LE SQUADRE
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L’EDITORIALE: ARRIVEDERCI MISTER ZAPPAROLI
Mister Zapparoli saluta e se ne va. La notizia,
chiara e semplice, è di quelle che lasciano un po’ storditi. Sì,
storditi perché in un attimo si chiudono nove anni di storia della
Lega, in pochi secondi quella che pareva una boutade si trasforma in
incredibile realtà. E allora prendiamone atto: d’ora in poi dovremo
fare a meno di un protagonista degli anni più gloriosi del fantacalcio
carbonarese. A livello tecnico, il torneo perde un fantallenatore di
lunga esperienza ma che non è mai stato in grado di conquistare un solo
trofeo. Fatto ben più grave, il fantacalcio carbonarese resta orfano di
uno suoi dei fondatori, uno di quelli che l’hanno visto muovere i
primi incerti passi e diventare grande. Ma soprattutto, ci lascia una
persona che era entrata nei cuori di tanti tifosi e, con le sue
iniziative, aveva caratterizzato molti indimenticabili momenti di grande
sport. Ne prendano atto anche gli sportivi di Cavo: d’ora
in poi il loro paese uscirà di scena. Quella che era stata una delle
roccaforti della Lega e che fino a poche settimane fa aveva assaporato
l’ebrezza del primo posto in classifica scompare dal campionato.
L’improvvisa decisione del presidente della Cfc ha privato tanti
appassionati della loro squadra, decine di supporter dei loro sogni. E
nessuna parola può esprimere meglio il loro sconforto della frase che
un anonimo ha scritto sul muro esterno della Cavo Arena. “Non è
possibile”. Ne prendano atto anche gli ostigliesi: il tragico
momento di alcuni regala loro una nuova vetrina nel fantacalcio
carbonarese. D’ora in poi il Camp di Piop ospiterà, oltre ai Red
Lions, anche la formazione di Alessandro Cattaneo, il nuovo presidente
che ha preso il posto di Zapparoli. Ma ne prenda atto anche l’ormai ex allenatore
Emanuele Zapparoli: d’ora in poi dovrà fare a meno del fantacalcio.
Una perdita forse non grave, probabilmente non vitale ma comunque
importante. Una domenica, ne siamo certi, l’ex proprietario della Cfc
ascolterà alla radio le partite del campionato e si renderà conto di
cosa si è lasciato alle spalle. Un patrimonio di passione sportiva,
divertimento, allegria, sana competizione non gli appartiene più. A lui
vanno i nostri migliori auguri e un saluto, con la speranza che un
pizzico di malinconia lo faccia, prima o poi, tornare sui suoi passi.
Perciò non possiamo che dirgli: arrivederci mister Zapparoli. Andrea Bettini
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