Brunate e Triangolo Lariano

Strada Regia (1)

Da Brunate a Torno

Tra il 2002 ed il 2006, utilizzando fondi regionali e provinciali, la Società Archeologica Comense, con l'aiuto della Comunità Montana Triangolo Lariano, ripristina, ad uso escursionistico, la "Strada Regia". Una lunga mulattiera, unica via di comunicazione terrestre, tra Como e Bellagio, fino ai primi anni del novecento.

Sono trascorsi più di cent'anni dalla costruzione della SS 583, purtroppo, nel frattempo, la Strada Regia, nel tratto tra Como e Blevio, è diventata irrecuperabile.
La scelta di Brunate, come punto di partenza alternativo, può sembrare solo di comodo ma è anche quanto, di più storicamente vicino all'antico tracciato, si possa trovare.
Comunque, non resta che adeguarsi ed utilizzare la funicolare (biglietto di sola andata). Naturalmente, si approfitta dei sette minuti di percorso per godere dello splendido panorama su Como.
Per i più preparati, nel caso preferissero salire a piedi, può essere utile la pagina Como - Brunate.

Alla stazione di Brunate, si scende la scala e poi, usciti dalla barriera girevole, ancora giù, sino alla strada asfaltata. Si prende, quindi, a destra, in direzione San Maurizio (Segnavia Strada Regia) ma dopo 50 metri, all'altezza della fontana pubblicitaria, si imbocca, a sinistra, via Nidrino, in discesa.

Si continua a scendere diritti, lasciando a destra via Monterosa, fino ad incontrare un campo di calcio. Appena dopo, a fianco del cancello carraio n. 18 (10'), si lascia l'asfalto per seguire un sentiero, in leggera discesa, tra boschi di castani.
Non fatevi subito scoraggiare dall'inizio del percorso che è un po' disagevole, nonostante l'attenta manutenzione di generosi volontari.

Strada Regia, pietra miliare ottocentesca.

Dopo circa 30', dalla funicolare, si incrocia la mulattiera che sale da Monti di Capovico, la si imbocca, in discesa, e dopo avere passato varie case rustiche, in una quindicina di minuti si raggiunge Capovico, frazione di Blevio (45').
Ora dobbiamo attraversare, con leggeri saliscendi, tutte le altre belle frazioni di Blevio ovverosia, in ordine, Sopravilla, Sorto, Mezzovico, Meggianico e Cazzanore (da Girola non si passa). Questi piccoli agglomerati, tutti più o meno alla stessa altezza sul lago, sono sorti, evidentemente, lungo la strada costiera che a quel tempo, passava più in alto di oggi. Spesso le viuzze sono veramente intricate anche perché incrociano le belle mulattiere selciate che collegano ogni frazione con il relativo monte.
Non si deve dimenticare che nell'ambito di un'economia di sopravvivenza, cioè fin verso la metà del secolo scorso, i "monti" sono molto importanti. Vi pascolano gli animali durante le stagioni calde. Dei piccoli appezzamenti, faticosamente ricavati terrazzando la montagna, vengono coltivati per l'alimentazione umana. La legna dei boschi si usa nei camini, per cucinare e per scaldarsi. Insomma, nulla viene sprecato.

Il percorso è molto ben indicato dai segnavia "Strada Regia" però, dopo Meggianico, quando si raggiunge una strada asfaltata che finisce in un piccolo posteggio, l'indicazione è andata persa. Si prosegue diritti per una ventina di metri e poi si prende una stradina a destra, in salita, che porta nel piccolo centro di Cazzanore. Appena passato questo borgo, una mulattiera, ben tenuta, scende fino a raggiungere la SS 583 nei pressi della portineria dell'Hotel Casta Diva (1h 15').

Strada Regia, segnavia.

Ora, per circa trecento metri, si deve continuare lungo la SS 583 ma poco prima della nuova galleria di Torno, si gira a sinistra attraversando la frazione Perlasca. Si cammina su un tratto della vecchia statale abbandonato e proseguendo, s'incontra la vecchia galleria, non più transitabile in auto e dall'altra parte si sbuca a Torno.
Però, la Strada Regia passa sopra la propaggine rocciosa nella quale sono stati praticati i due moderni trafori. Quindi, si deve trovare (manca il segnavia), a destra, una strada asfaltata, in forte salita, che torna leggermente indietro. Si sale e con un tornante, si raggiunge una cappella. Passando sotto il portico del piccolo edificio sacro si imbocca una bella stradina pianeggiante che entra a Torno.
Dopo il giardino pubblico, si scende lungo via Tridi e si arriva nella piazza principale del paese (Km. 5,5)(1h 30').

Per tornare a Como

Gli autobus C30 SPT si fermano nella piazza principale (Piazza Caronti). A Torno, attualmente, non esiste una biglietteria. Comunque, chi non ha provveduto a Como, può pagare a bordo con un modesto supplemento.
I battelli, un po' più costosi ma molto più pittoreschi, attraccano nella bella piazza-porto, poco lontana. La biglietteria e gli orari si trovano sul pontile.

Buon divertimento.

N.B. La prima parte del percorso è uguale a Brunate - Montepiatto



Strada Regia

Da Brunate a Torno
Da Torno a Pognana
Da Pognana a Nesso
Da Nesso a Lezzeno
Bellagio

Sempre aggiornato

Brunate, una villa Liberty.
Una cappella a Sopravilla.
Attraverso Sopravilla.
Portineria dell'Hotel Casta Diva.
La cappella sopra le gallerie di Torno.


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