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L’EDITORIALE: ADDIO MISTER GIUNI...

Spesso quando una storia termina resta un po’ di amaro in bocca. A volte c’è rimpianto per qualcosa che poteva andar meglio, ogni tanto la delusione per una fine arrivata troppo presto. Le conclusioni migliori sono quelle che giungono con la consapevolezza che ci si è lasciati i momenti più belli alle spalle e non ci si attende più molto dal futuro. L’addio di Emmanuel Giuni rientra nei finali di quest’ultimo tipo e, per quanto giunto inatteso, non si può che essere concordi nell’accettarlo e nel rispettarlo.

È finita un’epoca, si dirà. La partenza di un protagonista di spicco lascerà un buco difficilmente colmabile, si aggiungerà. La Lega non sarà più quella di prima, si concluderà. Tutto verissimo, tutto esatto. Ma un ritiro non cancella il passato e non compromette il futuro. L’ormai ex presidente della Giuini Fc, di fronte a un calo di motivazioni, ha preso una decisione responsabile lasciando spazio a chi era più fresco di lui.

Non è la prima volta che la Lega deve affrontare una situazione di questo tipo. Da Mattias Barbieri a Marco Rampani, da Nicola Negrelli a Nicola Luppi, da Alberto Baraldi a Michea Giuni, sono stati molti i fantallenatori che, dopo aver vissuto alterne fortune, se ne sono andati. Chi è arrivato al loro posto si è però sempre distinto per professionalità e serietà e lo spettacolo non ne ha mai risentito. Insomma: gli allenatori passano, la Lega resta.

Detto questo, il ricordo di un presidente come Emmanuel Giuni rimarrà nel cuore di tutti, fantallenatori e tifosi. L’ex presidente della Giuini Fc era sempre il primo a sdrammatizzare i momenti di tensione e a ricordare agli altri che il fantacalcio resta in fondo solo un gioco. Il suo esempio dal punto di vista umano non sarà dimenticato e siamo certi che anche lui sentirà la lontananza dal fantacalcio.

Tutte le storie hanno una fine, alcune hanno anche un seguito. Forse l’addio di Giuni è definitivo ma qualcosa ci dice che il suo rapporto con la Lega non è affatto terminato. Per ora, ringraziandolo di quanto ha fatto in questi anni, non possiamo che confessare che la sua presenza mancherà un po’ a tutti. Addio mister Giuni… anzi, arrivederci.

Andrea Bettini