PERSONAGGI FAMOSI E STRUMENTI ELETTRICI         Valid HTML 4.01 Transitional

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Luigi Galvani Foto di Galvani nacque a Bologna nel 1737 e vi morì nel 1798.

Medico e scienziato si dedicò dapprima agli studi teologici, che abbandonò ben presto per quelli medici. Si laureò in medicina nel 1759. Nel campo della fisiologia ebbe l'altissimo merito di aver per primo rilevato le importanti reazioni fisiologiche dell'elettricità su alcuni preparati neuromuscolari di rana. Galvani ebbe il merito di aver aperto il capitolo dell'elettrofisiologia.

IL GALVANOMETRO

è uno strumento di grande sensibilità, atto a rilevare le debolissime correnti e tensioni continue riscontrabili nelle esperienze del tempo; è impiegato poi per numerose misure di laboratorio e un tempo, anche come apparecchio ricevitore dei primi, evanescenti, segnali telegrafici.

Nato a seguito delle osservazioni di H.C. Oersted sulla deviazione di un ago magnetico ad opera di una corrente elettrica e dopo la primitiva realizzazione del Multiplikator l di J.S. Schweigger del 1820, nella sua prima forma era costituito da una bobina fissa percorsa dalla corrente da misurare, che faceva deviare un leggero ago in un magnete permanente.

MICROAMPEROMETRO A ZERO CENTRALE

Foto di un micro amperometro

IL GALVANOMETRO BALISTICO

Il Galvanometro Balistico è uno strumento in grado di misurare variazioni di corrente di tipo impulsivo, cioè di durata estremamente piccola .

I normali galvanometri , pur essendo molto sensibili ( possono rilevare correnti dell'ordine dei m A ) presentano dei momenti di inerzia troppo elevati per permettere il rilevamento di correnti che variano molto rapidamente nel tempo .

Per rilevare fenomeni impulsivi che presentano un periodo estremamente piccolo occorre realizzare un dispositivo indicatore in grado di tradurre il fenomeno elettrico a breve periodo in uno spostamento di un indice a lungo periodo .

Il Galvanometro Balistico è quindi dimensionato in modo da presentare un elevato momento di inerzia e quindi un grande periodo di oscillazione per seguire, con sufficiente ritardo, l'azione deviatrice della coppia motrice .

L'indice di tale strumento non dovrà muoversi durante l'intervallo di tempo in corrispondenza del quale varia la grandezza da misurare, ma dovrà in seguito assumere una posizione di equilibrio in corrispondenza della quale permettere la lettura per mezzo di una adeguata scala .

Sarà quindi necessario che lo strumento acquisisca dell'energia in forma cinetica con elevata accelerazione senza spostare il proprio indice per poi convertire detta energia in forma potenziale elastica ottenendo lo spostamento dell'indice e quindi rendendo possibile la misura della grandezza applicata .

Il Galvanometro Balistico risulta adatto a misurare fenomeni che variano con estrema rapidità che uno strumento indicatore normale non sarebbe in grado di seguire e che, comunque , noi non saremmo in grado di leggere.

Per concludere si sottolinea il fatto che il Galvanometro Balistico non fornisce il valore istantaneo della grandezza applicata , ma ne fornisce l'integrazione nel tempo .


Alessandro Volta Foto di Alessandro Volta

nacque a Como nel 1745 e qui morì nel 1827.

Fu professore all'università di Pavia, pubblicò diverse memorie d'elettrologia.

Volta è rimasto celebre per la scoperta della sua "pila", avvenuta nel 1799.
Con la pila fu possibile, per la prima volta avere una vera corrente elettrica fluente in modo continuo in un circuito; si aprì così la strada a quelle esperienze d'elettrologia che dovevano portare così copiosi e importanti frutti.

Volta attribuì la forza elettromotrice (f.e.m.) presente nelle esperienze, al contatto fra 2 metalli diversi e provò che la f.e.m. è diversa secondo i metalli e la temperatura del giunto fra di essi, mentre non dipende dalle dimensioni del contatto.
In questo campo le prime esperienze furono fatte da Volta con l'elettroscopio condensatore, era un elettroscopio a foglie d'oro in cui la solita pallina superiore era sostituita da un disco con la superficie superiore verniciata, sopra il quale si appoggiava un altro disco isolante.

VOLTMETRO

Foto di un voltmetro

È lo strumento che misura la tensione o differenza di potenziale tra due punti in un circuito.
Caratteristica generale di questa categoria di strumenti è l'inserzione in parallelo nel circuito da misurare. Inserendo lo strumento in tal modo tra due punti a potenziale diverso, si ottiene la circolazione, nello strumento stesso, di una corrente proporzionale alla differenza di potenziale tra i due punti e inversamente proporzionale alla resistenza interna dello strumento. Poiché quest'ultima è nota, la deviazione dell'indice dello strumento risulta proporzionale alla d.d.p. (differenza di potenziale), di conseguenza è possibile tarare la scala direttamente in Volt ed seguire la misura di tensione.


 AMPÈRE ANDRÈ MARIÈ Foto di Ampere

nacque a Polemieux- Au- Mont- d'Or (Lione) nel 1775 e morì a Marsiglia nel 1836.

Fisico francese dall' ingegno molto versatile e un autodidatta severo. Si affermò nel 1824 per lavori fisico- matematici ed elettrodinamici d'importanza assoluta. Egli dimostrò che un filo conduttore percorso da corrente genera un campo magnetico ed esercita quindi una forza su un ago magnetico (bussola) posto nelle vicinanze. Egli fu soprattutto grande fisico e come tale oggi lo ricordiamo. In suo onore è detta ampere (A) l'unità di misura dell'intensità di corrente elettrica e si misura con lo strumento detto amperometro.

AMPEROMETRO

Foto di un amperometro in scatola di legno

Caratteristica generale di questa categoria di strumenti è l'inserzione in serie nel circuito da misurare, da ciò consegue che la loro resistenza interna deve essere piccola e quindi trascurabile rispetto a quella del circuito sul quale sono inseriti (in tal modo si ha un autoconsumo molto ridotto e non si alterano le condizioni di funzionamento del circuito).


JAMES WATT Foto di Watt nato nel 1736 e morto nel 1819.

Nel 1769 brevettò prima macchina a vapore munita di un condensatore per il raffreddamento del vapore. Utilizzando con geniale tecnica l'espansione del vapore riuscì realizzare un motore termico a funzionamento continuo. Fu nominato nel 1757 "fabbricante di strumenti di precisione" all'università di Glasgow. Nel 1782 Watt trasformò la sua macchina in una a doppio effetto, eliminando la fase passiva, il pistone cioè era sempre sotto spinta. Con questo sistema ottenne doppia potenza a parità di cilindrata. Per risparmiare ulteriormente, la fase d'ammissione vapore durava solo per una frazione della corsa attiva che continuava per il solo effetto dell'espansione del vapore. Nel 1787 per rendere costante la velocità delle macchine Watt adottò il regolatore centrifugo che porta il suo nome, usato nei mulini a vento e nelle centrali idroelettriche fino a pochi anni fa.

IL WATTMETRO

Foto di un Wattmetro in scatola di legnoFoto di un Wattmetro in contenitore nero

è lo strumento che misura la potenza elettrica. E' costituito da una bobina fissa (bobina amperometrica), che viene disposta in serie al circuito su cui occorre eseguire la misura, e da una bobina mobile (bobina voltmetrica) che è collegata in parallelo: cioè tra i due conduttori la cui d.d.p. origina la circolazione (su di un carico) di corrente che attraversa la bobina fissa. In tal modo, lo strumento è percorso dalla corrente I del circuito in esame (bobina fissa) e da una corrente proporzionale alla d.d.p. ai morsetti del circuito (bobina mobile), La deviazione dell'indice dello strumento è proporzionale al prodotto tra la corrente che circola nel circuito in esame e la d.d.p. ai suoi capi, ovvero alla potenza elettrica che giunge al carico.


 OHM GEORG SIMON Foto di Ohm
nacque ad Erlangen nel 1787 e morì a Monaco nel 1854.

Fisico tedesco, studiò presso l'università della città natale e dal 1833 al 1849 diresse il Politecnico di Norimberga.

Formulò la legge che prese appunto il suo nome e che è fondamentale per l'elettrotecnica: " l'intensità di una corrente elettrica I è direttamente proporzionale alla forza elettromotrice E ed inversamente proporzionale alla resistenza R del conduttore ( I = E / R ) . Negli ultimi anni della sua vita Ohm si dedicò anche all'acustica ed enunciò una legge detta anch'essa di Ohm secondo la quale l'orecchio è un analizzatore di suoni in quanto percepisce separatamente i diversi suoni costituenti un accordo.

L'OHMMETRO

Foto di un misuratore di resistenza

è lo strumento elettrico atto alla misurazione di resistenze elettriche. E' costituito dall'insieme di un milliamperometro e di una pila. Lo strumento viene collegato all'elemento di cui si vuole misurare la resistenza e l' indice subisce una deviazione di entità dipendente dal valore della corrente che percorre il circuito, che a sua volta è funzione della resistenza incognita.


Hertz, Heinrich Rudolph Foto di Herz

Hertz, Heinrich Rudolf (Amburgo 1857- Bonn 1894), fisico tedesco.

Conclusi gli studi presso l'università di Berlino, nel 1885 venne nominato professore di fisica al politecnico di Karlsruhe, e mantenne la cattedra fino al1889 , anno in cui si trasferì all'università di Bonn. Hertz studiò e perfezionò la teoria elettromagnetica della luce enunciata nel 1884 dal fisico britannico James Clerk Maxwell e provò sperimentalmente che l'elettricità può essere trasmessa per mezzo di onde elettromagnetiche che viaggiano alla velocità della luce. I suoi esperimenti portarono all'invenzione del telegrafo senza fili e della radio. L'unità di frequenza venne chiamata hertz (Hz) in suo onore.

FREQUENZIMETRO A BATTIMENTO

Foto di un periodimetro a lamine risonanti

Il frequenzimetro a battimento è un dispositivo per misurare la frequenza di grandezze elettriche alternate. I frequenzimetri a risonanza meccanica sono costituiti da una successione di lamelle metalliche di uguale lunghezza ognuna con frequenza propria di vibrazioni e da un elettromagnete alimentato dalla grandezza in esame che fa entrare in risonanza la lamella caratterizzata dalla stessa frequenza.

Nei frequenzimetri elettronici la frequenza della grandezza in esame viene misurato per confronto con quella campione di un oscillazione a cristallo.


Foto di un misuratore a ponte

Foto dell'apparato a piú strumenti per la misura ARON


Nei primi anni '70 il laboratorio di elettronica dell'Istituto venne attrezzato con una serie di strumenti composta da generatori di segnali di B.F. e di A.F. - Oscilloscopi singola traccia 10 MHz G471A

Foto di un oscilloscopio   Schemi di apparati

Foto di un generatore di segnale a bassa frequenza

Foto di un generatore di segnale ad alta frequenza

Foto di un laboratorio del millenovecentoquaranta

Altri Scienziati                   © by i2viu Vittorio Crapella