Terrorismo

Niente giustizia senza perdono

«Dai politici una scelta morale, troppo controllo su vita e morte»


Veronica Berlusconi, intervistata sulla procreazione assistita: «La dimensione del mistero della vita sembra irrimediabilmente archiviata, spedita in quell’icona del computer che corrisponde alla posta cestinata. È una società che vuole programmare il momento della nascita, col buffo paradosso che si consultano freneticamente gli oroscopi, ma si programmano i parti».

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di Maria Latella
Corriere della Sera, 13 dicembre 2003



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Terrorismo: «Dai politici una scelta morale, troppo controllo su vita e morte», Maria Latella, Corriere della Sera, 13 dicembre 2003


 
Rassegnina   Niente giustizia senza perdono:
  • Maria Latella
    «Dai politici una scelta morale, troppo controllo su vita e morte»

    Corriere della Sera, 13 dicembre 2003
    Veronica Berlusconi, intervistata sulla procreazione assistita: «La dimensione del mistero della vita sembra irrimediabilmente archiviata, spedita in quell’icona del computer che corrisponde alla posta cestinata. È una società che vuole programmare il momento della nascita, col buffo paradosso che si consultano freneticamente gli oroscopi, ma si programmano i parti».
     
  • «Nessuna gioia, solo pena per il raìs. Prego per lui»
    Corriere della Sera, 15 dicembre 2003
    Margherita Coletta, vedova del vicebrigadiere caduto a Nassiriya, ha dichiarato: «Provo tanta pena per lui, e sto pregando per lui, non provo né gioia né felicità, ma solo la consapevolezza che è stato dato un duro colpo al terrorismo in Iraq. Ho visto Saddam nelle immagini in televisione, l’ho visto in quelle condizioni. Un ex potente ora solo lacero. Si stenta a credere che sia stato un criminale. Ora prego per lui. Non si può provare felicità, neppure oggi. Sono morti tanti ragazzi, anche tanti americani. Felicità è una parola grossa: si è pagato troppo caro quello che è successo laggiù. Certo, sono contenta che lo abbiano catturato, è giusto così. Spero solo che oggi i terroristi si sentano un po’ meno sicuri senza il loro capo, un po’ meno forti».

 

Commento:

 

«We’ve got him». «L’abbiamo preso», ha esordito il responsabile dell’Amministrazione provvisoria alleata in Iraq, nella conferenza stampa in cui comunicava a tutto il mondo la cattura di Saddam Hussein.


L'abbiamo preso: giustizia è fatta, si potrebbe parafrasare.


Non è così perché, come fa intendere la vedova Coletta, la vera giustizia sarebbe riavere chi le è stato strappato. La giustizia che può fare l’uomo, purtroppo, non dà giustizia all’uomo perché non redime il male del mondo. C’è forse un’ingiustizia più grande della perdita e della sofferenza? La Signora Coletta - donna che “ingiustamente” ha perso suo marito dopo aver “ingiustamente” perso suo figlio - inaspettatamente prega, cioè: misteriosamente spera.


Mistero è la parola più descrittiva della vita dell’uomo, eppure la meno usata, per questo ci colpisce l’intervista che ha rilasciato Veronica Lario, moglie del premier Berlusconi, e le dichiarazioni inaspettate di molti altri, cosiddetti non credenti.


Buon Natale
 

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