|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
per suggerimenti,
richieste, osservazioni contattaci:
webmasterg7@libero.it
|
|
Il decalogo del "bravo socio"
1.
Il socio
può essere sia uomo che donna pur che maggiorenne e
vaccinato ; in caso contrario deve essere accompagnato dalla
mamma, le cui caratteristiche però devono rispettare precisi
canoni estetici (tipo Sharon Stone potrebbe andare bene); data la
filosofia del "gisette",
per
quanto attraenti, non sono ammesse le
consorti dei soci stessi (per le morose ci si può mettere
d'accordo). |
2.
Il socio
deve
riconoscere l'autorità del Guru (presidente
onorario), il cui giudizio è insindacabile e inappellabile,
soprattutto nei momenti di orgasmo alpinistico, nei quali occorre
seguirlo anche quando si ha la netta sensazione che la cosa migliore
sia quella di tornare indietro. |
3.
Il socio,
raggiungendo con altri, il 50% più uno dei
partecipanti al giro, può annullare quanto disposto al punto
precedente, previa discussione 'amichevole' con l'autorità
riconosciuta - il Guru
-. In
questo caso si parla di ammutinamento
legalizzato. |
4.
Il socio
non deve
vedere il risultato tecnico come unico traguardo
da raggiungere a tutti i costi; in taluni casi il fatto di dover
rinunciare ad una meta non gli deve impedire di raggiungere altri tipi
di traguardi, come per esempio, una buona trattoria, dove consolarsi
con i piedi sotto ad una tavola, assaggiando le specialità
culinarie della zona e affogando i dispiaceri per il mancato orgasmo
alpinistico, dentro un buon bicchiere di vino rosso (anche tre o
quattro in assenza di obblighi di guida). |
5.
Il socio
deve avere
bevuto almeno una volta (meglio se ciò
accade tutte le sere) un bicchierino di "Graspa dei Amighi", o in
alternativa avere bevuto 8 diversi tipi di grappa (sono esclusi i
liquori di grappa, in quanto non conformi); sono esonerati da tale
obbligo gli astemi veri (col casso che bevo!). |
6.
Il socio
che si
trova a dover bivaccare è tenuto a provvedere
alla propria igiene personale con ogni mezzo, considerando prioritario
il bidè rispetto a qualsiasi altra forma di pulizia. La
pulizia
delle ascelle e dei piedi rimane comunque condizione minimale e quindi
vincolo fondamentale per poter accedere ai locali comuni, siano essi di
rifugio, di bivacco, di casa o di
semplice automobile. |
7.
Il socio
non deve
bestemmiare...per il resto gli sono concesse tutte
quelle espressioni tipiche del vernacolo veneto. Accettate pure tutte
le espressioni contenenti i sinonimi che si riferiscono agli organi
genitali maschili e femminili (per es. porca fessurina, pisello di
Budda, ecc..ecc..). |
8.
Il socio
può
proporre di aggregare alla comitiva non
più di due non soci, sempre che non si tratti di esponenti
di
sesso femminile aventi le caratteristiche di cui sopra (vedi Sharon
Stone): nel qual caso il numero diventa illimitato ed il socio
acquisisce il diritto di scaricare il 70% del contenuto del proprio
zaino all'interno degli zaini degli altri soci. |
9.
Il socio
che
durante una via ferrata si trovasse per una serie di
fortunate circostanze a seguire un'altra comitiva il cui fanalino di
coda risulti essere una fessurina di un certo livello, è
tenuto
prima di tutto a porre particolare attenzione a non scivolare sulla
corda inevitabilmente umida e, a sera, a offrire a tutti un giro di
birre o altre degne sostanze sostitutive. |
10.
Il socio
che "tira" il bidone alla vigilia di una uscita, viene
giudicato dal Consiglio ed in caso di giustificazioni di
scarsa
rilevanza, viene la prima volta ammonito (con obbligo di portare un
salame, o insaccato alternativo) e la seconda, sospeso in attesa di
giudizio, con obbligo di organizzare una cena sociale a sue spese, che
si terrà in luogo da lui indicato. |
Addì,
3
settembre 2001 - IL CONSIGLIO DIRETTIVO
|