Percorsi di Fede |
26 novembre
Beato Don Giacomo Alberione
Sacerdote e fondatore della Famiglia Paolina
FESTA
Vivere e dare al mondo Gesù Cristo Via Verità e Vita con Tutti i mezzi
I Genitori del Beato Don Giacomo Alberione
Don Alberione miracolato: 1923
Le sue ultime parole prima della morte - >GB 910-911
Il Miracolo per la Beatificazione
Pensieri del Sacerdote Beato Giacomo Alberione
Lode al Signore per gli strumenti della Comunicazione sociale
Don Giacomo Alberione nacque il 4 aprile 1884 a San Lorenzo di Fossano (Cuneo-Italia). Ancora giovane seminarista, all'età di 16 anni, la notte di passaggio dal secolo XIX al XX, nel corso di una lunga adorazione eucaristica di 4 ore, visse una intensa esperienza spirituale. In essa percepì con chiarezza la sua futura missione: vivere e dare al mondo Gesù Cristo Via e Verità e Vita, utilizzando, a tal fine, tutti i mezzi più celeri ed efficaci che il progresso umano offre per la comunicazione tra le persone. Per realizzare questa missione, fondò la "Famiglia Paolina", composta da cinque Congregazioni religiose, quattro Istituti di consacrati secolari e una Associazione di Laici. l'Avvio dell'Opera avvenne il 20 Agosto 1914 con la "Tipografia piccolo operaio". Particolarmente importante fu l'anno 1923, quando dopo la morte della mamma Teresa Allocco, il 13 Giugno festa liturgica di Sant'Antonio di Padova e anniversario della nascita del Beato Timoteo Giaccardo (1896), gli venne diagnosticata la Tubercolosi polmonare: aveva, allora, 39 anni compiuti, a distanza di circa 9 anni dalla fondazione. Ma nel mese di Settembre tornò ad Alba, guarito miracolosamente. Concluse la sua esistenza terrena all'età di 87 anni, il 26 novembre 1971, dopo aver ricevuto la visita del Papa Paolo VI. Il beato Alberione, nella sua vita, perseguì con tenacia due ideali. Il primo fu la ricerca di una profonda intimità con Dio, attuata attraverso l'impegno di una sempre più piena conformazione a Gesù Maestro, Via, Verità e Vita, sull'esempio dell'apostolo san Paolo, che potè scrivere di sé: "Vivo, però non più io, ma vive in me Cristo" (Gal 2,20). In tal senso coltivò una intensa vita spirituale, alimentata alle sorgenti della Scrittura e della Eucaristia. Il secondo fu l'amore per il prossimo. La constatazione che nel mondo vivono ancora tante persone che non conoscono il Cristo gli era motivo di una santa inquietudine ma in pari tempo stimolo per un ardente zelo sacerdotale. Le numerose fondazioni, l'assunzione dei mezzi più celeri ed efficaci della comunicazione sociale nell'apostolato, le molteplici iniziative intraprese ebbero un unico obiettivo: far pervenire a tutti la Parola di Dio e suscitare in essi l'amore per il Cristo.
Il miracolo per la Beatificazione avvenne per richiesta di una Annunziatina messicana (v. Istituto secolare "Maria Santissima Annunziata") nata il 7 Settembre 1931 a Guadalajara Jalisco, che in fin di vita chiese il suo intervento e lo ottenne con la dimissione dall'Ospedale il 25 Maggio 1989 (Maria Librada Gonzales Rodriguez di anni 58). Deceduta a 83 anni in Messico Domenica 18 Gennaio 2015.
N.B. I testi biblici sono della Versione C.E.I. 2008 dal Web
ANTIFONA D'INGRESSO (Salmo 95/96, 3-4)
Narrate tra i popoli la gloria del Signore, a tutte le nazioni dite i suoi prodigi; grande è il Signore e degno di ogni lode.
Se si celebra la Festa liturgica si dice il Gloria.
COLLETTA
O Padre, che hai suscitato nella Chiesa il beato Giacomo Alberione, sacerdote, per annunciare al mondo il tuo Figlio Via e Verità e Vita, con le molteplici forme della comunicazione, fa' che, imitando il suo esempio, dedichiamo le nostre forze per portare il Vangelo a tutte le genti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA
Mi sono fatto tutto a tutti
Dalla prima lettera di san Paolo Apostolo ai Corinzi (1Cor. 9,16-23)
16 Fratelli, non è per me un vanto annunciare il Vangelo, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! 17Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. 18Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo. 19Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero: 20mi sono fatto come Giudeo per i Giudei, per guadagnare i Giudei. Per coloro che sono sotto la Legge - pur non essendo io sotto la Legge - mi sono fatto come uno che è sotto la Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la Legge. 21 Per coloro che non hanno Legge - pur non essendo io senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo - mi sono fatto come uno che è senza Legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono senza Legge. 22Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. 23Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch'io. Parola di Dio
Oppure:
PRIMA LETTURA
La mia lettera siete voi
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2Cor. 3,1-6)
1 Fratelli, cominciamo di nuovo a raccomandare noi stessi? O abbiamo forse bisogno, come alcuni, di lettere di raccomandazione per voi o da parte vostra? 2La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. 3È noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma su tavole di cuori umani. 4Proprio questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. 5Non che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, 6 il quale anche ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita. Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 89(88),2-5.21-22.25.27)
Rit. Il Signore è fedele per sempre.
2 Canterò in eterno l'amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
3 perché ho detto: "È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà". Rit.
4 "Ho stretto un'alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
5 Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono". Rit.
21 Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l'ho consacrato;
22 la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza. Rit.
25 La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s'innalzerà la sua fronte.
27 Egli mi invocherà: "Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza". Rit.
CANTO AL VANGELO (Gv 14,6)
Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.
VANGELO
Io sono la Via, la Verità e la Vita
Dal Vangelo secondo Giovanni " Gv 14,1-14
1 In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: "Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: 'Vado a prepararvi un posto'? 3Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. 4E del luogo dove io vado, conoscete la via". 5Gli disse Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?". 6Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto". Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". 9Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. 11Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. 12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch'egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò. Parola del Signore
PREGHIERA DEI FEDELI
C. Ammaestrati dall'esempio e dalle parole del beato Giacomo Alberione, eleviamo a Dio le nostre invocazioni per tutta l'umanità, riscattata dal sangue di Cristo e ancora assetata della sua verità, della sua guida, della sua vita divina.
Diciamo insieme: Ascoltaci, Signore.
1. Per il Papa, i Vescovi, i Sacerdoti e tutti gli operatori della comunicazione sociale: perché promuovano sempre più, i veri valori umani e cristiani e siano guide sicure nel complesso ambiente comunicativo moderno facendo risuonare “sopra i tetti” e nelle coscienze, la voce del divino Maestro che è per tutti la Via, la Verità e la Vita: preghiamo.
2. Per il popolo di Dio, perché accolga il messaggio di salvezza recato dal divino Maestro e Pastore, e non si lasci sedurre da quanti abusano dei nuovi linguaggi della comunicazione: preghiamo.
3. Per la Famiglia Paolina, perché si senta portatrice di un dono speciale dello Spirito a tutta la Chiesa: la sequela di Cristo Via e Verità e Vita, la devozione a Maria Madre e Maestra e Regina, e l'ardore missionario dell'apostolo Paolo: preghiamo.
4. Per il laicato cristiano, perché si senta sempre più coinvolto nella nuova evangelizzazione, e testimoni nella cultura attuale la forza liberatrice del messaggio evangelico; preghiamo.
5. Per tutti noi, perché, consapevoli della nostra insufficienza, non ci scoraggiamo delle difficoltà, ma invochiamo umilmente la forza di Dio e contiamo con fiducia sulle "incalcolabili ricchezze della sua grazia": preghiamo.
C. Padre misericordioso, che hai rivelato al beato Giacomo Alberione la persona di Cristo, "forma" perfetta di ogni vero discepolo, donaci lo stesso ardore di fede che lo ha reso padre di molte comunità di consacrati e apostoli per il nostro tempo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
SULLE OFFERTE
Accetta, Signore, i doni che portiamo al tuo altare nella festa del beato Giacomo Alberione, e trasformaci in una lode vivente della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore, Amen.
PREFAZIO
La vita consacrata segno del Regno
E’ veramente cosa buona e giusta, renderti grazie e innalzare a te
l'inno di benedizione e di lode. Dio onnipotente ed eterno.
Nel beato Giacomo Alberione, che per il regno dei cieli ha consacrato la vita
a Cristo tuo Figlio, noi celebriamo, o Padre, l'iniziativa mirabile del tuo amore,
poiché tu riporti l'uomo alla santità della sua prima origine
e gli fai pregustare i doni che a lui prepari nel mondo rinnovato.
Per questo segno della tua bontà, uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime cantiamo l'inno della tua lode:
Santo, Santo, Santo...
ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Gv 14,12; oppure Gv 15,4-5)
In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre.
oppure:
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore. Chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto.
DOPO LA COMUNIONE
La comunione al tuo sacramento ci santifichi e ci rinnovi, Signore, e l'intercessione del beato Giacomo Alberione ci aiuti a progredire ogni giorno nella dedizione al tuo servizio. Per Cristo nostro Signore. Amen
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Ultimo controllo Giovedì 28 Dicembre 2017 ore 13.04