LA LENTE
posted by Zecchetto Stefano

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 L'ICM SOFFRE MA VINCE  ( NEW TEAM - ICM 1- 3)

Siamo alla terz’ultima di campionato ( recupero escluso) e l’ICM ha l’obbligo di vincere in trasferta contro la New Team di Holly & Co., i quali già all’andata avevano visto il loro portiere raccogliere la palla nella loro porta per ben 4 volte. Il calcio d’inizio è previsto per un’ orario improponibile le 14, cosa che ai nostri infastidisce non poco, visto che a quell’ora si è soliti prendere l’ammazzacaffè.

Squadra che vince non si cambia, e i 7 di partenza sono la formazione titolare che ha gloriosamente battuto l’Ardor la settimana prima.  Zen confermatissimo tra i pali, Gian ultimo, coppia di centrali della ditta “ Q& Q” ( qualità e quantità) formata da Gigio e Signo; sulle fasce Zek a destra e Gianvi a sinistra. Edo punta.

Un fastidioso sole accompagna l’inizio del match, il campo si presenta come un pezzetto di terra brulla e arida, ci fosse anche qualche palma sembrerebbe di stare in pieno deserto. Ma veniamo alla partita. Reduci forse da una settimana di bagordi,  la squadra parte un po’ contratta, con un’isolita “fregola” nel dar via palla e non cercando di giocarla come sa. Tra i peggiori è da segnalare certamente Zek, che non ne combina una giusta, scambiando spesso il suo avversario per un miraggio. Così sono gli ospiti a passare, con una girata e tiro a fil di palo del  loro attaccante. Zen incolpevole.Nel frattempo la New Team perde un giocatore su giusta espulsione per fallo da ultimo uomo su Edo.

Si riprende e anche se non c’è molta lucidità, L’ICM si mangia tonnellate di palle gol e solo una respinta corta del portiere su un tiro di Edo vede l’arrivo da gran rapace di Signo che riporta il risultato in parità. Il primo tempo si conclude qui.

Il secondo tempo vede l’ingresso di Fabio al posto di Zek, e la partita inizia a cambiare, si gioca un po’ meglio la palla e il risultato viene corretto in un 1-2 grazie ad un preciso tiro di Gianvi. Lo stesso incrementa ancora di più il risultato con un tiro dal limite che, complice una deviazione, porta il risultato sul 1-3.

Inizia il valzer dei cambi, Gigio lascia il posto a Benni, Gianvi a Au, Signo a Cop e ultimo Edo a Frontini. Cambiano gli uomini, ma la partita ha già detto tutto, il fischio finale decreta la 12 vittoria di questa squadra, il consolidamento al secondo posto e la convinzione che tutto è ancora aperto.

Il prossimo incontro vedrà l’ICM  con la prima in classifica, ci vorrà Testa e Cuore…Forza Inter, sempre    

 


LA CORAZZATA NON DELUDE...   ( ICM – ASD ARDOR GALLARATE 8 - 4)

Giornata primaverile a Locate Varesino, si prospettava il tutto esaurito al S.Luigi e così è stato. Partita importantissima in quanto entrambe le formazioni si giocavano la vetta della classifica, in più i Nostri volevano vendicarsi per la sconfitta accusata all’andata. Durante la settimana Mister Edo ha insistito con la preparazione di schemi difensivi per cercare di migliorare la fase che più spesso ha messo in crisi la Beneamata. Ma andiamo con ordine.

H 15, l’ICM scende in campo con la formazione ufficiale che vede Zen tra i pali, Gian ultimo, sulle fasce Zek e Gianvi, in mezzo al campo Gigio e Signo, Edo unica punta. Anche la panchina ritorna di qualità e quantità, l’infermeria sta finalmente restituendoci giocatori motivatissimi e pronti a subentrare durante la sfida per lasciare il segno.

La concentrazione dell’ ICM è massima, ognuno sa quello che deve fare, tanto che Zen ha davvero poco da parare, più che altro tiri da lontano. Il lavoro di annichilimento è ottimo, e quando si è ben coperti dietro, si può fare molto male sfruttando il contropiede. Così è: Edo scalda subito le mani al loro portiere, tra l’altro bravissimo, ma è con Gianvi che si passa, con un colpo .. ehm.. di prestigio. Il raddoppio avviene poco dopo; rigore netto per una parata del difensore su un tiro di Edo. Gianvi s’incarica di tirare e, con un tiro non proprio preciso, segna il 2-0. Il 3-0 si concretizza con una potente incornata di Zek che brucia due avversari su rimessa di Gianvi. Edo sigla il 4-0 su respinta corta del portiere.

Siamo davvero forti.

La seconda frazione di gioco vede la risposta orgogliosa della formazione ospite che inizia a spingere in maniera più convinta. Ma l’ ICM c’è e anche se qualche svarione porta a 2 gol avversari, davanti fa sfracelli, con altri 2 gol di Edo e di Gigio, che finalizza una fantastica azione partita dalla propria trequarti di campo con soli quattro passaggi. Che spettacolo..

Ganvi e Signo lasciano il posto per Au e Benny,  e le forze fresche si mettono subito al servizio della squadra, il primo tenendo la fascia ( mettendoci un po’ a scaldarsi per la verità) e il secondo a fare la diga ( “the Wall” non a caso) davanti a Gian. C’è ancora però un momento di sbandamento, nel quale l’Ardor riesce a fare altri 2 gol. Il finale è tutto di marca nerazzurra, nel quale il portiere avversario tiene letteralmente in piedi la “baracca” volando tra i pali. Quando già si pensa a fare la doccia ecco Au, che sigla l’ottavo gol con un delizioso pallonetto che sembra dire: “e ora tutti a casa”.. L’Interclub c’è, avanti il prossimo…

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ADESSO BASTA!! COSI ERA STATO DETTO, INVECE…   ( ICM – SP CISLAGO 5-6)

 Dopo la pausa dovuta ai fatti di Catania, la Benamata dove riscattarsi dalla sconfitta rimediata l’ultima volta, l’occasione per farlo era questa partita, contro lo Sporting Cislago, una squadra mediocre, già battuta facilmente durante la sfida del girone d’andata, senza alcuna pretesa di classifica .

L’ ICM è ancora in stato d’emergenza, tanto che al Parlamento hanno costituito una Commissione per cercare di risolvere il problema, ma con i tempi che occorrono, meglio rimboccarsi le maniche, e come gli operai bergamaschi  che hanno montato i tornelli a S.Siro, Mr Edo mette in campo questa formazione: Zen trai pali, Edo ultimo, Gianvi e Signo in mezzo, Au e Cest sulle fasce, Cop unica punta. Partita noiosissima, il Don fa suonare le campane in anticipo svegliare il pubblico, il problema si pone però quando i fedeli ( vecchi) bussano al portone della Chiesa sicuri di qualche funzione… L’arbitro fa capire subito che siamo al CSI, pensa ai suoi problemi coniugali e spesso si disinteressa delle azioni, pensando ad altro. In questa bolgia di “emozioni” è proprio l’ICM che si porta in vantaggio con una bella punizione di Edo, ma poi viene raggiunta e sorpassata dallo Sporting. Prima della fine del primo tempo Cest riporta il risultato in parità.

La ripresa purtroppo recita un copione già visto, oramai siamo alla 3 puntata e l’audience tocca minimi storici,  sarebbe opportuno un cambio di palinsesto. Infatti l’ICM non riesce più a giocare, squadra nervosa e imprecisa, miracoli del portiere ( sempre quello avversario), errori su errori, momenti di panico generale.

Aggiungeteci poi che quelli dell’altra squadra soffrivano di crisi epilettiche ( cadevano al suolo da soli e si rotolavano come se fossero stati picchiati da Mike Tyson) e che l’arbitro anziché guardare le azioni preferiva parlare con i passeri appollaiati sugli alberi ( 2 rigori netti  non fischiati a favore),  la sfortuna proprio non ci vuole lasciare!!

Gente del pubblico ci ha avvertito che tra di loro hanno visto per la seconda volta di fila Andrea Casti.. è ufficialmente partita la caccia, vi prego, fermatelo! E’ necessario un sacrificio umano per riappropriarci della benevolenza degli dei!


L’ICM SCOPRE L’ HARAKIRI…   ( ICM- PGA PRIMAVERA  6-7)

Brutto inizio del girone di ritorno per ICM.

Alla ripresa del campionato, dopo le goliardate fatte durante la pausa natalizia, l’ICM andava ad affrontare sul terreno di casa la formazione, datata, del Pgs Primavera, squadra che già all’andata aveva creato qualche grattacapo ai nostri ragazzi, riuscendo a strappare un pareggio immeritato.

L’anno nuovo ha portato una varietà di problemi che neanche Bertolaso saprebbe risolverli, ma si sa, questi sono i rischi del “mestiere”, così mister Edo ha cercato di mettere in campo quella che risultava essere la formazione migliore. Con la difesa titolare fuori uso ( pubalgia e contratture le motivazioni) le chiavi della difesa vanno a Zek, che già aveva ricoperto il ruolo di portiere nell’ultima partita. L’audacia ( o l’emergenza) hanno portato così ad avere una formazione votata all’attacco, con Au e Cop rispettivamente sulla fascia sx e dx, Gigio e Signo in mezzo, Edo punta e Zen tra i pali. La partita però prende una buonissima piega, tanto che la prima frazione termina con l’ ICM in vantaggio per 3 reti ad 1. Purtroppo nel secondo tempo le cose cambiano, tra sviste arbitrali, miracoli del portiere ( avversario) e grossolani errori ( si può prendere un gol su contropiede mentre si è in vantaggio?!!), l’ICM incassa reti su reti facendo una figura di m.. mediocrità assoluta davanti al proprio pubblico. Il risultato finale è un amaro verdetto: netta sconfitta.

Nel pubblico è stato visto Andrea Casti, è risaputo che porti sfortuna. Dopo la partita c’è stata una caccia all’uomo, ma “ l’allegra stampella” si era già dileguata.

La conferma che la giornata drammatica sia uscita fuori da una sceneggiatura di akira Kurosawa si è avuta al momento di fare la doccia, quando l’arbitro è entrato con un asciugamano indossato come un kimono stile “l’ultimo samurai”…. MANNAGGIA!!!  

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NEW TEAM

Dopo la sconfitta di sabato scorso occorreva zittire le voci maligne che già si alzavano per rovinare il clima dello spogliatoio.

L’ Inter Club ha provveduto subito a far capire che un incidente di percorso in una stagione ci può stare,  offrendo una prestazione maiuscola. Per la prima volta ha concluso la gara senza aver subito alcuna rete; il Gattone è stato inoperoso per ¾ di partita.

Rispetto al solito, è parsa una partita un po’ più “noiosa” del solito,  senza le valanghe di gol o rimonte impensabili successe in altre occasioni. Bè l’Inter Club è anche questo. La formazione scesa in campo è stata perfetta, attenta in difesa ma micidiale davanti. E dire che le premesse per una partita difficile c’erano tutte, in quanto la squadra avversaria veniva da un trand positivo e tra squalifiche e infortuni vari la nostra panchina era proprio corta! Pronti via però è stata la personalità della squadra a spazzare i cattivi pensieri; i sette messi in campo dal giocatore – allenatore Edo sono subito entrati in partita e di reali pericoli non se ne sono corsi. A differenza di tutte le altre volte non ci sono voluti i soliti 20 minuti per carburare. Pronti via e sotto ad attaccare la palla, a mordere le caviglie dell’avversario. La vera novità è stata la presenza di Benny ( nei panni di Bruce HARPER) in mezzo, a fare da spalla ad un ritrovato Signo (  che per l’occasione è diventato il nostro Giulian ROSS ps: toccati per il cuore! ). Così se il primo fungeva un po’ da primario frangiflutti per il porto – sicuro Zen ( ossia Benji PRICE), il secondo prendeva gusto a dialogare con Edo, mettendo in seria difficoltà la retroguardia avversaria. La presenza di Edo ( per noi Marc LANDERS) infatti era un invito a nozze per tutti noi, una base di lancio dal quale poter far partire tiri in porta da qualunque parte. In uno di questi scambi è scaturito proprio il secondo gol del nostro capitano.  Il terzo gol è arrivato su calcio di punizione ben calciato da Gian  con la minima complicità di un difensore della New Team.  Sulle fasce i gemelli DERRIK           ( Cop & Zek),  curavano più che altro che non si rovinasse eccessivamente il campo, facendo il loro e parlando con il pubblico giusto per non annoiarsi troppo.  E il primo e il quarto gol? Targati Edo, ovviamente, a cui i difensori sbattono cercando di ostacolarlo ma senza successo. Lascia il posto a Frontini a pochi minuti dal termine cercando , forse, una sitting - ovation (visto che il pubblico è già in piedi) che non c’ è stata.Per ora.  Domenica sfida al vertice. Sarà la prova del 9 per consacrare questa Inter come vera forza del campionato?  Un’ ultima nota positiva è stato il rientro in campo del nostro Au ( il grande Danny MELLO), il tempo di piazzare due scorribande che per poco non portavano al quinto gol. Avanti così…  

FORZA INTER   sempre……………..

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I Romani con le Forche Caudine

L’Inter club Mozzate questa volta non è riuscita a fare quello che meglio le venive in questo periodo: vincere.

Analizzando la partita bisogna dire che la colpa è da attribuirsi più agli stessi giocatori che alla squadra  avversaria. 

Errori tecnico – tattici, dormite colossali e leggerezze incredibili hanno colpito tutti, nessuno escluso. Si dice sempre che le vittorie servono anche per coprire i difetti ( e quale squadra non li ha?), e forse è vero perché oggi l’Inter Club non è riuscita a correggersi in corsa come le era capitato di fare nelle precedenti partite. Non è tanto questione di carattere, quello c’è sempre, quanto magari di chiarezza di movimenti e lucidità nelle idee. E’ questo che è mancato.Lasciando perdere il primo gol, nello spogliatoio Zen ha provato sulla sua pelle cosa passarono i Romani con le Forche Caudine,  ci sono stati troppi black out difensivi.L’errore tattico è stato l’ingresso di Fabio come centrale,  non è un centrocampista così, va meglio o in fascia o davanti. La decisione di Zec di scalare e fare in pratica il secondo difensore ha tutto sommato limitato gli svarioni iniziali, ma così facendo non si cercavano più le fasce e il gioco ne risentiva.Ecco, l’ Inter Club ha pagato questo, il fatto di non capire per tempo che forse era meglio giocare con un modulo diverso, con un centrocampo a tre, due difensori e un attaccante.Un altro appunto: perché ci si dimentica spesso dell’uomo? Bisogna stare più attenti, vigili.Il pensiero che viene è se non si possa provare a spostare Gigio sulla fascia ( che rimane largo) e Gianvi al centro, libero di scambiare la palla con il capitano o di impostare meglio l’azione. Abbiamo la possibilità di effettuare un gioco veloce e dinamico,  perché non provare?

Dulcis in fundo…  I cambi ci sono e sono tanti; la rosa è ampia e “di una certa qualità”, perché non azioniamo meglio il tournover? Far rifiatare qualcuno può permettere a qualcun altro magari di trovare il “tiro della domenica”, quello che pesa e che alla fine ti fa vincere. Meditiamo.FORZA INTER   sempre…………