ANTEPRIME NINTENDO GAME CUBE

GENERE: SPARATTUTTO 

CASA PROD.:

NINTENDO

DISTRIBUTORE: NINTENDO

N°GIOCATORI: 1/4

MOD. ONLINE: NO

COLLEGAMENTO GC/GBA: N.A.

VERSIONE PAL:

LINGUA VERSIONE PAL: ITA

VERSIONE TESTATA: DEMO

SOLO SU GC:

USCITA VERS. PAL:  META' DICEMBRE

USCITA VERS. USA: FINE NOVEMBRE 

USCITA VERS. JAP: N.A.

ASPETTATIVA:

5 STELLE SU 5!

Come non attendere con trepidante attesa l'uscita di Metroid Prime 2 Echoes, il gioco che si ripropone di far impallidire un capolavoro celebre come il prequel!?

Speriamo che tutto fili liscio e che Nintendo appiani i pochi difetti che avevano minato il primo, storico, Metroid Prime. Per il resto la demo ci ha pienamente convinti!

 

ANTEPRIMA DI: METROID PRIME 2: ECHOES

 

LA FEMME FATALE DEL NINTENDO STA PER TORNARE: GLI ALIENI, Là FUORI, SONO AVVISATI!

 

Che bello ritornare dalle vacanze e trovare, al nostro ritorno, uno splendido demo disk contenente finalmente qualcosa di giocabile di Metroid Prime 2: Echoes, la nuova avventura di Samus, la cacciatrice di taglie intergalattica!!

La stessa demo è stata consegnata alle riviste specializzate di mezzo mondo ed è raro che Nintendo pubblicizzi così un gioco "under costruction": qualcosa di veramente grosso deve dunque bollire in pentola...

Ora possiamo quindi dirvi qualche particolare in più riguardo ad uno dei giochi GC più attesi del prossimo Inverno.

Partiamo dalla trama che, almeno per ora, sembra rappresentare il punto più "debole" del gioco, in quanto meno interessante rispetto agli altri capitoli: Samus, difatti, per la prima volta nella sua onorata carriera, si trova catapultata in una nuova missione solo perché incuriosita da delle anomale emissioni provenienti da un lontano pianeta posto ai margini dell'universo. Apparentemente senza motivo, si ritrova dunque in mezzo ad un conflitto civile di proporzioni maestose. Pare infatti che anche su questo pianeta sia collassato un meteorite carico di Phazon, il mutogeno alieno in grado di "trasformare" ogni essere vivente e, dal giorno dell'impatto, come in Tallon IV (il mondo esplorato nel prequel) tutto non è più stato come prima. Solo metà del pianeta e dell'intera popolazione, sembra per ora aver risentito maggiormente dell'influsso del mutogeno, trasformandosi in creature mostruose e particolarmente aggressive, denominate Ing. Questa nuova razza, nata appunto dalle mutazioni genetiche dovute all'esposizione diretta al Phazon, sta ora avendo la meglio sugli originali abitanti del pianeta: i Luminon, un'antica e saggia popolazione autoctona poco avvezza al combattimento. Non potendosene star lì con le mani in mano e sapendo che dove c'é il Phazon ci sono anche i suoi nemici di sempre, i pirati spaziali, Samus decide così di aiutare i Luminon, la razza che sta soccombendo, addentrandosi sempre più nella metà del pianeta controllata dagli Ing.

 

A SPASSO NEL DARK WORLD!

Ma le novità non sono finite: il mondo in questione, infatti, non ospita solo due razze nettamente contrapposte, ma è diviso anche lui stesso in due parti: il Light ed il Dark World. Se nel primo non incontrerete particolari problemi e l'intero concept seguirà più o meno fedelmente quello del vecchio Metroid Prime, qualcosa di diverso accadrà nella parte oscura del pianeta, in cui l'atmosfera risulta essere particolarmente tossica ed inadatta alla sopravvivenza di Samus. La bella cacciatrice, dunque, sarà costretta ad utilizzare dei marchingegni inventati dai Luminon, sparsi un po' ovunque, ed in grado, una volta colpiti con il classico raggio, di generare per brevi periodi delle vere e proprie "bolle di luce" in cui riposare e ristorasi, prima di attivare e passare all'oasi successiva. L'esplorazione del Dark World, dunque, non sarà una passeggiata anche perché le zone più scure risultano essere particolarmente torbide e necessitano di un particolare visore (il "Dark Visor", appunto) per poter vedere qualcosa. Ma non solo, perché mentre zomperete allegramente da una bolla di luce all'altra, essenziali per la vostra sopravvivenza nel mondo oscuro, verrete di continuo attaccati dagli Ing. che non sono di certo stinchi di santo!

 

METROID SAFARI.

Nella partita fatta con il demo disk, abbiamo provato a scansionare con lo Scan Visor (il visore, direttamente dal prequel, che permette di ottenere delle informazioni sui nemici o su particolari oggetti) i vari nemici incontrati e con gran sorpresa abbiamo notato che tutti questi vengono chiamati "Ing." (ad esclusione di alcuni soldati bionici definiti "Trooper"). Tutti i nostri nemici, dunque, sembrano avere una matrice comune. La fauna del Dark World, oltre ad essere particolarmente sensibile alla luce ed al Light Beam (altro regalo dei Luminon...), è inoltre accomunata dall'interessante caratteristica di potersi scomporre in tanti piccoli e viscidi "Blob" viola per battere in ritirata e ricomporsi poi da un'altra parte, magari sul muro al quale state dando le spalle. Questa performance straordinaria ci ha lasciato di stucco durante il nostro primo attacco ad un Ing., ma subito dopo abbiamo capito che, mentre i nemici si scompongono, sono anche più  vulnerabili al nostro fuoco, perciò basta armarsi di pazienza e di buona mira per far fuori i tanti piccoli globuli prima che riescano a riamalgamarsi in un unico essere. 

 

FAR RIFORNIMENTO.

Altra interessante innovazione che ci ha colti impreparati è stato scoprire che i due potenziamenti del braccio-cannone di Samus hanno i colpi contati e non infiniti al pari del classico raggio giallo disponibile fin dall'inizio.

Al pari dei missili, infatti, il Light ed il Dark Beam richiederanno un costante rifornimento di munizioni per funzionare, costringendo così il giocatore a rompere tutte le casse metalliche (presenti peraltro in gran quantità, almeno nelle zone da noi visitate) che incontrerà per rifornirsi di continuo. Molto spesso, comunque, gli stessi nemici, una volta abbattuti, lasceranno cadere a terra dei globi di ricarica, utili al funzionamento delle due armi.

I raggi Dark e Light non serviranno però solo ad uccidere i nemici che incontrerete sul vostro cammino, ma anche a risolvere determinati puzzle disseminati in entrambe le facce del pianeta: assicuratevi, pertanto, di non rimanere mai a secco di colpi!

E' invece rimasta immutata dal prequel la possibilità di trasformarsi in Morfosfera, la leggendaria tecnica d'appallottolamento di Samus. Ancora una volta, la visuale si sposterà dalla prima alla terza persona (e meno male: sennò erano dolori di stomaco a rotolare a destra e a manca) e potrete così sgusciare agilmente tra le "gambe" dei nemici depositando nel contempo ordigni esplosivi. 

A grande richiesta, (?) dalle nebbie del passato fa inoltre capolino l'Aracnosfera, ovvero il diretto potenziamento dell'abilità sopra descritta che permette alla Morfosfera di rimanere incollata, premendo e tenendo premuto il dorsale R, a particolari rotaie, in modo da far superare a Samus persino i muri più alti.

 

MA COME TI VEDO BENE!

Sono da segnalarsi anche grandi novità nel campo dei visori, l'interfaccia interattiva della Bio-Suit attraverso la quale Samus "vede" il mondo. Oltre ai già conosciuti Combat e Scan Visor (il primo è l'interfaccia normale con la quale si affrontano i nemici più comuni, il secondo rivela i dettagli più importanti all'interno dell'area nella quale vi trovate), troviamo ora due aggiunte di tutto rispetto: il Dark e l'Echo Visor. Per quanto riguarda la funzione del Dark Visor, vi rimando a qualche riga sopra, in cui ho già ampiamente enunciato di che si tratta, mentre è importante soffermarsi sul visore Eco. Questo nuovo marchingegno, che probabilmente sostituirà in pianta stabile (almeno per tutta la durata di questa avventura), il visore a raggi-x, permette, tramite impercettibili vibrazioni che si propagano nello spazio, di individuare nemici invisibili o apparecchiature nascoste. Individuando le onde sonore, sarà infatti possibile risalire alla fonte. Imparerete ad amarlo, vedrete! Ma la domanda che mi preme fare alla Nintendo è questa: a quando il visore con i tergicristalli? Sulla superficie di Tallon IV pioveva a dirotto e il nostro parabrezza era sempre lercio...

 

PILLOLE.

Tra i nemici che abbiamo incontrato in questa breve demo, solo due ci hanno stupito per fattezze ed abilità. Si tratta di esemplari di Grenchler e di Large Ing., avversari non particolarmente coriacei ma comunque belli da vedere all'opera, mentre tentano di sferrarci attacchi mortali. I primi sono davvero esseri indiavolati e primordiali e ricordano, come modi di fare, quei granchi enormi che sbucavano dal sottosuolo in Metroid Prime 1. A dir la verità, questi assomigliano molto di più a dei mostruosi rinoceronti corazzati e popolano in gran quantità le prime sezioni del pianeta che esplorerete. Incredibilmente dettagliati e stupendamente animati, tenteranno di attaccarvi sferrando poderose cornate o mordendovi con le doppie file di denti acuminati. E' meglio non avvicinarsi troppo... I Larg Ing., invece, ricordano quelle fantascientifiche piovre che popolavano il mondo reale di Matrix. Formati da un nucleo centrale illuminato di rosso (l'occhio), tenteranno di attaccarvi con le loro schifosissime zampe, simili a tentacoli. Di questa creature esiste la versione minore, definita dallo Scan Visor come "Normal Ing.": in questo caso il combattimento sarà molto più facile.

Ah, e per concludere in bellezza, vi dico solo in fondo alla preview che, nelle nostre peregrinazioni, abbiamo anche incontrato (e scansionato) la tanto chiaccherata "Dark Samus", confermandone dunque l'esistenza. Una foto a lato ne dovrebbe documentare l'incontro. Non sappiamo né vogliamo rivelarvi ulteriori dettagli a riguardo, sappiate solo che qualcosa dev'essere andato storto durante i numerosi viaggi tra il Light ed il Dark World... 

 

GRAFICA ED ALTRO.

Tecnicamente parlando, Metroid Prime 2: Echoes segue fedelmente i passi fatti dal prequel. Dotato del medesimo motore grafico, sembra migliorarlo ulteriormente laddove è stato possibile, presentando nemici ancor più definiti e texture di livelli sopraffini. Ancora una volta le esplosioni e gli effetti speciali saranno all'ordine del giorno, senza però creare rallentamenti ed intoppi di vario genere. Esplosioni, flash e fiamme sorprenderanno ed abbaglieranno i nostri occhi, contornati da quella cura maniacale degna di Nintendo. Ancora una volta, infatti, avvicinandosi ad una fonte di luce molto potente, sarà possibile osservare gli occhi della nostra eroina riflessi sul visore, mentre è tutta da vedere e da vivere l'inquietante atmosfera che rende torbido il Dark World.

Personalmente spero che, rispetto al prequel, siano state migliorate le uniche due cose che mi avevano lasciato l'amaro in bocca in MP1: una migliore gestione degli effetti luce in tempo reale ed una realizzazione in grande stile dell'acqua, veramente deludente nel precedente. E' ancora clamorosamente assente invece la particellarizzazione delle texture (tecnica che permette di vedere danni diversi a seconda del materiale che li ha subiti.Es.: se si spara ad un albero ci si aspetta che questo si scheggi, mentre una lastra di metallo dovrebbe piegarsi e così via...): come nel prequel, infatti, sparando contro ad un muro il colpo rimane impresso per pochi secondi per poi scomparire...SIGH!

 

DIAMOCI BATTAGLIA!

Com'é ormai ben noto, invece, Metroid Prime 2: Echoes conterrà anche una nuova ed innovativa (almeno nella saga di Metroid) modalità multigiocatore che vedrà quattro giocatori indossare i metallici panni di altrettante Samus e sfidarsi in apposite arene, che via via aumenteranno progredendo con l'avventura principale e completando la collezione dello Scan Visor. 

Nella battaglia sarà possibile utilizzare tutti i tipi di armi e di visori incontrati nell'avventura vera e propria, anche se con le dovute differenze. L'Echo Visor, difatti, fungerà più che altro da scanner a raggi-x per vedere in quali corridoi si sono nascosti i nostri amici, mentre tramite lo Scan Visor sarà possibile iniettare agli altri un virus informatico che manometterà in poco tempo ogni funzione della Bio-Suit. Non c'é che dire: quest'anno, a Natale, la tombola lascerà il posto alla modalità multigiocatore di Metroid Prime 2: Echoes, ma occhio alle nonne: sono quelle che barano di più!

 

Si ringrazia per il demo disk: Umberto Lazzi.

 

A cura di Carlo Terzano.

 

 t Il demo disk che abbiamo provato ci ha finalmente permesso di testare il nuovo Metroid!

 

 

 

 t Ma conteneva anche un'utile "Metroidpedia": ovvero tutte le informazioni sulla saga più amata della Nintendo!

 

 

 

 t Un bel primo piano non guasta mai, dato che è raramente possibile vedere il bel visino di Samus!

 

 

 

 t L'intero gioco si basa sul continuo attraversamento dei portali che vi condurranno nel Light e nel Dark World.

 

 

 

 t Uno dei tanti nemici presenti. Notare l'ulteriore miglioramento dei dettagli rispetto al prequel...

 

 

 

 t Gli Ing. possiedono l'antipatica capacità di scindersi in globuli per poi ricomporsi a piacimento dove vogliono!

 

 

 

 t Eccola: è la tanto vociferata Dark Samus!!! Allora esiste davvero e noi l'abbiamo incontrata...

 

 

 

 t Ed infine godetevi una tranquilla schermata senza nemici, ma che lascia trasparire la stupenda grafica di cui MP2 gode.

 

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