IGIENE NATURALE O IGIENISMO
STORIA DEL MOVIMENTO DI IGIENE NATURALE. L’IGIENE NATURALE O IGIENISMO IN ITALIA
CONCEZIONE GENERALE DELL’IGIENE NATURALE O IGIENISMO.
DIGIUNI DI GRUPPO, DIGIUNI ATTENUATI
L’igiene naturale o igienismo è un sistema teorico ed una
pratica di vita volta al rispetto delle leggi naturali per ottenere stabilmente
salute e benessere, autoguarigione spontanea, equilibrio psichico.
Il
Movimento d’Igiene Naturale nasce nel 1829 negli Stati Uniti. Tra i pionieri ricordiamo:
I. Jenning, S. Graham, R.
Trall, G. H. Tailor, g. H. Tilden. Quest’ultimo,
noto soprattutto per l’opera “Tossiemia e disintossicazione” ha influito molto
con la sua attività tra gli igienisti.
Herbert. M. Shelton (1895 – 1985) ha realizzato una
sintesi unitaria dell’igienismo e lo ha
diffuso nel mondo con le sue numerose pubblicazioni.
J.Thomson ha introdotto l’Igiene Naturale in Inghilterra
verso il 1910. Nel 1950 Albert Mosseri, entrato in rapporto con Shelton, si
dedicò con slancio all’Igienismo, diffondendolo in Francia ed in altri paesi di
lingua francese con la collaborazione dell’editore Gerar Niset.
In
Italia l’Igiene Naturale è stato introdotto e diffuso da Michele Manca, che nel
1972 fondò a Genova l’Associazione Igienista Italiana. e una casa editrice
(Michele Manca Editore) per diffondere la letteratura igienista.. Tra i primi
igienisti attivi in Italia ricordiamo: Dorina Grassi, Flaviano Pizzi, Claudia
Rosso, Milli Tomasoni, Emanuele Di Mauro, Luigi Daina, Ettore Matteotti, Ancilla Rizzotti, Gloria Gazzeri, Alfio Libralato,
Sebastiano Magnano, Lidia Gasparini, Angelo Trimarchi, Giuseppe Cocca, Vincenzo
Falabella, Carmelo Scaffidi.
Sebastiano
Magnano, medico e psicoterapeuta, ha fondato nel 1983 l’Associazione Scuola della Salute per diffondere e rendere praticabile il digiuno e i metodi depurativi
a tutti gli associati: il digiuno e i regimi depurativi sono per gli igienisti
i metodi ideali per la guarigione e per mantenere la salute.
Un
notevole contributo alla diffusione dell’Igiene Naturale fu dato dalla Casa
Editrice Igiene Naturale di Campobasso, fondata dall’igienista Angelo Trimarchi nel 1986, che ha pubblicato molti libri di Shelton e di altri
igienisti.
A
partire dal 1990 molti si sono potuti avvicinare all’igienismo grazie
all’attività de centro “Evviva Dio” fondato da Lidia Gasparini a Potenza
Picena.
L’Igiene
Naturale è insieme una corrente di pensiero ed il sistema di vita che ne
deriva: cercheremo di delineare l’una e l’altro.
L’Igienismo
crede in un ordine armonioso della Natura: ogni fenomeno è regolato da leggi
salde, coerenti, immutabili dall’uomo
in ciò che hanno di essenziale.
I
processi della vita non sfuggono a queste leggi naturali che, se rispettate,
rinnoveranno continuamente l’Energia Vitale e, se disattese, causeranno prima o
poi malattie e sofferenza. Per l’uomo quindi salute e benessere sono dei fini
raggiungibili soltanto se si atterrà ad un modello di vita in armonia con le
sue esigenze biologiche, psichiche e spirituali.
La
malattia è fondamentalmente imputabile ad una deviazione da questo modello:
solo il ripristino di abitudini e comportamenti adeguati riporteranno la
salute.
Chi
segue l’Igienismo respinge quindi l’atteggiamento fatalistico nei confronti
della malattia: non dal caso dipende, ma dall’errore. Quando si sta male è
segno che, magari inavvertitamente, è stata violata qualche legge naturale.
Nel
disegno armonioso della Natura, tuttavia, anche la malattia ha un significato,
tende ad un fine, ha un suo posto che l’inquadra nell’insieme dei processi
vitali.
I sintomi, i segni morbosi, e l’insieme dei processi
patologici non sono (se non alla fine, dopo aver superato un limite estremo)
espressione di un cedimento del corpo, della rottura dell’ equilibrio vitale,
sono bensì processi eccezionali ma finalistici attraverso i quali l’organismo
reagisce alla “intossicazione” progressiva determinate da incongrue abitudini
di vita per ristabilire la normalità.
In
altre parole la malattia è una manifestazione della capacità di autoguarigione
ed autoriparazione del corpo. Capacità che nessuno può guidare o controllare
meglio di quanto faccia l”intelligenza somatica”. Tutto questo può essere
sintetizzato con la frase all’apparenza paradossale: “Il corpo guarisce
grazie alla malattia”.
È chiaro quindi che per l’Igienismo ogni intervento
terapeutico, qualunque sia l’indirizzo medico a cui si ispira (allopatia,
omeopatia, fitoterapia, agopuntura,ecc) è quasi sempre superfluo o dannoso.
Infatti
tende ad interferire nei delicati e complessi processi spontanei di
autoriparazione e rigenerazione, e tanto più gravemente quanto più è forte la
sua azione, come nel caso della terapia allopatica che usa farmaci in dosi
elevate.
Ogni
vero igienista cerca pertanto di prevenire la malattia curando l’alimentazione,
la respirazione, l’esercizio fisico, l’equilibrio mentale, avendo cura
dell’ambiente in cui vive, dei ritmi vitali, e di ogni altra esigenza. Se si
ammala sa che, nonostante la buona volontà, deve aver trascurato qualcosa
oppure che ha agito come agente patogeno uno squilibrio ambientale che non è in
relazione con il suo comportamento: in ogni caso deve individuare e rimuovere
l’errore o sottrarsi, per quanto possibile, allo squilibrio ambientale affinché
la malattia non si ripeta e non si cronicizzi.
Ma
a parte questo lavoro di riflessione e cambiamento delle abitudini, dei
comportamenti, e dell’ambiente, cosa fa immediatamente un igienista in caso di
malattia? Lungi dall’inibire e arrestare la malattia, mette il corpo nella
condizione migliore per portarla a termine, dal momento che essa è un processo
riparativo. E come? Mettendo il corpo in completo riposo fisiologico in modo
che possa utilizzare tutte le energie nei processi riparativi, senza alcuna
dispersione in attività psicofisiche non essenziali. Ma per il completo
riposo fisiologico è necessario il digiuno: quando l’apparato digerente è
attivo gli organi emuntori (rene, pelle, polmoni.) non possono lavorare al
massimo e non possono pertanto rimuovere rapidamente le tossine dal sangue.
Inoltre il digiuno, costringendo il corpo a nutrirsi delle proprie riserve e
dei propri tessuti, fa sì che vengano distrutti i tessuti invecchiati e
degenerati: infatti il corpo utilizza l’”autolisi” (consumo dei tessuti) in
modo tale da consumare le cellule e i tessuti superflui, sovrabbondanti o
patologici per nutrire i tessuti vitali. Il digiuno pertanto intensifica la
disintossicazione perché incrementa l’azione degli emuntori e rende inoltre
possibile con l’autolisi la distruzione degli accumuli patogeni e delle cellule
degenerate: per questo è parte integrante del riposo fisiologico che potenzia
l’autoguarigione.
IGIENISMO NATUROPATIA FISIOLOGIA DEL
DIGIUNO STORIA DEL DIGIUNO IGIENE
NATURALE