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Il prof. LEONE va in pensione

Alla fine dell'anno scolastico 1996/1997 il prof. LEONE, docente di Estimo, è andato in pensione.
Durante il rinfresco offerto ai colleghi dell'Istituto il decano degli insegnanti gli rivolse le seguenti parole:



E così, tra pochi giorni, dopo i colleghi INNOCENTI, NUNZIATA e SANTIANGELI, un altro “ estimatore” ci lascerà per godersi la meritata (?) pensione : MAURO LEONE.

Noi, quelli che rimaniamo qui, ci sentiamo come i genitori dello sposo:
- CONTENTI, poichè il figlio sta per coronare il suo sogno d’amore;
- TRISTI, poichè il figlio lascerà la casa e quindi non potranno più proteggerlo dalle insidie del mondo.

Caro LEONE, da noi tutti sarai ricordato per la riservatezza, per la disponibilità ad ascoltare gli altri, per il senso della misura e del dovere.

Ed sarai ricordato con maggior stima, simpatia e gratitudine dal giovane collega che, nel prossimo anno scolastico, prenderà il Tuo posto.

Io, da parte mia, Ti ricorderò per il Tuo modo bonario di guardarmi dall’alto (Tu) verso il basso (io); e Ti ricorderò per lo scatto fulmineo col quale raggiungi la più vicina finestra al trillo del telefonino.

In questo momento vedo alternarsi sul Tuo volto lampi di gioia e veli di mestizia:
- LAMPI DI GIOIA, poichè finalmente potrai dedicarTi a tempo pieno alla Tua missione di ambientalista;
- VELI DI MESTIZIA, poichè Ti assale l’atroce dubbio che lo Stato possa non avere sempre le disponibilità finanziarie per farTi recapitare puntualmente l’assegno mensile.

Sta’ tranquillo, caro LEONE; va’ tranquillo, ci siamo qua noi.

Per assicurare (con le trattenute che ci verranno fatte) alle casse dello Stato i soldi per il Tuo assegno mensile, tutti noi abbiamo deciso di partecipare a tutti gli scioperi, anche a quelli che verranno proclamati dal più sconosciuto dei sindacati della Scuola.

E faremo anche scioperi di solidarietà; persino coi tangentisti, coi medici delle false analisi, con gli allevatori della “mucca pazza”, ecc..

“ Va bene “ replichi, dubbioso, Tu.“ Ma se con l’avvento della prossima felice semipresidenziale Repubblica non venissero più proclamati scioperi ? “

Nessuna paura, caro LEONE; abbiamo pensato anche a questo.
In questa eventualità gli R.S.U.isti andranno in processione dal CAPO d’Istituto per pregarLo di trovare nella normativa un cavillo, oppure di trovare un codicillo di decreto Regio o Asburgico o del Sacro Romano Impero, grazie al quale sia possibile farci le tanto desiderate e bramate trattenute.

Ed il CAPO (che è sempre dalla nostra parte), benignamente e con gioia, anche questa volta (ne siamo sicuri) farà del Suo meglio per accontentarci.

Ed allora, caro LEONE, va’ tranquillo, godiTi la vita, poiché qui rimaniamo noi a vegliare, come Angeli Custodi, sulla Tua pensione.


(12/06/1997 - F.F.)