Anteprima del Secondo Capitolo del libro
"Il Corpo Causale" scritto da Arthur E. Powell

Per "campo di evoluzione" intendiamo l'universo materiale nel quale ha luogo l'evoluzione.

Per essere precisi, la vita o spirito e la materia non sono, di fatto, esistenze  separate e distinte, ma piuttosto poli opposti di un noumeno; però per gli scopi dell'analisi e dello studio intellettuale, dobbiamo considerare questi due aspetti o poli come se fossero separati e distinti, un po' come un costruttore, per esempio, considera più o meno separati i piani e le singole parti delle sue costruzioni, benché essi  non siano che semplici astrazioni derivate dall'unica entità – la costruzione vera e propria. Il campo di evoluzione nel nostro sistema solare è formato da sette pianeti o mondi; questi possono considerarsi come formanti tre gruppi:

Riportiamo più avanti una tavola che illustra questi fatti.

I piani Adî e Anupâdaka si possono immaginare come esistenti prima del sistema solare. Il piano Adî si può immaginare come formato da quel tanto di materia dello  spazio, simbolizzato da punti, che il Logos determina per formare le basi materiali del sistema che Egli sta per produrre.

Il piano Anupâdaka, simboleggiato da linee, può essere immaginato come formato da questa medesima materia modificata o colorata dalla vita individuale del Logos,  dalla Sua coscienza che anima tutto, differendo così in qualche modo dal corrispondente piano di un altro sistema solare. Queste idee possono essere schematicamente simboleggiate come segue:

(a) Non esiste un equivalente in italiano; Adî letteralmente significa “primo”.

(b)Non esiste alcun equivalente; Anupâdaka significa letteralmente “senza vestimento”.

Questo lavoro preparatorio può essere illustrato per mezzo di due serie di simboli: la prima mostra la triplice manifestazione della coscienza del Logos; la seconda il triplice cambiamento della materia corrispondente alle tre forme di variazione di coscienza. Osserviamo prima la manifestazione di coscienza, dopo che è stata determinata la posizione dell’universo (vedi diagramma II):

La congiunzione dei tre aspetti, o fasi di manifestazione, ai punti esterni di contatto col circolo, danno il triangolo base del contatto con la materia. Questo triangolo insieme con gli altri tre triangoli formati dal punto, ci dà il “divino Tetractys” qualche volta chiamato il Quaternario Cosmico.

Se prendiamo ora i cambiamenti nella materia universale corrispondenti alle manifestazioni di coscienza, abbiamo nella sfera della sostanza primordiale la materia vergine dello spazio (vedi diagramma III):

Si dice quindi che la croce “procede” dal Padre (il punto) e dal Figlio (il diametro) e rappresenta il Terzo Logos, la Mente Creativa, la divina  Attività pronta a manifestarsi come Creatore.

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-Quando si considera il corpo causale [questo Tempio dell’Anima]
si tratta in modo specifico del veicolo di manifestazione dell’Angelo solare,
che è la vita che lo anima e lo sta costruendo o perfezionando, ed espandendo,
riflettendo così su scala minuscola il lavoro del Logos sul Suo piano.
 - Il corpo causale è una collezione di atomi permanenti, tre in tutto, racchiusi in un
involucro di essenza mentale…
Al momento dell’individualizzazione, termine per indicare quel momento di contatto, sul
terzo sottopiano mentale si ha un punto di luce che racchiude tre atomi e a sua volta è
racchiuso da un involucro di materia mentale. L’opera da compiere è dunque:
    1. Far sì che il punto di luce divenga una fiamma, soffiando costantemente sulla scintilla e
        alimentando il fuoco.
    2. Far sì che il corpo causale cresca e si espanda, da ovoide incolore contenente l’Ego a
una forma di rara bellezza che racchiude in sé tutti i colori dell’arcobaleno. Questo è un fatto
occulto. Il corpo causale, a tempo debito palpiterà di un’irradiazione interiore e di una fiamma
che vi lampeggia e che gradualmente si farà strada dal centro alla periferia. Il fuoco allora lo
perforerà, usando il corpo (prodotto di millenni di vite di dolore e di sforzo) come
combustibile per le sue fiamme. Brucerà tutto completamente, s’innalzerà verso la Triade e
(divenendo uno con essa) verrà riassorbito nella coscienza spirituale portando con sé, usando
some simbolo il calore, una intensità di calore o qualità di colore o di vibrazione prima
mancanti.
L’opera della personalità – poiché dobbiamo vedere ogni cosa da questo punto di vista
fintanto che non disporremo della visione egoica – è dapprima di abbellire, costruire ed
espandere il corpo causale; in secondo luogo di trasferirvi la vita della personalità estraendone
quanto vi è di buono e accumulandolo nel corpo dell’Ego. Tutto ciò potrebbe essere definito
vampirismo divino, poiché sempre il male non è che l’altro lato del bene. Fatto questo, si dà
alle fiamme lo stesso corpo causale assistendo gioiosamente all’opera di distruzione e la
Fiamma – l’uomo interiore vivente e spirito di vita divina – è liberata e sale alla sua sorgente.
 - Il contenuto del corpo causale è l’accumulo, avvenuto con processo lento e graduale, del
bene di ogni vita. La costruzione procede dapprima lenta, ma verso la fine della
reincarnazione, sul Sentiero della Prova e su quello dell’Iniziazione, l'opera è più rapida. La
struttura è stata eretta e ogni pietra squadrata nella vita personale. Sul Sentiero, in ciascuna
delle sue due suddivisioni, l’opera di completare e abbellire il Tempio prosegue con rapidità
accresciuta.
 - Più tardi, in uno stadio più avanzato del sentiero dell’iniziazione, scompare anche il corpo
causale e l’iniziato è libero nei tre mondi. Il corpo astrale e il corpo causale o dell’anima sono,
in linguaggio esoterico, supplementari alla realtà. Hanno avuto una realtà temporanea durante
il processo evolutivo, ma (avendo assolto il loro scopo e dotato l’uomo dei necessari requisiti
—> coscienza, sentimento, sensibilità, capacità di stabilire e registrare i contatti) scompaiono e
l’iniziato rimane in possesso del potere sulla forma e di una coscienza pienamente risvegliata.
Egli è un’anima e la fusione è completa"...

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