Pubblichiamo un intervento del Prof. Claudio Michelazzi |
Alla Cortese Attenzione
del Professor Luigi Regianini - Milano
Caro Professore, comprendo pienamente l'urgenza manifestata
nel suo contributo
pubblicato sul sito di Costalta di Cadore (BL).
Voglio sottolineare però che, a mio modestissimo parere,
la dea Eris, la discordia, almeno a Costalta, non si è
intrufolata tra varie intelligenze, come sostiene Lei, ma tra
intelligenze ed ignoranze. Tra onestà e disonestà,
intellettuale e non.
La discordia a Costalta, certo non è tra persone di cultura,
di arte e d'ingegno, ma tra queste ed il nulla.
La discordia, a Costalta non è discordia, ma lotta
contro i mulini a vento.
Coloro che sono dei Don Chisciotti onestamente idealisti,
hanno la piena consapevolezza di esserlo. Coloro che sono sciocchi
Calandrini o sordidi Buffalmacchi, credono invece di poter essere
qualcuno e non sono nessuno. Ci sarà un'anima buona che
riuscirà a renderli consapevoli di questo? Forse potrà
Lei, esimio Professore, far capire loro questa ovvietà?
Dubito." Il potere logora chi non ce l'ha", si diceva
un tempo. Il potere logora tutti, dico io.
Costalta è solo lo specchio, in ultima analisi, dell'interessante
situazione politica e sociale italiota, resa ancora più
turpe anche dal partito politico, la Lega Nord, che raccoglie,
credo, le sue simpatie.
Costalta è uno specchio rotto. E uno specchio rotto
porta molti anni di guai.
Cordiali saluti.
Professor Claudio Michelazzi (8 ottobre 2011) |