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G: Lei ha cominciato la pratica di questo sport a 11 anni nel lontano 1995. Cosa l'ha spinto ad intraprendere questa avventura?
G: Cosa crede di aver appreso dall'atletica e come regge il confronto con i suoi coetanei che hanno da sempre evitato la pratica sportiva? A: L'atletica infonde tanta fiducia in te stesso, alimenta la tua forza di volontà, aiuta a socializzare. Come ho scritto anche nell' home page la considero come una droga benevola che ti sostiene nei momenti difficili. Ed è quest'incentivo che ci differenzia dagli altri! Ancora, l'atletica personalmente mi ha allontanato da amicizie poco raccomandabili, mi ha aperto gli occhi ed ha forgiato il mio carattere! G: Un messaggio che desidera lanciare a tutti i suoi amici! A: Non mollate mai, sarò sempre con voi! Un saluto particolare a tutti gli atleti del S. Paolo ed alla mitica 4x400m che tremare il mondo fa! |
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A:
Frequentavo la prima media e sentivo dentro di me un gran desiderio di
movimento, volevo fare ciclismo ma non sono riuscito a trovare una società
vicina e così, incontrando il prof. Domenico Testa che ringrazio tantissimo,
cominciai a praticare atletica in quella che al tempo era una giovane società.
E' stato amore a prima vista, ciò che mi attirava maggiormente era la sfida con
me stesso che mi facevo in ogni allenamento con il professore. Da cadetto passai
con Bianca Franco grazie alla quale ho vissuto delle esperienze bellissime in giro
per l'Italia fin quando poi non passai con Aldo, dirigente del settore assoluto.
Altri due anni splendidi ed indimenticabili che accompagnarono il mio addio
all'adolescenza. Ho conosciuto tanti amici e amiche straordinari e unici.
Purtroppo a causa di grossi impegni scolastici ho dovuto
allontanarmi da quest'ambiente. Grande è la nostalgia di gare ed amici. Il
dolore più grande arriva quando vieni a sapere che uno dopo l'altro per
svariati motivi i tuoi amici di crescita abbandonano l'atletica e che quindi
forse non rivedrai mai più... ma questa è un'altra storia!