LCD Soundsystem

Avessi fatto i compitini a casa avrei scoperto che questa band newyorkese è sicuramente tra le più interessanti nel panorama degli emergenti. Non per niente ha appena suonato al T in the Park festival in Scozia e al Monterey Jazz Festival di Montreaux ed è impegnata in un lunghissimo tour per l’Europa. La matrice è punk, ma la musica è fatta solo per far ballare, basata sempre su un loop ossessivo e ripetitivo, una sola linea di basso e la voce di James Murphy che canta (per modo di dire) in stile funk. Il timbro e il modo di fraseggiare ci ricorda i primi Talking Heads, ma la base ritmica è decisamente più grintosa e ossessiva. Se la melodia latita il risultato è ottimo per far ballare tutto lo stadio e si capisce che Murphy ha cominciato come tecnico del suono e producer in una indie label, contribuendo alla nascita del nuovo sound newyorkese. Comunque sono considerati il nome più caldo e creativo del momento. Se vi interessa, in QUESTA RADIO oppure in quest’altra potrete ascoltare qualcosa di LCD Soundsystem. Da seguire.

12 Luglio 2005

Zawinul Il vecchietto che si agita tra innumerevoli keyboard, synth, grovigli di cavi ed apparecchiature, ha 72 anni portati bene ed è una vera Leggenda del Jazz, con una gran bella storia alle spalle.
Josef Erich Zawinul nasce nelle campagne di Vienna e a sei anni gli regalano la prima fisarmonica. Da allora non smette più di trafficare con le tastiere. Finito il Conservatorio vola con una borsa di studio in America e lì rimane per sempre, innamorato del jazz. Comincia presto a fare sul serio con tipi come Joe “Cannonball” Adderley. Continua poi con un certo signor Miles Davis e contribuisce all’incisione dell’album “Bitches brew”, vera pietra miliare del free jazz. Alla continua ricerca di nuove sonorità, in sodalizio con Wayne Shorter, forma i Weather Report a cui si unisce il bassista Miroslav Vitous e Jaco Pastorius per dare vita al genere Fusion. Zawinul scrive Birdland, bandiera del nuovo jazzrock, che scala le classifiche di Billboard (cosa rara per il jazz) diventando popolare al di là dei confini del solito pubblico del jazz e del progressive rock . Con un appetito insaziabile verso la sperimentazione e spinto dalla curiosità per il nuovo, approda alla musica etnica, formando la band con cui si è esibito ieri. I passaporti dei componenti dicono tutto: Dubai, Nigeria, Anatolia, Marocco, Brasile. Influenze della musica africana e sonorità mediorientali su una base ritmica sudamericana, il tutto orientato a groove ripetitivi tra i quali Joe può spaziare con brevi improvvisazioni. Non è facile farci l’orecchio ed il sound è certamente strano. Incuriosisce però il vecchietto che cerca sempre nuovi percorsi. Chissà se ne riesce a diventare di nuovo il profeta.

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12 Luglio 2005

Che fossero tecnicamente formidabili lo sospettavo. Ascoltandoli per la prima volta dal vivo ne ho avuto la conferma (gli studi al Conservatorio delle Storie Tese sono una garanzia). Cambi di ritmo, stacchi repentini, variazioni di tonalità, dissonanze: tutto sempre eseguito con naturalezza e grande precisione. Per non parlare delle controvoci e dei coretti, con degli impasti vocali senza mai una sbavatura udibile. La vena ironica ed il gusto per il nonsense di Elio è proverbiale. Ma se una battuta qua e là è piacevolissima, tutto un altro discorso è quando si vuole permeare di ironia testi e musica per ottenere un genere musicale originale. Elio e i suoi non seguono le mode e sono sicuramente originali, riuscendo a ridicolizzare tutto e tutti. Ma l’operazione risulta forzata e non mi piace. I testi e la musica ne risentono, e dopo un poco è una noia... Peccato, qui e là le sonorità ricordano quelle dei migliori Earth Wind and Fire. Se solo le canzoni fossero altrettanto belle...

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Riparte Arezzo Wave

Ci siamo di nuovo. E come per la scorsa edizione vi faremo sapere il nostro punto di vista sul festival. Passiamo allora a presentarvi la XIX edizione di Arezzo Wave, il più importante festival gratuito fra quelli organizzati in Italia.

Lovefestival

Foto tratta dal sito ufficiale di Arezzo Wave

Dal 12 al 17 luglio, 500 artisti si esibiranno su 12 palchi, di fronte a un pubblico stimato in 200mila persone in totale. Fra i musicisti in cartellone allo Stadio comunale, Joe Zawinul ed Elio e le Storie Tese (12 luglio), Liars, British Sea Power e Motorhead Linea 77 che suoneranno in sostituzione dei Motorhead. Il leader Ian Lemmy Kilmister è stato ricoverato all’ospedale di Berlino per problemi di salute. Annullata tutta la tournee’ europea del gruppo metal. (14 luglio), Cibelle, Soulwax, The Kills e Lcd Soundsystem (15) Antony and The Johnsons e Negramaro (16) e Afterhours (17). A parte Elio, il jazzista Joe Zawinul, Antony and the Johnsons, e gli Afterhours (e i famosissimi metallari Motorheads che non mi piacciono e tanto hanno dato forfait) degli altri non ne ho mai sentito parlare. Auguriamoci qualche piacevole sorpresa.

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