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5)
From: Roberto Rosoni
Newsgroups: it.scienza
Sent: 25-11-2002 13:34:09 PST
Subject: Re: Problema relativistico
> boh@boh.it, citando giofra, ha scritto:
> Basta andare in un porto con un faro
> per essere sicuri, stando in Y, che
> il faro ha illuminato un delta(t)
> prima anche il punto X.
Se tu sei in Y, ed X viene illuminato prima di te,
tu non puoi affatto essere certo che
l'illuminazione in X sia avvenuta.
Un gabbiano in volo, ad esempio, potrebbe
aver interrotto il raggio di luce
che dovrebbe colpire X, rendendo
falsa la tua 'previsione', che dunque
è solo una 'supposizione'.
Per esserne viceversa certo devi necessariamente
guardare X ed attendere di vedere che X
stesso venga illuminato.
E' solo in questo modo che avrai la certezza dell'informazione.
Se fai due conti vedrai che in qualunque
configurazione geometrica tu ti
ponga non avrai mai informazione
superluminale, in quanto bisogna per forza
effettuare il percorso da X a Y.
Roberto Rosoni
*************
4)
From: boh@boh.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Monday, November 25, 2002 11:38 PM
Subject: Re: Problema relativistico
Nella città con il faro i gabbiani di Roberto Rosoni
sono stati tutti sterminati con il gas.
*************
3)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, January 22, 2003 12:57 AM
Subject: Re: Accendere un faro su una navicella a velocità prossime alla luce.
> Angelo Dinelli ha scritto:
> Nel sistema di riferimento centrato
> sul punto di emissione luminosa sferica,
> rispetto al quale i fotoni si allontanano
> in 1 direzione a velocità c, non si
> potrà che concludere che si allontanano
> fra loro, rispetto cioè a 2 opposte
> direzioni, a velocità 2c.
> D'altra parte non ho ancora capito che
> difficoltà ci sia, per i relativisti,
> ad ammettere questo.
> Essi stessi ammettono benissimo che
> esistono molti movimenti che sono
> superiori alla velocità della luce.
> Ad esempio il caso famoso del 'faro'.
> Queste velocità sono ammesse perché,
> si dice, non trasmettono informazione.
Nel caso del problema del faro NON è affatto vero
che la macchia di luce che si sposta è solo una
sequenza di punti non correlati, e che quindi non esiste.
Ed, infatti:
- non solo la macchia di luce che si sposta è ben
visibile, per cui esiste
- ma è anche vero che i punti di luce che la originano
sono tra loro correlati.
Tanto è vero che se i fotoni colpiscono la distanza D
che separa X da Y ad un velocità uguale alla metà della
velocità limite, noi diciamo, stando in Y, che il muro è
stato colpito nel punto X da un fotone esattamente un
delta(t) fa, con:
delta(t) = (2 * D) / (velocità limite).
A tal fine segnalo la pagina con url:
http://digilander.libero.it/fraterno/daundici.htm
Giovanni.
*************
2)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, January 22, 2003 7:59 AM
Subject: Re: Accendere un faro su una navicella a velocità prossime alla luce.
> Arnaldo ha risposto:
> A meno che non sia passato il solito insano
> gabbiano che ha intercettato, a tua insaputa,
> il fotone che ipotizzi avrebbe dovuto colpire
> il punto X.
> :-)
Nel paese dove viene effettuato l'esperimento con il faro
tutti i 'gabbiani di Roberto Rosoni' sono stati sterminati.
:-)
A parte gli scherzi, i 'gabbiani di Roberto Rosoni' (l'imponderabile)
possono potenzialmente intervenire in qualsiasi evento.
Giovanni.
*************
1)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, January 22, 2003 10:31 PM
Subject: Re: Accendere un faro su una navicella a velocità prossime alla luce.
> Roberto Rosoni ha risposto:
> Giusto !
> E' per questo che si deve distinguere
> tra 'trasporto di informazione',
> ovvero certezza di un evento, e
> 'supposizione', ovvero presupporre,
> stando in Y, che, a volte a ragione
> e a volte a torto, un fotone sia
> arrivato in X.
Se consideri il caso che tu insisti a sostenere
che sia il solo lecito, e cioè che da X venga
direttamente sparato un fotone in Y, anch'io
posso legittimamente dire:
Giusto !
E' per questo che si deve distinguere
tra 'trasporto di informazione',
ovvero certezza di un evento, e
'supposizione', ovvero presupporre,
stando in Y, che, a volte a ragione
e a volte a torto, un fotone sia partito da X.
Se infatti uno dei tuoi gabbiani intercetta il
fotone che parte da X in direzione di Y,
Y dirà che il fotone non è mai partito da X,
mentre invece è partito eccome.
Giovanni.
fine
5)
From: Roberto Rosoni
Newsgroups: it.scienza
Sent: 25-11-2002 13:34:09 PST
Subject: Re: Problema relativistico
> boh@boh.it, citando giofra, ha scritto:
> Basta andare in un porto con un faro
> per essere sicuri, stando in Y, che
> il faro ha illuminato un delta(t)
> prima anche il punto X.
Se tu sei in Y, ed X viene illuminato prima di te,
tu non puoi affatto essere certo che
l'illuminazione in X sia avvenuta.
Un gabbiano in volo, ad esempio, potrebbe
aver interrotto il raggio di luce
che dovrebbe colpire X, rendendo
falsa la tua 'previsione', che dunque
è solo una 'supposizione'.
Per esserne viceversa certo devi necessariamente
guardare X ed attendere di vedere che X
stesso venga illuminato.
E' solo in questo modo che avrai la certezza dell'informazione.
Se fai due conti vedrai che in qualunque
configurazione geometrica tu ti
ponga non avrai mai informazione
superluminale, in quanto bisogna per forza
effettuare il percorso da X a Y.
Roberto Rosoni
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4)
From: boh@boh.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Monday, November 25, 2002 11:38 PM
Subject: Re: Problema relativistico
Nella città con il faro i gabbiani di Roberto Rosoni
sono stati tutti sterminati con il gas.
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3)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, January 22, 2003 12:57 AM
Subject: Re: Accendere un faro su una navicella a velocità prossime alla luce.
> Angelo Dinelli ha scritto:
> Nel sistema di riferimento centrato
> sul punto di emissione luminosa sferica,
> rispetto al quale i fotoni si allontanano
> in 1 direzione a velocità c, non si
> potrà che concludere che si allontanano
> fra loro, rispetto cioè a 2 opposte
> direzioni, a velocità 2c.
> D'altra parte non ho ancora capito che
> difficoltà ci sia, per i relativisti,
> ad ammettere questo.
> Essi stessi ammettono benissimo che
> esistono molti movimenti che sono
> superiori alla velocità della luce.
> Ad esempio il caso famoso del 'faro'.
> Queste velocità sono ammesse perché,
> si dice, non trasmettono informazione.
Nel caso del problema del faro NON è affatto vero
che la macchia di luce che si sposta è solo una
sequenza di punti non correlati, e che quindi non esiste.
Ed, infatti:
- non solo la macchia di luce che si sposta è ben
visibile, per cui esiste
- ma è anche vero che i punti di luce che la originano
sono tra loro correlati.
Tanto è vero che se i fotoni colpiscono la distanza D
che separa X da Y ad un velocità uguale alla metà della
velocità limite, noi diciamo, stando in Y, che il muro è
stato colpito nel punto X da un fotone esattamente un
delta(t) fa, con:
delta(t) = (2 * D) / (velocità limite).
A tal fine segnalo la pagina con url:
http://digilander.libero.it/fraterno/daundici.htm
Giovanni.
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2)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, January 22, 2003 7:59 AM
Subject: Re: Accendere un faro su una navicella a velocità prossime alla luce.
> Arnaldo ha risposto:
> A meno che non sia passato il solito insano
> gabbiano che ha intercettato, a tua insaputa,
> il fotone che ipotizzi avrebbe dovuto colpire
> il punto X.
> :-)
Nel paese dove viene effettuato l'esperimento con il faro
tutti i 'gabbiani di Roberto Rosoni' sono stati sterminati.
:-)
A parte gli scherzi, i 'gabbiani di Roberto Rosoni' (l'imponderabile)
possono potenzialmente intervenire in qualsiasi evento.
Giovanni.
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1)
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Wednesday, January 22, 2003 10:31 PM
Subject: Re: Accendere un faro su una navicella a velocità prossime alla luce.
> Roberto Rosoni ha risposto:
> Giusto !
> E' per questo che si deve distinguere
> tra 'trasporto di informazione',
> ovvero certezza di un evento, e
> 'supposizione', ovvero presupporre,
> stando in Y, che, a volte a ragione
> e a volte a torto, un fotone sia
> arrivato in X.
Se consideri il caso che tu insisti a sostenere
che sia il solo lecito, e cioè che da X venga
direttamente sparato un fotone in Y, anch'io
posso legittimamente dire:
Giusto !
E' per questo che si deve distinguere
tra 'trasporto di informazione',
ovvero certezza di un evento, e
'supposizione', ovvero presupporre,
stando in Y, che, a volte a ragione
e a volte a torto, un fotone sia partito da X.
Se infatti uno dei tuoi gabbiani intercetta il
fotone che parte da X in direzione di Y,
Y dirà che il fotone non è mai partito da X,
mentre invece è partito eccome.
Giovanni.