"Come hai detto che si chiama quel sito con quel filmato con quel deficente che balla?"

"Vai su Gugool..."

 

"...alla festa casomai porto la chitarra e suoniamo qualcosa"

"vai su Gugool e cerca qualche sito per scaricare gli accordi di..."

 

"hai letto quell'articolo di Franco Melli?"

"io Franco Melli non lo sopporto..."

"vai su Gugool lo stesso e cercalo..."

 

"Mamma! Dove hai messo il maglione nuovo?"

"cerca su Gugool..."

 

Ora, (premesso che so come si scrive Google ma non voglio fargli pubblicità gratuita), vorrei fare una brevissima riflessione sulla quella che sta diventando la nostra DIPENDENZA da MOTORE DI RICERCA.

Ormai ogni volta che cerchiamo qualcosa, qualsiasi cosa, andiamo su un motore di ricerca. Si, certo è molto comodo, in fondo è come avere la BIBLIOTECA DI BABELE a disposizione ad libitum, ma c'è una cosa di fondo che mi spaventa: il pensiero che tutto sia catalogato, rintracciabile.

Non dico che il mezzo sia sbagliato (un coltello può essere utilizzato per tagliare il pane o per uccidere un altro uomo, dipende chi lo usa e quali intenzioni ha), dico che dobbiamo stare attenti a come utilizzare queste risorse, a non farci ingabbiare in questi schemi. Di stare attenti insomma...

Ah, un ultima curiosità: ho fatto una piccola ricerca su Gugool e ho notato che se si cerca la parola "GOD" vengono fuori 134.000.000 di risultati; se si cerca la parola "SEX" vengono... (niente battute!?) fuori 319.000.000 di risultati; se si cerca la parola "FREE" abbiamo 1.150.000.000 risultati; e se cerchiamo la parola "US" vengono fuori 1.490.000.000 di risultati.

US, FREE, SEX and GOD, i quattro capisaldi dell'americano medio.

 

Scusatemi, forse non era dei MOTORI DI RICERCA che avevo paura...

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