L'impegno della Fasolada contro "I Fratè del
Roca" si preannuncia difficile, vista la posizione di alta classifica degli
avversari, e nelle ultime ore della vigilia si aggiungono anche alcune defezioni
importanti in attacco.
L'avvio è molto equilibrato, e pare finalmente possibile giocarsi la partita
alla pari, quando su un rimpallo appena dentro l'area la palla termina sul
braccio largo di Ariagnio, con il pessimo arbitro Panetti che fischia il rigore.
Il primo tentativo viene respinto da Zappia, che si è mosso però in anticipo...
la successiva ripetizione termina ovviamente in rete.
Nei 2 minuti successivi arriva il bis.. azione concitata in area arancione,
conclusione a porta vuota con palla che sbatte su Ariagnio piazzato sulla
riga... carambola sul braccio destro disteso e attaccato al corpo e va in
angolo... Panetti, con un eccesso di zelo, fischia un secondo rigore... ed è
0-2.
La Fasolada patisce soprattutto gli inserimenti centrali dei portatori di palla
dei Fratè, che tentano spesso conclusioni da fuori, con Zappia e i pali sempre
attenti nelle respinte... il movimento offensivo non porta molti frutti, con
Bertotti che prende metri conquistando molti falli.
Su una azione in velocità si crea però una voragine sulla sinistra, con Tronzano
che dimentica un uomo che, liberato di fronte a Zappia, conclude implacabile per
lo 0-3.
Gli arancioni riescono però finalmente a sfondare, e su una bella azione con
palla a terra Ariagno scende sulla fascia destra, andando a prendere il
passaggio di ritorno di Bertotti, e concludendo con una botta sul portiere in
uscita: 1-3.
La difesa dei Fratè è a volte in difficoltà sul pressing, e infatti su un'azione
apparentemente conclusa nasce il 2-3: Boggio pressa l'ultimo difensore in
difficoltà, che tocca indietro al portiere, il rinvio non riesce e Boggio
intercetta spingendo in rete.
Il pareggio sembra a portata di mano, ma arriva ancora su contropiede il 2-4,
con gli arancioni sbilanciati. Prima dell'intervallo i Fratè compiono il quinto
fallo, con Bertotti che trasforma il tiro libero con una puntonata a mezza
altezza: 3-4.
Si va al riposo dopo circa 21 minuti di giuoco, grazie allo svagato
Panetti che tiene il tempo con un elegante orologio analogico firmato "La
Stampa", che segna solo i 5 minuti... evidentemente non ricordava a che ora
avevamo realmente cominciato la partita, così il primo tempo è vergognosamente
più breve del previsto.
La ripresa è ancora più equilibrata, con la Fasolada che preme senza
riuscire a creare pericoli seri al portiere avversario, finchè DeSanti libera
lucidamente sulla fascia destra Bosio, che mette al centro con inaspettata
precisione per Bertotti, solo davanti al portiere.. uno stop di troppo e palla
alta sulla traversa.
Zappia respinge le solite conclusioni da fuori, ma gli arancioni chiudono dietro
con lucidità, patendo solo gli inserimenti in velocità dei portatori di palla.
Il momento per la Fasolada è buono, e da una potente conclusione al volo da
fuori di DeSanti arriva un clamoroso palo... ma il pareggio è nell'aria e nasce
da una rimessa laterale in difesa: lancio lungo di DeSanti che Bertotti conclude
con un gran diagonale di sinistro che infila il portiere dei Fratè per il
meritato 4-4.
Le forze iniziano a mancare da entrambe le parti, e il vantaggio sembra
finalmente possibile... azione in profondità della Fasolada, con Bertotti
supportato ai suoi fianchi da DeSanti e Ariagnio in buona posizione: spalle alla
porta Beppe cerca una improbabile conclusione in girata, che finisce sugli stinchi
del difensore avversario... che parte a testa bassa in contropiede verso la
difesa sguarnita, fino a toccare infine sull'uomo libero di fronte a Zappia:
4-5.
Nei pochi minuti finali il risultato non cambia più, con qualche tentativo da
fuori degli arancioni che non produce i risultati sperati.
Bella partita da parte della Fasolada, che perde ancora, ma mostrando finalmente
lo spirito giusto. Meglio non guardare la classifica, che attualmente
è terrificante....
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Formazione
Zappia, Boggio, Ariagnio, DeSanti, Bertotti,
Tronzano, Bosio
Reti
2 Bertotti, 1 Ariagnio e Boggio
Ammoniti
Nessuno
Note
Assiste dagli "spalti" l'addetto stampa Ferrando
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