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tossico come il
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Questa è parte dell'articolo del 12 novembre 2004 che mi dà modo di constatare quanto segue rilevato dalle altre pagine che compongono questo PUZZLE.
I DATI
1) L'articolo del 12 novembre 2004 sotto riporta:
"Un rischio troppo alto per il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, che ha messo ora sotto inchiesta un' intera famiglia di antibiotici, quelli della categoria dei "chinolonici", e ha chiesto urgenti chiarimenti al Ministero della Salute. Sott' accusa in particolare il rapporto rischio-beneficio di questi farmaci. A destare l' allarme della Procura è stato un esposto di un quarantenne emiliano, arrivato pochi giorni fa sul tavolo del pm. "Da anni non riesco più a camminare bene - ha scritto l' uomo nella sua denuncia - dopo pochi passi avverto un dolore lancinante a entrambi i tendini, proprio all' altezza delle caviglie". E in effetti al quarantenne è stata diagnosticata una "tendinopatia bilaterale verosimilmente provocata da farmaco", anche perché l' infiammazione sarebbe comparsa a soli dieci giorni dall' assunzione di uno degli antibiotici ora sotto inchiesta. Nel foglietto illustrativo di questa categoria di medicinali, la tendinopatia è stata inserita fra i possibili rischi. Non compare però fra gli effetti indesiderati, come sarebbe, secondo gli inquirenti, più appropriato. "Se si avverte dolore ai tendini di Achille - è scritto sul bugiardino - contattare un medico e adottare le adeguate misure terapeutiche". Già, ma quali? Se l' è chiesto anche il pm Guariniello, che ha subito affidato una consulenza ad esperti farmacologi: "Si tratta di una malattia - hanno risposto gli specialisti - che può essere irreversibile e degenerativa, e non prevede cure terapeutiche". Lo sfortunato paziente aveva provato persino a contattare il direttore della casa farmaceutica produttrice dell' antibiotico e aveva anche girato molti specialisti: tutto invano. Così ha deciso di rivolgersi a Guariniello: "Prima di prendere il farmaco - gli ha scritto - non avevo alcun problema a camminare. Il medico mi ha potuto prescrivere solo di stare a riposo e mi hanno dovuto alzare i tacchi delle scarpe. Ma a distanza di cinque anni le mie caviglie sono ancora dolenti. Ora poi avverto fastidio anche ai tendini delle mani". Per questo il procuratore aggiunto ipotizza nel fascicolo i reati di lesioni colpose e somministrazione pericolosa di farmaci per la salute pubblica. Gli antibiotici della categoria dei chinolonici, avrebbero, secondo gli esperti della Procura, profili di tossicità sui tendini, che erano già noti prima del 1999, differenti però a seconda della quantità di principio attivo contenuto." clicca QUI
In data 14 gennaio 2013 e quindi 9 anni dopo dal forum MIDICITALIA si rileva quanto segue dal discorso:
2) In data lunedì 14 gennaio 2013 l'Utente 282xxx Utente uomo apre un argomento intitolandolo:
"Tendini d'achille dopo ciproxin
Buongiorno,
ho 45 anni. Per curare una prostatite batterica mi è stato prescritto ciproxin
1000 (una cps al giorno). Ma già dopo il secondo giorno ho dovuto interrompere a
causa di dolori forti ad entrambi i tendini di achille. L'urologo mi aveva detto
infatti di interrompere immediatamente la cura se si avvertivano dolori in tal
senso. Ho smesso qualunque attività fisica.
Nonostante l'interruzione e il riposo ho continuato ad avere i dolori. Ho
eseguito la ecografia come consigliato dal medico ma l'eco non evidenziava
nulla. L'ortopoedico da me consultato e che mi ha visitato dice che in presenza
di un esame obiettivo negativo ed un referto negativo lui può solo concludere
che non c'è nulla.
A tutt'oggi ho dolori ci sono e cammino con difficoltà (sono passati 2 mese).
Pur comprendendo la particolarità della domanda, volevo chiedere se qualcuno di
voi medici ha esperienza di recupero a seguito di tale situazione oppure oramai
il "danno" è fatto e me lo tengo (cosa certo non esaltante...)?
Grazie"
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3) Ora in data odierna 3 dicembre 2014 dall'articolo sotto ho rilevato che lo stesso farmaco non è stato sospeso, anzi, ne rilevo le CONTROINDICAZIONI tra le quali questa:
"Muscoloscheletrici: (non comuni) gonfiore articolare e artralgia; (molto rari, incluse segnalazioni isolate) tendosinovite (infiammazione delle guaine tendinee), dolori muscolari, tendinite e rottura dei tendini, peggioramento dei sintomi di miastenia; è stato segnalato un caso di rabdomiolisi in seguito ad interazione con simvastatina (Sawant, 2009)."
4) Questa la conclusione di chi si occupa dei Diritti del Cittadino che DENUNCIA la pericolosità di questi ANIBIOTICI e scrive:
"Nel loro studio, il dottor Ho e il dottor Juurlink dell'Istituto
canadese hanno sottolineato che il trimetoprim-sulfametossazolo attraversa
facilmente la barriera sangue-cervello, causando una moltitudine di sintomi
neurologici. Curiosamente, questi problemi sono stati riportati solo in
pochissimi casi clinici mentre sono state condotte poche ricerche in materia.
Tuttavia, secondo gli scienziati canadesi al farmaco sarebbero legati anche
problemi al cervello comprendenti delirio, tremori e disturbi dell'andatura.
Un altro recente studio pubblicato sul British Medical Journal, dimostrerebbe
che gli anziani sono particolarmente a rischio quando assumono il
trimetoprim-sulfametossazolo se utilizzato contestualmente ad un farmaco
prescritto per curare l'insufficienza cardiaca, noto come spironolattone.
Il motivo? Si scopre che antibiotici tipo il Bactrim sono spesso prescritti
senza preoccuparsi di verificare il fatto che la combinazione con altri farmaci
possa portare alla morte.
Questo fatto porta ad una domanda non troppo azzardata. Quanti anziani sono
morti per arresto cardiaco a loro attribuito per insufficienza cardiaca o per
l'età quando, in realtà, fu la conseguenza di una combinazione di farmaci quali
il trimetoprim-sulfametossazolo e spironolattone?
Quindi, Specie per i soggetti anziani, ma non solo, bisogna stare sempre attenti
alle combinazioni mortali tra farmaci. È chiaro, però che è necessario
sviluppare una maggiore consapevolezza sulle interazioni farmacologiche tra le
categorie dei farmacisti e medici."
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Quindi già dal 1999 come
da articolo si conosceva la specifica CONTROINDICAZIONE di:
"una grave infiammazione degenerativa dei tendini d' Achille."
Si era richiesto l'intervento del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello al punto 1)
ma che l'articolo del
punto 2) in data 14 gennaio 2013
CONFERMA il medesimo problema,
quindi che in effetti contro questi ANTIBIOTICI NON SI E' FATTO PROPRIO NULLA, anzi come da punto 3) si può rilevare dalle CONTROINDICAZIONI che rimane il medesimo problema, ma si rileva altresì dalla data (Sawant, 2009), che si sono aggiunte altre CONTROINDICAZIONI man mano che il tempo passa.
Risulta poi dal punto 4) che si consigliano questi ANTIBIOTICI senza il minimo controllo e quindi: Questo fatto porta ad una domanda non troppo azzardata. Quanti anziani sono morti per arresto cardiaco a loro attribuito per insufficienza cardiaca o per l'età quando, in realtà, fu la conseguenza di una combinazione di farmaci quali il trimetoprim-sulfametossazolo e spironolattone?
VORREI SAPERE DOVE
VOGLIONO ARRIVARE andando avanti di questo passo!
Ecco l'articolo:
"
Gli effetti
collaterali si manifestano in circa il 4-10% dei pazienti; provocano
interruzione della terapia nell’1,5% dei pazienti.
Nell’anno 2008 sono state segnalate 6 sospette reazioni avverse (di cui 1 grave)
da ciprofloxacina in ragazzi di età compresa tra 12 e 17 anni (BIF, 2009).
Cardiovascolari: (non comuni) palpitazioni; (molto rari) svenimenti, perdita di
coscienza transitoria (sincope), edema periferico, vampate di calore,
tachicardia, ipertensione; (somministrazione parenterale) flebiti,
tromboflebiti.
Sono stati riportati rari casi di prolungamento dell’intervallo QT, aritmia
ventricolare e torsioni di punta (“torsade de pointes”, forma di tachicardia
ventricolare); isolati casi di ictus (Adverse Drug Reaction bulletin, 2000) e
vasculite emorragica (van den Berg et al., 2010).
Centrali: (comuni) tremore, capogiri, cefalea; (molto rari, incluse segnalazioni
isolate) sudorazione, parestesia (alterazione della sensibilità caratterizzata
da intorpidimento, formicolii), atassia (mancata coordinazione muscolare),
aumento della pressione intracranica, discinesia oro-facciale (anomalie nel
movimento di labbra, lingua, mandibola); convulsioni, più frequentemente in
pazienti con insufficienza renale o con altro squilibrio elettrolitico (Kushner
et al., 2001); è stato segnalato un caso di emiballismo (sindrome ipercinetica
caratterizzata da movimenti ampi e violenti di un emicorpo che di solito
interessano la muscolatura prossimale) in un paziente con cirrosi epatica (Kim
et al., 2009).
Dermatologici: (comuni) reazioni cutanee (prurito, eruzioni, febbre da farmaco);
(molto rari) bolle emorragiche, petecchie (emorragie cutanee puntiformi), papule
con formazione di crosta che evidenzia coinvolgimento vascolare (vasculite),
eritema nodoso, eritema multiforme anche grave (sindrome di Stevens-Johnson),
orticaria, sindrome di Lyell (necrolisi epidermica), fotosensibilità.
Ematici: (non comuni) anemia, trombocitopenia, eosinofilia, leucocitopenia,
granulocitopenia, epistassi; (molto rari) anemia emolitica, pancitopenia
(riduzione al di sotto dei valori normali di leucociti, eritrociti e piastrine),
leucocitosi, trombocitosi, agranulocitosi, iperglicemia, alterazione dei valori
della protrombina.
Epatobiliari: (molto rari) pancreatite; aumenti degli enzimi epatici
(transaminasi, fosfatasi alcalina) e della bilirubina, ittero colestatico (cioè
causato da ostruzione delle vie biliari), più frequentemente nei pazienti con
preesistenti danni epatici; epatite e necrosi epatica fino a insufficienza
epatica potenzialmente fatale.
Gastrointestinali: (comuni) disturbi digestivi, perdita di appetito, nausea,
vomito, diarrea, dolore addominale, flatulenza; (rari) colite pseudomembranosa
(colite associata all’impiego degli antibiotici). E’ stato segnalato un caso di
colite segmentaria emorragica (Boesler et al., 2009).
Muscoloscheletrici: (non comuni) gonfiore articolare e artralgia; (molto rari,
incluse segnalazioni isolate) tendosinovite (infiammazione delle guaine
tendinee), dolori muscolari, tendinite e rottura dei tendini, peggioramento dei
sintomi di miastenia; è stato segnalato un caso di rabdomiolisi in seguito ad
interazione con simvastatina (Sawant, 2009).
Oftalmici: deposizione di un precipitato bianco sulla superficie oculare
(reversibile riducendo il dosaggio o interrompendo l’assunzione del farmaco),
fotofobia, colorazione della cornea, reazioni allergiche; (molto rari) disturbi
alla vista come diplopia (percezione delle immagini doppia) o cromatopsia
(alterata percezione dei colori).
Organi di senso: disgeusia (distorsione della percezione gustativa) e disosmia
(alterata capacità di percepire gli odori), possibile perdita del senso
dell’odorato che normalmente scompare al termine della terapia.
Otologici: (molto rari) perdita transitoria dell’udito (in particolare
dell’udito ad alta frequenza), tinnito.
Psichiatrici: (comuni) confusione, stanchezza, agitazione; (molto rari, incluse
segnalazioni isolate) incubi, insonnia, stati d’ansia, allucinazioni, angoscia,
depressione, reazioni psicotiche (che possono portare ad autolesionismo).
Respiratori: (non comuni) respirazione difficoltosa, singhiozzo, embolia
polmonare, edema polmonare, espulsione di sangue dalle vie respiratorie
(emottisi).
Sistemici: infestazioni ed infezioni; reazioni allergiche, che si manifestano
con vasculiti, anafilassi, necrosi tossica epidermica; (molto rari) astenia.
Urologici: (molto rari, incluse segnalazioni isolate) transitoria alterazione
della funzionalità renale (fino a insufficienza renale temporanea), presenza di
cristalli o sangue nelle urine, transitorio innalzamento della creatinina serica
o dell’urea, nefrite interstiziale; è stato segnalato un caso di idronefrosi
bilaterale da cristalluria e calcoli indotti dalla ciprofloxacina (Chopra et
al., 2000).
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