Anteprima del
Terzo Capitolo del libro "Il Corpo Mentale"
scritto da Arthur E. Powell

Composizione e struttura

Il corpo mentale è costruito con particelle delle quattro suddivisioni inferiori del mondo mentale, ossia con materia mentale che corrisponde alle quattro suddivisioni    inferiori della materia astrale e alla materia solida, liquida, gassosa ed eterica del piano fisico.

I tre gradi superiori della materia mentale servono per formare il corpo Causale o Mentale Superiore, di cui per il momento non ci interessiamo. Oltre alla solita materia mentale, il corpo mentale contiene pure essenza elementale mentale, cioè materia del Secondo Regno Elementale. Il corpo fisico, come sappiamo, è composto di cellule ognuna delle quali è una piccola vita individuale animata dalla Seconda Onda, che proviene dal Secondo Aspetto della Divinità. Lo stesso avviene nei corpi astrale e mentale. Nella vita che penetra le cellule non vi è finora alcuna intelligenza, ma soltanto un forte istinto che la spinge alla discesa nella materia, come abbiamo visto nel capitolo precedente.

La forma del corpo mentale è  ovoidale, seguendo l’apparenza ovoidale del corpo causale: questa è l’unica caratteristica del causale che può manifestarsi nei mondi inferiori. La materia del corpo mentale però non è  uniformemente distribuita su tutto l’ovoide. Nel centro dell’ovoide sta il corpo fisico che fortemente attira la materia astrale; a sua volta la materia astrale fortemente attira  la materia mentale. Conseguentemente la maggior parte di materia dei corpi, sia astrale che mentale, è raccolta entro la forma fisica. Al chiaroveggente il corpo mentale  appare come formato di densa nebbia, della medesima forma del corpo fisico e circondato da un ovoide di nebbia molto più leggera. Per questa ragione nel mondo mentale un conoscente è istantaneamente riconosciuto, come nel mondo fisico.

Quella parte di corpo mentale che è proiettata oltre la periferia del corpo fisico si chiama “aura”. La statura dei corpi astrale e mentale è la stessa di quella del corpo causale, o più precisamente di quel frammento del corpo causale che si trova sui piani inferiori. Quindi, contrariamente al corpo fisico che dai giorni dell’Atlantide è  rimasto sostanzialmente il medesimo quanto a statura, il corpo mentale aumenta di dimensioni a misura che l’uomo si evolve.

Le particelle del corpo mentale sono in continuo movimento. Inoltre esse cambiano continuamente, giacché il corpo mentale attira automaticamente a sé, dal serbatoio generale, quel genere di materia di cui ha bisogno. Malgrado il movimento straordinariamente rapido delle particelle mentali fra di loro, il corpo mentale ha ancora un’organizzazione slegata. Vi sono in esso  delle striature che lo dividono più o meno irregolarmente in segmenti, ognuno dei quali corrisponde a un dato reparto del cervello fisico, di modo che, ogni tipo di  pensiero deve funzionare per mezzo di quel determinato reparto.

Il corpo mentale è finora così imperfettamente sviluppato nell’uomo comune, che in molti di essi una  grande quantità di reparti speciali non è ancora entrata in attività e qualsiasi tentativo di pensiero appartenente a questi reparti deve cercarsi altro canale, anche se  inadatto, ma che si trovi già completamente aperto. Ne risulta che per queste persone il pensare su dati argomenti riesce penoso e confuso. È per questa ragione che,  come vedremo più chiaramente in seguito, alcuni hanno tendenza alla matematica, mentre altri sono incapaci di eseguire una semplice operazione, alcuni  istintivamente comprendono, apprezzano e godono la musica, mentre altri non distinguono una nota dall’altra.

I buoni pensatori producono vibrazioni nella materia più  elevata del corpo mentale, che per la sua gravità specifica tende a fluttuare nella parte superiore dell’ovoide; invece i cattivi pensieri come l’egoismo e l’avarizia,  agiscono sulla materia più grossolana, la quale tende a gravitare verso le parti inferiori dell’ovoide. Per conseguenza, l’uomo comune che frequentemente cede a pensieri egoistici di ogni genere, sviluppa la parte inferiore del suo corpo mentale, il quale assume in tal caso l’aspetto di un uovo con la parte più larga volta all’ingiù.  L’uomo che non ha ceduto a pensieri bassi, ma che si è invece dedicato a quelli elevati, ha la tendenza a sviluppare la parte superiore del suo corpo mentale, il quale  presenta per ciò l’aspetto di un uovo che si regge sulla punta. Però questi aspetti sono temporanei, avendo l’ovoide tendenza alla simmetria, che un po’ alla volta  andrà acquistando. Dallo studio dei colori e delle striature del corpo mentale di un uomo il chiaroveggente può dedurre il carattere e il progresso fatto nella sua vita  presente. (Dalle medesime caratteristiche del corpo causale egli può vedere quale progresso l’ego abbia fatto fin dalla sua formazione iniziale, quando l’uomo  abbandonò il regno animale).

Il corpo mentale è più o meno raffinato nei suoi elementi costitutivi a seconda dello stadio di sviluppo intellettuale al quale l’uomo è arrivato. È bellissimo a vedersi: la delicatezza e il rapido movimento delle sue particelle gli danno un aspetto di luce viva iridescente, e questa bellezza diventa sempre  più magnifica e radiosa a misura che l’intelletto s’innalza, si evolve e si dedica principalmente a sviscerare argomenti puri e sublimi. Come vedremo più avanti  dettagliatamente, ogni pensiero dà nascita a vibrazioni nel mentale, accompagnate da giochi di colori che si possono paragonare a un getto di cascata illuminata dal  sole, ma con tinte più forti e più delicate. Ogni corpo mentale è composto di una singola molecola o unità, solitamente chiamata l’unità mentale, del quarto sottopiano  mentale, che rimane con l’uomo durante tutte le sue incarnazioni. Come vedremo durante il corso di questo studio, il materiale del corpo mentale sarà sparpagliato e  raccolto più volte, vita dopo vita, ma l’unità mentale rimarrà per tutto il tempo come un centro stabile. L’unità mentale può essere considerata come il cuore e il centro del corpo mentale, e in gran parte l’aspetto del corpo dipende dall’attività delle varie parti di questa unità.

Naturalmente l’unità mentale può appartenere a uno qualsiasi dei sette grandi “tipi” o “raggi” di materia. È opportuno notare che tutti gli atomi permanenti e l’unità mentale di un uomo appartengono al medesimo “tipo”   o “raggio”. L’unità mentale corrisponde perciò, nel corpo mentale, agli atomi permanenti nei corpi causale, astrale ed eterico. Lo scopo degli atomi permanenti e dell’unità mentale è di conservare entro se stessi, come  poteri vibranti, i risultati di tutte le esperienze attraverso cui sono passati i corpi con i quali sono stati associati. Le varie attività della mente si possono naturalmente dividere in certe classi, le quali trovano espressione in   parti diverse dell’unità mentale. Le unità mentali sono lungi dall’assomigliarsi tutte; anzi sono molto diverse l’una dall’altra a seconda del tipo e dello sviluppo dei loro possessori. Se un’unità mentale riposa, la forza  che irradia da essa formerà un certo numero di imbuti nel corpo mentale, proprio come la luce che brilla attraverso la fessura di una lanterna magica fa un grande imbuto di luce radiante fra la lanterna e lo schermo.

In questo caso la superficie del corpo mentale può essere paragonata allo schermo, perché l’effetto – per chi guarda il corpo mentale dal di fuori – diventa visibile soltanto alla superficie, di modo che quando l’unità mentale è in riposo si può vedere sulla superficie del corpo mentale un certo numero di figure colmate rappresentanti vari tipi di pensieri abituali alla persona, per lo più con spazi scuri fra l’una e l’altra. Ma l’unità mentale, come pure tutti gli altri elementi, rotea rapidamente sul suo asse, e ne risulta che nel corpo mentale vi sono delle serie di strisce non sempre chiaramente delimitate, non sempre della stessa larghezza, ma prontamente riconoscibili e di solito sempre all’incirca nelle medesime posizioni. Lo studioso sarà ora al corrente dei colori e del loro significato (ne abbiamo fatto un elenco completo ne Il corpo astrale, e non è necessario ripeterlo qui). Quando esistono pensieri di elevata aspirazione, questi denotano sempre la loro presenza con un bel piccolo cerchio viola alla sommità dell’ovoide del corpo mentale. A misura che l’aspirante si avvicina al la soglia del Sentiero, questo cerchio aumenta di dimensioni e di radiosità, e nell’Iniziato prende l’aspetto di una splendida calotta dal colore bellissimo. Al di sotto di esso si trova spesso l’anello azzurro del pensiero devozionale, di solito piuttosto stretto, salvo poche eccezioni nei casi di religione veramente profonda e sincera. Vicino ad esse può esservi la zona molto più vasta dell’affezione, che varia dal cremisi al rosa  a seconda del genere di affetto che esprime. Vicino alla zona dell’affezione, e spesso strettamente collegata ad essa, trovasi la fascia arancio che denota superbia e ambizione. Pure intimamente legata a questa viene la striscia gialla dell’intelletto, di solito divisa in due per denotare rispettivamente il pensiero filosofico e quello scientifico.

Il posto occupato da questo colore giallo varia molto; in certi uomini riempie la parte  superiore dell’ovoide e si eleva al di sopra della devozione e dell’affetto: in questi casi la superbia è generalmente eccessiva. Al di sotto del gruppo ora descritto e occupante la sezione centrale dell’ovoide, vi è la grande cintura corrispondente alle forme concrete – che è la parte del corpo mentale dalla quale emanano tutte le forme pensiero ordinarie. (Queste forme pensiero saranno descritte nel Cap. 8). Il colore principale di questa zona  è verde, ombreggiato spesso da bruno o giallo, a seconda della disposizione della persona. Nessuna parte del corpo mentale varia quanto questa. Alcuni hanno il loro corpo mentale rimpinzato di un gran numero di  immagini concrete, mentre altri ne hanno poche. In certi sono chiare e ben delineate, in altri sono vaghe e nebulose; in alcuni sono classificate, ripartite e aggiustate nel modo più ordinato, in altri non esiste alcun ordine e sono lasciate nella medesima confusione.

Nella parte inferiore dell’ovoide esistono le cinture che esprimono ogni sorta di pensieri non desiderabili. Una specie di precipitato fangoso di egoismo spesso riempie la terza parte inferiore o anche la metà del corpo mentale e al di sopra trovasi spesso un anello che denota odio, astuzia o paura. Naturalmente a misura che l’uomo evolve, questa parte bassa svanisce e la parte superiore gradatamente si espande, finché questa riempie l’intero corpo, come si vede nelle illustrazioni dell’Uomo Visibile e invisibile del Vescovo C. W. Leadbeater. La regola generale è che più forte è il pensiero più vasta è la vibrazione; più spirituale e altruista è il pensiero più elevata e più rapida la vibrazione. La forza di pensiero produce splendore, la spiritualità produce delicatezza di colori. In un capitolo più avanti descriveremo  alcuni corpi mentali tipici e daremo un’idea della varietà di altre caratteristiche mentali.

 




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