottimamente riprodotti su
GBA. Non riusciamo però a capire perché i programmatori abbiano
deciso di colorarli con l'arancione...
Le scene
d'intermezzo, realizzate con gusto e dovizia di particolari,
immergono il giocatore nella trama del film!
Il portone della
cittadella dei selvaggi è una delle locazioni più famose della
pellicola. La tensione sale...
Kong è stato infine
catturato e portato a New York, destinato al pubblico ludibrio.
Fortunatamente (?),
però, potrete farlo scappare e mettere la città a ferro e fuoco.
Meta: l' Empire State Building...
|