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I percorsi di questa zona possono facilmente raccordarsi con quelli del Finalese, le due aree in realtà costituiscono un'unica zona che ho considerato separatamente solo per mia comodità. L'insieme delle due zone è ricchissimo di possibilità: si va dai percorsi nella macchia mediterranea fino alle zone circostanti Bardineto e la Val Bormida.
 

1 - Traversata da Quiliano ad Altare, via Roviasca

Aggiornamento: 10/2001
Percorso.
Da Quiliano si risale la valle costeggiando in piano il fiume. Al bivio per Montagna (km 2,8) si prosegue diritti raggiungendo un ponte dove inizia la salita che porta al paese di Roviasca (km 5,8).
Si attraversa il paesino proseguendo in salita sulla strada che, dopo circa 1 km, diviene sterrata. Si procede con pendenza minore e si raggiunge un bivio dove si va diritti (km 7,8 piloni ENEL nella scarpata a destra).
Ormai non resta che seguire questa strada che sale senza strappi fino ad un colletto a quota 500. Qui si cambia versante e si prosegue in falsopiano fino ad arrivare nei pressi di una piccola cava abbandonata (località Rocca d'Orso; km 13,3).
Qui si incontra una larga strada che sale verso sinistra. Si scende invece a destra perdendo quota con qualche tornante fino ad arrivare sulla statale nei pressi del Colle di Cadibona (km 14,8).
Per Altare si scende a sinistra.
Dislivello: 500 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: la strada è percorsa dalle auto.

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2 - Salita da Quiliano a Colla S. Giacomo, via Roviasca

Aggiornamento: 12/1999
Percorso.
Da Quiliano si risale la valle costeggiando in piano il fiume. Al bivio per Montagna (km 2,8) si prosegue diritti raggiungendo un ponte dove inizia la salita che porta al paese di Roviasca (km 5,8).
Si attraversa il paesino proseguendo in salita sulla strada che, dopo circa 1 km, diviene sterrata. Si procede con pendenza minore e si raggiunge un bivio dove si sale a sinistra (km 7,8; piloni ENEL nella scarpata a destra).
La strada sale fino a raggiungere un cancello (cani). Occorre entrare nel cancello, percorrere alcuni metri ed andare a destra. Si raggiunge così una stradina che si prende in salita a sinistra.
Si sale rapidamente con qualche tratto molto ripido fino ad arrivare ad un poco evidente colletto (colle Baraccone, km 11,5). Qui si incontrano i segnavia dell'alta via AV che salgono a destra. Noi li seguiamo nella direzione opposta, proseguendo diritti per la strada in salita.
Dopo poco la salita ha termine ed inizia un tratto in saliscendi moderato a mezza costa nel bosco. Il tratto termina infine con una discesa che porta su di un'ampia strada a fondo naturale (Colla del Termine, km 13.8).
A destra si scenderebbe alla provinciale Altare/Mallare, andiamo invece in piano a sinistra sull'ampia strada seguendo il segnavia AV (auto!).
La strada procede in quota e la si segue anche quando il segnavia si allontana a destra. Si arriva infine ad un bivio dove la strada principale prosegue verso le Rocche Bianche ormai vicinissime (km 17,5). Si sale invece a destra con qualche tratto ripido e si guadagna subito quota.
La strada migliora e continua a salire; si incrocia la strada che sale da Orco, poi la pendenza diminuisce ed infine si scende fino alla larga insellatura prativa della Colla S.Giacomo (km 20).
Dislivello:  800 m.
Ciclabilità:  100%
Osservazioni: 

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3 - Salita da Vado Ligure a Rocche Bianche, via Segno

Aggiornamento: 1999
Percorso.
Da Vado Ligure saliamo verso la chiesa, oppure saliamo costeggiando il torrente Vado. In ogni caso raggiungiamo un incrocio con semafori dove andiamo diritti, seguendo l'indicazione per Segno o Valle di Vado.
Attraversiamo la zona industriale situata dietro alla centrale elettrica. Continuiamo sulla strada asfaltata superando S.Ermete e raggiungendo un ponte dove inizia la salita.
Arriviamo alla chiesa di Segno (km 6,5) che lasciamo a sinistra; al tornante successivo andiamo a sinistra.
Sempre su asfalto arriviamo alle case di Cunio dove troviamo un incrocio con segnali per Campo dei Francesi a destra (km 8).
Svoltiamo a destra nella strada sterrata che è inizialmente pianeggiante, ma sale poi con alcune ripide rampe.
Saliamo seguendo sempre la strada principale (qualche auto) ed arriviamo ad un ampio incrocio (km 11,3).
Svoltiamo a sinistra. Costeggiamo le pendici di Rocca dei Corvi, scendiamo una ripida rampa e superiamo una frana.
Su buona strada con salite e discese arriviamo ad un quadrivio (km 13,5) dove andiamo diritti per una stradina che presto inizia a salire e sbocca in un prato di fronte ad una cascina.
Proseguendo passiamo al di sopra della trattoria ed arriviamo al piazzale delle Rocche Bianche (km 15). Crocevia di diversi sentieri tutti interessanti.
La rotabile in salita prosegue verso Colla del Termine o Colla S.Giacomo.
Dislivello:  600 m.
Ciclabilità:  100%
Osservazioni:  attenzione alle auto.
 
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4 - Discesa da Rocche Bianche a Valleggia

Aggiornamento: 2/2000
Percorso.
Dal cippo si scende leggermente verso sud e si imbocca la stradina che sale a sinistra e costeggia a monte la trattoria. Si prosegue passando presso una casa di fronte alla quale si imbocca la strada in discesa.
Si segue la stradina fina ad arrivare ad un quadrivio (km 1,8) dove si va diritti (leggermente a sinistra). Si iniziano a costeggiare le pendici meridionali della Rocca dei Corvi con qualche saliscendi; si attraversa una frana, si supera una ripida rampa dissestata e si arriva infine ad incrociare una strada sterrata che sale da Segno (km 4,2). Si prosegue a sinistra in salita. La strada prosegue ampia, in leggera discesa ed infine risale ad un valico (km 6,3).
Qui si continua per la strada, che prosegue sul versante settentrionale, e si raggiunge un colletto con panchine. Ci si tiene sulla strada a sinistra che risale leggermente e poi inizia decisamente a scendere con qualche tornante.
Occorre prestare molta attenzione perchè è necessario abbandonare questa invitante strada dopo circa 600 metri di discesa (km 7). Qui si stacca a destra una stradina pianeggiante. La si segue in leggera salita. Presto inizia a scendere con pendenza crescente e fondo in peggioramento.
Si arriva quindi ad un incrocio (km 8,5): a sinistra scende il sentiero FIE, a destra sale una rampa, di fronte si apre una strada. Si attraversa l'incrocio imboccando la strada che scende tagliando il versante meridionale del monte.
La discesa ripida termina ad un colletto dove si incontra una strada (km 9,5). Si scende a sinistra per raggiungere l'asfalto in prossimità di alcune case (km 11). Non resta che scendere per raggiungere la piazza di Valleggia (km 12).
Dislivello:  600 m.
Ciclabilità:  100%, escluso una breve ripida salita di 200 m.
Osservazioni:  è il tracciato descritto anche nell'itinerario 8, in senso contrario. Utile per scendere dai vari itinerari soprattutto quando vi sia neve sui versanti di Roviasca e Montagna.

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5 - Discesa da Rocche Bianche a Quiliano, via Montagna

Aggiornamento: 6/2001
Percorso.
Dal cippo si sale la breve rampa che lo fronteggia dalla parte opposta della strada arrivando ad uno slargo. Qui si prende la stradina che si allontana in piano a destra (segnavia FIE quadrato rosso).
Si continua a mezzacosta perdendo quota lentamente.
Arriviamo ad un bivio (km 1,5) dove trascuriamo la nuova pista forestale che scende a sinistra. Segue poi qualche discesa più ripida e si arriva ad un bivio (km 2) dove si trascura la strada di sinistra (con segnavia croce rossa) per scendere a destra, sempre seguendo il segnavia quadrato rosso.
Si giunge in località Cà Linà dove si trascura il sentiero che scende a sinistra. Si prosegue a mezzacosta per un tratto con saliscendi fino ad arrivare ad un poco evidente colletto nel bosco (km 3,7). Qui il sentiero cambia versante e si procede in discesa.
Si arriva rapidamente ad un evidente bivio (km 4).
A sinistra sale leggermente una sterrata (discesa alternativa che porta sull'itinerario 7), prendiamo invece in discesa a destra (sempre stesso segnavia, poco visibile).
La ripida discesa porta rapidamente ad attraversare il cortile di una casa e poi ad altre case isolate. Si incontra l'asfalto e siamo ormai quasi a Montagna.
Si costeggia il cimitero (è possibile scendere per la ripida stradina antistante, prima con fondo in cemento, poi difficile sentierino) e si arriva in piazza (km 7).
Di qui per asfalto fino a Quiliano (km 11,5).
Dislivello:  600 m.
Ciclabilità:  100%
Osservazioni:  buona soluzione per la discesa.

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6 - Traversata Colle di Cadibona - Colle del Melogno

Aggiornamento:  3/2000
Percorso.
Dal Colle di Cadibona si sale sulla strada che si stacca sul versante settentrionale del passo, poco prima del piazzale di servizio dell'autostrada.
Si segue la larga carrozzabile che passa sopra l'autostrada e sale poi ripida fino ad un incrocio in località Rocca d'Orso (km 1,4).
Qui si prosegue in salita (a sinistra si allontana l'itinerario 1 al contrario).
Si trascura un primo bivio e, dopo 1200 metri, si incontra un evidente bivio. Due soluzioni sono possibili.
  1. Si segue la strada che va a destra in piano. Dapprima in discesa, poi in salita la strada termina dopo 3 km in un piazzale per il taglio del legname. Si sale a sinistra arrivando nei pressi di una piccola costruzione in cemento. La strada della tagliata si trasforma in mulattiera, con foglie ed alberi abbattuti, che si inoltra nel bosco. Dopo 1 km si incontra l'AV nel punto in cui termina la ripida discesa nel bosco dell'itinerario successivo.
  2. (Consigliabile) Si sale a sinistra (segnavia AV). La strada sale fin nei pressi del Forte Burotto che si può raggiungere con una breve deviazione a sinistra. Si ritorna alla strada che continua a salire e si mantiene sul crinale. Si svolta poi a sinistra seguendo il segnavia AV ed iniziando la discesa. Si scende un tratto molto ripido e sconnesso che porta ad incrociare la variante precedente dove si va a sinistra.
Si prosegue su buon sentiero che scende al colle Baraccone (km 7.4).
Qui si incontra la strada che sale da Roviasca. Si prosegue a destra sulla strada in salita.
Dopo poco la salita ha termine ed inizia un tratto in saliscendi moderato a mezza costa nel bosco. Il tratto termina infine con una discesa che porta su di un'ampia strada a fondo naturale.
Siamo a Colla del Termine (km 9,8). Qui si può arrivare più facilmente salendo dalla provinciale Altare/Mallare per la strada carrareccia.
Proseguiamo in piano sull'ampia strada verso sinistra seguendo il segnavia AV (auto).
La strada procede in quota e la si segue anche quando il segnavia si allontana a destra. Si arriva infine ad un bivio dove la strada principale prosegue verso le Rocche Bianche ormai vicinissime (km 13,5). Si sale invece a destra con qualche tratto ripido e si guadagna subito quota.
La strada migliora e continua a salire; si incrocia la strada che sale da Orco, poi la pendenza diminuisce ed infine si scende fino alla larga insellatura prativa della Colla S.Giacomo (km 16).
Dalla Colla si prosegue su ampia carrareccia che avanza a sinistra tenendosi a mezzacosta. Si arriva così alla provinciale che sale da Feglino (km 21). Di qui si prosegue in salita per duecento metri. Si abbandona la provinciale (variante). Si prende a sinistra su una evidente sterrata che scende leggermente ad un guado, poi risale per prendere decisamente a scendere.
Si perviene ad un sentiero che si prende a destra, in salita. E' il percorso n°6 del Finalese al contrario.
Con qualche strappo si arriva fin nei pressi della chiesetta di Madonna della Neve (km 27).
La strada prosegue asfaltata fino a raggiungere la statale del Melogno nei pressi della Casa del Mago (km 31; itinerario di discesa per Eze).
Dislivello:
Ciclabilità:  99%
Osservazioni:  Lungo (km 33) percorso non impegnativo che permette di incrociare quasi tutti gli itinerari descritti.
Variante: Si può salire alla Madonna della Neve seguendo l'asfalto e risparmiando un bel po' di energie. Dall'incrocio con la provinciale da Feglino si prosegue in salita senza abbandonare l'asfalto. Con una discesa finale si arriva alla chiesetta (circa 4 km dall'incrocio).

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7 - Salita da Quiliano a Rocche Bianche, via Montagna (via dei cinque ponti).

Aggiornamento:  2/2000
Percorso.
Da Quiliano si risale la valle costeggiando in piano il fiume. Al bivio per Montagna (km 2,8) si sale a sinistra e si prosegue in salita fino alla piazza del paesino (km 5).
Si prosegue per la strada che sale a destra (segnavia FIE rombo rosso), si supera la chiesa che resta in basso a destra e si lascia l'asfalto in corrispondenza del tornante; si va in piano nel bosco e dopo 300 metri si incontra una strada asfaltata che scende.
Non la si segue e si va a sinistra, in piano, su una stradina che si inoltra nella valle.
La sterrata prosegue a lungo sempre in falsopiano e anche con tratti in discesa. Si arriva ad un'ultima casa (km 7,5, cani) dove si incontra un trivio; si prosegue per la strada pianeggiante centrale.
Si prosegue sempre sul fondovalle arrivando ad un bivio, pressoché invisibile, dove un sentierino per Roviasca scende a destra a guadare il torrente. Lo trascuriamo e proseguiamo sulla nostra strada che presto raggiunge un primo ponte (km 10.5) a cui ne seguono altri.
Dopo l'ultimo ponte si inizia a salire con tratti anche ripidi. Si passa presso una casa abbandonata che si lascia a destra in alto. La pendenza decresce mentre la strada comincia ad andare verso sinistra. Segue un tratto in discesa e poi inizia la salita finale a tornanti ripidi.
Si sbuca (km 14.5) sulla strada che collega Rocche Bianche con Colla del Termine. Per Rocche Bianche si va a sinistra, si supera l'incrocio con la strada che sale alla Colla S. Giacomo e si scende alle Rocche (km 16,3).
Dislivello: 620 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: bella salita, molto adatta alle calde giornate estive. Per imboccarla in discesa prestare attenzione: chi proviene da Rocche Bianche o da colla S. Giacomo la incontra a destra subito dopo la breve discesa che segue la costruzione abbandonata che si trova a sinistra della strada (circa 300 metri, segnavia FIE rombo rosso).
Chi provenga da colla del Termine troverà la deviazione a sinistra dopo circa 3 km.
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8 - Traversata della valle di Segno

E' la breve valle alle spalle di Vado.
Aggiornamento:  2/2000
Percorso.
Dall'estremità superiore della piazza di Valleggia saliamo una ripida stradina asfaltata (segnavia FIE linea-punto rossi).
Si sale ripidamente per circa un chilometro raggiungendo alcune case, qui si svolta decisamente a destra, in discesa su sterrato.
Percorsi pochi metri la salita riprende ripida fino a raggiungere un netto colletto dove la strada inizia a scendere (km 2,5). Si lascia la strada per salire a destra lungo una sterrata sulla linea di massima pendenza e si prosegue per la sterrata che prosegue costeggiando il versante meridionale della cresta senza lasciare respiro.
La strada termina ad un quadrivio (km 3,5). Delle due strade a sinistra si prende quella più a destra che sale meno ripida, cambiando versante. Alcuni tratti costringono a scendere di sella, poi la pendenza diminuisce e si prosegue a mezzacosta e poi con un tratto in discesa che termina all'incrocio con una strada.
A destra si scenderebbe a Faia (itinerario 11), andiamo invece a sinistra salendo con alcuni tornanti di pendenza ragionevole fino a giungere sotto ad un evidente colletto con panche che non si raggiunge lasciandolo qualche metro a sinistra (km 5,5).
La strada prosegue a destra diventando larga e carrozzabile; si arriva così ad un valico dove si cambia nuovamente versante.
Il piacevole percorso si mantiene in falsopiano e porta ad un bivio (km 7,8; da sinistra sale da Segno l'itinerario 11).
Si va a destra proseguendo per un tratto sconnesso in ripida discesa al termine del quale si va ancora diritti. Segue un tratto a saliscendi che termina ad un quadrivio (km 10).
Si potrebbe scendere a sinistra, sul segnavia FIE doppio quadrato rosso, accorciando il percorso; andiamo invece diritti per una stradina che presto inizia a salire e sbocca in un prato di fronte ad una cascina. Proseguendo si passa al di sopra della trattoria e si arriva al piazzale delle Rocche Bianche (km 12).
Si scende a sinistra per la strada carrozzabile con tratti asfaltati fino a raggiungere l'incrocio dove l'asfalto va a sinistra per Segno (km 14). Si scende invece a destra sull'ampia sterrata. Dopo circa 700 metri prestare attenzione a prendere a sinistra una stradina forestale (segnavia FIE: doppio quadrato rosso).
Proseguiamo a mezzacosta con tratti in discesa arrivando ad un incrocio (km 15) dove si va a destra lasciando la strada principale che scende (variante 8.1).
Proseguiamo prima in salita poi in discesa ripida arrivando ad un incrocio (km 16) dove si va a sinistra in piano (segnavia; a destra variante 8.2).
Ancora un quadrivio dopo due chilometri dove andiamo in salita raggiungendo il crinale. Si segue il crinale con i suoi saliscendi fino ad arrivare in cima al Bric Colombino con le sue antenne (km 17,3).
Ripidissima discesa su sterrata poi a destra con pendenza minore. Si arriva ad una strada che si segue a sinistra, si passa nei pressi di una casa e si raggiunge un ampio colle. Qui arriva l'itinerario 4 che sale da Spotorno.
Andiamo diritti su sterrato poi su una ripida rampa in cemento. Altro piccolo valico con un incrocio dove si va a destra (a sinistra scende l'itinerario 12). La strada prosegue in salita e poi in discesa sovrastando una discarica e una cava, ancora piazzale di cava a destra e poi discesa finale ad un valico (km 23).
Con la strada a sinistra è possibile raggiungere rapidamente Vado Ligure e terminare il giro.
Si va invece a destra in discesa sterrata. A sinistra vediamo il cancello da dove arriva l'itinerario 13 e passa la variante 8.3.
Dopo pochi metri si deve svoltare nettamente a destra su una stradina. Il percorso pianeggiante si dirige verso il monte Mao diventando sentiero. Si prosegue in falsopiano costeggiando la base del monte, si esce dalla valletta e si prosegue con ampia vista sul mare.
Infine il fondo diventa cementato, poi asfaltato e si scende ripidamente a Spotorno (km 26).
A sinistra sull'Aurelia per Vado e poi Valleggia.
Dislivello:  700 m
Ciclabilità:  99%
Osservazioni:  Esistono numerose variazioni possibili. Ritengo il percorso indicato il più ciclabile. Al valico del km 23 prestare attenzione a NON seguire l'invitante sterrata a destra in discesa; è cieca e con cane mordace! Svoltare invece subito a destra.
Variante 8.1:
si tratta di un raccordo che offre una possibile discesa da Rocche Bianche ma permette anche di raggiungere Segno senza salire alle Rocche Bianche per chi provenga da Spotorno/Bergeggi/Vado.
Al bivio si va in discesa (segnavia S in campo bianco e FIE, ippovia). La discesa presenta alcuni tratti ripidi. Dopo un chilometro troviamo un bivio dove svoltiamo a sinistra, in piano.
La discesa continua poi il sentiero si fa più stretto ma si allarga subito per diventare una stradina che porta alle case ed all'asfalto di via Contrada (km 3,3). All'incrocio dopo la case svoltiamo a sinistra ed arriviamo alla strada che sale da Segno (km 3,7).
Salendo a sinistra raggiungiamo in 300 metri il bivio per campo dei Francesi utilizzato dall'itinerario 11.
Variante 8.2:
svoltiamo a destra e la strada comincia subito a scendere. Superiamo un breve tratto ripido uscendo su un largo stradone. Poche centinaia di metri ed usciamo sull'asfalto (km 0,5). A destra andremmo a Vezzi, a sinistra invece incontriamo i seguenti incroci:
  • discesa per Spotorno (km 2,4. Itinerario 4, variante 1 del finalese);
  • salita per bric Colombino (km 3,4);
  • discesa per Spotorno (km 4,1. Itinerario 4 del finalese).
Variante 8.3:
Percorso interessante, ma attraversa una proprietà privata molto difesa da cartelli di divieto di accesso. Probabilmente il diritto di passaggio sul sentiero non può essere interdetto, comunque è opportuno procedere con educazione.
Attraversiamo il cancello e seguiamo la stradina, lasciando quindi a sinistra l'itinerario 13. Arriviamo ad una casa (km 0,3), attraversiamo il cortile e proseguiamo sul sentiero.
Raggiungiamo un incrocio (km 0,5). Scendendo a destra e poi svoltando a sinistra al bivio potremmo raggiungere la strada asfaltata in 300 metri. Andiamo invece a sinistra, in salita.
La strada prosegue in leggera salita e raggiunge il grande piazzale dove incontriamo l'itinerario 13 (km 1,1) che seguiamo al contrario. Raggiungiamo quindi la polveriera e superiamo la difficile discesa arrivando sull'asfalto (km 1,9) dove svoltiamo a destra per Bergeggi.

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9 - Salita da Savona a Naso di Gatto

Aggiornamento:  3/2003
Percorso.
Dal centro di Savona si raggiunge la strada per Torino, in sponda destra del torrente Letimbro.
Si supera il centro commerciale "Il gabbiano" e si prosegue sul viale alberato.
Al termine del rettilineo la strada per Torino va a sinistra; qui svoltiamo a destra e superiamo il ponte (km 1,8; indicazioni per Santuario).
Immediatamente dopo il ponte svoltiamo a sinistra. Dopo circa 300 metri troviamo a destra le indicazioni per località Marmorassi.
Si inizia la salita. Dopo aver sottopassato la ferrovia trascuriamo la strada che sale a destra e proseguiamo costeggiando l'impianto teleferico del trasporto carbone.
Raggiungiamo e superiamo le case di Marmorassi.
La strada prosegue quasi pianeggiante. Attenzione ad una strada che sale a destra, in direzione contraria a quella di provenienza (km 4,2).
Svoltiamo e la salita si fa più impegnativa. Il tratto che segue alterna tratti pianeggianti a ripide rampe e conduce a superare un'ultima casa (km 5,6). Poco dopo termina l'asfalto e la pendenza diminuisce.
Ad un incrocio si va diritti e si prosegue in salita fino ad incrociare una strada sterrata molto ampia (km 7,3). Siamo sullo spartiacque.
Andiamo a sinistra, superiamo una dura rampa per poi procedere tranquilli. Si raggiunge l'asfalto (km 10) e si prosegue in salita fino ad arrivare alla strada provinciale, a pochi metri dagli edifici in località Naso di Gatto (km 13,7).
Dislivello:  700 m
Ciclabilità:  100%
Osservazioni:   Molto asfalto, ma su strade prive di traffico.
Variante 9.1: solo discesa.
In discesa sulla strada asfaltata incontriamo un monumento a sinistra, una punta di lancia in acciaio, in uno slargo.
Siamo a circa 2,5 km da Naso di Gatto. A sinistra vediamo due strade sterrata: una torna indietro, l'altra prosegue nella nostra direzione. Prendiamo quest'ultima. Inizialmente è una stradina, poi diventa facile sentiero. Quando si trasforma in mulattiera si fa difficile a causa delle pietre sul tracciato. Scendiamo cercando la traccia più solida. Perdiamo quota con qualche tornante e ritroviamo l'itinerario principale (km 2,5 dal monumento).

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10 - Salita da Savona al Colle di Cadibona, via Ciantagalletto

Aggiornamento:  10/2001
Descrizione.
Dal centro di Savona si raggiunge la strada per Torino, in sponda destra del torrente Letimbro.
Si supera il centro commerciale "Il gabbiano" e si prosegue sul viale alberato.
Al termine del rettilineo la strada per Torino va a sinistra; qui svoltiamo a destra ma non superiamo il ponte (km 1,8) e svoltiamo immediatamente a sinistra, rimanendo quindi sulla riva destra del fiume.
Pedaliamo in ripida salita asfaltata fino ad incrociare una piccola strada che sale a destra (km 2,8; indicazioni per Ciatti; segnavia FIE: cerchio rosso pieno).
Proseguiamo con ripidi tornanti fino ad un incrocio (km 5,4): a destra si va a Ciatti (indicazioni) mentre a sinistra inizia una strada sterrata pianeggiante. Prendiamo la strada sterrata che costeggia la funivia.
Con moderata pendenza arriviamo ad un grande incrocio (km 6,5) dove arrivano numerosi segnavia FIE. La strada a destra va a Santuario. Noi proseguiamo diritti. La strada prosegue alternando salite e discese, arriva ad un gruppo di case e sale ad un piccolo valico presso una casa.
Proseguiamo passando un'ultima volta sotto ai cavi della funivia e scendiamo alla strada statale (km 11,8) dove svoltiamo a destra. In pochi metri raggiungiamo la chiesa di Cadibona.
Per andare al Colle proseguiamo sulla statale, svoltiamo a sinistra al grande incrocio che porta al traforo ed arriviamo alle fortificazioni (km 14,2). Superate le gallerie troviamo la partenza dell'itinerario 6.
Dislivello:
 480 m
Ciclabilità:  100%
Osservazioni:

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11 - Anello di Vado Ligure

Aggiornamento:  12/2001
Descrizione.
Da Vado Ligure saliamo verso la chiesa, oppure saliamo costeggiando il torrente Vado. In ogni caso raggiungiamo un incrocio con semafori dove andiamo diritti, seguendo l'indicazione per Segno o Valle di Vado.
Attraversiamo la zona industriale situata dietro alla centrale elettrica. Continuiamo sulla strada asfaltata superando S.Ermete e raggiungendo un ponte dove inizia la salita.
Arriviamo alla chiesa di Segno (km 6,5) che lasciamo a sinistra; al tornante successivo andiamo a sinistra.
Sempre su asfalto arriviamo alle case di Cunio dove troviamo un incrocio con segnali per Campo dei Francesi a destra (km 8).
Svoltiamo a destra nella strada sterrata che è inizialmente pianeggiante, ma sale poi con alcune ripide rampe.
Saliamo seguendo sempre la strada principale (qualche auto) ed arriviamo ad un ampio incrocio (km 11,3).
Qui passano l'itinerario 8 che sale da Valleggia e l'itinerario 4 che scende dalla Rocche Bianche.
Svoltiamo a destra e proseguiamo in comune con l'itinerario 4
La strada prosegue ampia, in leggera discesa ed infine risale ad un valico (km 13,4).
Continuiamo per la strada, che prosegue sul versante settentrionale, e raggiungiamo un colletto con panchine. Restiamo sulla strada a sinistra che risale leggermente e poi inizia decisamente a scendere con qualche tornante.
Raggiungiamo l'incrocio con la stradina che, a destra, va a Valleggia; la trascuriamo e continuiamo a scendere sulla strada principale. Superando qualche tratto più ripido raggiungiamo una strada asaltata (km 16,1).
Svoltiamo a sinistra e saliamo alle poche case di Faia (km 17,4).
La strada attraversa le case in salita sinistra (segnavia FIE per Rocca dei Corvi: rombo rosso). Usciamo dal paese su strada sterrata pianeggiante, lasciamo il segnavia che sale a sinistra, e proseguiamo incontrando qualche leggero saliscendi.
La strada si inoltra profondamente nella valle. Superiamo un cippo e raggiungiamo il versante di Montagna. Senza difficoltà arriviamo ad incrociare l'itinerario 5, raggiungiamo una casa, passiamo sotto ad un voltino e troviamo l'asfalto (km 21,4).
Superiamo un breve tratto in salita e poi scendiamo rapidamente; superiamo il cimitero ed arriviamo ad un tornante (km 22,8). Qui svoltiamo a sinistra entrando sulla sterrata percorsa dall'itinerario 7.
Attraversiamo il bosco e dopo 300 metri incontriamo una strada asfaltata che scende.
Non la seguiamo e andiamo a sinistra, in piano, su una stradina che si inoltra nella valle.
La sterrata prosegue a lungo sempre in falsopiano e anche con tratti in discesa. Arriviamo ad un'ultima casa (km 24,8; cani) dove incontriamo un trivio; proseguiamo nella strada pianeggiante centrale.
Proseguiamo sempre sul fondovalle arrivando ad un bivio, pressoché invisibile, dove dobbiamo svoltare a destra (km 27).
Qesto punto è riconoscibile perchè situato all'inizio della salita verso i 5 ponti. Sugli alberi sono inchiodati vari segnali FIE ed un piccolo divieto di transito. A destra scendono due tracce di sentiero che si riuniscono dopo pochi metri.
Scendiamo su una di queste tracce, dopo pochi metri il sentiero si fa evidente ed abbastanza ciclabile. Incrociamo un sentiero più marcato dove scendiamo a sinistra in un tratto più ripido ed arriviamo al bordo del torrente. Seguiamo il comodo sentiero a destra e poi superiamo il guado (km 27,6).
Sulla sponda opposta seguiamo una stradina che confluisce in una strada sterrata. Senza difficoltà la seguiamo verso destra; costeggiamo il torrente ed arriviamo ad incrociare la strada asfaltata per Roviasca (km 30,1).
Se vogliamo andare a Roviasca dobbiamo svoltare a sinistra in salita, altrimenti andiamo a destra e scendiamo a Quiliano (km 34). Vado Ligure si trova a 8 km.
Dislivello: in salita 760 m
Ciclabilità:  99,5%
Osservazioni: Bello e facile, l'unica difficoltà è nella discesa al guado prima di Roviasca.
Si presta ad altre combinazioni.

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12 - Discesa dal monte Mao a Vado

Aggiornamento:  12/2001
Descrizione.
Scendiamo dalla vetta del monte al valico e poi alla spalla settentrionale (km 0,6).
Svoltiamo a sinistra e scendiamo ad un incrocio (km 0,9). A sinistra potremmo raggiungere l'itinerario 4 del finalese; invece andiamo diritti su una strada pianeggiante. Poco dopo iniziamo la discesa.
La strada scende molto ripida ma ampia e porta ad un incrocio (km 2,6). Qui andiamo a sinistra, in piano.
Un tratto quasi pianeggiante ci porta ad una nuova discesa. La strada diviene asfaltata e porta ad alcune case. Svoltiamo a sinistra. Ancora qualche tornante ed arriviamo sul fondovalle (km 4,3) dove svoltiamo a destra e raggiungiamo la viabilità principale all'ingresso di Vado.
Dislivello: 420 m
Ciclabilità:  100%
Osservazioni: praticabile solo in discesa.

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13 - Salita da Vado al monte Mao

Aggiornamento:  12/2001
Descrizione.
Da Vado Ligure seguiamo la strada statale verso ponente, costeggiando il mare. Superiamo Capo Vado e raggiungiamo l'incrocio per Bergeggi (km 3,3).
Iniziamo a salire, raggiungiamo la chiesa e proseguiamo in direzione del cimitero. Superiamo il cimitero salendo a destra. Arriviamo ad una chiesetta dove la pendenza diminuisce. Arriviamo ad un valico (km 6,7).
Qui lasciamo la strada e svoltiamo a sinistra. La strada sterrata sale ripida fino ad una costruzione in cemento, poi affrontiamo qualche tratto non ciclabile ed usciamo in vetta (km 7,1).
Scendiamo e proseguiamo diritti arrivando ad un ampio piazzale. Qui andiamo leggermente a destra entrando in una strada pianeggiante che costeggia a nord il monte S.Elena.
Arriviamo ad una piccola cava dove la strada termina (km 8,3). Scendiamo per 100 metri su sentiero ripido e non ciclabile uscendo su una stradina con fondo erboso. Svoltiamo a destra, superiamo un cancello e raggiungiamo un'ampia strada sterrata (km 8,5; qui passa l'itinerario 8).
Svoltiamo a destra e poi subito a sinistra iniziando a salire (itinerario 8 al contrario).
La salita termina ad una spalla (km 9,9). In questo punto lasciamo la strada svoltando a sinistra.
Per tracce saliamo ad un colle e poi a sinistra per la ripida salita che termina in vetta al monte Mao (km 10,5).
Dislivello: 470 m
Ciclabilità:  93%; 99% se non saliamo in vetta.
Osservazioni: la vetta del Mao non è ciclabile. L'interesse dell'itinerario è nella possibilità di raccordo con le traversate verso Segno, Finale, Rocche Bianche.

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14 - Salita da Stella al Passo del Giovo

Aggiornamento:  3/2002
Descrizione.
Dalla chiesa di Stella S.Giovanni proseguiamo la salita sulla strada statale del passo del Giovo.
Dopo un chilometro svoltiamo a sinistra (indcazioni per Corona), scendiamo ad attraversare il torrente e saliamo fino a raggiungere la chiesa di S.Bernardo (km 4), presso alle case del paesino.
Proprio di fronte alla chiesa sale una strada asfaltata (segnavia FIE: due triangoli rossi).
Andiamo in salita e raggiungiamo un bivio dove andiamo diritti seguendo la strada più ripida. La salita prosegue asfaltata fino ad un bivio dove inizia lo sterrato (km 5).
Svoltiamo a destra. L'ampia sterrata sale con pendenza abbastanza costante ed arriviamo ad un incrocio (km 6,5) dove svoltiamo a destra lasciando il segnavia FIE che prosegue diritto.
Continuiamo a salire e raggiungiamo un valico dove troviamo l'asfalto ed un incrocio (km 7,5).
La strada di fronte scende a Repiano, noi svoltiamo a destra ed iniziamo a salire sulla stretta strada asfaltata (indicazioni dell'Alta Via). Dopo 500 metri l'asfalto termina ed il segnavia svolta a destra.
Noi proseguiamo sulla strada forestale che obliqua a sinistra e prosegue a salire finchè raggiunge un incrocio nei pressi di un elettrodotto (km 8,5).
Trascuriamo la strada che scende di fronte e svoltiamo nettamente a destra.
La strada presenta molti rami spezzati a terra e richiede quindi molta attenzione. Scendiamo ripidamente con qualche tornante ed arriviamo dove termina una stradina asfaltata (km 9,3). Non svoltiamo a sinistra sull'asfalto ma a destra su sterrato.
La strada va un po' in discesa ma poi si mantiene in quota alternando salite e discese.
Arriviamo ad un incrocio dove andiamo diritti, in discesa. Poco dopo incontriamo l'AV che proviene da destra e la seguiamo verso sinistra.
Quando l'AV scende a destra noi proseguiamo diritti e raggiungiamo il forte Bruciato (km 11,1).
Sul piazzale arriva una strada asfaltata, la prendiamo e scendiamo velocemente fino ad uscire sulla strada statale (km 12,5).
A sinistra possiamo raggiungere Pontinvrea a 3,5 km mentre a destra in 300 metri raggiungiamo Giovo Ligure. Il passo è a sinistra a 800 metri.
Dislivello:  600 m.
Ciclabilità:   100%
Osservazioni: oggi molti rami ed il fondo fangoso rendono il percorso meno scorrevole di quanto non sia in realtà.



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15 - Traversata da Pontinvrea a Stella

Aggiornamento:  3/2002
Descrizione.
Dalla piazza di Pontinvrea andiamo in direzione di passo del Giovo. Dopo 400 metri troviamo a destra una strada pianeggiante (indicazioni per i Laghi ed Ippovia).
Proseguiamo in pianura, tra rade case, poi iniziamo a salire. Attraversiamo la corte di una casa e scendiamo ad un ponte.
La strada prosegue sulla riva del fiume, in leggera salita, ed arriva ad un'ultima casa. Superiamo un tratto più ripido, poi proseguiamo in salita moderata tagliando il fianco della montagna.
Raggiungiamo una casa superata la quale arriva il termine della salita (km 5,3).
Proseguiamo in piano fino a raggiungere un ponte (km 5,9) superato il quale svoltiamo a sinistra. La strada di destra conduce, in due chilometri, a Ferriera di Montenotte.
In leggera salita attraversiamo i prati e superiamo le poche case di Repiano. La strada lascia le ultime case ed inizia a salire in modo più deciso.
Raggiungiamo un valico (km 8,6) dove ha termine l'asfalto.
Troviamo l'itinerario 14 che seguiamo al contrario. Iniziamo quindi a scendere. Dopo un chilometro troviamo un incrocio e svoltiamo a sinistra.
Scendiamo con larghi tornanti ed arriviamo ad un altro incrocio dove troviamo l'asfalto. Svoltiamo a sinistra e raggiungiamo rapidamente la chiesa di S.Bernardo (km 12,2).
Per andare a Stella svoltiamo a sinistra e seguiamo la provinciale per circa 4 km.
Dislivello:  in salita 300 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: La salita è interamente asfaltata ma priva di traffico.


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16 - Traversata da Giovo a Naso di Gatto


Aggiornamento:  3/2002
Descrizione.
All'incrocio tra le strade statali svoltiamo nella strada che va a Pontinvrea.
Dopo 300 metri trascuriamo la stradina su cui corre l'AV e svoltiamo in quella immediatamente successiva che sale a sinistra (indicazioni per forte Bruciato).
La strada guadagna quota con qualche tornante e termina sull'ampio piazzale del forte (km 1,7).
Saliamo a destra e seguiamo una strada sterrata che scende ad incrociare i segnali dell'AV. Andiamo a destra seguendo i segnavia.
Dopo alcune centinaia di metri l'AV va a sinistra. Noi proseguiamo sulla strada che sale a superare una spalla, poi prosegue senza grandi dislivelli ma fondo sconnesso.
Infine arriviamo all'inizio di una strada forestale asfaltata (km 3,5). Lasciamo la strada per salire a sinistra su una ripida strada sconnessa.
Il tratto che segue è il più faticoso della gita.
Saliamo un po' a piedi ed un po' in sella fino ad uscire dal bosco e raggiungiamo un incrocio (km 4,3) con un segnavia che proviene da destra (doppia croce gialla).
Qui svoltiamo a sinistra e scendiamo su una strada sterrata. Dopo non molto la sterrata diviene asfaltata e ritroviamo i segnavia AV.
Scendiamo rapidamente arrivando ad un valico (km 5,3).
Da destra proviene l'itinerario 15 da Pontinvrea. Svoltiamo a sinistra e scendiamo, in comune con questo itinerario, ad un incrocio.
Qui svoltiamo a destra, in salita.
Seguiamo ora una bella strada che costeggia le pendici meridionali della montagna con qualche salita e molti tratti riposanti.
Incontriamo e trascuriamo vari segnavia ed arriviamo ad un valico dove ritroviamo i segnavia AV e tre strade (km 11).
Proseguiamo diritto, in netta salita, ed affrontando poi una zona dove si alternano salite e discese. Con un'ultima salita arriviamo ad un incrocio nel bosco (km 13,1) dove l'AV scende a destra. Noi andiamo diritti e troviamo subito un altro incrocio dove andiamo a sinistra, in leggera salita.
La strada inizia a scendere, passa nei pressi di alcuni tralicci ed arriva al termine del tratto ripido confluendo con un'altra sterrata (km 14,1).
Andiamo a destra e raggiungiamo la Provinciale con gli ultimi metri in comune con l'itinerario 9.
Dislivello:  in salita 600 m.
Ciclabilità: 96%
Osservazioni:

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17 - Anello di Ellera 1

Aggiornamento:  10/2002
Descrizione.
Partiamo dalla provinciale entrando tra le case di Ellera dove seguiamo la stradina che va in leggera discesa e costeggia il torrente in riva sinistra.
Restiamo sempre su questa strada evitando le strade che salgono a destra o che attraversano il torrente (segnavia FIE: croce rossa). Dopo il primo tratto pianeggiante iniziamo a salire ed entriamo in una valletta laterale dove raggiungiamo un bivio. La strada asfaltata sale a destra, noi andiamo a sinistra su sterrata e superiamo un ponte (km 2,3).
La salita prosegue con qualche tratto impegnativo. Superiamo una casetta ed attraversiamo un ponte (km 3,5).
Sul versante opposto saliamo un tratto molto ripido, poi la salita prosegue meno impegnativa fino ad un bivio (km 4,5) dove svoltiamo a destra.
In discesa arriviamo ad un guado, poi saliamo ad una spalla dove ha termine la salita (km 5,6).
La strada prosegue tagliando in diagonale il versante della montagna e scende per raggiungere un ampio colle prativo dove si incrociano varie strade (km 6,7; a sinistra variante).
Proseguiamo diritti sulla strada più a destra. Trascuriamo sia le deviazioni che salgono a sinistra, sia quelle che scendono a destra e ci manteniamo sulla traccia principale anche quando diventa mulattiera e poi sentiero.
La discesa presenta qualche difficoltà a causa dello strato di foglie che nasconde pietre smosse. Aggiriamo la montagna arrivando ad un cancello superato il quale entriamo in una zona coltivata.
La strada scende con un tornante uscendo sull'asfalto in località Striera (km 9).
Scendiamo seguendo la ripida stradina asfaltata che perde quota con qualche tornante.
Raggiungiamo la provinciale al ponte Santina (km 9,8). Andando a destra raggiungiamo Ellera (km 11).
Dislivello: in salita 470 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: ben ciclabile solo in questo senso.
Variante 17.1: Un po' più lunga ma più facile.
Al colle prativo (km 0) svoltiamo a sinistra e scendiamo sulla strada sterrata che entra nel bosco. Con discesa ripida, ma su strada agevole e con fondo buono, arriviamo ad alcune case (cani; km 1) che lasciamo a destra per svoltare a sinistra. La discesa prosegue senza difficoltà. Trascuriamo le strade laterali e raggiungiamo il fondovalle (km 2,1; a sinistra strada in salita per Corona). Proseguiamo a destra su strada ormai asfaltata ed arriviamo agevolmente alla provinciale (km 3,8). Ellera è a destra a 2,6 km. Molto ripida in salita.

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18 - Anello di Ellera 2

Aggiornamento:  12/2002
Descrizione.
Partiamo da Ellera seguendo la strada provinciale che sale in direzione di Stella.
Arrivati in località Ritani (km 2,7) lasciamo la strada, prima di attraversare il ponte, e svoltiamo a sinistra salendo in una stretta strada asfaltata. Seguiamo al contrario la variante 17.1 risalendo la valletta fino al termine dell'asfalto (km 4,3). Lasciamo a sinistra la strada della variante e proseguiamo diritti.
Superiamo un ponte e proseguiamo su facile salita sulla strada inizialmente sterrata poi asfaltata.
Nei pressi delle prime case sparse traascuriamo la stradina asfaltata che sale a sinistra (km 5,6) e proseguiamo diritti sulla strada di nuovo sterrata.
Saliamo raggiungendo le case del paese sul crinale, svoltiamo a sinistra ed arriviamo ad un incrocio. A destra alla chiesa di S.Bernardo (km 6,8).
Proprio di fronte alla chiesa sale una strada asfaltata (segnavia FIE: due triangoli rossi).
Svoltiamo a sinistra e saliamo in comune con l'itinerario 14. In salita raggiungiamo un bivio dove andiamo diritti seguendo la strada più ripida (via Bonomo). La salita prosegue asfaltata fino ad un bivio dove inizia lo sterrato (km 7,8).
Svoltiamo a destra. L'ampia sterrata sale con pendenza abbastanza costante ed arriviamo ad un incrocio (km 9,3) dove svoltiamo a sinistra, in comune con l'itinerario 16 che proviene da destra (vedi schizzo).
Seguiamo ora una bella strada che costeggia le pendici meridionali della montagna con qualche salita e molti tratti riposanti.
Incontriamo e trascuriamo vari segnavia ed arriviamo ad un valico dove troviamo i segnavia AV e tre strade (km 13,8).
Svoltiamo a sinistra nell'unica strada che scende. Incontriamo un tornante ed arriviamo in una zona di tagliate dove troviamo un bivio (km 14,6).
Svoltiamo a sinistra e proseguiamo la discesa agevole fino ad un traliccio dell'alta tensione. La discesa diventa ora ripida, dissestata e fangosa ma sempre ciclabile.
Perdiamo quota con numerosi tornanti ed arriviamo ad una casa diroccata (loc. Cerce, km 16,5). Dopo 100 metri incrociamo la sterrata che sale da Ellera (itinerario 17) e svoltiamo a destra. Superando qualche tratto ripido ma ormai la discesa è quasi priva di difficoltà.
Attraversato un ponte (km 17,6) incontriamo l'asfalto e proseguiamo la discesa fino alle case di Ellera (km 21) e poi alla strada provinciale.
Dislivello: 750 m.
Ciclabilità: 100%
Osservazioni: ben ciclabile solo in questo senso. In senso opposto presenta 1500 metri, dopo case Cerce, quasi impedalabili.

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Altri percorsi

  1. Da Colla del Termine è possibile scendere direttamente a Roviasca con un percorso nel bosco inizialmente ripido poi a mezza costa. Il sentiero (segnavia FIE croce rossa) parte poco sotto la stradina che dalla Colla porta all'edificio della Colonia.
  2. Dall'ultimo bivio dell'itinerario 5, invece di scendere a destra, si può salire a sinistra. La strada si inoltra nel bosco per portarsi nella valle parallela. Con una ripida discesa si sbuca sulla comoda sterrata che si segue a destra percorsa dagli itinerari 11 e 7.

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