APOCALITTICI TERREMOTI A RIETI, TERRA DI VULCANI ED IL CORAGGIO DI DIRE PER LA PRIMA VOLTA "QUI C'E' UN VULCANO"
Il più grande e devastante terremoto reatino che la storia ricordi si verificò nell'anno 76 Dopo Cristo con una intensità oggi stimata in Magnitudo Richter 6.6. Gran parte della città fu distrutta ma non c'è stato tramandato il numero dei morti, nemmeno approssimativo. Altro grande terremoto locale d'intensità pari a quello reatino s'era verificato in Sabina, epicentro Poggio Mirteto, nel 174 a.C. Cento quaranta anni prima. Sicuramente questi 2 eventi sono i più forti in Italia fino all'anno 1000. Il documento riguardante la città di Rieti ci fa sapere che a Rieti, quindi anche nel circondario, ci fu attività vulcanica di tipo Vesuviano che raggiunse la massima intensità allorquando s'abbattè su Pompei il conosciutissimo e distruttivo sisma del 25.08.79 DC d'intensità stimata al grado 5.7. L'intensa attività vulcanica reatina durò quindi almeno 3 anni. Con la caduta dell'impero romano ed il sopraggiungere del medio evo vengono a crollare le fonti informative su questi fenomeni, almeno quelli riguardanti le zone più remote della penisola. Del vulcano reatino nulla si sa più. Nel corso delle mie letture storiche che vanno dall'anno 1000 fino ai nostri giorni non ho trovato alcun documento che parlasse di questo dimenticato vulcano. L'averlo io individuato alcuni anni fa (e non era cosa facile) m'ha fatto cadere nel dilemma se si trattasse del colpo di coda d'un morente vulcano o se si trattasse del risveglio d'un quiescente vulcano. Grazie all'antico documento oggi so che non era niente di tutto quello ma è solo un normalissimo vulcano, coi suoi tempi, coi suoi ritmi. Se questo provocasse terremoti e disgrazie ed avesse un ciclo ritmico Napoli saprebbe con 3 anni d'anticipo d'una sua possibile distruzione. Noi purtroppo non abbiamo nessun luogo che possa informarci dell'incalzare di una possibile disgrazia. Alla luce dei fatti documentati potrei solo affermare che il prossimo grande terremoto di Rieti si verificherà 140 anni dopo il prossimo distruttivo che s'abbatterà in Sabina. ma queste sono parole che lasciano il tempo che trovano. Dire di più su questo tiranno serve ormai a poco. Conoscerlo meglio invece si può consultando i miei canali di Youtube sui quali sono depositati più di 1500 video relative alle eruzioni cantaliciane. Sui miei 2 social network si possono consultare altri video e più di 3000 foto. Il documento antico m'ha fatto risparmiare dei soldi stando io per comprare un drone per riprese più ravvicinate. Ora non serve più.
Foto sotto. Attività vulcanica di Cantalice ripresa dalle alture di Poggio Bustone - Rivodutri
La collina che separa visivamente Rieti da Cantalice, che va dal Terminillo alla piana può essere considerata vero e proprio parco vulcanico. Ricordarsi comunque che i vulcani non hanno nè cuore nè pietà e non fanno favoritismi. Prima ti ammaliano e poi colpiscono duro. La Terra è una sfera un po’ schiacciata, fatta di tanti strati. Al centro c’è un nucleo interno, pesante e caldissimo, fatto di ferro e altri metalli. Poi c’è il nucleo esterno, fatto di metalli liquidi, soprattutto nichel e ferro. Il nucleo è avvolto dal mantello: è uno strato di roccia fusa densa, spesso circa 2500 chilometri. Lo strato più esterno, che galleggia sul mantello sottostante, è la crosta terrestre: è abbastanza sottile, non più di 70 chilometri nelle zone più spesse e solo 5-10 chilometri sul fondo degli oceani, che è abbastanza poco rispetto ai 6360 chilometri del raggio terrestre. La crosta terrestre è lo strato a contatto con l’atmosfera, quello dove ci troviamo noi, dove vivono gli animali e le piante. Il mantello è più caldo verso il centro e più freddo man mano che ci si avvicina alla crosta. Dato che le cose calde tendono a salire verso l’alto e le cose fredde ad andare verso il basso, questo provoca nel mantello dei movimenti lenti e possenti, un grande rimescolamento che si ripercuote poi sulla crosta che ci galleggia sopra. La crosta, inoltre, non è tutta d’un pezzo. Ma è fratturata in porzioni, dette placche, che vengono trasportate dai movimenti del mantello. Le placche si muovono allontanandosi e avvicinandosi l’una dall’altra a causa dei movimenti del mantello. Sui margini di contatto tra le placche succedono tante cose. Nelle zone dove due placche convergono, una delle due placche può insinuarsi sotto l’altra e sprofonda nel mantello fondendosi: si dice zona di subduzione. Qui si formano anche le grandi catene montuose: le due placche si scontrano e si sollevano dando origine alle montagne.Nelle zone dove due placche si allontanano, si forma una fessura centrale dalla quale fuoriesce il magma dal mantello sottostante. .
Vulcano di Rieti. Uno dei giorni di grande terrore
Ci furono eruzioni blu diffuse su tutta la pianura e molte fumarole erano attive sulle colline. In alcuni punti a nord del Lago Lungo affiorarono liquidi che formarono laghetti infiammati dai quali si levava fumo blu. (Chi cerca può trovare video dedicati all'episodio su Youtube. Però ultimamente uno dei miei canali youtube, dove sono depositati oltre 1500 video, per qualche malfunzionamento, non consente di accedere oltre un centinaio. Cercandoli singolarmente su google invece si ritrovano subito)
IL VULCANO E' UN AMMAZZA BUCIO. IL BUCIO CHE AMAZZA PER ECCELLENZA. O UNA SINKHOLE ///// TRACCE DI CARBONATITE
Una ventina d'anni fa, avendomi incontrato qui sotto casa, il mio amico Abramo di Patalocco di Poggio Bustone prima d'andarsene mi chiese: "Oh Sa, ma MAZZABUCIU che significa?". (Da notare che i pojani chiamando qualcuno non usano il solo nome ma lo fanno precedere dal vocativo oh). Gli risposi che la parola era stata uno dei rompicapo della mia vita ed ancora non avevo trovato una giusta risposta (E' quadrisillabo e questo complica le cose). A peggiorare la situazione c'è il fatto che la mia famiglia è Cantaliciana solo da 150 anni circa essendo noi venuti a stabilirci qui da Rivodutri nel 1870. Poi nel 2005 scoprii una grotta nella mia cantina che sembrava avere un qualcosa di sacro ed in base ai segni che questa presentava mi misi nuovamente a ritornare sull'origine del nome. Parlai di francescanesimo e di storia tenendo sempre d'occhio il nome di Mazzabucio che sicuramente era
un'abbreviazione di AMMAZZA BUCIO. la conformazione geologica della grotta presenta interessanti segni di vulcanismo secondario con i suoi strati di limo e d'argilla separati da esile roccia da un banco di rena rossa rugginosa sovrastante. Ad affrontare il discorso vulcano concorsero delle ceneri accumulate ad arte a formare una collina incenerita ed altre ceneri che fuoriescono da due BUCI laterali. Il dilemma era ed è:
francescanesimo o vulcano? In questo momento la parola Mazzabucio o Ammazzabucio dal profondo fosso si trasferiva qui nella mia grotta. Ci poteva essere stato un bucio che ammazza o che aveva ammazzato del quale si voleva tramandare ricordo. E cos'è un buco che ammazza se non un
vulcano od una sinkhole? Allora, per la presenza di molti alberi davanti alla mia finestra non mi ero mai accorto delle vaporose nuvole che al ciel s'innalzano nella collina dirimpetto alla mia. Una volta accortomi delle intense manifestazioni vulcaniche cantaliciane andai decisamente a convincermi di trovarmi difronte ad un rebus relativo ad un vulcano e
alla sua rovinosa attività ai giorni nostri passata nel dimenticatoio. Ad avvalorare ancor di più questa tesi concorre la parola CENERE (COENERE) della quale s'intitola una strada di San Pietro di Poggio Bustone, ad un km o poco più da casa mia. Allo stato delle cose oggi occorrerebbe una datazione al carbonio radioattivo per le ceneri e ad un loro esame medico per stabilire se trattasi di residuo di combustione di un corpo umano oppure di ceneri vulcaniche. Secondo le mie attuali convinzioni MAZZABUCIO ricorda il vulcano che nel 79 DC provocò un funesto terremoto a Rieti e che eruttò gas e cenere per oltre 3 anni, almeno fino all'eruzione che distrusse Pompei. Gli scritti latini di tanto ci informano ed anche le ceneri della grotta, probabilmente. Vera o errata che sia la mia tesi di sicuro c'è il problema dell'ubicazione di questo buco che ammazza. Di sicuro non sta nella mia cantina ma sulle alture cantaliciane o di Poggio Bustone. Oppure nei pressi di Rieti. Prima o poi si saprà.
Considerazioni. Il vulcano di Rieti o di Cantalice che dir si voglia fu osservato e raccontato dagli storici d'allora in occasione del terremoto di Rieti del 76 DC. Dissero che la attività durò 3 anni e la sua intensità raggiunse il massimo in occasione del terremoto e dell'Eruzione che distrusse Pompei. Per quel che qui ho visto io il vulcano di Cantalice a Porzia è andato aumentando di volume fumoso dal 2012 al 2016, quando si sono verificati i terremoti distruttivi dell'alto Lazio (Amatrice, Accumoli, Norcia). Da quei sismi in poi la sua intensità è andata scemando, salvo qualche sporadica eccezione. Si possono trarre delle conclusioni? Conclusioni se ne possono formulare anche se poi, come accade in tutti i campi dello scibile umano, vanno rivisitate. Lasciandomi guidare dalla presenza di gas su gran parte del centro Italia, da Monte Tuscolo a Roma fino a Caldarola nelle Marche, passando per Todi ed Assisi, ritengo che ci troviamo al cospetto di una intensa attività della camera magmatica del vulcano di San Venanzo o Venanzio. E' questo il motore di tutti gli sconquassi e delle disgrazie sismiche del nostro centro italia. I nostri terreni sono instabili. Alcuni salgono, altri scendono, a seconda delle spinte subite nelle fratture. Terremoti qui ce ne sono sempre stati. Dell'attività vulcanica oltre quello che ho detto altro non saprei dire. Non si sa se il nostro complesso magmatico sia legato alle camere magmatiche dei colli Albani. Per me si perchè anche il Vesuvio fa parte del complesso vulcanico laziale. E Rieti? Forse è il problema maggiore. Naturalmente mi riferisco a tutta la conca o grande cratere che dir si voglia. Noi non possiamo ulteriormente vivere dentro un Supervulcano. Troppo pericoloso. Queste sono zone coltivabili ma non abitabili. Dove migrare? Gran problema. La Sardegna, la Corsica, sono luoghi sicuri. Di meglio non saprei dire se non un luogo legato alla nostra antica storia: CANDALICAE (Leggi Cantalice). Questa Cantalice si trovava nell'odierna Austria, Oggi denominato FRIESACH. le uniche notizie sopraggiunteci dagli scavi archeologici ci informano che Cantalice Candalicae era un paese, fortezza romana, posto all'imbocco d'una valle. L'epoca era quella del grande terremoto che distrusse Cantalice e Rieti. Migrammo su o ci portarono qui a ripopolare una zona rimasta praticamente deserta? E'giusto ritornare su perchè vicino Candalicae c'erano i Campi Dionisii. Il problema principale sarà la lingua ma penso che l'Austria ci verrà incontro con un provvisorio bilinguismo. . I Video. Ho qui riproposto alcuni video che su Facebook, per come lo conosco, è impossibile disporli in questa maniera. E' laborioso esaminare già questi (e non so se sono i più significativi) figuriamoci proporne 2000,1000,o tremila. Non sarebbe più possibile anche per me rivisionarli e dar loro un'ordine. Figuriamoci cosa potrebbe farci qualche volenteroso frequentatore di questa pagina. Se ci fosse qualcuno disposto a vederli dovrebbe spendere qualche anno della sua vita a questo scopo. Sarà Youtube, al termine di ogni video a riproporne altri casualmente. A volte propone delle comicità, il possibile bidone, e a volte propone anche il meglio. A lui li affido e per questo ho ritenuto non girarne più. Per non creare disorientamenti e confusione. .
Foto del balcone di Cupaello con vista sulla città di Rieti e sulla pianura reatina
Sotto. Il fuoco del vulcano di Cantalice da dietro spessa rete metallica
SULLA CAMERA MAGMATICA DI QESTO VULCANO. RICORDA SEMPRE CHE: le cose fredde vanno a scendere e quelle calde a salire. Se nel magma affiorante ondeggiante non scende niente di freddo giù non può salire nulla di caldo su. Quando il vulcano di Cantalice e di Rieti sale su coi suoi fumi significa che cose fredde sono scese giù. Cosa scende giù di specifico non lo so ma immagino acqua, rocce, terreni che franano. Quando ribollono fondono liberando molti tipi di vapori e di gas. Altri gas si aggiungono nella risalita dei primi. Sta tranquillo che se non vedi più per qualche tempo il vulcano non significa che non c'è più.... Anzi è ancora più caldo. Ora sai tutto veramente. //// Sulle fiamme. Le fiamme non indicano eruzione magmatica in corso ma rappresentano il fenomeno che vede certi gas infiammarsi appena vengono a contatto con l'ossigeno della superficie terrestre. Vulcanismo e prevedibilità dei terremoti. A volte una intensa evaporazione, insieme ad altrettanto corposa emissione di fumi può far supporre che potrebbe esserci qualche terremoto in arrivo. Il limite però è quello dell'individuazione del luogo del crollo, e questo è praticamente impossibile. Tuttavia l'esperienza può far legare una bocca d'emissione ad un particolare luogo. L'ora dell'evento è impossibile conoscerla. Però è già un bel passo avanti. Il monitoraggio computerizzato di più luoghi, dopo la messa a punto del sistema, rappresenterà un ulteriore passo in avanti sulla strada della previsione dei terremoti. Non me ne voglia Giuliani se oso dire che il mio sistema è abbastanza simile al suo. Lui studia gas invisibili ed io quelli nebulosi. Però, e non vorrei sbagliare, a far salire l'intensità di questi gas è un evento comune. La causa prima è la stessa.
Videoteca Vulcano Cantalice settembre - ottobre 2016
VULCANO CANTALICE ESCE ALLE 8 A SAN LIBERATO, LOCALITA' CROCE - SPEZIALE. C'E' STATA ANCHE L'EMISSIONE DI LAPILLI DEI QUALI UNO E' FORTUNATAMENTE IMMORTALATO IN QUESTA FOTO. Non c'è ombra di dubbio che si tratti di lapillo osservando la perdita di gas colorato nello strato più freddo dell'aria sovrastante. Un fatto che interrompe un periodo di relativa calma lascia presagire che stanno tornando anche i terremoti. Se c'è movimento sotto inevitabilmente ci sarà movimento anche sopra. QUESTO E' UN CAMPANELLO D'ALLARME. Il sindaco di Cantalice è un tipo disinvolto che snobba sti fumetti ed è invece preso da feste di paese e sagre estive, come fossero un lavoro. Dell'incolumità fisica dei suoi cittadini sembra non fregargliene un bel niente. PERO' STANOTTE C'E' STATO UN TERREMOTO DI MAGNITUDO 4.2, IN UN PRIMO MOMENTO DATO PER 4.7 CHE HA SVEGLIATO SIA RIETI CHE I PAESI DELLA PIANA. Il vulcano di san Liberato di Cantalice lo aveva predetto.
PUZZA NAUSEABONDA DA TERREMOTO A COTILIA 22 07 2017 CSF Rieti ---- ACQUA SULFUREA DELLE TERME DI COTILIA IN RIETI ED IMMINENTE TERREMOTO A CAMPOTOSTO. CSF Rieti --- OSSERVAZIONI --- Premesso che ieri mattina a San Liberato di Cantalice vi fu emissione di nuvola bianca vulcanica che lasciava immaginare un prossimo terremoto. Premesso che il tramonto di ieri sera era tutto sui generis in direzione alto lazio. Il gran caldo di ieri fece stabilire a me e a mia moglie che la sera ci saremmo recati in qualche luogo che garantiva frescura. Pensai fra di me che Poggio Bustone non era il luogo adatto, visto le premesse e tantomeno Rivodutri. (Morire seppellito nel vallone non è bello). Pensai a Rieti, alle terme di Fonte Cottorella o a mangiare una granita in un bar che si trova alla destra uscendo da via Molino della Salce. Pensare ad Antrodoco, alle gole, alla piana di San Vittorino coi suoi mille sprofondamenti mi faceva già accapponare la pelle. POI, PARTENDO DA CASA, DISSI A MIA MOGLIE "GUIDA TU E VA DOVE PIU' TI PIACE". E mia moglie salì su a Cantalice, ridiscese verso Vazia, verso Santa Rufina eppoi girò a sinistra imboccando la Salaria per L'Aquila, direzione Terme di Cotilia. Il posto non è nuovo per me, ci sarò stato più di mille volte e lo conosco come fossero le mie tasche. IERI SERA PERO' L'ARIA NON ERA QUELLA DI SEMPRE. Non c'ra il solito odore di zolfo o di uova marce ma un tanfo che sembrava peggio di quelli delle fogne. Era fastidioso ed irrespirabile. Lo feci notare anche a mia moglie ma non riuscii in quei momenti a collegare quella puzza con un imminente terremoto. Solo stamane, dopo la bella scossa dell'aquilano e dell'alto Lazio sono tornato col pensiero a quella puzza. Anche le antic he cronache dei terremoti di Posta e del Cicolano (mi sembra) parlano di fuoriuscite d'acque sulfuree puzzolenti. NB. Ho preso delle bottiglie d'acqua che sembra sia uguale a quella di sempre. La puzza sarà fuoriuscita in qualche altro buco o nella zona circostante.
Recentissimi terremoti che hanno interessato il comune di Rivodutri (Ri)
Magnitudo
Data
Ora
Coordinate
Profondità
Epicentro
ML - 1.5
27-06-2017
11:40:57
42.51
12.85
6
Vicchiagnone (Rivodutri)
ML -- 1.2
16-06-2017
17:35:15
42.539
12.857
4.9
Faggio S. Francesco Rivodutri
ML -- 1.4
16-06-2017
06:23:43
42.667
12.772
9.8
Ferentillo (Tr)
ML -- 2.2
16-06-2017
02:38:35
42.512
12.843
9.0
Vicchiagnone (Rivodutri)
ML -- 2.5
14-06-2017
08:01:46
42.504
12.843
6.4
Apoleggia (Rivodutri)
ML -- 2.3
11-06-2017
10:59:21
42.566
12.782
9.7
Arrone (Tr)
ML -- 2.4
03-06-2017
09:32:07
42.546
12.863
8.7
Morro, alture - Rivodutri
Avviso. Ritengo che spendersi per tabelle e monitoraggi terremoti ordinari non serva più alla luce della conferma del terribile vulcano ed i terremoti che comporta. Ci sarà il cosiddetto periodo di ripensamento, ma ohimè, che cosa ripensare?. Utile sarebbe di disporre di vulcanologi che abbiano compiuto studi classici del mondo greco-romano all'altezza di indagare nell'antica grecia terremoti rovinosi che precedettero il grande terremoto della Sabina con epicentro a Poggio Mirteto. Un riferimento per questo costituirebbe ulteriore riferimento per il grande sisma che tornerà a colpire Rieti. Nel 182 AC ci fu un rovinoso terremoto a Roma e nel 174 AC a Poggio Mirteto. 8 anni dopo.