MARIAEVITAE

 

 

 

 

CHI E' MARIA

PROGETTO ARTISTICO MARIANO

A MARIA ALLA VITA

 

 

 

 

 

Presentazione

 

In questo capitolo partendo dai testi sacri dei vangeli è descritta la vita di Maria e la sua persona in relazione alla Trinità. Si parla anche dell'importanza relativa alla devozione mariana della medaglia miracolosa. Riveste poi particolare significato  la consacrazione al cuore immacolato della Madre di Dio voluta dalla Madonna stessa a Fatima.

 

 

Indice

La Trinità e Maria Madre della Misericordia

La Medaglia miracolosa

Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La trinità e Maria Madre della Misericordia

 

 

 

E' Maria la Figlia, la Madre, la Sposa dell'Onnipotente.

 

 

1.1.1) FIGLIA DEL PADRE

La nostra umana piccolezza, il nostro essere uomini fanno tendere naturalmente ad un’entità più grande di noi, creatrice di tutte le cose, a Dio. Secondo la rivelazione cristiana questo Dio è uno in tre persone: il Padre che dall'Eternità ci ha pensato, dall'Eternità ha generato suo Figlio nello Spirito d'Amore.
L'onnipotente buon Signore, prima che l'uomo cadesse nel peccato pensò subito a suo Figlio Gesù quale mezzo per annullare tale colpa e a colei che lo avrebbe dovuto generare nel tempo, perché, attraverso la piena cooperazione di lei, il tempo stesso fosse redento. La Vergine Maria fu allora creata, figlia immacolata del Padre, nel pensiero eterno di Dio, nel cuore stesso della Trinità Santissima, perché il Padre la potesse offrire quale madre del Figlio suo, così che, il sacrificio redentivo del Figlio fosse da lei pienamente abbracciato.

<<Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività,
prima d'ogni opera, fin d'allora.
Dall'eternità sono stata costituita,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
Quando non esistevano gli abissi, io fui generata;
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua;
prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io sono stata generata.
Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi,
ne le prime zolle del mondo;
quando egli fissava i cieli, io ero là;
quando tracciava un cerchio sull'abisso;
quando stabiliva al mare i suoi limiti,
sicchè le acque non ne oltrepassassero la spiaggia;
quando disponeva le fondamenta della terra,
allora io ero con lui come architetto
ed ero la sua delizia ogni giorno,
dilettandomi davanti a lui in ogni istante;
dilettandomi sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo. (Bibbia: Proverbi 8,22 - 31)>>

1.1.2) MADRE DI GESU’

Gesù nacque da Maria Vergine, suo tabernacolo, in cielo come in terra.
Veramente Gesù glorificò la propria maestà dipendendo da quest'amabile Vergine, nella concezione, nella nascita, nella presentazione al tempio, nella vita nascosta di trent'anni, anzi, nella sua stessa morte e Gesù permise lei fosse realmente presente presso la croce desiderando abbracciasse in tutto la sua missione: al pari del Padre offrisse suo figlio come Abramo fece con Isacco. Ai piedi della croce Gesù consacrò Maria madre dell'umanità avendo lei completamente sostenuto la sua missione.

<<Ai piedi della croce di Gesù
c’era Maria, sua Madre.
C’era Maria di Cleofa,
c’era Maria Maddalena.
Gesù, vedendo sua Madre
accanto a Giovanni,
Le parlò: «DONNA,
ecco tuo Figlio!
Poi guardando il discepolo,
aggiunse: «ECCO TUA MADRE!»

Gesù Allora, reclinò il capo e morì
ansimando tra le labbra le ultime parole:
<<Ho sete... Tutto è compiuto>>.
Poi dal suo cuore trafitto
scaturirono sangue ed acqua
come sorgente d'eterna misericordia
per tutti noi.

O Maria
da quel giorno in poi
siamo figli tuoi!
Tu ci doni il tuo amore profondo.
Dolce e pia,
vivi in mezzo a noi,
non deludi mai!
sei la madre più’ grande del mondo

Maria partecipando alla passione e morte di Gesù vide anche sorgere la luce della sua risurrezione, la luce dell'eterna sua misericordia. E' Maria a proclamare eternamente, infatti, il suo sì a Lui, con un amore che non si spegne ma vive per sempre per cooperare alla salvezza d'ogni uomo.

Il Padre , che ti ha scelta dall’eternità, offrì attraverso il tu sì Gesù al mondo.

O Maria tutta la tua vita è fissa in Dio in uno sguardo eterno.


<<Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l'amore,
tenace come gli inferi è la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!
Le grandi acque non possono spegnere l'amore
nè i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell'amore, non ne avrebbe che dispregio. (Bibbia: Cantico dei Cantici 8,6 - 7)>>


1.1.3) SPOSA DELLO SPIRITO

Quando arrivò la pienezza del tempo il Signore Iddio inviò l'Arcangelo Gabriele a Maria chiedendole di divenire la madre del Messia annunciato dai secoli. Attraverso il suo Sì lo Spirito Paraclito soffiò su di lei e su di lei stese la sua ombra la potenza dell'altissimo, sussurrandole nel cuore parole dolcissime, parole d'amore.

<<Tutta bella tu sei, amica mia,
in te nessuna macchia.
Vieni con me dal Libano, o sposa,
con me dal Libano vieni!
Osserva dalla cima dell'Amana,
dalla cima del Senìr e dell'Eremon,
dalle tane dei leoni, dai monti dei leopardi.
Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia sposa, tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!
Quanto sono soavi le tue carezze,
sorella mia sposa,
quanto più deliziose del vino le tue carezze.
L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi.
Le tue labbra stillano miele Vergine, o sposa,
c'è miele e latte sotto la tua lingua
e il profumo delle tue vesti è come il profumo del libano.
Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa,
giardino chiuso fontana sigillata.
I tuoi germogli sono un giardino di melagrane,
con i frutti più squsiti,
alberi di cipro con nardo,
nardo e zafferano, cannella e cinnamomo
con ogni specie di alberi da incenso;
mirra e aloe
con tutti i migliori aromi. (Bibbia: Cantico dei cantici 4,7)>>

Attraverso quel fiat Maria diventò il tabernacolo, la fontana sigillata dello Spirito, dove, come disse il Santo di Montfort: <<egli solo può entrare e non è lecito ad alcuna creatura, benché purissima, di entrarvi senza uno speciale privilegio>>. Nella fecondità di quell'unione, prosegue il Santo di Montfort: << Dio Spirito Santo volle formare degli eletti in lei e per mezzo di lei; dicendole: "Poni mia prediletta e mia sposa le radici delle tue virtù nei miei eletti perché crescano fino alla pienezza">>. Lo Spirito scoprendoci, infatti, fra le braccia materne di Maria non può resistere alla voce della sua Sposa che lo chiama e lo attira amorevolmente a sè. Maria desidera, infatti, formare quei tratti del volto di suo figlio in tutti i figli che Gesù dalla croce le dona. I suoi veri figli la amano, la dicono beata, ne intessono le lodi. Lei invece si fa << "terribile come schiere a vessilli spiegati" di fronte al diavolo e ai suoi seguaci>>.

<<L'hanno vista le giovani e l'hanno detta beata,
le regine e le altre spose ne hanno intessuto le lodi.
Chi è costei che sorge come l'aurora,
bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come schiere a vessilli spiegati?
Nel giardino dei noci io sono sceso,
per vedere il verdeggiare della valle,
per vedere se la vite metteva i germogli,
se fiorivano i melograni. (Bibbia: Cantico dei cantici 6,9)>>

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Medaglia Miracolosa

 

 

1.2.1) RACCONTA LA SANTA

"Ella (la Madonna) aveva gli occhi rivolti al Cielo e il Suo volto diventò risplendente, mentre presentava il globo a nostro Signore. Tutto ad un tratto le Sue dita si ricoprirono d'anelli, ornati di pietre preziose, le une più belle delle altre, le une più grosse e le altre più piccole, le quali gettavano dei raggi gli uni più belli degli altri: questi raggi partivano dalle pietre preziose; le più grosse gettavano raggi più grandi e le più piccole raggi meno grandi, sicché tutta se ne riempiva la parte inferiore, e io non vedevo più i Suoi piedi...Io qui non so ridire ciò che provai e ciò che vidi, la bellezza e lo splendore di tali raggi così sfolgoranti... e la Vergine santissima aggiunse: "Sono il simbolo delle grazie che io spargo sulle persone che Me le domandano", facendomi comprendere quanto è dolce pregare la Santissima Vergine e quanto ella è generosa con le persone che la pregano; quante grazie ella accorda alle persone che gliele cercano e quale gioia Ella prova nel concederle. In quel momento io ero e non ero... non so... io godevo. Ed ecco formarsi intorno alla Santissima Vergine un quadro alquanto ovale, sul quale in alto, a modo di semicerchio, dalla mano destra alla sinistra di Maria, si leggevano queste parole scritte a lettere d'oro: "O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi". Allora si fece sentire una voce che mi disse: "Fate coniare una medaglia su questo modello. Tutte le persone che la porteranno, riceveranno grandi grazie, specialmente portandola al collo; le grazie saranno abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia". All'istante mi parve che il quadro si voltasse, ed io vidi il rovescio della Medaglia. Vi era la lettera "M" (iniziale del nome di Maria) sormontata da una croce senza crocefisso che aveva come base la lettera "I" (iniziale del nome Jesus, Gesù). Più sotto vi erano due cuori, uno circondato di spine (quello di Gesù), l'altro trapassato da una spada (quello di Maria). Dodici stelle infine circondavano il tutto. Poi tutto disparve, come qualcosa che si spegne ed, io sono rimasta ripiena non so di che, di buoni sentimenti, di gioia, di consolazione"


1.2.3) SINTESI DELLA STORIA DELLA MEDAGLIA

La medaglia deve la sua origine alle apparizioni della cappella della Rue du Bac di Parigi. Il 27 Novembre 1830, di Sabato la Vergine apparve a Santa Caterina Labourè, Figlia della carità e le affidò la missione di coniare una medaglia sul modello da Lei stessa presentato. Sebbene potremmo affermare che Maria volle tale medaglia per sé, certamente sappiamo che, nel suo cuore, stava senz'altro pensando a noi. Per tale devozione il 27 Novembre anniversario delle apparizioni, è un giorno particolarmente importante. Il significato di questo giorno, che precede di poco quello dell'immacolata concezione (8 Dicembre), lo possiamo trovare indicato nella medaglia stessa, dove si legge: "O Maria concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a voi". Nel 1854 dal momento in cui questa devozione mariana stava posando profondamente le sue fondamenta in tutto il mondo e suscitava un gran numero di conversioni, papa Pio IX poneva il dogma dell'immacolata concezione.


1.2.2) CONCLUSIONI DELLA CHIESA

L'arcivescovo di Parigi, Mons. Quelen, intorno all’anno 1830 costituì un'inchiesta ufficiale sull'origine e sulle grazie associate a questa medaglia. Ecco la conclusione: <<La straordinaria rapidità con cui la Medaglia si è propagata, il numero prodigioso di medaglie coniate e distribuite, i sorprendenti benefici e le singolari grazie ottenute dalla fiducia dei fedeli, sono altrettanti segni con i quali il Cielo ha voluto confermare la realtà delle apparizioni>>. A Roma nel 1846, in seguito alla prodigiosa conversione d'Alfonso Ratisbonne per opera della Madonna della Medaglia, Papa Gregorio XVI approvò le conclusioni dell'arcivescovo di Parigi.


1.2.4) ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA MEDAGLIA

Desidero rilevare che i raggi rappresentati su questa medaglia hanno un profondo significato, essi si diffondono verso il mondo dalle pietre preziose che ricoprono le dita di Maria.
E' importante sapere che quando la Madonna apparì a Lourdes, Santa Bernadetta disse: << La Signora della grotta mi è apparsa com'è rappresentata sulla medaglia >>. Ora è possibile immaginare che anche Santa Bernadetta, possa allo stesso modo aver compreso l'importanza di quei raggi radiosi ritratti nella medaglia, tali raggi devono simboleggiare la grazia di Dio donata al mondo. Possiamo perciò assicurare che come Lourdes è una continua sorgente di Grazia, così questa medaglia è un segno potente della costante bontà di Maria per i peccatori, gli infelici e tutti i Suoi figli. Vorrei suggerire che è importante per noi approfondire il significato della medaglia e di tali raggi, perché in essi noi possiamo scoprire l'amore della mamma di Gesù per noi, un amore che Maria ha piacere donarci come espressione pura di quella relazione che Lei desidera instaurare con noi. E’ certo il caso di sostenere che lei ci ama con la stessa intensità con cui ama Suo figlio Gesù condividendone profondamente la vita e le scelte. Tutto questo ci può aiutare a comprendere l'importanza di questa medaglia e della devozione a Maria; quanto dolce e delicato sia il suo Cuore che veramente palpita d'Amore, che Ama e fu concepito senza peccato. Finalmente desidero portare l'attenzione sulle immagini di Maria e Gesù. Possiamo osservare come quei due cuori siano così vicini: quale unità vi è fra la lettera "M (aria) " e la croce; quest'ultima sembra attraversare al centro la emme, dividendola in due parti, come una spada che la attraversa separandola, squarciando in due il suo cuore. Tutto questo ci fa tornare alla mente la profezia del profeta Simeone nel tempio. Queste cose che si possono osservare sulla medaglia, ci fanno pensare a quanto Gesù ami Sua Madre e quanto essi siano uniti. Veramente Gesù nacque da un cuore pieno della grazia di Dio, pieno della Sua grazia, nel quale si può proprio dire, era accolto nella sua casa.


1.2.5) TESTIMONIANZE

San Massimiliano Kolbe: Con fede San Massimiliano adoperò la medaglia come principale mezzo di apostolato. Con la medaglia ottenne dalla Madonna innumerevole grazie. Diceva: <<l'immacolata veglia con particolare sollecitudine su coloro che la amano. Confida illimitatamente in Lei>> ed ancora: <<non c'è grazia che non sia proprietà dell'immacolata, data a Lei perché la distribuisca liberamente>>.

Madre Teresa di Calcutta: (come pubblicato da Roswitha Kornprobst nel libro: Preghiamo con Madre Teresa, Edizioni Paoline) ecco le parole di madre Teresa riferendosi a questa medaglia: <<Una copia di poveri venne una volta da noi e disse: "Siamo sposati da sedici anni ma non abbiamo figli. Desideriamo tanto un figlio. Non potete pregare per noi o fare qualcosa?". Diedi loro una medaglia della Madonna. Entrambi erano indù, è per questo che diedi loro la medaglia e dissi: "Spesso, durante la giornata, ripetete: Maria, madre di Dio, donaci un figlio". Ed essi pregarono e pregarono. In effetti pregarono molto spesso, Dio solo sa quanto. Dopo due o tre mesi il marito venne da me e disse: "Madre, mia moglie aspetta un figlio". Vedete. Dovete avere una gran fiducia nella Madonna. Ella non vuole che qualcosa accada alle famiglie, perché vi ama, perché Gesù, Suo Figlio, vi ama teneramente. Pregatela sempre perché sia vostra Madre.>>


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria

 

 

1.3.1) INTRODUZIONE

Quando verrà quel tempo nel quale le anime respireranno Maria come i corpi respirano l'aria? In quel tempo avverranno cose mirabili su questa misera terra perché lo Spirito Santo vi troverà la sua cara sposa come riprodotta nelle anime, e quindi scenderà su di loro con l'abbondanza e la pienezza dei suoi beni - in particolar modo del dono della sapienza - per operarvi meraviglie di grazia... "dal punto 217 del Trattato del Santo di Montfort"


1.3.2) PAPA GIOVANNI PAOLO II

Papa Giovanni Paolo II, evidenzia spesso l'importanza di una propria consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Infatti, egli vede questo come il mezzo più efficace per ottenere il dono della divina Misericordia su ognuno di noi, sulla Chiesa e su tutta l'umanità (Dives in Misericordia, 15).
Osserviamo ed imitiamo il suo santo fervore e la sua intima gioia, quando, con costanza, ripete la sua personale consacrazione a Maria. Leggiamo con molta attenzione quanto egli stesso disse a Fatima il 13 maggio 1982 primo anniversario dell’attentato che ha subito e 65° anniversario della prima apparizione a Cova da Iria:

"...Oh, quanto profondamente sentiamo il bisogno di consacrazione per l'umanità e per il mondo: per il mondo contemporaneo!
...Oh, quanto ci fa male, quindi, tutto ciò che nella Chiesa, e in ciascuno di noi, si oppone alla santità ed alla consacrazione !
...Siano benedette tutte quelle anime che obbediscono alla chiamata dell'eterno Amore.
Siano benedetti coloro che, giorno dopo giorno, con inesausta generosità, accolgono il tuo invito, o Madre, a fare quello che dice il tuo Gesù, e danno alla Chiesa ed al mondo una serena testimonianza di vita ispirata al Vangelo"

1.3.3) I PAPI E LA CONSACRAZIONE

La Madonna apparendo a Fatima nel 1917 così si espresse: "Gesù vuole stabilire nel mondo la devozione al mio cuore immacolato". Il 31 Ottobre 1942, Papa Pio XII consacrò il mondo al cuore Immacolato di Maria:

" A voi, al vostro cuore Immacolato, noi, in quest'ora tragica della storia umana, affidiamo, rimettiamo, consacriamo non solo la santa chiesa... ma anche tutto il mondo straziato da feroci discordie..."

Paolo VI nuovo successore di Pietro, sentendo forte l’invito di Maria, avanzò sulla scia dei Papi che lo precedettero e il 21 novembre 1964, durante i lavori del Concilio Vaticano II, ricordò a tutti e rinnovò la “Consacrazione a Maria come atto di affidamento alla celeste Madre di tutta l’umana famiglia”. Pellegrino a Fatima il 13 maggio 1967, nel 50° anniversario delle apparizioni, Paolo VI invitò ”…tutti i figli della Chiesa a rinnovare personalmente la propria Consacrazione al Cuore Immacolato della Madre della Chiesa e di vivere questo nobilissimo atto di culto con una vita più conforme alla Volontà Divina, in uno spirito di filiale servizio e di devota imitazione della loro Celeste Regina”. A Paolo VI successe Giovanni Paolo I che, in soli 33 giorni di pontificato, riuscì a trasmettere a tutti il sorriso e l’amore di Cristo. Fu un Papa che, come ricorda bene la terra veneta, amava la Madonna con la semplicità, la purezza e l’abbandono di un vero figlio e che insegnò al mondo non solo come la Consacrazione deve essere enunciata, ma come deve essere realmente vissuta quotidianamente. Ultimo, ma solo in ordine cronologico, tra i grandi sostenitori della Consacrazione a Maria, è il nostro attuale Santo Padre Giovanni Paolo II che come abbiamo accennato ha fatto della Consacrazione uno dei punti costanti e qualificati del suo Pontificato. Sia con i fatti che con le parole egli ha realizzato il motto del suo stemma Pontificale “Totus Tuus” (Tutto Tuo) ispirato alla dottrina spirituale del Santo di Montfort che per primo ha enunciato con molta semplicità le basi dottrinali della consacrazione. L’otto dicembre 1983, festa dell’Immacolata, il Santo Padre inviò una lettera riservata a tutti i Vescovi del mondo, invitandoli a prepararsi a celebrare con lui, tutti insieme, la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria il seguente 25 marzo 1984, festa dell’annunciazione. Il desiderio del Santo Padre era che i Vescovi consacrassero in quel giorno la diocesi, i Parroci, la parrocchia, i parrocchiani la propria famiglia e ogni singolo fedele consacrasse se stesso. Purtroppo, le cose non andarono in questo modo: non tutti i Vescovi si unirono al Papa e non tutti i Sacerdoti si unirono ai relativi pochi Vescovi consenzienti; di conseguenza la maggior parte dei fedeli non venne neppure a conoscenza della grandiosità dell’atto e quindi non capì l’enorme importanza di quanto si stava facendo. La Consacrazione in sé, però, come Affidamento a Maria, fu ugualmente valida, perché il Signore guarda il desiderio dell’uomo e non se riesce o meno ad attuarlo.


1.3.4) COSA SI INTENDE PER CONSACRAZIONE

E' Maria stessa dunque che ci chiede di affidarci a lei. Maria madre e regina del Cielo e della terra, dal trono in cui siede osserva il mondo denso di pericoli e insicurezze, per questo desidera stringere i propri figli fra le sue braccia materne per avvicinarli a lei. Dinanzi al senso di smarrimento e confusione in cui versa il mondo troveremo sicuro rifugio nel tempio del suo cuore immacolato, come nell'arca al tempo di Noè, così che il nostro cuore potrà palpiterà con il suo in un incessante atto d'amore verso il Signore. Il suo cuore è, infatti, una fornace di purissimo fuoco: tutto brucia, tutto consuma, tutto trasforma, in esso saremo come "germogli" che crescono in un terreno immacolato e fertile; battito dopo battito ci sarà donato il suo stesso spirito e la sua stessa capacità d'amare.

Rinunciando volontariamente, per amore ai nostri interessi, alle nostre volontà, Maria ci prenderà per mano e come madre piena di tenerezza, scoprendoci liberi da ogni ricchezza e attaccamento, potrà rivestirci della sua veste immacolata, del suo splendore, di tutte le sue virtù introducendoci nell'intimo del cuore di Gesù suo figlio. Chi le è fedele si lascia portare da lei con la fiducia di un piccolo figlio, camminando nella povertà e nell'umiltà, senza guardare ad alcuna creatura e senza attendere umane approvazioni, lasciandosi penetrare dal suo dolce sorriso che ci conduce ad amare ogni nostro fratello come sul legno della croce fece Gesù.

Il cuore immacolato della mamma del cielo è la strada luminosa che ci conduce al gioioso incontro con Gesù, è il luogo più prossimo a Lui, la via più sicura per giungere alla sua onnipotenza, la stessa che Gesù ha seguito per divenire uomo e venire a noi. Ecco perché è importante affidarci totalmente al suo cuore immacolato, a lei consacrarci così che la nostra umanità possa rivestirsi di bellezza divina.

ATTO DI CONSACRAZIONE

O Dolce Vergine Maria
A tè la vita affidiamo così sia.

Sia nel mondo il tuo sorriso,
gioia e corona del paradiso.

Nasca tuo figlio Gesù, la vera vita,
aperta ha lui nel cuore una ferita.

Scende il suo amore sul tuo capo,
madre, Gesù ti ha incoronato

O Maria in tè è il seme della vita
dono del Padre che con te è fiorita

Sì Maria a te ci consacriamo,
è con tutto il cuore che t’amiamo.

Oh Madre della Vita
Madre di Gesù