"Caro Giuseppe, cumpare nepote, a Napule stocio facendo la vita de lu signore... Alla sera me ne vaco a lu tabbarene e me ne resco quanne chiode... e per questo mandame, nu poco de soldi perché nun tengo nemmeno li soldi per pagare la lettera a lu scrivano che me sta scrivendo la lettera presente..." (tratto da MISERIA E NOBILTA', 1954)

Per chiunque volesse scrivermi o contattarmi (tanto penso che chi visita sto' sito già me conosce...) ecco alcuni recapiti:

Stefano Giammarini

Indirizzo: Via Alessandro Volta 130 - 63039 - San Benedetto del Tronto - AP

e-mail: giammarini.stefano@libero.it

L'unica accortezza che vi chiedo e di scrivere in italiano come l'esempio qui sotto riportato:

"Signorina, veniamo noi con questa mia addirivi una parola che che scusate se sono poche ma settecentomilalire; noi ci fanno specie che questanno che c'è stato una grande moria delle vacche come voi ben sapete. . . Questa moneta serovono a che voi vi consolate dai dispiecere che avreta perchè dovete lasciare nostro nipote che gli zii che siamo noi medesimo di persona vi mandano questo, perché il giovanotto è studente che studia che si deve prendere una laura che deve tenere la testa al solito posto cioè sul collo.;.; Salutandovi indistintamente i fratelli Caponi (che siamo noi i fratelli Caponi)" (tratto da Totò, Peppino e la Malafemmena, 1956).

Studiate gente, studiate...

 
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