Jorge Sanjines (Bolivia 1937)

Jorge Sanjinès è nato a La Paz, capitale della Bolivia, nel 1937. Dopo aver studiato lettere e filosofia ha avuto una prima attività artistica come autore di poesie e di canzoni. Nel 1957 si è trasferito in Cile e iscritto ai corsi dell’Istituto per il cinema dell’Università cattolica di Santiago, ottenendo il relativo diploma nel 1960. Rimasto dapprima in Cile per compiere un apprendistato come assistente alla regia per vari documentari, è poi tornato in patria per dedicarsi come autore a un cinema che si occupasse della realtà sociopolitica nazionale. Nel 1963 il cortometraggio Revolucion ottiene il premio Invens a Lipsia. Nel 1965 realizza «Aysa » sulle condizioni di vita dei minatori. In seguito viene nominato direttore dell’Istituto Nazionale di Cinematografia boliviano e subito dopo realizza Ukamau (t.l. E’ così), lungometraggio in lingua aymarà, il primo suo e del cinema boliviano, sulla difficile vita delle comunità indie. Viene destituito dal suo incarico subito dopo aver terminato Ukamau, perché il governo lo riteneva "troppo negativo". Yawar mallku (Sangue di condor), il suo secondo lungometraggio, fu messo al bando dal governo finché una campagna di stampa e massicce dimostrazioni di piazza non lo imposero all’attenzione del pubblico. Nel primo anno di distribuzione del film, gli spettatori boliviani furono più numerosi di quelli di qualsiasi film precedente. Sanjines e i suoi collaboratori si spinsero nei più remoti villaggi, dove allestirono speciali proiezioni del film. Un ‘narratore’ raccontava la storia secondo l’antica tradizione del villaggio, ma con il moderno sussidio della fotografia. Il pubblico veniva incoraggiato a porre domande e a discutere: quindi veniva proiettato il film. Questo rapporto tra cineasti e spettatori è vitale per il metodo di lavoro di Sanjines. Nell’ambito della generale fioritura del cinema rivoluzionario nell’America Latina, egli ha aperto la strada a un nuovo modo di creare e di usare il materiale cinematografico, coinvolgendo intere comunità nel processo di preparazione, finanziamento, produzione e presentazione dell’opera. Sangue di condor, che ha per protagonista la popolazione dell’area rurale di Kaata, fu in parte finanziato da studenti, insegnanti, tecnici, operai e contadini. Yawar mallku fa conoscere Sanjinès anche in Europa. Dopo l'incompiuto Los caminos de la muerte, il regista realizza La notte di San Juan (EI coraje del pueblo, 1972), "commissionato" dalla Radiotelevisione italiana, Si tratta di un film rievocativo della strage della notte di San Giovanni del giugno 1967, quando il governo del generale Barrientos sparò contro un intero paese di minatori in sciopero, sterminandolo dall’aria con i caccia e da terra con mortai, bazooka, mitagliatrici e fucili. Il film è assai singolare nella forma, in quanto i sopravvissuti rievocano gli eventi di quel giorno, sia prestandosi a interviste autobiografiche sia «recitando» e ricostruendo per la macchina da presa gli eventi di cui furono testimoni e protagonisti. EI coraje del pueblo fu proiettato alla Mostra internazionale del Nuovo Cinema, a Pesaro nel 1971, ed ottenne un successo più che ragguardevole, venendo giudicato uno dei capolavori nel nuovo cinema latino-americano. Gira poi in Perù, nel 1973, El enemigo principal (t.l. Il nemico principale), violento atto d'accusa contro l'imperialismo americano in America latina.