di
LUIGI REGIANINI
Milano, settembre 2011 d.C.

Da alcune notti mi appare per pochi minuti ai piedi del mio letto l'immagine di un uomo.
La forma è piatta, leggermente sfocata, direi bidimensionale, di un colore grigio, con una grande luce alle spalle.
Mi sussurra costantemente alcune frasi, sempre le stesse.
Non so se queste apparizioni siano vere, prodotte da uno stato di dormiveglia o addirittura il frutto di un sonno profondo, non di certo causate dalle mie cene, che sono sempre molto frugali.
Tutto ciò mi ha fortemente impressionato e ultimamente una forza misteriosa, contro la mia stessa volontà, mi ha spinto a rendere noto questo messaggio, che ha come argomento Costalta.

Costalta... un piccolo paese, più precisamente una frazione, che io amo e in cui ho parte delle mie radici.
Un luogo fiabesco e unico, con le sue numerose ed antiche case di legno, immerso in un mare di abeti e circondato da suggestive crode dolomitiche.
In questo luogo ho soggiornato quasi tutte le estati e molti inverni e per questo conosco a fondo la vita di tutti i suoi abitanti.
È un paese che considero l'Atene del Comelico per i natali che ha dato a numerosi artisti: pittori, scultori, musicisti, cantanti, scrittori, poeti, attori e uomini di cultura.
In questo miracolo della natura, una cosa che mi ha da sempre stupito e, in un certo senso, amareggiato è che persone così intelligenti, se non addirittura geniali, siano coinvolte sovente in numerose liti, a volte con aspri contrasti e profondi rancori, che non coinvolgono solo loro, ma anche intere famiglie, gruppi culturali, e via dicendo.
Sono conflitti, e questo è il lato grottesco, che durano da anni, in alcuni casi, che io sappia, addirittura da più di mezzo secolo.
Molti potrebbero sostenere che è comprensibile che la coesistenza di molti galli in un ristretto pollaio faccia scoppiare le cosiddette "baruffe" e che, anche tra gli artisti, qualcuno pensi di essere l'ombelico del mondo, dimenticando che questa prerogativa è riservata al solo Padre Eterno.
Tutto ciò potrebbe essere comprensibile, ma non giustificabile.

Per l'amore che provo per questa gente e per i diversi legami di parentela che ci legano, mi auguro che tutto ciò finalmente finisca.
Ci vuole molta buona volontà sia da parte dei credenti, che dovrebbero essere i primi ad amare il loro prossimo come se stessi, sia da parte degli atei, solitamente seguaci della "Dea Ragione" e pronti ad operare per il bene comune.
Per sanare tutto ciò l'uomo grigio mi ha suggerito che sarebbe saggio e opportuno istituire un

"GIORNO DELLA CONCORDIA"

in cui "tutti gli abitanti di buona volontà si radunino nella loro Chiesa ad assistere ad una Santa Messa dedicata specificatamente all'amore e alla fratellanza tra i locali".
Questo messaggio che qui ho riportato mi sembra saggio e fattibile, un avvenimento che andrebbe ripetuto negli anni e che porterebbe simbolicamente ad assolvere e quindi cancellare le incomprensioni del passato e rinnovare rapporti sereni per il futuro, così che lo scambio del segno della pace sia un gesto vero e non solo formale.
(Luigi Regianini)


Autoritratto del pittore Luigi Regianini

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