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al sig. Preside che sta sempre
attento a quello che Egli dice e che vota come a Lui fa
piacere; però non prende mai la parola.
Nel verbale del COLLEGIO DEI DOCENTI di cui si discute, al punto 6, si legge: " Il prof. PECORELLE chiede di intervenire al di fuori dell'Ordine del Giorno, ma il Presidente, richiamandosi alla difficoltà di gestire un collegio tanto ampio e complesso, gli toglie la parola e lo invita ad intervenire al termine dei lavori. Il prof. PECORELLE non si dimostra soddisfatto delle indicazioni del Presidente e, sedendosi, con aria di sfida, dichiara : <I docenti giudicheranno>. Ripeto: "...sedendosi, con aria di sfida, dichiara: <I docenti giudicheranno>". A questo
punto, facendo mie le parole di un'alta personalità
dello Stato, Ma Voi, egregi Colleghi, pensate davvero che uno che sappia assumere con naturalezza, con professionalità, sedendosi, un'aria di sfida, possa poi limitarsi a dichiarare? Ed a dichiarare che cosa? "I docenti giudicheranno" ! Ma vogliamo far ridere? Tutto ciò non è realistico! Ve lo dice uno che ogni giorno, davanti allo specchio, fa innumerevoli e difficili prove per imparare ad assumere, sedendosi, le più diverse arie di sfida; dai tipi più semplici (minacciosa aria di sfida, arrogante aria o sinistra aria) ai tipi più difficili (aria aperta di sfida, aria viziata o aria fritta)! Una persona che
ha una tale professionalità non si limita a dichiarare; Ad esempio urla: " Non la passerà liscia! Gliela farò pagare cara! ". Altro che dichiarare, con voce fioca, " I docenti giudicheranno ". Secondo me,
in questo modo mi si vuol demolire. Forse contro di me c'è una congiura, un complotto ordito da forze occulte; probabilmente da mafia, Gladio, P2 e schegge impazzite dei servizi segreti. Mia suocera
pensa che ci sia anche lo zampino della CIA e del KGB.
(27/10/1994 - F.F.) |