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Real Statte Scudetto 2006_1: il "Tony Marzella pensiero"
 

Scudetto 2006 Sommario
Real Campione d'Italia 2006: Cronaca di un'altra straordinaria impresa
Il "Tony Marzella pensiero": Ovvero come far conciliare tenacia, sportività, lealtà
A colloquio con  con Tony Marzella
Il Real, una favola fuori tempo per lo sport moderno
L'Organigramma societario
Real Statte: storia di donne normali
Le foto delle protagoniste

Il "Tony Marzella pensiero"

Il carattere, nello stesso tempo sereno e forte, di Tony Marzella ha contribuito in modo determinante ai successi di tutti questi anni; come estensore di questo sito e conoscente di Tony, ho già avuto modo di parlare di lui in occasione della conquista dello scudetto 2005 (cliccare Qui  per ciò che si scrisse di lui in quella occasione), in questo momento mi limito a registrare le dichiarazioni rese da lui all'ottimo giornalista del Corriere del Giorno Gianni Martucci (salvo il primo capoverso, resa da Tony, come "dichiarazione spontanea" in una trasmissione di studio 100). Ebbene in queste "frasi al volo", c'è tutta la sua filosofia di vita, fatta di sani principi, di notevole intelligenza e di grande carica umana. Tutti i componenti del suo "staff", sono una grande famiglia.

«Sì, siamo una grande famiglia. Da sempre, la squadra è un blocco unico sia in campo che fuori da esso. Gestire una squadra non è mai stato facile, ma da noi i problemi sono davvero pochi». 

Questo il segreto del successo di questa squadra; non occorre aggiungere altro, non sarebbe nel SUO STILE.

Leonardo Del Giudice


Il "Tony Marzella pensiero"
«L’anno scorso il premio per lo scudetto è stato un paio di scarpe da jogging della migliore marca. Quest’anno mi spingerò di più: con le ragazze mi sono accordato per un viaggio. Senza borsoni e scarpe, ma per il solo piacere di vedere posti nuovi, senza pensare al calcetto».


«...Sì, siamo una grande famiglia. Da sempre - esordisce -. La squadra è un blocco unico sia in campo che fuori da esso. Gestire una squadra non è mai stato facile, ma da noi i problemi sono davvero pochi».

"Il muscolo più importante per un calciatore è il cuore". «È una frase che sentiamo nostra - afferma il tecnico che ama anche citare Vasco Rossi - perché è il nostro segreto: quando si gioca con il cuore, si vince sempre. Punto molto sull’aspetto psicologico: spesso si ribaltano le situazioni più difficili con la testa». E quando si perde, le sconfitte sono digerite più facilmente: «Siamo un gruppo che si è formato sulle sconfitte. Perché le sconfitte, come le vittorie, hanno sempre un senso. Non dimentichiamo che ne abbiamo tante e cocenti, fino a due anni fa, nelle fasi finali. Ma non ne abbiamo mai fatto un dramma. Ci siamo rimboccati le maniche per ripartire più convinti l’anno dopo».

"Dopo due scudetti ed una Supercoppa, continuare a vincere sarà più difficile". Il nostro segreto sarà  «Ripartire daccapo, con umiltà, come se dovessimo ancora vincere il primo scudetto. Il segreto del gruppo Real Statte è questo: un gruppo che non si monta la testa dopo le vittorie e non si demoralizza dopo le sconfitte. Perché alla fine il nostro è sempre un gioco, che affrontiamo con il puro spirito dilettantistico, per divertimento. Se poi otteniamo anche le vittorie, è il massimo». Perché alla fine il nostro è sempre un gioco, che affrontiamo con il puro spirito dilettantistico, per divertimento. Se poi otteniamo anche le vittorie, è il massimo». C’è invece chi gioca per vincere, perché ci sono decine di migliaia di persone che aspettano solo questo. Non è calcio a cinque femminile, è calcio maschile, uno sport che in Italia muove la passione di milioni di persone."

Gianni Martucci (Corriere del Giorno)


L'intervista colloquio con Tony Marzella
 

A colloquio con Tony Marzella

Taranto - Martedì, 30 maggio 2006

«L’anno scorso il premio per lo scudetto è stato un paio di scarpe da jogging della migliore marca. Quest’anno mi spingerò di più: con le ragazze mi sono accordato per un viaggio. Senza borsoni e scarpe, ma per il solo piacere di vedere posti nuovi, senza pensare al calcetto».
Così Tony Marzella, "deus ex machina" del Real Statte, il giorno dopo il bis tricolore della sua squadra. Basta questo per capire qual è il segreto della squadra più invidiata d’Italia nel calcio a cinque femminile. Qui non scorrono soldi, né quelli dei diritti tv, né quelli del "famigerato" rimborso spese, forma utilizzata per mascherare uno stipendio vero e proprio, in sport dilettantistici solo sulla carta.
Si fa tutto come in una grande famiglia: se si vince, pizza e birra, se si perde, una smorfia di disappunto e via con la prossima gara. Perché alla fine il calcio a cinque, come tanti gli altri, è solo uno sport. Ed allora vale la pena conoscere più a fondo la "Famiglia Real" dalle stesse parole di papà Tony, anzi, dal fratello maggiore Tony, 38 anni, odontoiatra di professione, allenatore di futsal per divertimento.
«Sì, siamo una grande famiglia. Da sempre - esordisce -. La squadra è un blocco unico sia in campo che fuori da esso. Gestire una squadra non è mai stato facile, ma da noi i problemi sono davvero pochi».

In tutte le gare delle fasi interregionale e nazionale, eccetto la finalissima, la squadra ha giocato in tenuta bianca con una scritta eloquente: "Eppure il muscolo più importante per un calciatore è il cuore".
«È una frase che sentiamo nostra - afferma il tecnico che ama anche citare Vasco Rossi - perché è il nostro segreto: quando si gioca con il cuore, si vince sempre. Punto molto sull’aspetto psicologico: spesso si ribaltano le situazioni più difficili con la testa».

" ...E quando si perde, le sconfitte sono digerite più facilmente: «Siamo un gruppo che si è formato sulle sconfitte. Perché le sconfitte, come le vittorie, hanno sempre un senso. Non dimentichiamo che ne abbiamo tante e cocenti, fino a due anni fa, nelle fasi finali. Ma non ne abbiamo mai fatto un dramma. Ci siamo rimboccati le maniche per ripartire più convinti l’anno dopo». Dopo due scudetti ed una Supercoppa, continuare a vincere sarà più difficile. "

Marzella ha già la ricetta per provarci:
 
«Ripartire daccapo, con umiltà, come se dovessimo ancora vincere il primo scudetto. Il segreto del gruppo Real Statte è questo: un gruppo che non si monta la testa dopo le vittorie e non si demoralizza dopo le sconfitte."
"..Perché alla fine il nostro è sempre un gioco, che affrontiamo con il puro spirito dilettantistico, per divertimento. Se poi otteniamo anche le vittorie, è il massimo». C’è invece chi gioca per vincere, perché ci sono decine di migliaia di persone che aspettano solo questo. Non è calcio a cinque femminile, è calcio maschile, uno sport che in Italia muove la passione di milioni di persone."


Gianni Martucci (Corriere del Giorno)

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Il successo nelle imprese è assicurato dalla padronanza di sé con cui si compiono
(Baltasar Gracián y
Morales)

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Aggiornata
19-07-2007
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