DOPO MILLE FAVOLOSE PERIPEZIE SU GAME CUBE E DS, L’AQUILA
PLANERà CON MAESTRIA ANCHE SU GAME BOY ADVANCE?
Per
quanto relativamente nuova, la serie di Tony Hawk vanta già di
numerosi esponenti, molti dei quali di grande successo. In
ordine cronologico, abbiamo avuto la fortuna di provare
Wasteland per Cubo e Sk8land per DS, entrambi vere e proprie
sorprese che non hanno mancato di intrattenerci a lungo tra un
grind su di una ringhiera ed un triplo salto mortale
improvvisato su di una collinetta artificiale.
Oggi,
però, è il turno del piccolo (ed ultimamente sottotono) Game Boy
Advance: Tony Hawk’s American Sk8land è infatti atterrato anche
lì!
SONO
PAZZI QUESTI AMERICANI!
Il
concept è presto detto: nei panni di un giovane atleta in cerca
di fama e fortuna, sbarcherete a Los Angeles accompagnati
nientemeno che da Tony Hawk (per chi non lo sapesse, il più
grande campione di skateboard di sempre, in USA osannato come un
idolo vero e proprio!) con l’obbiettivo di diventare il numero
uno della vostra categoria. Per aiutarvi, Tonino vi consegnerà
un magazzino ora abbandonato che potrete rimettere a nuovo con i
soldi ottenuti vincendo le varie sfide proposte. Raggranellando
un bel gruzzoletto, potrete infatti trasformare quell’anonimo,
umido e fatiscente scantinato in un’ottima palestra
accessoriata, sogno di qualsiasi skater!
“La grafica, nitida e pulita, permette di girovagare per Los
Angeles distinguendo sempre i molti particolari presenti su
schermo (avvenimento assai raro su GBA) e gli sprite dei
personaggi risultano essere di dimensioni generose e altamente
dettagliati.”
Si parte
quindi con la scelta del proprio corridore, costruibile tramite
la composizione di più elementi messi a disposizione dal gioco.
Rispetto alle controparti per Game Cube e DS, questo American
Sk8land non fornisce certo la medesima quantità e qualità di
volti, texture, fisici e magliette, ma tenendo conto delle
capacità limitate della console Nintendo, il risultato finale è
tutto sommato soddisfacente.
Una volta
che avrete costruito il vostro skater, sarete infine pronti per
scendere in strada e affrontare il caotico mondo statunitense!
“La grande L.A. è stata riprodotta più o meno fedelmente in
tutta la sua grandezza nella piccola cartuccia del GBA e starà a
voi girarla in lungo ed in largo, alla ricerca di ingaggi,
missioni, imprevisti e bonus.”
DUE
GIRI CON TONINO AQUILA!
E
con “due giri” intendiamo un’esplorazione incredibilmente libera
e senza confini, sulla falsariga di un GTA o, per rimanere in
casa Activision, di un True Crime preso a caso.
La grande
L.A. è stata riprodotta più o meno fedelmente in tutta la sua
grandezza nella piccola cartuccia del GBA e starà a voi girarla
in lungo ed in largo, alla ricerca di ingaggi, missioni,
imprevisti e bonus. Potrete così incappare nel famoso quartiere
cinese, nella degradata zona portuale, nei fatiscenti quartieri
del Works Quarter, oppure nella luminescente Hollywood.
All’inizio avrete una libertà d’azione piuttosto limitata: i
vari ingressi della metropolitana che collegano tutte le zone
della mappa fra di loro saranno infatti chiusi, ma progredendo
col gioco riuscirete ad espandere via via il vostro dominio su
tutta la city!
“Raggranellando un bel gruzzoletto, potrete trasformare quell’anonimo,
umido e fatiscente scantinato in un’ottima palestra
accessoriata, sogno di qualsiasi skater!”
Girovagando a destra e a manca avrete modo di collezionare punti
e soldi bonus inanellando varie acrobazie che vi verranno
insegnate da alcuni tizi fermi lungo i marciapiedi, altri,
invece, vi aspetteranno per dar via a delle vere e proprie
sfide.
La
modalità Classica, invece, preferisce, ad una meccanica di gioco
“libera e senza confini” sulla falsariga di GTA, il concept di
sempre: si hanno due minuti di tempo per esplorare una vasta
area e ritrovare quindi tutte le videocassette nascoste,
comporre la scritta S-K-A-T-E raccogliendo qua e là le varie
lettere, senza dimenticarsi nel contempo di fare più acrobazie
possibili, in modo da mettere in saccoccia punti su punti. A
questo si aggiunge un sistema di potenziamento delle
statistiche, in salsa GDR, che permette di potenziare il proprio
personaggio più si progredisce col gioco.
GRIND,
TRICK E BALLACK!
Rimane
fortunatamente invariato il sistema di controllo che ha reso
celebre la serie anche -e soprattutto- su Game Boy Advance.
Effettuare manual, ollie, revert, grind e trick tramite
l’utilizzo della sola croce direzionale e dei due tasti di
supporto è infatti semplice, intuitivo e divertente come un
tempo. I pochi pulsanti messi a disposizione dalla console
permettono infatti di effettuare tutte le mosse più note, anche
le più complesse, senza dover necessariamente imparare
combinazioni chilometriche, e questo lo si deve soprattutto
all’ottimo sistema di comando ideato dai ragazzi di Vicarious
Visions.
Convince
invece meno la struttura della città: girovagare per i
quartieri, spesso troppo grandi e tutti uguali, non sempre
diverte come avremmo sperato. Anzi, si rischia di percorrere
chilometri senza incontrare anima viva, girando in tondo ed
annoiandosi mortalmente. Spesso, i tizi che aspettano per
ingaggiarci sono ubicati chissà dove e per raggiungerli dovremmo
darci a quelle fasi di esplorazione che spezzano sì l’azione di
gioco, ma fanno anche calare il divertimento e l’attenzione del
giocatore.
“Analizzando questo Tony Hawk’s American Sk8land dal punto di
vista meramente tecnico, non possiamo che iniziare elogiando il
comparto grafico. Sotto questo profilo siamo infatti di fronte a
risultati che tirano a dovere l’hardware della console.”
Insomma,
percorrere per minuti strade e stradoni tutti uguali e desolati,
senza punti di riferimento importanti, rischia di trasformare
l’esperienza eccitante dello skater in una noia mortale e questo
perché, inspiegabilmente, i programmatori hanno deciso di non
includere né una mappa, né un radar utili a ritrovare
l’orientamento e le locations sensibili. Locations
indispensabili per progredire con la storia, ma stranamente
scollegate tra loro. Per raggiungerle dovrete infatti
attraversare centri e agglomerati di case del tutto “inutili” ai
vostri scopi, perdendo così tempo prezioso. Le zone meno
importanti si assomigliano poi tutte e questo non facilita certo
l’orientamento.
LA
BELLEZZA DELL’AQUILA!
Analizzando
questo Tony Hawk’s American Sk8land dal punto di vista meramente
tecnico, non possiamo che iniziare elogiando il comparto
grafico. Sotto questo profilo siamo infatti di fronte a
risultati che tirano a dovere l’hardware della console. La
grafica, nitida e pulita, permette di girovagare per Los Angeles
distinguendo sempre i molti particolari presenti su schermo
(avvenimento assai raro su GBA) e gli sprite dei personaggi
risultano essere di dimensioni generose e altamente dettagliati.
Plauso particolare va fatto allo sprite che anima il nostro
skater: le sue fluide animazioni, infatti, riusciranno a
convincere anche i puristi del genere.
Di contro,
la città non riesce sempre a soddisfare: ad esclusione delle
locations più importanti ai fini della trama (che poi altre non
sono che i quartieri più popolari della città americana, come
Hollywood e China Town), si gira per strade desolate e tutte
uguali, che non mancano di annoiare durante le ripetitive fasi
d’esplorazione che collegano i vari incontri tra loro.
Anche il
sonoro, dal canto suo, convince, anche se non siamo di fronte ai
livelli qualitativi toccati con la grafica: gli effetti sonori
sono infatti più che soddisfacenti e riproducono alla perfezione
una tavola che raschia sull’asfalto o sulle superfici metalliche
da grindare. Le musiche, invece, contemplano unicamente brani
metal, hip hop e techno di bassa lega e questo discutibile
comparto non può che abbassare il voto dato al sonoro.
Alto il
fattore della giocabilità, con controlli che ben si adeguano ai
pochi comandi messi a disposizione dal GBA, così come alto è il
parametro della longevità, che può contare su di tantissime
missioni purtroppo spalmate in lungo ed in largo per gli scialbi
quartieri di Los Angeles. Magari non avrete voglia di vederle
tutte, anche perché alla lunga si ripetono, ma almeno Tony Hawk’s
American Sk8land nella sua versione per Advance riuscirà a
tenervi incollati per un discreto lasso di tempo. E quando vi
sarete stancati di girovagare soli soletti per L.A., potrete
sempre ingaggiare divertenti partite multigiocatore con un
vostro amico! |
PAGELLA
Sistema:
Game Boy
Adv.
Target:
3+
Genere:
Sportivo
Giocatori:
1/2
Sviluppatore:
Activision
Produttore:
Activision
Distributore:
Activision
Versione:
Pal
Requisiti:
/
Uscita:
Disponibile
Video:
Non Disponibile
Copertina:
L'intero gioco è tradotto in italiano.
FOTO:
La storia si dipana
tramite semplici ma funzionali tavole che si ispirano alla grafica
dei Comics statunitensi.
La città è grande e
graficamente il lavoro svolto soddisfa, le texture dei personaggi,
invece, lasciano a desiderare...
In alcuni punti
troviamo scenari scialbi e colorati in maniera uniforme. Siamo per
caso finiti in un gioco per NES?!
Un bravo skater fa
evoluzioni anche nelle famose pozze di catrame di L.A.!
Potevano mancare le
rampe in un campo apparentemente abbandonato? Nelle evoluzioni le
piccole texture degli skater danno il loro meglio!
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